Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |      
Autore: Dark_flash    03/04/2015    4 recensioni
Dicono che l'amicizia sia un qualcosa che, se stretto con le persone giuste, possa durare anche tutta la vita.
Beh,invece,non è sempre così.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dylan/Hiromu, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dicono che l'amicizia sia un qualcosa che, se stretto con le persone giuste, possa durare anche tutta la vita.

Beh,invece,non è sempre così.
Prova ne è il fatto che,da ormai un anno il mio migliore amico Hiroto Kiyama non faccia altro che ignorarmi: alla fine delle lezioni esce sempre per primo, non sta più con me nell'intervallo , ignora quasi sempre i miei messaggi e i miei inviti a uscire fuori. Sinceramente non ho idea del perchè di questo suo comportamento, non credo di avergli mai fatto niente di male, non abbiamo mai litigato né avuto problemi di altro tipo, eppure lui continua ad allontanarsi e a rovinare la nostra amicizia facendomi stare male ogni giorno.
La cosa più deprimente è che non si comporta così con tutti, anzi, lo fa solo con me; se per esempio scrivo sul gruppo della classe lui o non mi risponde oppure esce dalla conversazione, e questo suo atteggiamento ha fatto insospettire anche i miei compagni che ora pensano che ci sia qualche problema con me e tutti loro hanno iniziato ad ignorarmi,perchè, ovviamente, vogliono stare dalla parte del ragazzo più popolare.
Già, perchè io non lo sono minimamente, ahimè sono timido e ho comunque un carattere più mite del signor Kiyama, che da quando è cresciuto è cambiato parecchio ed è diventato una specie di galletto riuscendo così a conquistare le simpatie di molti ragazzi e l'ammirazione delle ragazze, inutile dire che viene considerato uno dei ragazzi più belli della scuola,trattengo una smorfia al solo pensarci.

La campanella mi distrae dalle mie solite riflessioni, facendomi notare che è ora di tornare a casa. Rimetto i libri di italiano e l'astuccio nello zaino e,dopo essermi messo le cuffie esco dall'aula dicendo un sonoro “arrivederci prof” che forse non è stato sentito per colpa del baccano prodotto dalle ammiratrici e dagli amici di Hiroto che si sono subito fiondati in classe.

Cerco di sbrigarmi a raggiungere l'uscita, quando mi accorgo che, stranamente Hiroto è dietro di me e non è con il suo solito gruppetto di deficienti. Bah, meglio allungare il passo,non ho voglia né di vederlo né di parlargli, anche perchè non abbiamo più nulla da dirci: lui si è allontanato di sua spontanea volontà,ho cercato di trattenerlo, mi sono anche reso ridicolo, ma a lui non è importato e ha continuato ad andare avanti per la sua strada. La nostra amicizia adesso non esiste più, quindi, può anche andarsene al diavolo.
Saremo per sempre insieme,non ti abbandonerò mai!!”, ricordo ancora quel giovane ed ingenuo bambino rossiccio che me lo disse in quella giornata piovosa, stringendomi la mano sotto le coperte.
Già, bei tempi quelli, ma la realtà è un'altra.
Sono arrivato all'incrocio dove si trova casa sua ed ho svoltato l'angolo, eppure sento ancora echeggiare i suoi passi dietro di me, adesso mi ha davvero stufato.

Si può sapere che diavolo vuoi? Hai finito di seguirmi?” mi giro scocciato, cogliendolo alla sprovvista.
Non ti stavo seguendo, andavo a casa” lo vedo mettersi una mano dietro la testa, lo fa sempre quando mente.
Peccato che casa tua l'abbiamo superata cinque minuti fa” gli dico incrociando le braccia al petto, sto iniziando ad innervosirmi.
Mido-ah, io volevo solo parlarti” parte con aria colpevole.
Ah, no, mi spiace, ho da fare. Ciao” tsk, crede davvero che dopo un anno mi basteranno delle sue stupide scuse per perdonarlo?
No ti prego aspetta.... io ti chiedo scusa, ma questo tempo mi è servito per fare chiarezza nei miei sentimenti. Mi dispiace di averti ferito”
Su questo hai ragione, anche io ho fatto chiarezza, come la chiami tu. Buona giornata”
Ammetto che avrei scommesso che se ne sarebbe andato, come sempre del resto, però non avrei mai pensato di ritrovarmi sbattuto contro un muro in una stradina deserta.

