Prologo:

14 anni prima...



Josephine Smith entrò in casa e si tolse il cappotto.
Si guardò allo specchio...
Era una donna sui quarant'anni,ancora molto bella ma vide che le stavano uscendo qualche ruga.
Sospirò.
Suo marito George era malato e stava quasi sempre all'ospedale,e lei lavorando come cameriera cercava di cavarsela da sola pagando l'affitto e le bollette.
Ma il più delle volte avrebbe tanto voluto qualcuno accanto a sè,in quella vecchia casa,si sentiva così...così sola.
Sentì qualcuno bussare alla porta,si voltò e andò ad aprire.
-Sì?Chi è?-esclamò lei aprendo la porta.
Non vide nessuno e cominciò pure a piovere.
Si guardò attorno.
Che se lo fosse immaginato?
Improvvisamente sentì un muguglio ai suoi piedi.
Abbassò lo sguardo e vide una cesta con dentro un neonato in fasce.
Lo guardò sorpresa e il neonato guardò lei.
Aveva dei bellissimi occhi color verde smeraldo e un così bel faccino.
Si guardò ancora attorno.
Non c'èra nessuno e non poteva lasciarlo fuori in mezzo al freddo e alla pioggia.
Prese la cesta e la portò dentro.
Si mise sul divano e tirò fuori dalla cesta il neonato.
Posandolo sul cuscino e mettendoli sopra delle coperte calde.
D'un tratto notò qualcosa in fondo alla cesta e allungò una mano afferrandolo.
Era una lettera.
La aprì e la lesse:
"Ti lascio questa neonata e credo che sarà in buone mani.
Il mio nome non deve in alcun modo interessarti...devi soltanto sapere che se deciderai di accudire questa bambina io ti sarò immensamente riconoscente,poichè io purtroppo non posso e non vorrò mai crescerla.
Quando crescerà di a lei che gli mando tutto il mio amore e un grosso bacio,che la penserò ogni giorno della mia vita e che pregherò per lei ogni notte.
Sono sicura che sarà una figlia affettuosa nei tuoi confronti,farà fedelmente il suo dovere,combatterà coraggiosamente contro le tentazioni nascoste dentro tutti noi e crescerà sempre più forte,tanto che se e quando ritornerò sarò la donna più orgogliosa e contenta che mai della mia piccola Eveline."
La donna finì di leggere la lettera e guardò la neonata sorpresa.
L'avevano abbandonata,così come era capitato a lei quando era piccola...
Ebbene lei non l'avrebbe fatto,l'avrebbe cresciuta e accudita fino a quando non sarà in grado di affrontare da sola il mondo esterno.
Rimboccò le coperte alla piccola e le baciò la fronte.
Ovviamente quella sarebbe stata una sistemazione provvisoria,presto avrebbe trovato una culla per questo piccolo dono del cielo.
La guardò dolcemente e sussurrò:-Buonanotte mia piccola Eveline...-

Angolo dell'autrice:
Ma salve!
E' la prima volta che scrivo nella sezione degli X-men!
E sono alquanto emozionata!
Ditemi se la storia vi piace e soprattutto "SE" devo continuarla,a presto!