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Autore: An13Uta    04/04/2015    0 recensioni
Ho scritto due fic in cui è comparso questo Utaite ed è sempre stato il cattivo della situazione.
Ma vi siete mai interrogati sul perché delle sue azioni?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Utaite Vari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hashiyan si teneva la testa in sala d'attesa,preoccupato.

Quell'ospedale gli metteva ansia.

L'infermiera uscì dalla stanza senza accorgersi di lui.

Il ragazzo ci sgusciò dentro furtivo e vide,sul letto di metallo,un corpicino di bambina che dormiva profondamente,coperto da una coperta bianca. Il braccio sinistro e una gamba erano rigidi come pezzi di legno, avvolti in gesso candido.

Hashiyan le si avvicinò il più silenziosamente possibile.

Una volta davanti a lei sorrise nel vederla così piccola e innocente,ma soprattutto quasi completamente sana e salva dall'incidente che aveva subito. Accarezzandole la fronte gentile,fu tentato di darle un bacio.

Appoggiò un biglietto di buona guarigione sul comodino,le diede un buffetto ed uscì,prima dalla stanza,poi dall'edificio,incamminandosi verso casa.





-È TORNATA! È TORNATA!-Koge saltava sul pouf come un pazzo,urlando a squarciagola.

Tenchou fece un sospiro:-Vai a salutarla,-disse,-ma stai attento che ha la gamba ingessata.-.

Il ragazzo-cane girò un paio di volte su sé stesso e uscì a tutta birra.

Si lanciò con la lingua a penzoloni verso la figurina coi lunghi capelli neri che aveva visto alcuni minuti prima. La ragazzina alzò una stampella in segno di saluto,il sorriso che le partiva da orecchio a orecchio,euforica nel rivedere il suo cagnolino preferito correrle incontro.

Koge la afferrò da sotto le ascelle e le fece fare un salto in aria prima di stringerla in un abbraccio che avrebbe strangolato un pitone o un toro,ma non Shiro.

Lei rispose ridendo e cingendogli la testa,in attesa che la mettesse sulle spalle e la portasse fino a casa,mentre le stampelle sarebbero state recuperate a terra in un secondo momento. Tanto,finché stava sulla morbida testa di Koge, non ne aveva alcun bisogno.

Koge ripartì a rotta di collo verso casa,con la lingua che sventolava manco fosse una bandiera,la piccola passeggera che rideva come una pazza stringendogli la fronte e saltellando un po' per il rinculo.

Tenchou e Kuro si mostrarono sollevati nel vedere che, dopo tutto quel che aveva passato in ospedale e soprattutto dopo il rocambolesco incontro con Koge,stava benissimo.

-Ehi!-esclamò una voce strafottente.

Hashiyan emerse dal buio,con un ghigno che dava alla sua faccia da schiaffi quel tocco che avrebbe fatto prudere le mani a un buon samaritano e sarebbe stato capace di far partecipare un santo ad un corso di boxe per picchiarlo meglio e più forte.

-Italiana! Da quanto tempo!-cominciò. Chiamava sempre Shiro “Italiana” o “Europea”,per prenderla in giro.

-Sai,non ho ancora capito:perché il tuo boss mafioso non ti ha mandato dei sicari?-continuò,-O per-.

-Zitto.-lo gelò Koge. Quella voce seria e accusatoria non sembrava adatta a lui,così come la fronte corrucciata:-Le tue battute sono fastidiose. Lo sai benissimo che è colpa tua se è successo questo a Shiro.-.

Hashiyan si irrigidì,colpito da flashback.

Lui che la prendeva in giro.

Lei che rispondeva in malo modo.

Le sue mani e lui stesso che si facevano minacciose.

Shiro che scappava in strada.

La macchina.

La macchina andava veloce.

Il semaforo rosso.

Un colpo sordo.

L'impatto.

L'orrore nel vederla colpita.

Per un attimo,tutto immobile:la macchina,i passanti,il corpo colpito,la gamba sotto alla vettura e il braccio contro il parafanghi. Poi il tempo ripartì.

