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Autore: Jarvis e Ferro Vecchio    03/04/2015    0 recensioni
Okay eccomi di nuovo con un'altra OS su ER :)
bene credo che questa sarà l'ultima, perché credo di aver soddisfatto tutte le mie voglie da scrittrice con questa ahah
comunque mi dispiace lasciare questi due personaggi quindi nulla mi vieta di scriverne un'altra ahaha
Dal testo:
Enjoy :)
Xoxo Cas
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Archie Morris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confusion.'
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Appena entriamo nel mio condominio il portiere inizia a parlarci.
Il fatto che Archie ed io abbiamo tre scatoloni a testa e un’infinità di borse non conta per lui.
- Kate! Che bello rivederti! Pensavo non saresti più tornata.-
- Ciao Matt.- sorrido innervosita.- ehm.. scusaci ma avremmo da fare.
Matt lancia un’occhiata a Archie.
- Siete tornati insieme? Ho sempre detto che eravate una coppia perfetta.-
Archie mi lancia un’occhiata divertita e io gli rispondo con una cattiva.
- Matt noi..-
Archie mi ferma e mi fa segno di stare zitta.
- Anche per noi è bello rivederti. Kate andiamo?-
- Si. Arrivo.-
Entriamo in ascensore e clicchiamo il tasto 5 per il mio piano.
- Perché mi hai zittito? Noi non stiamo insieme Archie!-
- Lui era contento. Non l’hai visto? Se gli avessi detto che non stavamo insieme sarebbe diventato irreparabilmente triste. Lo sai com’è fatto, Kate.-
Si, va bene, è molto sensibile, ma, andiamo, non possiamo illuderlo così.
Non possiamo illuderci noi due.
E soprattutto non Archie.
Appena usciamo Archie mi precede alla porta del mio appartamento e appoggia le scatole per terra, tirando un sospiro di sollievo.
- Non ce la facevo più a tenere quelle scatole. Te lo giuro, le avrei mollate in ascensore.-
- Beh, visto che hai le mani libere dovresti cercare di prendere le chiavi.-
- Kate..-
Ma che gli prende? Non si farà mica problemi a prendermi le chiavi dalla tasca adesso?
Questo mi sorprende.
- Che cosa stai pensando di cosi divertente da avere quel sorriso preoccupante?-
- Sorriso preoccupante? Stavo solo pensando che non dovresti avere tutti questi problemi a prendermi le chiavi di casa che sono nella tasca dei miei pantaloni.-
- Quindi mi stavi mentalmente prendendo in giro?-
Sorrido.
- Beh, se non vuoi farlo tu allora dovrai tenere le scatole.-
Mi avvicino a Archie per dargli le scatole, ma appena toccano le sue braccia le lascia cadere per terra.
- Archie che fai?-
- Scusami… mi dispiace cosi tanto.-
Lo guardo negli occhi e capisco.
Quello sguardo.. so cosa vuol dire ma.. non mi sembra il caso. Non ora. È successo solo quattro ore fa.

Ha bisogno di farlo. Deve averla. Deve avere le sue labbra. Ha bisogno di tenerla tra le braccia.
Ha bisogno di quel contatto.
Ma non era programmato. Non aveva intenzione di farlo.
Non aveva intenzione di arrivare a questo punto. Credeva di riuscire ad aspettare ancora qualche giorno, magari sarebbe riuscito ad aspettare una settimana.
Ma non è mai stato paziente quando si trattava di lei. Mai.
Allontana gli scatoloni con un piede e si avvicina a lei. Le cinge il fianco con il braccio e la stringe a sé.
Cavolo se le era mancata.
- Scusami..-
- No.-

No. Non ho intenzione di accettare le sue scuse perché non servono a niente. Non mi faranno cambiare idea su quello che ho pensato poco fa.
Non mi faranno cambiare idea sul fatto che non dovremmo illuderci.
Ma cazzo.. come mi guarda..
Simon.. lui non mi ha mai guardato in questo modo.
Archie.. Archie tiene a me e io tengo a lui, ma lui.. lui vuole seriamente riprovarci ed io devo dargli una seconda possibilità.
Devo smetterla di pensare.
Simon è stato solo un piccolo sbandamento. Una deviazione.
Ho sempre saputo che Archie era quello che voglio, quello con cui voglio passare il resto della mia vita, anche se ho sempre saputo che sarebbe stata dura.
Ok. Basta.
Ora.
Lo guardo negli occhi e gli accarezzo i capelli.
Amo i suoi capelli rossi. Mi sono sempre piaciuti.
- Mi sei mancata Kate. Mi sei mancata cosi tanto. Ho fatto un grandissimo sba..-
- Stai zitto.-
Lo bacio e gli circondo il collo con le braccia, accarezzandogli i capelli.
Si, ecco. Ora sto bene qui, con Archie.
Grazie a Dio l’ho ascoltato prima.

