Film > Re Leone
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Autore: lionelscot    01/04/2015    1 recensioni
« Pensi davvero che io possa diventare re ? Dopo Mohatu, Ahadi, Mufasa, mio padre... E se non fossi in grado ? E se finissi come Scar ? »
« Io sono convinta che sarai un grande re proprio perché hai questi dubbi, perché ti preoccupi, perché non ti ho mai visto nasconderti dalle tue responsabilità e perché ne sono certa. Tu sarai un grande re. »
Salve a tutti e benvenuti alla nuova edizione della mia vecchia fiction TLK: The Missing Prince. Dopo oltre due anni ho deciso di rimettervi mano e di riscriverla, seguendo nuove idee nate per la creazione di una nuova serie di Fiction legate all'universo de "Il Re Leone". Spero vi possiate interessare e vi possiate preparare ad un viaggio nelle Pridelands.
Le altre due versioni le potete trovare ai seguenti indirizzi:
- http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1406967&i=1 (2°)
- http://lionking.forumcommunity.net/?t=50166728 (1°)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kopa, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vitani
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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         Un caldo sole post piovano illuminava la savana ritornata verde dopo i mesi di stenti del periodo secco, fornendo la migliore delle immagini di accoglienza a tutti gli amici che si stavano recando alla Rupe per congratularsi con i due sovrani per la nuova arrivata della casata reale. Anche i cuccioli poterono sfruttare la nuova vita della savana come proprio terreno di gioco, sempre sotto i vigli sguardi delle balie. Almeno, quasi tutti.
Il principino infatti Kopa preferiva restarsene su di una roccia a seguire con lo sguardo il suo amico Afua, intento nel suo costante spavaldo tentativo di far colpo agl’occhi delle sue coetanee.

         « Kopa, come mai non sei a giocare assieme al tuo amico Afua ? »

         « Mi pare che si stia già divertendo da solo, nonna. »

         « E a te non piacerebbe partecipare alla conquista di qualche giovane leoncina ? »

         « Andiamo sarabi, non ricordi com’era suo padre alla sua età ? » il commento dell’amica scatenò l’ilarità della regina madre, mentre loro nipote alzò gli occhi al cielo.

            « Scusami Sarafina,hai ragione. Ma nostro nipote ha quel ciuffetto ribelle che lo rende assai particolare. »

         Anche se si era ormai abituato ai discorsi delle nonne, tanto da non prestarci più orecchio, il principe non poté non alzare nuovamente gli occhi verso la limpida sede dei re passati, decidendo poi di andare dal suo amico, almeno per non dover prestare ancora attenzione alle lodi da nonne infatuate del nipote, ma appena mosse pochi passi dalla roccia, si trovò schiacciato schienato e premuto a terra senza neanche avere il tempo di reagire.

         « Atterrato ! Sei sempre troppo distratto, principino. »

            « Buon giorno anche a te, Vitani... » le fece eco il povero Kopa mentre cercava di scrollarsi la leoncina di dosso, senza molto successo e scatenando l’ilarità degl’altri cuccioli.

         « Vitani. Lascialo. » le ordinò perentorio un giovane leone dal manto scuro, sollevandola dal povero prigioniero.

         « ISIPHO! PIANTALA SUBITO ! MOLLAMI ! » affermò la leoncina divincolandosi dalla presa del fratello.
         Vitani era una leoncina molto particolare: manto marrone dorato, ciuffo ribelle a mascherare due occhi color zaffiro. Il tutto condito da un carattere molto forte, quasi da maschiaccio. Forse per questo era sempre sorvegliata da suo fratello, Isipho, un giovane leone dal manto scuro con le iridi rosse come le braci del fuoco. I due però non erano ben visti dalla maggior parte dei loro coetanei, ma ciò non aveva impedito a Kopa di stringere una sincera amicizia, dimostrata a suo modo da lei.

         « Ehi signorina, ti pare il modo di trattare il tuo amico ? »

            « Guarda zio che so benissimo difendermi da solo ! » affermò Kopa rassettandosi.

            « Oh, lo vedo benissimo. Sei talmente capace da essere rimasto a terra. » replicò ironico il giovane zio, ridacchiandosela con l’amico Isipho.
         Mheetu era il fratello minore della regina, come testimoniato dal colore del manto assai simile, nonostante i differenti padri. Era coetaneo e amico di Isipho, nonostante tra i due vi fossero state non poche diffidenze e incomprensioni in principio.
Afua intanto, finito con i suoi tentativi di amaliazione si era avvicinato al gruppo, rifilando un’amichevole, quanto energica zampata sulla schiena all’amico.

         « Ehi principino ! Vedo che sei sopravvissuto pure questa volta. »

         «Anche se è di ossatura debole è comunque molto resistente, se riesce a rialzarsi tutte le volte. » affermò convinta la giovane interessata. Ma Afua non vi prestò attenzione e decise di lanciare l’ennesima delle sue sfide.

         « Ragazzi facciamo una gara: l'ultimo che arriva alla pozza dell'acqua è uno gnu ! » urlò il leoncino scattando verso il traguardo prima ancora di aver terminato la frase.
         Subito partirono al suo inseguimento Kopa e Vitani, seguiti poco dopo e con mal celata poca voglia da Isipho. Mheetu si attardò per ascoltare le raccomandazioni delle due leonesse anziane, che sarebbero rimaste a badare al resto dei cuccioli.
Quando anche la sua sagoma si fu allontanata nella savana, le due amiche si lasciarono andare a un sorriso accompagnato da un movimento orizzontale dei loro musi.

         « Sai Sarafina, è così bello veder nuovamente tanta gioia nel volto e nel cuore di quei cuccioli. Per un po’ ho temuto che non sarebbe più potuto accadere. »

            « Sarabi… » Sarafina sapeva bene quanto fosse costato il periodo del regno di Scar. Aveva perso il suo compagno, poi suoi figlio, poi… Ma ora era tutto finito e lei era ora nuovamente libera e poteva godersi l’essere una nonna.

            « Andrà tutto bene. So che sei preoccupata per la presenza dei figli di Zira, ma con loro c’è Mheetu. E poi, devi capire che i figli non sono i loro genitori ne li si può dare colpe che non sono loro. Abbi fiducia amica mia. »

            Le parole dell’amica fecero tornare il sorriso sul volto della vecchia regina. È vero, si faceva troppi problemi e ancora il passato le faceva male. Una brezza leggera le accarezzò il muso, come il tocco di una persona cara sempre presente al proprio fianco pronta a sostenerti. La leonessa inspirò profondamente, lasciandosi sfuggire una lacrima quasi impercettibile, mentre nel suo cuore riprendeva a battere la speranza per un futuro felice per quei giovani.
   
 
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