Ma sei impazzito?! Lasciami stare!”
Smettila di ignorarmi, ascoltami!” urla anche lui stringendomi ulteriormente i polsi.
Ma che stai dicendo? Ti è dato di volte il cervello?! Sei tu che da un maledetto anno non fai altro che allontanarti! Dov'è finito quel ragazzo che mi voleva bene e che mi ha anche promesso che sarebbe stato sempre con me?” l'ultima frase diventa un sussurro e sinceramente non so se lui l'abbia sentita, ma tanto non cambierebbe niente.
Lui è qui, io sono qui” sussurra anche lui avvicinandosi leggermente a me
No..tu non sei più lui.. a dire la verità non so più neanche chi sei. Se un tempo mi avessero chiesto cosa ti piaceva fare sarei stato certo della risposta, invece ora non so più niente di te...dai, lasciami in pace, Hiroto, finiamola con questa storia, continua ad andare sulla tua strada, io andrò sulla mia. Ciao” chiudo il discorso alzando il viso, facendogli un sorriso e guardandolo negli occhi, ma ripensandoci ora avrei fatto meglio ad andarmene semplicemente. Purtroppo per me, noto che lui si avvicina sempre di più al mio viso e che non fa altro che guardarmi le labbra......se crede che gli permetterò di prendersi anche il mio primo bacio può scordarselo! Provo a muovere le mani, ma visto che sono ancora bloccate decido di optare per una soluzione più violenta, così gli tiro una ginocchiata in un bel posto.
Sento immediatamente la presa farsi nulla e cerco di liberarmi velocemente mentre lui si accascia per terra, mi dispiace un po per quello che ho fatto, visto che neanche io sarei tanto contento a ricevere un colpo, però adesso aveva iniziato ad esagerare lui e le sue stupide manie di grandezza. Maledizione, mi sono anche diventati gli occhi lucidi e non voglio più piangere per queste cavolate.
Mentre sento il mio nome venire urlato, inizio a correre, senza però guardare la strada. Grosso errore.
Se mai qualcuno mi avesse detto che sarei finito sotto un camion probabilmente gli avrei riso in faccia, dicendo che no, non sarei morto in quel modo, che prima avrei vissuto la mia vita e che non me ne sarei andato per una cosa così banale. Beh, a quanto pare dovrei rivalutare le mie idee.
Inutile dire che non riesco a muovermi, l'unica cosa che riesco a fare è guardare il veicolo avvicinarsi e sentire un “Attento!” urlato da una voce che di sicuro non è quella di Hiroto.
Chiudo gli occhi.

L'impatto è, sinceramente, meno doloroso di quello che mi aspettavo ed inoltre sento anche qualcosa di pesante sullo stomaco. Mi decido a riaprire gli occhi e vedo sopra di me un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi azzurri....cioè definirli solo azzurri è un eufemismo dato che mi sembra di specchiarmi in un limpido oceano di cristallo illuminato dai raggi del sole.
.....e così saresti tu il mio Tanmoku Ki?” gli dico in un sussurro, non volendo interrompere il momento.
Lui mi guarda sorpreso, poi sorride “No, mi dispiace, sei ancora vivo. Credevo di essere l'unico a conoscere Spirict Pact. Piuttosto, stai bene?” replica poi assumendo un' espressione preoccupata.

A parte qualche dolore a schiena e gambe sto benissimo. Poteva andarmi molto peggio”
Già, sono contento di essere arrivato in tempo. Dai, ti aiuto ad alzarti” e mentre finisce di pronunciare la frase si alza e mi porge una mano che afferro subito. Evidentemente, però, sono ancora un po stordito da quello che è successo e gli finisco addosso; mi sarei aspettato che mi scansasse, invece mi avvolge la vita con le sue braccia e mi spinge ancora di più verso di lui.
Ah....ecco io..” mormoro, sentendomi bruciare le guance.
Devi esserti spaventato parecchio, stai tremando” dice mentre mi posa un bacio tra i capelli.
Midorikawa!” l'urlo di Hiroto mi spaventa e trasalisco di nuovo, avvolgendo a mia volta le braccia intorno alla schiena del mio salvatore, lo sento ridacchiare mentre mi da un altro bacio.
Tranquillo, ci sono io con te, non lascerò che ti accada niente”
Midorikawa! Stai bene?!” ecco che urla di nuovo, strizzo gli occhi, sta iniziando a essere davvero fastidioso.
Puoi stare zitto? Stai iniziando a rompere con tutto questo urlare”
Che cosa?! Come ti permetti?”
Sento un verso scocciato uscire dalla bocca del ragazzo moro, mentre gli rifila un' occhiataccia “Smettila di urlare ti ho detto” ribadisce con voce calma, poi si rivolge a me “Mi dispiace, ma ora devo andare, non vorrei neanche io lasciarti con questo bifolco, ma sono costretto”
Sorrido alla parola bifolco e lo guardo negli occhi “Non devi preoccuparti, hai fatto tantissimo per me oggi, grazie di tutto. Avrò ancora la possibilità di vederti, mio salvatore?”

