Benvenute
mie care, dopo la pubblicazione del primo
capitolo di questa serie, eccoci giunte al secondo appuntamento.
Non
posso né voglio rivelarvi di più, riguardo al suo
contenuto quindi vi lascio alla lettura del capitolo.
Volevo
solo avvisarvi che sabato prossimo, insieme
alla pubblicazione del terzo capitolo di questa serie,
metterò anche il primo
di una nuova long che sto scrivendo a quattro mani, insieme ad un'altra
ragazza
di efp: fenice cremesi.
Si
tratta di una storia un pò particolare che riassume
mistero e magia, ambientata ovviamente in quel di Hogwarts.
Mi
auguro di cuore che la seguiate in tante e che ci
darete il vostro parere spassionato.
Ora
basta chiacchiere, vi lascio al racconto di Draco.
A
sabato prossimo un bacio Lorian
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Nero
Il
nero... il nero è un colore che per molti versi, mi
si addice tanto.
D'altronde
è quello il colore dei miei abiti
preferiti, come se facesse parte della mia pelle e questa sensazione si
è
acuita, nel momento esatto in cui il Signore Oscuro ha messo piede
nella mia
casa.
Sono
sempre stato fiero della bellezza e
dell'imponenza del Manor ma da quel momento, tutto si è
oscurato nella mia
esistenza.
Quell'essere
viscido, ha ridotto la nostra famiglia al
puro servilismo e le umiliazioni erano all'ordine del giorno da parte
sua,
coadiuvato da quella pazza di mia zia Bellatrix.
Le
finestre erano state coperte da pesanti e scuri
tendaggi che impedivano alla luce del giorno di entrare, gli ambienti
erano
tetri ed opprimenti, mia madre era sfiorita come una pianta andata a
male, mio padre
viveva perennemente con la testa abbassata e con le spalle ricurve dal
peso dei
suoi errori e io vegetavo il più possibile nella mia stanza,
che era diventato
il mio unico porto sicuro.
Mentre
me ne stavo sdraiato sul mio letto, il mio
sguardo si posava sui poster di quiddicth che ricoprivano i muri della
mia
camera e giorno dopo giorno, sentivo che quella vita non mi apparteneva
più.
Quando
mio padre fu arrestato, dopo il fallimento
dell'operazione condotta da lui al Ministero, per il recupero della
profezia di
Potter, tutto era crollato sulle mie spalle.
Le
minacce rivolte a me e a mia madre si erano
intensificate e spesso mi capitava di sentire i suoi pianti strazianti,
quando
passavo davanti alla sua stanza.
L'odio
verso Potter e la sua combriccola si era acuito
e stupidamente, li incolpai di tutte le disgrazie che ci stavano
accadendo
quando invece, la responsabilità era solo
dell'avidità e dell'ingordigia del
mio augusto genitore, che per sete di potere aveva barattato la pace e
la
serenità della sua famiglia.
Il
Signore Oscuro mi propose di prendere il Marchio
Nero e in cambio lui avrebbe tirato mio padre fuori da Azkaban e lo
avrebbe
perdonato di tutti i suoi fallimenti.
Voi
cosa avreste fatto al mio posto? Anche se aveva
sbagliato, era pur sempre mio padre.
In
effetti avevo preso troppo sotto gamba la proposta
di quel viscido senza naso e me ne resi
conto,
quando lui mi ordinò di uccidere il più grande
mago di tutti i tempi e cioè Albus Silente.
Da
allora la mia vita, aveva fatto uno scivolone bello
profondo e mi sembrava di non riuscire più a fermare quella
caduta.
Quando
assistetti alla morte della professoressa
Burbage, che davanti ai miei occhi fu uccisa dal Signore Oscuro e
divorata dal
suo adorato serpentone, mi resi conto che il sangue nelle mie vene, si
era
cristallizzato.
Se
fossi stato un Grifondoro, molto probabilmente
avrei chiesto aiuto a qualcuno ma ero e sono solo un pavido Serpeverde,
che il
coraggio non sa neppure dove sta di casa.
E
così il nero è dilagato nella mia esistenza, fino
ad
assorbire ogni piccola traccia di luce e togliendomi ogni briciola di
voglia di
vivere.