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Autore: bad93    04/04/2015    2 recensioni
La storia è incentrata su Kakashi e Himari, che si rivela essere l'unico spiraglio di luce nel suo cuore colmo di oscurità. Tutto ha inizio quando Kakashi fa parte della squadra di Minato, assieme Rin Nohara e Obito Uchiha. Periodo in cui i due giovani si incontrano. La protagonista è la figlia di Tsunade e Dan, ma fu lasciata alla famiglia materna da quest'ultima appena nata; essa possiede sin dalla nascita un potere molto particolare.
E' un lavoro a quattro mani di bad93 e Samy87, i disegni sono di Samy87.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 28: Chi ha vinto?
 
 
 

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Himari entrò nell'abitazione, era in stile Sengoku, il paesaggio intorno era stupendo, dietro alla casa vi era un fitto bosco e dal  balcone  del primo piano si poteva osservare tutto il villaggio ai piedi del monte. Anche l'interno era altrettanto bello, la casa si sviluppava su tre piani, al primo piano vi erano l'ingresso, la cucina, una sala da tè e un bagno con una sorgente termale. Al secondo un altro bagno, uno studio, un salotto e un'altra stanza che era spoglia. Al terzo piano vi erano tutte camere da letto, Kakashi aveva solo sistemato quella che avrebbero usato loro. 
 
-È bellissima, dove l'hai presa?-
 
-Me l'ha data in prestito un signore, amico di mio padre. Lui non la usava più da anni, infatti si vede; però tutto è in ottime condizioni. Non deve essere male vivere qui, non hai nessuna rottura di scatole o gente invadente.-
 
-Già è molto tranquillo come posto, inoltre non siamo molto lontani dal villaggio. Andiamo a fare un giro?-
 
-Dove vuoi andare a quest'ora? -
 
-Boh a vedere i dintorni.-
 
-Domani invece?-
 
-Certo giriamo anche domani, è solo che l'atmosfera è diversa da notte a giorno.-
 
-Ok, andiamo a fare il giro.- disse rassegnato lui.
 
-Grazie.- disse lei prendendolo sotto braccio e tirandolo dolcemente verso il bosco.
 
Si addentrarono nel bosco e raggiunsero un piccolo riuscello pieno di pesci. L'acqua cristallina rifletteva la luce della luna, facendo brillare tutto attorno a se. 
 
-Che belli. Che pesci sono?-
 
-Commestibili.-
 
-Intendevo la razza, scemo.- scherzò lei dolcemente tirandogli un po' d'acqua addosso.
 
-Ehi! Che ti è preso?!-
 
-Ah, ah, ah. -
 
-Vediamo se ridi anche adesso.- disse lui restituendole l'attacco di prima.
 
Continuarono a scambiarsi colpi d'acqua fino all'alba, poi, completamente fradici, rientrarono. Ora si stavano cambiando davanti al camino acceso.
 
-È stato divertente. Dovremmo rifarlo.-
 
-Scordatelo, non perdo un'altra nottata a inzupparmi d'acqua ghiacciata.-
 
-Potremmo farlo in estate e di giorno.-
 
-Sì, così potrebbe andare.- acconsentì, smuovendo della legna nel camino per ravvivare il fuoco.
 
-Che dici, colazione?-
 
-È il minimo. Non dovresti nemmeno chiederlo.- rispose lui sdraiandosi sul divano.
 
-Ma che fai? Dormi?-
 
-Avrei un bel po' di ore di sonno arretrate da recuperare.-
 
-Pensavo mi avresti dato una mano.- disse lei con tono triste,-Però non ti costringo. Vado in cucina.-
 
 
 
Dopo svariati minuti.
 
-Ehi Kakashi, ma almeno hai fatto la spesa?-
 
-Solo ciò che è a lunga durata.- rispose lui svogliatamente.
 
-Allora vado a prendere qualcosa.-
 
-Lascia stare, fai dei semplici onighiri. Vanno bene lo stesso.- 
 
-Pensavo di andare a prendere qualcosa a casa, avevo fatto la spesa.-
 
-Fai come vuoi. Svegliami quando hai finito.- le disse girandosi dall'altra parte.
 
-Ma non mi aiuti nemmeno a portare la roba? Vabbé, mi arrangerò.- si avvicinò alla porta. -Ci vediamo dopo.-
 
Lui rispose con un cenno della mano e lei uscì. Arrivata a casa, entrò e andò subito in cucina.
 
