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Autore: maryjane80    03/04/2015    2 recensioni
Candy aveva dichiarato guerra a Terence, o meglio all'amore che ancora provava per lui, dopo tanti anni dalla loro separazione. Grazie anche ai consigli dell'amica Annie era decisa a voltare pagina, dimenticando il passato, ricominciando a vivere e realizzando i propri sogni, anche senza Terence. Soprattutto Candy era pronta ad innamorarsi di nuovo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Brighton, Archibald Cornwell, Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1- Di nuovo addio…


E così l’aveva rivisto…certo non era stato un caso e non poteva dirsi che l’evento l’avesse resa felice, però era accaduto.
Quando aveva letto sul giornale che la compagnia teatrale di Terence avrebbe fatto tappa a Chicago per rappresentare l’Amleto, Candy non aveva resistito, forse era stata irrazionale, ma aveva comprato immediatamente il biglietto.
In realtà Candy era veramente stanca, da anni ormai non faceva che pensare al bell’attore, riviveva i momenti più emozionanti trascorsi insieme; ovviamente i dispetti, le mascalzonate che pure vi erano stati erano passati in secondo piano, addolciti comunque nel ricordo.
Solo che Candy stava vivendo a metà, solo casa, lavoro all’ospedale e ricordi, di fatto si stava precludendo la possibilità di avere un futuro, di poter avere una famiglia propria, un marito, dei figli, che pure desiderava tantissimo. “Non voglio restare sola, diventare vecchia ed acida come la direttrice Maryjane, o peggio come Suor Grey!!”, eppure Candy sapeva che non avrebbe potuto accettare compromessi, mai e poi mai si sarebbe legata ad un uomo, se non per amore. “Quindi, mio caro Duca a noi due…ho deciso di relegarti in un angolino, di riprendere in mano la mia vita, che già per troppo tempo è rimasta sospesa a causa tua, ben presto non avrai più carta bianca nel mio cuore!” E mentre pensava questo gli faceva pure idealmente una linguaccia delle sue…
Ebbene sì, Candy aveva una missione, la più importante della sua vita: dimenticare Terence, voltare pagina e riprendere finalmente in mano le redini del proprio destino…facile a dirsi!
Ma Candy si applicava con costanza, aveva letto anche molti libri in proposito e pareva che gli amori non vissuti fossero proprio i più difficili da dimenticare: in quanto sottratti al logorio della routine e della quotidianità erano i più facili da idealizzare, i candidati ideali per diventare protagonisti di sogni e fantasie irrealizzabili, ma comunque molto destabilizzanti.
Candy si era anche confidata con un’amica psicologa, che lavorava con lei all’ospedale. L’amica le aveva detto che forse a questo punto, dopo così tanto tempo, non era neanche più innamorata di Terence, ma solamente dell’amore che aveva provato per lui, delle emozioni che avevano vissuto insieme, dei primi batticuori che le aveva fatto provare. Secondo l’amica psicologa Candy avrebbe solamente dovuto rendersi conto di ciò, spezzare il filo sottile che ancora la legava a lui, per riappropriarsi dei propri sentimenti ed emozioni, solo così avrebbe potuto riferirli ad un altro uomo, non appena ve ne fosse stata l’occasione, innamorandosi di nuovo, questa volta per davvero!
Candy era decisa a spezzare quel filo con violenza: quale migliore terapia d’urto se non quella di ritrovarselo di nuovo davanti, mettendo alla prova i propri sentimenti ed esponendo i propri sogni e fantasie alla dura realtà?
Così arrivò la sera dello spettacolo, Candy si acconciò i capelli in una sofisticata pettinatura, si truccò leggermente ed indossò un elegante abito da sera di seta, color smeraldo, se davvero doveva essere l’ultima volta che si vedevano, almeno che conservasse un bel ricordo di lei, e soprattutto senza i codini!
Terence era ovviamente Amleto, il protagonista, ma avrebbe potuto rivestire anche i panni della Fata Turchina in Pinocchio che tanto per Candy non avrebbe fatto alcuna differenza, non era assolutamente in grado di seguire la rappresentazione, era totalmente rapita da lui, dai ricordi della loro storia passata, sopraffatta dal dolore della separazione che si rinnovava sempre con uguale intensità, gli occhi rossi e gonfi per le lacrime, a stento riusciva a trattenere i singhiozzi, non voleva certo essere lei a dare spettacolo!
