Rideva, rideva forte quando le ho detto che a un certo punto per fermarlo, l'ho pulito con il dito e poi me lo sono leccato. Rideva, rideva come una matta quando le ho detto che mentre lo facevo avevo paura e ho paura ancora adesso a pensarci. Rideva, rideva di gusto quando le ho detto che ho avuto moltissima sfiga perché mentre correvo a chiudere la porta a chiave per evitare che entrasse mia mamma, lei stava infilando la chiave nella serratura. Rideva, rideva e rideva quando le ho detto che l'ho fatto solo perché volevo capire cosa si provasse. Rideva, rideva spassosamente quando le ho detto che una volta arrivata di là, mi sono specchiata nel vetro della finestra e mi sono riconosciuta come calma mentre cercavo lo strumento adatto ben sapendo che non era quello che stavo per prendere e così, felice di esser riuscita a formulare un pensiero di senso compiuto, sono tornata a sedermi. Non aveva smesso di ridere quando le ho detto che cercavo quella cosina con tantissima foga, convinzione, determinatezza mentre mi dicevo che no, non l'avrei mai fatto. Le lacrimavano gli occhi dal ridere quando le ho detto che, impacciata, mi sono tirata su i pantaloni di fretta e me li sono sporcati tutti di una macchiolina che diventava sempre più sempre più sempre più sempre più grande. Poi è arrivata la X a prendermi per andare in piscina. Mentre nuotavo pensavo, ridevo.