Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Aubrey_ToxicMuffin    20/12/2008    2 recensioni
Cosa Succede se un angelo custode si innamora del suo umano? Se il più dolce degli angeli si innamora dell'umana che dovrebbe proteggere infrangendo tutte le regole? Spero di avervi incuriosito
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Prima notte

Quella notte mi sentivo più sola del normale. Ero nel mio letto al buio, sotto le coperte, girata su un fianco, con le mani al petto.
Perché dovevo sentirmi così?  Il problema ero sempre stata io! Non potevo lamentarmi dei ragazzi, piacevo a più di uno, ma appena sapevo che gli piacevo perdevo ogni interesse. La verità era che ero troppo codarda per avere un vero fidanzato, ero troppo codarda per ammettere che ero la persona più sbagliata che esistesse al mondo.
Amici ne avevo, forse anche troppi. Eppure qualcosa non andava, sentivo un vuoto dentro al cuore che non sapevo spiegare.
Da qualche mese mi sentivo più sola del dovuto, e non sapevo il perché.
Ma ad un tratto, sentii qualcuno chiamarmi << Bianca… >> disse una voce calma, maschile.
Una scossa mi partì dalla testa, percorrendo tutto il corpo e immobilizzandomi. Era una scossa di terrore. Chiusi gli occhi in preda al terrore.
<< Non devi avere paura… >> disse la voce più vicina, << Non ti farò niente… >> disse la voce, dolce, rassicurante, sincera, prima di accarezzarmi dolcemente il viso.
Lentamente aprii gli occhi, prima era una figura sfuocata, poi divenne sempre più nitida.
Era un ragazzo, seduto vicino al mio letto. Aveva i lineamenti delicati, il naso diritto, le labbra perfette, gli occhi Grigi e i capelli biondi lisci che gli coprivano leggermente il viso. Sorrideva. Un sorriso dolce. Troppo dolce per essere vero.
Mi trovai con una mano a qualche centimetro dalle sue labbra, era un sorriso troppo bello per poter essere reale. Lui sembrava impaziente, aspettava quel tocco. Ma ritrassi il braccio, rannicchiandomi completamente sotto le coperte.
<< Chi sei? >> Bofonchiai da sotto le coperte,
<< Io sono Light. >> disse calmo, accarezzando la mia testa da sopra le coperte. Mi ritrassi in automatico.
Per qualche motivo non ero più terrorizzata, nemmeno impaurita.
<< Non devi avere paura, mi conosci da tanto tempo… >> aggiunse accarezzandomi di nuovo la testa.
<< No, sono sicura di no… >> dissi, se lo avessi già visto me ne sarei sicuramente ricordata, un viso così bello e una voce così non si dimenticano facilmente.
<< Mi conosci fin da quando eri piccola, sono sempre stato accanto a te… >> disse, improvvisamente serio.
Lentamente mi scoprii la testa, facendo spuntare gli occhi dalle coperte. Ora i suoi capelli sembravano leggermente più scuri, mentre guardava il pavimento triste. La luce della lampada lo illuminava di una luce lieve, dandogli un colorito blu.
<< Mi dispiace di averti lasciata sola in questi mesi… >> disse lui ancora assorto, mentre fissava in basso. Poi capii, il suo sguardo puntava sul mio braccio sinistro, che spuntava da sotto le coperte. Il pigiama era leggermente sollevato, scoprendo uno dei tagli che mi segnavano il braccio. Subito ritrassi il braccio e lo appoggiai al petto, coprendolo con la manica, << Sono stato troppo negligente… >> disse poi, sempre fissando il mio braccio, poi sospirò, e tornò a guardarmi, << Ma ora sono qui, no? >> disse sorridendo.
<< Come hai fatto ad entrare? >> chiesi.
<< Come ho sempre fatto… >> rispose sorridente, << Sono passato dal muro, è semplice per me perdere consistenza… >>. Cosa voleva dire? Perdeva consistenza?
<< Posso capire che per te sia difficile, ma devi credermi, ti conosco da quando sei nata… >> Era impossibile non credergli, i suoi occhi erano colmi di verità. << Cosa sei? >> chiesi, guardandolo.
