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Autore: pei_chan    20/12/2008    8 recensioni
Ancora una volta la Mezzosangue era sulle sponde del grande lago per interrogarsi sul suo fidanzamento appena conclusosi con Ron... e se un bel Serpeverde si preoccupasse per lei? se questo decidesse di farle visita in quel luogo così solitario?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lago Nero.

 

 

Anche quella sera era rimasta sulle sponde del Lago Nero.

 

Quello era il luogo in cui si incontrava sempre con Ron, come poteva non essere lì? Lei lo aveva amato tanto, lo aveva amato quanto poteva. Ma a lui non bastava.

Tre settimane dopo l’inizio di quel sogno, tutto era andato distrutto. I litigi aumentavano di sera in sera, lei era troppo impegnata con gli studi e non gli dedicava abbastanza tempo, lui si faceva mettere sempre in punizione da Piton e rovinava i loro appuntamenti romantici. Come poteva, tutto questo, continuare?

Ed ora, come da faceva dal giorno della loro rottura, era nuovamente di fronte a quell’acqua scura che era stata testimone del loro amore.

Forse quello non era stato davvero amore... magari era semplice attrazione, o solo una grande fiducia verso l’altro. Possibile? Lei aveva creduto davvero di amarlo... si era sbagliata? Ed ora, forse per la prima volta in tutta la sua vita, Hermione si interrogava su qualcosa che non sapeva.

Una lacrima amara solcò la sua guancia.

 

Come era potuto accadere tutto quello? Ron non era forse il suo migliore amico? E allora, per Merlino, per quale stupido motivo si era deciso a dichiararsi? E pensare che da quel giorno aveva iniziato a vedere tutto rosa e fiori... non discuteva nemmeno più con Malfoy!

Strano... da quando lei e Ron si erano messi insieme, lo Slytherin aveva smesso di prenderli in giro, di ghignare, di fare lo sbruffone... se l’era solo immaginato, forse?

 

La riccia posò la testa sul tronco della grande quercia alla quale era appoggiata, poi chiuse gli occhi. Improvvisamente tutte le scene che più avevano segnato la loro storia apparvero nella sua mente...

 

La dichiarazione di Ron, il primo bacio, gli appuntamenti, gli incontri segreti tra le mura del castello, la loro prima volta... e da lì era cominciata la rovina. Scuse e bugie erano le uniche cose che si dicevano, non passavano più tempo insieme, litigavano e gridavano sempre, tranne quando c’era Harry con loro.

Anche lei aveva smesso di amarlo... o forse non lo aveva mai amato...

 

<< Mezzosangue, che ci fai qui? >> una voce la distolse dai suoi pensieri, costringendola ad aprire gli occhi.

<< Malfoy? >> domandò scettica Hermione << Che vuoi? Perché non sei dentro a mangiare con i tuoi amichetti? >> indagò asciugandosi la lacrima che era sfuggita al suo controllo.

Era ora di cena, proprio per questo la Gryffindor era fuori. Non amava avere troppe persone accanto, quindi si ritagliava i momenti migliori per uscire e rimanere da sola con i suoi pensieri.

<< Non sono affari che ti riguardano >> allora si sbagliava. Non era vero che il Serpeverde era cambiato in quel periodo... e lei che si era illusa!

“Non mi insulta più, non fa a botte con i miei amici, non trova più nemmeno un pretesto per litigare...” quante sciocchezze che aveva pensato. Lui era sempre Draco Lucius Malfoy, come poteva aver smesso di dimostrare continuamente la sua superiorità?

<< Senti furetto non sono io che sono venuta a rompere, dimmi che vuoi e vattene >>

Era talmente stanca di quella vita stupida e monotona, che perfino litigare con Malfoy risultava noioso.

Il biondo dopo aver guardato un’ultima volta la ragazza, si voltò e iniziò a camminare verso scuola.

Ma che gli era preso? Era pazzo o cos’altro?

<< Ehi fermati! >> tentò inutilmente Hermione. Vedendo che lo Slytherin non l’ascoltava si alzò e lo rincorse. Lo afferrò per un braccio e lo costrinse a girarsi.

<< Ora mi dici cosa vuoi! >> protestò.

<< Non voglio niente, non da una come te. E levami le mani di dosso >> disse quasi scocciato, spostando bruscamente il braccio.

<< Questo vuol dire passeggi per il parco solo per dare fastidio agli altri? Complimenti >> ribatté decisa la riccia.

<< Non ero venuto per darti fastidio, cara la mia Mezzosangue >> rispose acido l’altro. << Solo che erano un po’ di giorni che non ti vedevo in Sala e... >>

<< e sei venuto a cercarmi per prendermi in giro? Ti mancava tanto la mia presenza? Senza di me non ti saresti mica divertito là, con i tuoi stupidi amici! >> sputò quelle parole con cattiveria, con odio. Non poteva nemmeno immaginare che il Serpeverde si era preoccupato per lei...