Appena le labbra di Kate toccano le sue, la sua presa si stringe quasi automaticamente.
La ama. Dio se la ama.
E Dio solo sa quanto gli sia mancato stringerla in quel modo.
La fa appoggiare contro il muro, non riuscendo a sostenere il peso di tutti e due in quel momento.
Gli tremano le gambe ed è troppo emozionato per reggere se stesso.
Appoggia una mano sul muro e con l’altra le accarezza il viso.
- Aspetta.. forse dovremmo entrare.-
Le sorride, allontanandosi di qualche centimetro.
- Si, forse hai ragione.-
Kate cerca frettolosamente le chiavi nella tasca e si avvicina alla porta. Appena si apre spingono tutte le scatole dentro.

Chiudo la porta e mi ci appoggio, lasciandomi cadere per terra e guardando Archie mettere le scatole in un angolo.
Tutto cosi in fretta. Tutto cosi veloce.
Nessuno dei due ha potuto controllarlo.
Quando Archie sbuca fuori dalla camera e mi vede ancora li si avvicina.
- Che ti prende?-
Si accovaccia davanti a me.
Gli sorrido.
- Niente. È bello e sono contenta.-
- A cosa stai pensando?-
- Al fatto che se ci vedono insieme adesso finiamo male.-
Mi metto a ridere.
- Cosa intendi dire?-
- Archie andiamo! Quattro ore fa ho litigato con Simon e adesso sono qua con te. Non ti sembra troppo veloce?-
- Si in effetti si, ma..-
- Non ho potuto farne a meno.-

Lei? Lei non ha potuto farne a meno? E lui? Certo, lui neanche, era ovvio.
E poi un pensiero. Un lampo bruciante nella sua mente.
Simon.
Era stata un mese con Simon. Per un mese non era stata sua.
E questo.. questo gli bruciava.
Era stata con Simon e lui non aveva potuto fare a meno di pensare a quello che hanno potuto fare assieme.
Eccolo li.
Ecco il lampo di gelosia attraversare i suoi occhi.
E Kate?
Kate lo nota ovviamente.
Lei nota sempre tutto.
- Archie andiamo, non.. non arrabbiarti.-
Archie si alza e si allontana.
- Non sono arrabbiato, sono solo..-

Mi alzo e lo raggiungo.
Gli sfioro il braccio con la mano, ma lui si sposta.
- Non hai motivo di provare gelosia, Archie. Te lo assicuro.-
- Come posso stare tranquillo quando si parla di Brenner?-
- Archie..-
Lo abbraccio e gli appoggio la testa sulla spalla.
- Non ti devi preoccupare.-
- Un mese Kate.-
Si allontana.
Vuol dire che mi crede un puttana? Una che va a letto con il primo che capita?
Seriamente?
- Se è quello che vuoi sapere non sono mai andata a letto con Simon. Se proprio ti interessa non sono una zoccola che va a letto con il primo che passa.-
- Non volevo..-
Mi allontano.
- Non volevi dire questo? Io credo di si.-
Fa per parlare ma lo zittisco.
- Ti conviene non parlare. Stai zitto. Peggioreresti la situazione.-
Vado in camera mia e inizio a disfare gli scatoloni.

Archie rimane in salotto.
Non voleva dire quello.
Era stato solo un lampo di gelosia.
Deve andare a scusarsi.
La raggiunge in camera e l’abbraccia da dietro.
La bacia sul collo e le sussurra “scusa” nell’orecchio, provocandole dei brividi.
Lui lo sa che lei adora che lui le sussurri nell’orecchio, ma a parte quello gli dispiaceva sul serio.
Non voleva dirglielo.
Le sussurra scusa più volte finché lei non si gira a guardarlo.
- No. Scusami tu. Sono agitata e.. mi dispiace.-

Non volevo.
Non volevo trattarlo male. Sono seria.
È solo che ha tirato in ballo Simon e mi sono arrabbiata. Ci siamo appena lasciati, cazzo!
- Archie scusami, ma dovremmo aspettare un po’, mi dispiace. Simon ed io ci siamo appena lasciati e noi due non possiamo uscire insieme ora. Lo so che quello che c’è tra noi ora è impossibile da fermare, ma dobbiamo solo aspettare qualche settimana, un mese magari, ma non ora.-
- Kate.. tu non puoi..-
- Archie devi solo evitare di dire in giro quello che è successo per un mese! Non  mi sembra cosi difficile!-
- Dovrei aspettare? Non ti sembra che io abbia già aspettato abbastanza?-
- Non ti sembra che se mi vedessero con te ora penserebbero che sono una troia? Che ho spezzato il cuore a Simon perché sono una stronza?-
- Non credi che lo penserebbero comunque?-
- Bene! Allora vattene e risolviamo il problema! Se non stiamo insieme questo problema non si pone!-
- Bene!-

