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Autore: Lord Gyber    03/04/2015    7 recensioni
Una bugia può dare vita a molte verità.
In questo caso solo spiacevoli verità
Spiacevoli verità ed anche tristi futuri.
Ma non date la colpa a me.
Datela al pony nel bosco.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cheerilee, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La signorina Cheerilee uscì dal suo squallido monolocale con indosso uno sgualcito soprabito marrone. Chiuse la porta assicurandosi di averla chiusa bene. Prese il suo carro e prese la strada che andava poco fuori dalla scuola in cui insegnava.

Fu allora che la sua voce mista ai suoi pensieri presero a narrare.

 

C'è un pony nel bosco.

Ah, che bella immagine.

 

Imboccò la strada principale.

 

Prima che tutto avesse inizio la scuola era ancora rispettabile.

 

Gli tornarono in mente i felici momenti che aveva passato sulla sua classe. Per essere precisi durante la ricreazione, che di solito svolgevano in un prato vicino ad un boschetto confinante con la Everfree forest, ma sgombro dai pericoli.

Almeno come lei credeva.

 

I miei ragazzi correvano giù dalla collina fino al cespuglio di caprifoglio dove dai fiori dorati gustavano il suo nettare delicato.

 

I gioiosi scolaretti erano intenti a staccare i fiorellini, togliendovi i petali affinché potessero succhiare il dolce nettare in compagnia delle api e dei vari animaletti.

 

Tranne un odioso puledrino.

Tim.

 

Poco distante da tanta gioia vi era un puledrino dal manto blu scuro che avidamente strappava e metteva dentro il suo cestino per il pranzo più fiori che poteva.

 

Guardava gli altri bambini con occhi carichi di odio.

Ce l'aveva con loro perché non sopportava di dividere con loro il prezioso tesoro.

 

Si avvicinava prepotentemente agli altri e gli strappava dallo zoccolo la loro parte, mettendola sempre nel suo cestino.

 

Un giorno disse: « C'è un un pony nel bosco. »

 

Si ricordava ancora bene dell'aria da innocentino con cui gliela aveva detto.

 

Fu così che la voce cominciò a spargersi.

Ovviamente su Tim a vederlo per primo.

Poveri bambini, vennero travolti dall'idea che un assassino, pericoloso quanto cattivo, nella foresta si era nascosto e che uno ad uno gli avrebbe uccisi dietro un arbusto.

Una tomba appena sotto alla collina.

 

Quell'odioso aveva fatto bene i suoi calcoli.

 

I bambini cominciarono a vederlo ovunque: «Guardalo, riesco a vederlo! » « Il pony ha orecchie strane, paurose, da pipistrello! » « E i suoi occhi gialli è un pazzo! » « Un fucile lungo, nella sua braccio! » « Ed una donna, l'ha strangolata con un laccio! »

Credetemi, tutto ciò che sentivo era assurdo.

Come lo era Tim, molto furbo, che ogni giorno coglieva i fiori dal cespuglio. Nel giardino sotto il Sole solo lui riusciva a vincerne il terrore.

 

Tutti i ragazzi stavano on me in cortile troppo spaventati per seguire quel malandrino che si allontanava con passo felpato.

 

Gli altri restavano freddi, come pietrificati e qualsiasi cosa fosse rimasta nel bosco restò li. Dimenticata.

Pregai i bambini di riflettere ed essere maturi, ma nonostante provassi più volte a tranquillizzarli e a consolarli la paura gli aveva travolti ed era ormai troppo tardi.

 

Si ricordò di come ogni volta che cercava di dargli conforto, Tim era sempre dietro di lei ed ogni volta spaventava gli altri perché i miei interventi non avessero effetto.

 

E quando i ragazzi tornarono a casa i genitori lo vennero a sapere.

Fu un vero inferno.

Fui inondata da messaggi e lettere e minacce da parte di madri impazzite, sguaiate, dai racconti dei bambini terrorizzate.

Volevano azione da parte mia non accorgendosi che tutto era semplice, pura follia.