<< Senti Granger pensala come ti pare, io me ne vado. Mi hai rotto. >>

<< Si infatti, vattene anche tu! >>gridò frustrata Hermione, stringendo i pugni e serrando la mascella.

<< Che hai detto? >> domandò sorpreso Draco. In quell’ultimo periodo l’aveva vista spesso con il pezzente Weasley, fin troppo spesso. E ora perché diceva così?

<< Niente, lasciami perdere... >> disse triste la Grifona, abbassando la testa. Poi fece per andarsene ma si voltò quasi subito, per spiegargli quel suo comportamento strano; chissà perché poi doveva dare spiegazioni a Lui.

<< Ecco... io... >> iniziò la frase ma fu costretta a fermarsi: Malfoy la stava fissando intensamente, come se volesse usare ilLegilimens. Stava facendo di tutto per capire cosa passava in quella testa riccioluta, ma perché?

Hermione si scontrò con quegli occhi algidi. Erano diversi dal solito, o forse era lei che non aveva mai notato che erano così belli... Aprì nuovamente la bocca per parlare, ma non ne uscì nessuno suono.

Alla vista di quelle labbra dischiuse Draco provò uno strano impulso. Era lo stesso che quella sera lo aveva condotto lì, dalla Mezzosangue...

Lentamente si avvicinò alla ragazza e inclinò il volto, senza mai interrompere quel contatto visivo.

Erano vicini, maledettamente vicini e potevano sentire l’uno il respiro dell’altra farsi sempre più irregolare ma, poco prima che si baciassero, Hermione si riprese e si allontanò.

Non avrebbe ceduto, non sarebbe mai stata una delle tante.

Lo Slytherin cercò una risposta a quell’azione così improvvisa ma ebbe solo uno sguardo confuso di rimando.

<< Credo che tu debba rientrare >> disse la Granger dopo attimi di silenzio.

<< Perché? >> domandò semplicemente il ragazzo. Voleva capire per quale stupidissimo motivo lei era l’unica che non cadeva vittima del suo fascino.

 

Erano giorni che la studiava, la osservava.

Era nato tutto da una battuta fatta dal suo migliore amico, Blaise, che aveva ammesso che l’unica studentessa che non sbavava per Draco era proprio lei, la SangueSporco.

Ovviamente Malfoy aveva preso quella battuta quasi come una sfida e iniziò a domandarsi il perché.

Passò giorni guardandola studiare, nascosto dietro pile di libri; seguendola con la coda dell’occhio in ogni suo movimento; memorizzando i suoi orari per vedere che cerchia di amici frequentava e alla fine si era anche divertito.

Aveva scoperto che la Mezzosangue era piuttosto maldestra e ogni giorno ne combinava una diversa, aveva scoperto che era simpatica quando non faceva la saputella, aveva scoperto quanto fosse bella la sua risata.

Piano piano aveva imparato a conoscerla, ma lei non se n’era nemmeno accorta.

 

<< Perché si, non c’è una ragione. Dovresti stare dentro a mangiare con tutti gli altri, è contro il regolamento stare fuori dal castello durante l’ora di cena. >> una delle bugie riuscite peggio nella sua vita.

<< Si, certo... questo vuol dire che tu infrangi il regolamento della scuola? mpf... >>

<< Senti Malfoy vattene da qui. Se non vuoi tornare in Sala Grande sparisci nella foresta, buttati nel Lago, vai nel tuo dormitorio, ma non stare qui con me! >>

 

Ecco, una delle cose che preferiva in lei. Vederla arrabbiata.

Le sue sfuriate erano le migliori. Diventava tutta rossa, gesticolava esageratamente, i riccioli le ricadevano davanti al viso e lei, quasi istericamente, i riportava dietro il suo orecchio.

Era bello vedere un’Hermione normale, e non la solita Perfettina.

 

<< Ok me ne vado... >> fu la risposta del biondo.

La Grifondoro sembrava quasi scioccata. Cioè... lei non voleva davvero che se ne andasse, voleva solo litigare un po’, come facevano sempre...

Era divertente sfogarsi con lui. Lui che aveva sempre la risposta pronta, lui che ormai utilizzava il termine Mezzosangue come un soprannome e non come un’offesa, lui che ora sembrava così tranquillo, lui che aveva una strana luce negli occhi quando parlavano...

<< Bene... >> asserì la riccia poco convinta.

<< Ci vediamo dopo, Granger >> salutò Malfoy. Se ne stava per andare, lasciando Hermione abbattuta, quando si voltò nuovamente verso di lei.

<< Ah, quasi dimenticavo... >> disse prima di avvicinarsi molto, tanto, troppo...

Posò le mani sui fianchi della ragazza e chiuse gli occhi, poggiando le sue labbra su quelle morbide di fronte a lui.

Hermione, colta alla sprovvista, rimase un attimo con gli occhi sbarrati, poi, proprio quando anche lei si stava abbandonando a quella che sapeva essere una stupidaggine, lui pose fine al bacio, tornando ghignante ad Hogwarts.

  
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