Hey, attento che così nutri troppo il mio ego. Tranquillo, ci vedremo prima di quanto immagini, te lo prometto. Ciao mio Keika” dice dandomi stavolta un bacio sulla guancia. Si allontana salutandomi con la mano e facendomi l'occhiolino mentre io resto come un deficiente ad osservarlo allontanarsi, con un sorriso da ebete in faccia.
Inizio a correre verso casa, ignorando completamente i dolori e sopratutto ignorando Hiroto, che mi chiede di fermarmi. Arrivato a casa cerco di non dire niente ai miei perchè non voglio farli preoccupare inutilmente, ma mia madre, ovviamente si accorge dei pantaloni graffiati e, dopo aver iniziato a piangere e blaterato cose come “ Il mio povero bambino” mi medica, sotto lo sguardo rassegnato di mio padre verso il comportamento della moglie.

Il giorno dopo vado a scuola peggio di una mummia, mi ritrovo completamente pieno di bende, ne ho una legata in vita, alla caviglia, al polso destro e al braccio sinistro. Inutile dire che attraggo tutta l'attenzione su di me, e vedo i miei compagni iniziare a bisbigliare tra di loro. Fantastico.
Il suono della campanella e l'entrata in scena della prof di italiano con il suo potentissimo “Buongiorno giovani!” fa tremare i vetri e mette anche a tacere tutto il loro vociare.

Bene giovani, allora, credo che voi sappiate che da oggi avrete un nuovo compagno” si ferma e guarda i volti perplessi della classe “O forse no” aggiunge girandosi poi verso la porta “Prego carissimo, entri pure, venga e si presenti” dice facendo un cenno.

Diciamo che mi è servito un po di tempo per collegare bene quello che stavo vedendo. Oltre agli urletti da parte di alcune mie compagne anche il mio stupore e la mia improvvisa tachicardia non mi permettono di focalizzarmi bene sul ragazzo entrato in aula. Lo osservo con gli occhi sgranati per poi sorridere, cosa che fa anche lui dopo avermi notato.
Ciao, mi chiamo Hiromu Miura e ho 15 anni, molto piacere” dice con voce suadente, provocando ancora nuovi sghignazzi da parte delle ragazze alle quali sicuramente inizierà a cadere anche la bava tra un po se non la smettono.
Bene, carissimo vada a sedersi vicino a-” inizia la prof, ma lui la interrompe “Professoressa posso chiederle di sedermi vicino al mio Keika?” domanda indicandomi, e in quel momento inizio a sentire sospiri delusi da parte delle ragazze.
Ah, le dico solo che il ragazzo si chiama Midorikawa Ryuuji, non come il protagonista di Spirict Pact, comunque il posto è libero, vada” replica lei.
Sia io che Miura rimaniamo sorpresi ma lei parte subito in una risata e gli da una pacca sulla spalla “Bene, giovani, allora oggi interroghiamo.... il signor Anzai! Prego, venga alla lavagna” enuncia, e sento una bestemmia uscire dalla bocca del
signor Anzai. Ovviamente deve averlo sentito, anche perchè l'ha detta a voce abbastanza alta .

“Scusi, come ha detto? C'è qualche problema?” domanda immediatamente, guardando con sfida Anzai
Nono, prof, arrivo subito”
Intanto Miura è arrivato al mio banco e si è seduto vicino a me. “Non avrei mai pensato di incontrare una prof che guarda anime yaoi” dice subito ridendo “Non dirlo a me” gli do subito corda anche io.

Allora non scherzavi quando dicevi che ci saremmo visti presto” domando dopo un po, ammetto che non ci avevo creduto davvero
No, minimamente, io mantengo sempre le mie promesse” finisce lui sorridendo e mi da un bacio sulla guancia.
Credo però che faremmo meglio a stare zitti altrimenti non riuscirò a mantenerla ancora per molto” esclama ad un certo punto sorridendo.
E perchè?” parlo d'impulso sentendo un moto di delusione pervadermi improvvisamente. “Perchè la prof fra un po mi uccide se non smetto di parlare”
Seguendo il suo sguardo noto che la Saito guarda nella nostra direzione "Ah" decido quindi che è meglio fare silenzio se non voglio trovarmi dalla preside.
Accidentalmente mi cade lo sguardo su Hiroto e noto che ci sta guardando parecchio male. Bah, chissà cosa vorrà adesso.


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Dark_flash