 

Mi ricordo ancora la madre di Tim che mi urlava addosso, accusandomi di non essere negligente nel mio ruolo di insegnante. Ed ogni giorno i genitori aumentavano sempre di più, di più, andando fuori da ogni suo limite.

Parcheggiò in spiazzo vicino al famoso bosco e vi lasciò il carretto. Camminando, puntando proprio verso l'interno di quel luogo.

 

Che avrei dovuto fare!?!

Abbattere la foresta!?!

Si, certo, come no!

E' una mia responsabilità, lo so.

Ma tutte quelle storie non sono vere neanche un po'!

Ovvio, sarei nel torto se questa fosse una vera minaccia.

Mi sentirei a pezzi se ai ragazzi capitasse una qualche, vera disgrazia.

Ma ammettere che il bambino dicesse una bugia, oh no, assolutamente, questa si che è pazzia!

 

Gli tornò in mente il giorno in cui quella stupida giumenta era andata nell'ufficio del preside per rinfacciargli le colpe che non aveva.

 

« Il mio bambino non direbbe mai una cosa cosa simile, è solo un po' impaurito. Ma che abbia mentito questo è impossibile. »

Secondo voi dice sempre la verità?

Siete tutti ciechi.

E' questa l'unica realtà.

I genitori decisero di mettersi in azione ed il consiglio mi allontanò dalla classe, gran bella decisione!

 

Il preside era dispiaciuto, non voleva perderla, ma le pressioni su di lui si erano fatte troppe.

Il sorriso che aveva quella bastarda in volto, quando uscì arrabbiata come non mai per aver perso il posto, non poté più scordarselo.

 

Perché loro sapevano cosa era meglio per i bambini!?!

Lo sapete quanto sia difficile trovare un nuova mansione, quanto davanti al resto del mondo sei solo una poveraccia, pazza e senza attenzione!?!

NON AVETE CAPITO NIENTE!!!

« In un segreto che c'è di male? »

Che c'è di male!?! Maledetto infame! Piccolo, schifoso maiale!

Non ve ne accorgete, non c'è nulla di reale!

 

Buttò a terra con fragore tutte le cose che aveva a scuola mettendosi a piangere e a distruggere tutto ciò che gli capitava a tiro.

 

Tim vi ha ingannato, fregato, è stato capace di ridurre un pony ad un disperato e l'ha trasformato nel mostro stesso che lui ha creato!

 

Si vide essere circondata dalla stessa creatura che l'aveva dannata e buttò giù l'ennesima bottiglia di alcool. Una delle tante, insieme a tutte le pasticche che era costretta a mandare giù per la disperazione.

 

Camminò sbattendo con potenza gli zoccoli sul terreno della boscaglia con il viso più arrabbiato che mai nessuno avrebbe potuto immaginare.

 

NON E' GIUSTO!!!

QUEI PULEDRINI ERANO TUTTO PER ME!!!

HAI VISTO COSA HAI FATTO!?!

 

Si calmo di colpo, come se nulla fosse accaduto e la sclerata non ci fosse mai stata e riprese la sua solita calma e compostezza, abbassando lo sguardo

 

Ma mi sta bene, posso essere buona.

 

Alzò il muso di scattò con un espressione a dir poco furente.

 

Lo senti Tim?

 

Lo vide vicino al solito cespuglio. Lui si accorse di lei e si spaventò, nel mentre che infilava con fare minaccioso una zampa nella tasca della giacca per estrarvi qualcosa di letale.

I suoi occhi divennero gialli.

 

C'è un pony nel bosco.

 

 

 

 

Angolo autore:

Salve a tutti cari lettori, siete arrivati alla fine di questa piccola storia.

Ammetto che sia piuttosto tetra ed inquietante.

Ho preso lo spunto da un video su Youtube. Anzi, più che spunto l'ho copiata spudoratamente modificando il testo dove ce ne fosse bisogno.

Semplicemente l'ho visto e mi è venuta l'idea.

Vi lascio il link sotto nel caso lo vogliate vedere.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

https://www.youtube.com/watch?v=S2Tv_ydEiuc

  
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