- Vattene allora! Vattene da casa mia!-
Archie va verso la porta e la apre.
- Non sperare che appena uscito da quella porta tu possa rientrarci. Non credere che ti dia un’altra possibilità. Non lo farò!-
- Mi fa piacere che tu la pensi in questo modo perché la penso anche io cosi. Non ho intenzione di passare la vita con una persona che si preoccupa per quello che pensano gli altri.-
Esce dalla porta sbattendola.
Per un momento tutta la casa rimane in silenzio. E i miei pensieri anche. Poi tutto comincia a venire fuori.
Come può averlo fatto?
Come può essersene andato?
Perché mi ha lasciato qui?
Io.. io non volevo che succedesse. Io volevo solo… era solo per.. non volevo che si arrabbiasse perché mi interessa quello che potrebbero pensare gli altri.
Per una volta che mi importa.. per la prima volta che penso che mi vedrebbero come una puttana traditrice che fa soffrire Brenner perdo tutto?
Non mi sembra giusto.
Non mi sembra corretto che Archie si arrabbi in questo modo perché quella che risentirebbe maggiormente di questa relazione sarei io.
Sarei io a soffrire perché tutti mi odierebbero, non Archie. No, lui sarebbe al sicuro da tutto.
Lui è sempre al sicuro. Tutto gli scivola addosso come se nulla fosse. Quello che conta è quello che vuole lui, non quello che vogliono gli altri.
Io ho sempre messo al primo posto i suoi desideri e lui non l’ha mai fatto con i miei.
Esiste solo e unicamente lui.
Tutto gira intorno a lui e solo a lui.
Do un calcio alla prima cosa che ho sotto mano, un mobile con parecchi spigoli.
Impreco dal dolore e saltello per casa su un piede solo.
Fanculo il mobile.
Fanculo Archie.
Fanculo tutto.
Mi appoggio al muro e scivolo per terra.
Fantastico. Oggi non poteva andare meglio.
Ho rotto con Brenner, ho litigato con Morris e probabilmente ho anche rotto il mignolo del piede.
Per un  momento l’idea di rincorrere Archie mi salta in mente, ma la respingo subito.
No. Ho smesso di soffrire per lui e di rincorrerlo. Se mi vuole deve cercarmi lui, io non voglio più rincorrerlo.

Esce da casa sua sbattendo la porta, ma non va molto lontano.
A dir la verità si ferma davanti la porta e si mette a guardarla.
Nota tutte le fessure nel legno, come sia stata riverniciata male, come il numero là in alto sia storto e arrugginito. Come la maniglia sia pericolosamente instabile a causa delle numeroso volte in cui è uscito sbattendo la porta tutte le volte che hanno litigato.
Ha perso anche il conto.
È successo troppe volte.
Ma cosa ci può fare? Niente.
È troppo importante per lui.
Come può abbandonarla quando pensa a lei giorno e notte? Quando è il suo unico pensiero fisso? Quando.. quando la ama cosi tanto da sta male se non è vicino a lei?
Allunga la mano verso la maniglia e sente Kate imprecare.
Sorride istintivamente, pensando che avrà sicuramente dato un calcio a qualcosa, pensando all’espressione che avrà, pensando che adesso starà saltellando in giro per casa.
In un momento di silenzio da parte di Kate, Archie decide di entrare di nuovo nella sua vita e appoggia la mano sulla maniglia.
È sicuro di quello che sta per fare?
No. Per niente.
Assolutamente no.
Ma è sicuro che è quello che vuole fare. Non gli importa delle conseguenze.
Decide di accettare quello che vuole lei.
Gira la maniglia sapendo che la porta è aperta per lui.
Sapendo che lei lo starà aspettando rannicchiata da qualche parte.
Perché la conosce bene anche se lui non lo sa, anche se pensa di non conoscerla.
Spinge la porta ed entra.
Cerca Kate con lo sguardo e la trova esattamente dove pensava di trovarla. In cucina, rannicchiata con la schiena appoggiata al muro.
Si inginocchia davanti a lei sapendo che è talmente impegnata a insultarlo che non si è accorta di niente.
Decide di dire solo due parole.
Non che non avesse in testa un discorso molto più ampio e sentimentale, ma due parole bastano.
Lei capirà.
Capisce sempre tutto.
- Sono qua.-
Due parole.
Non sono neanche una vera scusa dopotutto.
Ma le bastano per capire cosa vuole dire veramente.
Kate alza la testa e lo guarda sorpresa.
Sono lacrime quelle che le stanno bagnando le guance?

Appena alzo lo sguardo trovo Archie a fissarmi.
Istintivamente comincio a piangere.
Più per la felicità di vederlo che per altro.
Mi sorride e mi fa alzare per abbracciarmi.
Mi stringo forte a lui e ringrazio tutti gli dei per averlo fatto tornare indietro.
So che gli dispiace aver litigato e essersene andato e dispiace anche a me.
Ogni volta che litighiamo poi.. poi finiamo cosi, uno nelle braccia dell’altra per scusarci. Non servono parole. Solo un abbraccio.
Ci capiamo sempre.
… oh Archie… mi farai morire..

 

*angolo autrice*
eccoci qua con l'ultimo (si spera di no) capitolo della mia serie su
Archie Morris e questa fantomatica Kate.
vi spiego perchè è finita cosi.
io
li
shippo
troppo
ahahaha comunque a parte questo spero che questa serie vi sia piaciuta.
Xoxo Cas

 

   
 
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