Lui mi sorrise, << Sono il tuo angelo custode… >> disse.
Non sapevo cosa rispondere. << Io non ho un angelo custode… >> dissi, consapevole di essere sola, << E questo è solo un sogno >> Aggiunsi mettendomi sotto le coperte.
<< Non è un sogno… >> disse lui, infilando la testa sotto le coperte, <> aggiunse alzandomi una mano e unendo i nostri palmi. Mi fissava, mentre la sua mano fredda toccava la mia, << Anche nei sogni più intensi senti il contatto… >> Dissi ritraendo la mano. A quel punto mise il broncio, e saltò nel letto, sotto le coperte con me. Mi allontanai da lui automaticamente. << So praticamente tutto di te…  >>
<< Perché io so tutto di me… >> dissi prima che lui potesse completare la frase, << È solo un sogno… >> aggiunsi,
<< Se è solo un sogno… >> disse avvicinandosi e prendendomi i polsi, << Allora resta con me. Non mandarmi via. >> aggiunse prima di attaccare il suo corpo al mio, fissandomi con i suoi occhi grigi.
Sembrava che le sue braccia mi chiamassero, io volevo abbracciarlo, sentirmi protetta tra le sue braccia, non sentirmi sola.
Mi avvicinai a lui, che aprì la braccia, per poi abbracciarmi, mettendo una mano sulla mia nuca e una sulle mia schiena,
<< Mi sei mancata… >> sussurrò. In quel momento capii, forse diceva la verità. Negli ultimi mesi mi ero sentita sola, e lui aveva detto che si era allontanato per qualche mese, e che era il mio angelo custode. Ma non volevo pensare a nulla, tra le sue braccia mi sentivo bene, completa.
Che strano, un ragazzo che nemmeno conoscevo era nel mio letto, e io ero tra le sue braccia, felice di esserci.
<< Sei arrabbiata con me? >> chiese,
<< Perché dovrei? >> chiesi contro il suo petto,
<< Ti ho lasciata sola… Ti sei anche fatta del male… >> disse, accarezzandomi il braccio con i tagli.
<< Non è stata colpa tua… >> dissi, allontanando il braccio dalla sua mano,
<< Posso vedere? >> chiese aprendo la mano, << Non ti farò niente… Gli angeli non possono mentire… >> disse con un sorriso nella voce. Non sapevo casa fare, non volevo mostrargli lo scempio sul mio braccio. Lo sentii scorrere fino a che il suo viso non fu vicino al mio, << Posso? >> chiese con i lucciconi agli occhi. Lentamente gli porsi il braccio. Lui con una mano fece scorrere la manica fino al gomito, scoprendo le troppe linee rosse che lo percorrevano. Rimase a fissarlo serio, con gli occhi lucidi.
<< Non sai quanto mi dispiace… >> disse fissando il mio braccio,
<< Non è colpa tua… >> risposi calma,
<< Se non fossi andato via. Se solo ti avessi protetta… >> disse coprendo il braccio e riavvicinandosi,
<< Perché sei andato via? >> chiesi senza guardarlo. Rimase a fissarmi negli occhi, senza battere le ciglia, poi abbassò lo sguardo, << Era pericoloso. Ero coinvolto emotivamente, troppo emotivamente. Mi hanno allontanato… >> disse.
<< Perché ti hanno allontanato? >> chiesi,
<< Perché un angelo non può innamorarsi del suo umano… >> disse a testa bassa, << Rischierebbe di interferire con il corso del destino. Sicuramente se ti fosse successo qualcosa ti avrei salvata… >>
Mi rannicchiai contro di lui, affondando il viso nel suo collo. Il suo profumo era buonissimo, era fresco e caldo allo stesso tempo, dolce e amaro, forte e lieve, esotico, selvatico, speziato, raffinato.
<< Mi sei mancato… >> dissi quasi sovrappensiero, <>, mi abbracciò, facendomi sentire il suo profumo ancora di più.
Era possibile? Stavo davvero sognando? Speravo proprio di no.

Ciao a tutti, spero che vi sia piaciuta, non so se continuare, ho già in mente la storia ma la continuo solo se ci saranno dei commenti… xD
Grazie mille x aver letto
( L )

  
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