Sei un po’ come il bacio dolce del risveglio, le parole che leggo nei libri, gli appuntamenti al chiaro di luna, le fotografie in bianco e nero, i dolci fatti in casa, il sorriso di un bambino, il suo primo passo.
Sei tutte le cose belle: il viale ricoperto di foglie, le luci degli addobbi natalizi, una tazza di cioccolata calda, il vestito della festa, una band che suona la mia canzone preferita, lo specchio in cui mi riconosco, le chiavi di casa, l’abbraccio del ritorno.
Tu sei un po’ come la calma che caratterizza il mare prima di una mareggiata, il primo sole, un fiore che sboccia, l’odore della mia pelle che si mescola al tuo, il sapore delle lacrime.
Sei il cuore che batte, gli occhi socchiusi.
Sei quello che cerco e non trovo negli altri.
Sei una stretta di mano, un sorriso, i raggi del sole che penetrano attraverso le tende, una promessa, il cenone di capodanno, la mattina in cui mi sveglio e fuori nevica, un bel sogno, le mani intrecciate, una corsa lunga una primavera.
Sei il coraggio che non mi appartiene.
Tu sei la sciarpa che mi ripara dal freddo, un bagno caldo, un film ambientato nell’ottocento, i pensieri che si sfiorano, l’ultima sera d’estate, l’inchiostro che macchia un foglio bianco.
Sei l’assenza e l’essenza, tutto ciò che scrivo, una passeggiata, quella libreria del centro, un viaggio in macchina, combattere e vincere, la mia battaglia, la mia sconfitta, un ricordo.
Sei storia.
Sei tutto, troppo perché io possa solo scriverlo.