-Allora, cosa vuoi prendere?-
 
-Che ci fai qui?! Mi hai spaventata! Non avevi detto di voler dormire? E poi come hai fatto a entrare?-
 
-Non hai chiuso la porta.-
 
-Ops, me ne sono dimenticata. Scusa.-
 
-Lasciamo stare. Prendiamo la roba e andiamocene.-
 
-Hai così tanta fame?- chiese lei preparando una borsa di alimentari.
 
-No, non voglio incontrare scocciatori. Hai finito?-
 
-Quasi.- sistemò le ultime cose. -Finito.-
 
-Bene, andiamocene.- asserì prendendo la borsa e dirigendosi verso la porta. Uscì e si accorse che mancava qualcosa, si voltò e...
 
-Ora dov'è finita? Le avevo detto di darsi una mossa.- appoggiò la borsa e rientrò, guardò d'appertutto e capì che forse era andata in camera, andò nella stanza e la vide preparare un'altra borsa. - Adesso che stai facendo?-
 
-Preparo dei cambi, solo non riesco a trovare alcune cose. Dove le avrò messe.- rispose frugando tra i cassetti.
 
-Ci ho già pensato io. Le cose che non trovi sono già nell'altra casa.-
 
-E non potevi dirmelo prima?-
 
-Ma non hai guardato quando hai preso la roba poco fa?-
 
-Non ci ho fatto caso, pensavo solo a mettermi qualcosa di asciutto.-
 
-Fortuna che sei un ninja.- disse lui a bassa voce.
 
-Hai detto qualcosa?-
 
-No, sarà stato il vento. Possiamo andare ora?-
 
-Certo. Comunque...-
 
-Cosa?-
 
-Oggi non c'è vento.-
 
-Allora sarà stata la tua immaginazione.- rispose iniziando a camminare verso l'uscio.
 
-Sicuro?- gli chiese seguendolo.
 
-Sì.- 
 
-Ok.- 
 
Uscirono entrambi di casa.
 
-Questa volta chiudi a chiave.-
 
-Già fatto.-
 
-Brava. Ora andiamo.-
 
 
 
Tornarono alla casa in montagna, Himari iniziò a pereparare la colazione, mentre Kakashi sistemava le cose. Dopo circa mezz'ora fecero colazione, sistemarono la cucina e Kakashi si sdraiò sul divano per dormire, un'ora dopo Himari lo svegliò.
 
-Che c'è?-
 
-Andiamo a fare un giro? È una bella giornata, guarda che bel sole che c'è! Così smaltiamo la colazione.-
 
-E va bene. Ti accompagno.- disse alzandosi svogliatamente dal divano. Si stiracchiò e poi si avviò verso l'uscio. 
 
-Allora andiamo?-
 
-Arrivo. Stavo prendendo le ultime cose.- gli rispose raggiungendolo.
 
Successivamente uscirono e si diressero verso il fiume, se di notte l'atmosfera era stupenda, di giorno non era da meno. Himari si guardò intorno, deliziandosi a quella vista; Kakashi dal canto suo si limitava a seguirla con la velocità di un bradipo, non aveva nessuna voglia di camminare, voleva solamente dormire. Eppure continuava a seguirla, come un cagnolino segue il proprio padrone. A un certo punto lei si fermò e si sedette sul prato vicino alla riva del fiume, lui invece si sdraiò sotto un albero e la osservò giocare con i pesci che nuotavano nell'acqua;  si ritrovò a sorridere, non sapeva il perchè, ma non si stancava mai di guardarla. Per quanto potesse essere spossato la sua sola presenza sapeva restituirgli le energie, capì che se si fossero separati la sua vita non sarebbe stata più la stessa ma ancora non se la sentiva di fare passi avanti. Successivamente si addormentò; Himari si voltò e vide che stava dormendo, si avvicinò silenziosamente e si sdraiò accanto a lui, osservandolo.
 