Fino a quel momento la terapia d’urto non pareva molto efficace!
Al termine della rappresentazione Candy si affrettò dietro le quinte e facendosi largo non senza fatica tra una folla di ragazzine in delirio (tutte per lui, ovviamente…), riuscì finalmente ad arrivare nella zona dei camerini. Qui incontrò un inserviente del teatro, intento a sistemare i costumi di scena “mi scusi signore, potrebbe indicarmi per favore il camerino del Sig. Terence Granchestar?”…”Il camerino è davanti a lei, ma il Sig. Granchestar non vuole assolutamente essere disturbato dalle fan dopo le rappresentazioni, potrà vederlo più tardi, dopo la conferenza stampa di solito concede qualche minuto alle sue ammiratrici per autografi e saluti…”, “…ma io non sono una sua fan, sono una sua vecchia amica dei tempi di scuola, vorrei tanto salutarlo,  guardi qui…”. Per convincere l’uomo Candy gli esibì il fazzoletto di seta con le iniziali di Terence, che conservava ancora dalla Festa di Maggio alla Saint Paul School, quando il ragazzo l’aveva usato per curare il graffio che si era procurata nella folle corsa a cavallo che avevano fatto insieme nel bosco per dimenticare Anthony, dopo il loro primo, unico, dolcissimo ed indimenticabile bacio…
L’uomo non pareva molto convinto, tuttavia pareva anche abbastanza deciso a togliersi il fastidio di torno, così controvoglia bussò al camerino di Terence: “ Signor Granchester, sono John, qui fuori c’è una signorina che vorrebbe salutarla, dice di essere una sua amica dai tempi della scuola”…”Dicono tutte così John, mandala via per favore, dille che avrò il piacere di conoscerla e farle un autografo più tardi, dopo la conferenza stampa…”, ma in quel momento la porta si aprì, Candy era già dentro il camerino “ Ciao Terence”. Terence rimase di sasso, mai e poi mai si sarebbe aspettato di trovarsi davanti Candy, impallidì e restò immobile per qualche momento, poi tornò in sé, almeno parzialmente “ Ciao Candy, che sorpresa, non mi aspettavo di vederti, come stai? Vivi ancora qui a Chicago?”, l’imbarazzo tra i due ragazzi era quasi palpabile, “Sto bene Terence, sì vivo a Chicago, lavoro ancora all’ospedale…e tu? E Susanna…come state?” Candy non avrebbe mai voluto pronunciare quel nome, ma sapeva che era inevitabile, lei faceva parte della sua vita, la terapia d’urto prevedeva anche che lei accettasse questo fatto…  “sto bene…stiamo bene, grazie, anche Susanna, è molto più autonoma, è riuscita anche a tornare a lavorare a teatro, seppure in ruoli minori…”  “Sono felice  per lei…per voi…so che lasciare il teatro era il suo rammarico più grande”
“Sì beh, ma…” Terence sembrava voler aggiungere qualcosa, o contraddire l’affermazione di Candy, ma poi si bloccò e cambiò decisamente argomento “ Allora che mi dici dello spettacolo, ti è piaciuto?” “Oh sì tantissimo, l’ho trovato molto emozionante (su questo almeno Candy non mentì, visto la quantità di lacrime che aveva versato…) e tu sei bravissimo, ancora più di quanto ricordassi…” “ Beh, sono lusingato, anche se non mi pare che tu abbia mai avuto occasione di vedere un mio spettacolo per intero, di solito capitava sempre qualche imprevisto…” Terence avrebbe voluto rimangiarsi quelle parole non appena uscite dalla sua bocca, si era reso conto immediatamente della gaffe commessa, ma ormai era troppo tardi, il pensiero di entrambi era andato dolorosamente alla serata della loro separazione, alla prima di Romeo e Giulietta a New York, cui Candy non aveva assistito in quanto impegnata a salvare la vita a Susanna all’ospedale…cadde un silenzio pesante tra i due, che fu rotto da Candy “beh, ora devo andare Terence, mi ha fatto piacere rivederti” , “aspetta Candy, non andartene così, perché non resti ancora un po’? Dopo la conferenza stampa magari beviamo qualcosa insieme e facciamo due chiacchiere con più tranquillità”
“Ti ringrazio Terence, ma non posso, è già molto tardi e domani ho il primo turno all’ospedale, devo proprio andare. Addio Terence”, Terence non la trattenne, purtroppo sapeva di non avere argomenti per poterlo fare ed a malincuore le disse “Addio Candy”.

 

   
 
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