Odero,
si potero
{ si non, invitus amabo }
Hermione
Granger odiava Ronald Weasley.
Andiamo, questo era un dato di fatto persino scontato. Ne era a conoscenza tutta la scuola, oramai: nessuno si
stupiva più di vedere l’ex-inseparabile-coppia-di-amici
evitarsi ovunque, scambiarsi sguardi carichi di disprezzo in Sala Comune, o ancora prendersi in giro a vicenda
durante le lezioni.
La causa era arrivata presto a portata delle
orecchie di tutti: Hermione lo odiava, e il perché lo
sapeva solo lei. O, meglio, i perché.
Tanto per cominciare, odiava i suoi capelli rossi – non le erano mai piaciuti.
Odiava il fatto che Ron studiasse con la stessa voglia che hanno i Doxy di essere disinfestati. Odiava il suo stupido
soprannome Ronron,
che lui sembrava apprezzare fin troppo. Odiava le sue braccia avviluppate
attorno alla vita di quella poco di buono di Lavanda Brown.
Odiava quando si permetteva di offendere il suo adorabile gatto, Grattastinchi. Odiava le sue paranoie sull’insicurezza,
odiava il suo modo infantile di dimostrare la gelosia, odiava vederlo
abbuffarsi come un maiale e la sua stupidità infinita; in poche parole, avrebbe
potuto fare un elenco delle cose che odiava di lui.
Hermione
sbuffò, estrasse il libro Pozioni
Avanzate dalla borsa e tentò di
concentrarsi. Dopodiché, però, le venne in mente che Ron adorava il fatto che
nel libro di Harry una sottospecie di “Principe” psicopatico, – o psicopatica,
come continuava a suggerire lei –, sicuramente fan delle Arti Oscure, avesse
scritto degli Incantesimi sciocchi. Prese un appunto mentale e si disse che
questa era un’altra delle innumerevoli cose che odiava di lui... insomma, come
poteva essere così idiota?
Diede uno sguardo agli studenti che popolavano la
Biblioteca e le venne in mente come due anni prima, tra questi, c’era anche
Viktor. E quasi immediatamente apparve un altro pensiero: odiava il modo in cui
Ron parlasse male di lui, accusandolo di cose sciocche e false.
Insomma, pensò
tra sé e sé, non riesco nemmeno a contare
il numero di cose che odio di lui! Ah, odio anche questo!
Rimise tutto apposto, si alzò e uscì da quel luogo.
Avrebbe rimandato a domani... lei, Hermione Granger, che rimandava qualcosa al giorno dopo? Qualcosa
che c’entrava con lo studio?
Probabilmente era in arrivo un terremoto ad Hogwarts.
È tutta colpa di Ron. Se lui non mi
distraesse così tanto con le sue idiozie, e con la storia di Lavanda Brown, non adotterei questo comportamento inusuale! Odio
che sia sempre colpa sua!
In breve, durante l’arco di tutta la giornata Hermione aveva fatto la lista mentale più lunga mai
esistita nel Mondo Magico; ed ogni frase iniziava con “Odio...”, e si
concludeva con qualche insulto indirizzato a Ron Weasley.
Era passato del tempo dall’ultima volta in cui si
erano parlati. La litigata divenne decisiva quando lo vide pomiciare con lei. Ma, Hermione,
non avevi detto che odiavi la sua gelosia infantile? Non era lo stesso che provavi tu?
Così, indubbiamente, si rese conto che la verità era
un’altra: l’unica cosa che odiava di lui era che non riusciva ad odiarlo. Per
niente. Amava i suoi capelli rossi, la sua gentilezza, i sorrisi giganteschi,
le sue braccia che – ahimè – avrebbe
tanto voler avuto attorno alla sua,
di vita. Amava quando si sentiva un po’ insicuro, le piaceva correre in suo
aiuto senza scrupoli. Certo, alcuni fatti trascurabili non le andavano
parecchio a genio – come gli insulti che Ron riservava a Grattastinchi,
o la sua voglia di studiare nulla –, ma
che poteva farci?, nessuno è perfetto. Neanche lei lo era.
Avrebbero mai fatto pace? Forse sì, forse no. Lui
avrebbe mai lasciato Lavanda? Probabile. E allora, perché scaldarsi tanto?
Perché ostinarsi a fingere di odiare qualcuno che amava con tutta se stessa?
Si sentì improvvisamente più allegra. Non sarebbe
mai riuscita ad odiarlo. Ti amerò mio
malgrado, Ron.
623 words
Koaletta’s
corner
Oh. Ehm... sì. Cioè.
Come potete vedere, sono un po’ agitata.
Allora. È la prima
volta che pubblico – e scrivo – qualcosa in questo fandom,
e, nonostante mi senta a disagio, sono contenta di esserci riuscita.
Ho iniziato poco
tempo fa a leggere la saga di Harry Potter, sono già arrivata al sesto libro, e
questa sera inizierò il settimo – niente
spoiler! – eppure, nonostante sia in ritardo, trovo questa serie di libri
la più bella che io abbia mai letto.
Quando ho scritto
questa flash ero una fan incallita della Romione e
pensavo che fosse una coppia adorabile. Ora la mia opinione è cambiata
radicalmente e la coppia mi fa più schifo che altro, perché Hermione
è di Harry, punto.
E’ difficile credere
che sia davvero opera mia, ma comunque. Ad ispirarmi è stato il titolo, che è
una citazione di Ovidio, e significa Ti odierò, se potrò; altrimenti ti
amerò mio malgrado (III, 11b, 3). Se non si fosse capito, è ambientata durante il
litigio tra Ron e Hermione, conseguenza del rapporto poco verbale tra il rosso e Lavanda Brown.
Non so se è riuscita davvero come la volevo, ma in ogni caso, spero che vi
piaccia e che non riscontriate errori. Grazie della lettura, chissà che mi
lasciate qualche recensione! :3
Giu ~