"Devi essere molto stanco, hai fatto  tutto questo per me, nonostante stessi lavorando come un matto. Inoltre per tutto questo tempo mi hai sempre assecondata senza mai lamentarti. Te lo meriti un po' di riposo, probabilmente avresti organizzato questa sorpresa anche senza quella scommessa, ma chissà quanto avrò dovuto aspettare. Anni sicuramente, e io che ti avevo già perdonato; non dovrei essere così buona. Visto quello che sei capace di fare, posso anche pretendere di più da te. Direi la prova l'hai superata a pieni voti." appoggiò la testa sul suo petto e si addormentò anche lei. Quando Kakashi si svegliò era già pieno pomeriggio, sentì un peso e vide Himari addormentata; non voleva svegliarla, così la posò delicatamente sul prato e si allontanò di poco per poterla osservare meglio. Al tramonto anche lei si svegliò e notò che lui la stava osservando, giocando con un filo d'erba tra le dita.
 
-Perchè non mi hai svegliata?-
 
-Dormivi così bene, e poi io cosa gurdavo scusa.-
 
-Ci sono molte cose da vedere.-
 
-Nulla di interessante, rientriamo? Avrei un po' fame.-
 
-Tranquillo, ho già pensato a tutto io.- disse mostrandogli un cestino da pic-nic. -Avrebbe dovuto esssere il pranzo, ma visto che abbiamo dormito entrambi, ora è la cena. Ti va bene lo stesso?-
 
-Perchè no. Ogni tanto si può ben fare qualcosa di diverso, non credo ci ricapiterà tanto facilmente un'occasione simile.- asserì lui riavvicininandosi a lei e osservando il contenuto.
 
-Perchè? Un pic-nic possiamo sempre farlo, no?- gli chiese porgendogli un panino.
 
-Non è questo.- le rispose prendendo l'oggetto e iniziando a mangiare.
 
-E allora cos'è?-
 
-Aspetta e vedrai.-
 
Finirono di cenare e poi passarono un'ora in silenzio a osservare il paesaggio, poi lei si spazientì.
 
-Che cosa devo aspettare?-
 
-Aspetta.-
 
-Quanto?-
 
-Ancora un po'.-
 
-Ok, come sei misterioso.-
 
-Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa, e poi tu ti arrabbieresti perchè te l'ho rovinata.-
 
-Uffa.- si lamentò mettendogli il broncio.
 
-Tanto è inutile, non ti dico niente.- disse lui punzecchiandole dolcemente una guancia con l'indice.
 
-Nemmeno un aiutino?- gli chiese con occhi da cucciolo.
 
-No, questo trucco funzionava un tempo, ora non più. Dovresti cambiare metodo per ottenere le cose da me.-
 
-Cattivo!-
 
-Sei sempre così impaziente, mi chiedo da chi hai preso. Te lo detto devi solo avere un po' di pazienza.-
 
-Sì, ma ho anche un limite.-
 
-Aspetta ancora un poco.-
 
-Ma quanto ancora?-
 
-Non lo so. Poco credo.-
 
-Come non lo sai?-
 
-Non decido io.-
 
-E chi decide?-
 
-La tua sorpresa..-
 
-E che cos'è?-
 
-Non te lo dico.-
 
-Dai, un indizio piccolo, piccolino.-
 
-Ok, ti piacerà.-
 
-E questo che indizio sarebbe? Non è valido!-
 
-Sì invece.-
 
-No, non si può dedurre niente da questo.-
 
-E va bene. Te ne dò un altro, crea luce.-
 
-Tutto qui? Un sacco di cose possono creare luce.-
 
-Non è mica colpa mia.-
 
Himari fu attirata da qualcosa vicino a lei, -Ah guarda! Una lucciola! E là ce ne sono altre!- gli disse indicandogli la riva del fiume.
 
"Ci sono delle lucciole qui? E in questo periodo? Direi che i miei tentativi di prendere tempo non sono stati poi così inutili. Chi l'avrebbe mai detto, salvato da degli insetti."
 
-È questo che aspettavi fin dall'inizio, vero?!-
 
-Beh...come dire...sì, diciamo pure di sì.-
 
-Se me l'avessi detto non ci avrei creduto! È strano vedere delle lucciole in questo periodo, in più in questa zona. Avevi proprio ragione, mi piacciono moltissimo!-
 
-Mi fa piacere.- "Se l'è bevuta, meno male."
 
Passarano diverse ore a osservare le lucciole, avendo dormito tutto il giorno, ora avevano energie da vendere. O meglio, Himari le aveva, lui doveva ancora recuperare alcune ore perse; ma ora non gli importava, la sua priorità  era che lei fosse felice. Successivamente rientrarono, Kakashi decise di andare subito a dormire e si infilò nel letto, ma Himari, pur seguendolo, non era dello stesso parere; dato che lui si era prodigato tanto per farle quella sorpresa ora lei doveva ripagare. Iniziò a stuzzicare con qualche carezza leggera, ma lui come infastidito, si girò dall'altra parte ignorandola; lei allora si avvicinò di più e continuò ad accarezzare,  questa volta con più presenza, ma lui la ignorò ancora. Lei allora si spazientì e decise di andarci giù pesante, con un dito fece delle linee casuali sul suo petto, mentre con l'altra iniziò a stuzzicargli l'erezione.
 
-Allora stai solo facendo finta di dormire. Non è vero che sei così stanco.-
 
-Invece sono stanchissimo e vorrei dormire. È il corpo che reagisce da solo, non posso controllare tutto.-
 
-Ceeerto, come no.-
 
-Mi stai prendendo in giro? -
 
In quel momento lei lo baciò, per farle quella domanda lui si era voltato, quell'errore gli fu fatale.
 
-Ti ho preso!- esclamò lei staccandosi.
 
-Non essere così entusiasta,  ora devi pagare il conto.- disse lui sovrastandola con il proprio corpo.
 
-Io non devo pagare niente.-
 
-Si invece. Ti sei divertita a stuzzicarmi, adesso ti tocca subire le conseguenze.- 
 
-Beh, le conseguenze non saranno di certo atroci.-
 
-Tu dici? Ne ho passate di tutte i colori per colpa di quella stupida scommessa. E del tuo caratteraccio.-
 
-Ah, quindi io avrei un caratteraccio secondo te?!-
 
-Non sei più l'angioletto di una volta.-
 
-Quindi mi preferivi come ero prima!-
 
-Non ho detto questo. Se fossi quella di un tempo non avrei potuto fare tutto  questo.-
 
-Che intendi dire?!-
 
Lui sospirò e si sdraio al suo fianco.-Eri più difficile.-
 
-Chi ti ha detto di spostarti! E come sarebbe che ero più difficile?!-
 
-Non sarei riuscito a interpretare nulla di te. Come avrei fatto a prenderti dei regali o a organizzare qualche  sorpresa? Non che adesso sia più facile, ma almeno ho qualche indizio.-
 
-Ce l'avresti fatta, avresti dovuto  solo impegnarti di più.-
 
-Non è così semplice. I regali adatti a te sono difficili da trovare e anche costosi aggiungerei.-
 
-Non sei costretto a prendere quelli costosi! Io non te l'ho chiesto!-
 
-È per questo che si chiamano regali.-
 
-Hai un'idea contorta dei regali.-
 
-Trovi? Però fin'ora ti sono piaciuti.-
 
-Beh...sì, ci hai sempre preso.-
 
-Bene, sono sicuro che continuerò a farlo.-
 
-Ne sei così certo?-
 
-Tu cosa ne dici?- le chiese mostrandole una piccola scatolina blu.
 
"Kakashi...che cos'hai in mente? Non può essere, è assurdo! Sto dormendo, lui non farebbe mai un passo del genere!"
 
Nel frattempo lui stava lentamente aprendo la scatolina, mostrandole il contenuto.
 
-Cosa?- chiese lei incredula.
 
-Come cosa? Non ti piace? È diamante, se non va bene lo cambio.-
 
-No, no. È bellissimo! Davvero, non so cosa dire.-
 
-Non dire niente allora.- disse posandole un dolce bacio sulle labbra.
 
-Avrai speso una fortuna!-
 
-Non eri senza parole?-
 
-Sì, però...-
 
-A quanto pare voi donne la riacquistate subito.-
 
-Se vuoi sto zitta.-
 
-Sì è meglio.- disse posando il regalo sul comodino, -Allora dove eravamo rimasti?- chiese mettendosi sopra di lei e baciandola.
 
La notte passò e quella mattina sarebbero ripartiti per il villaggio, si svegliarono entrambi molto presto, fecero colazione e prepararono tutto per poi partire.
 
-Allora ho superato la prova.- constatò lui osservando che era raggiante e indossava il suo regalo.
 
-Non lo so, ci devo pensare.-
 
 Arrivarono alle porte del villaggio dove ad attenderli ci sarebbe stata una sorpresa.
 
 
 
 
 
 
 
Continua...
 
 
  
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