Shiro catapultata ad alcuni metri.

Il conducente che frenava troppo tardi.

Koge che si lanciava su di lei.

Hashiyan impietrito,incapace di muoversi,di pensare.

Hashiyan che scappava,spaventato.

Il ragazzo riemerse dai ricordi e guardò le facce dei tre Utaite rivolgersi a lui scontrose. Alzò lo sguardo verso Shiro e gli si strinse il cuore.

Non tanto per l'espressione brusca e arrabbiata con cui lo osservava,espressione a cui era abituato,ma per come nascondeva il visino tra la chioma di Koge,lasciando a spiare solo gli occhi azzurri.

Quel gesto era una ricerca di affettuosa protezione.

Hashiyan mostrò la sua espressione di menefreghismo peggiore e se ne andò scrollando le spalle.

Nessuno dei quattro avrebbe mai immaginato come ci era rimasto male nel vedere la piccola nascondersi dietro alla testa di quel cane.








Shiro era intenta a disegnare,o almeno provarci,un finto tatuaggio sul gesso.

La linguetta fuori,lo sguardo concentrato,la gamba tesa su una sedia davanti a sé e il braccio che tentava di fare spirali e cerchi con un pennarello violetto sulla grinzosa superficie candida,sembrava un'orafa o un'artista tutta presa dalla sua opera.

-Dovresti smettere di usarli,quei cosi,o rischi di spezzartela di nuovo.-.

Lei non alzò nemmeno lo sguardo:-Hashiyan,levati o te la spacco io,la gamba.-.

Il ragazzo emerse di nuovo dall'ombra,fingendosi sorpreso: -Hashiyan? E chi è? Io sono Hashiyan-san.-.

-Non più.-replicò la ragazzina,con la lingua così fuori che sembrava volersi leccare le orecchie.

-Come non più?-continuò Hashiyan,avvicinandosi minaccioso,-Non so più qual è il MIO nome?-.

Shiro si distolse dal suo lavoro e lo guardò negli occhi. L'espressione era insofferente,un po' scocciata.

-Sì che lo sai. Ma dovresti anche sapere che questo gesso ce l'ho per colpa tua,-disse gelida,-e ne avrei fatto volentieri a meno. Quindi non ho più rispetto per te.-.

Hashiyan l'afferrò per il bavero della felpa,furibondo.

Lei sostenne il suo sguardo senza fatica:le palpebre appena abbassate davano l'idea che si annoiasse un mondo, rendendo l'Utaite ancora più furioso.

-Perché non chiami il tuo cagnolino?-la schernì,-Non mi pare che tu stia toccando terra. Sai che succede se ti faccio cadere,vero,principessina?-.

Shiro lo squadrò con le braccia aderenti ai fianchi.

-Hai davvero tutto questo fegato?-.

La domanda spiazzò il ragazzo. Gli occhi si spalancarono,la bocca si aprì e si chiuse un paio di volte senza emettere un suono,le mani cominciarono a sudare.

Strinse i denti e gli occhi provando un'espressione feroce: -Certo.-si sforzò di rispondere.

Lei inclinò la testa:-Allora perché non l'hai già fatto?-.

Hashiyan si trovò in trappola.

Lo sguardo di Shiro si fece duro e distaccato:-Primo:non chiamare Koge-san “il mio cagnolino”perché non lo è. Secondo:anche se non tocco terra non è un problema,se mi lasci cadere posso portarti in tribunale. Terzo:anche se non sono né l'una né l'altra,credevo di essere una mafiosa anziché una principessina.-.

Hashiyan sentì l'impulso di abbassare la testa. Si trattenne a fatica,con una forza di volontà che vacillava.

Shiro chiuse gli occhi,alzò il braccio con la mano che impugnava il pennarello e glielo spinse sulla fronte. “Fammi scendere”,era il messaggio.

Hashiyan la mise sulla sedia come un automa.

Lei riaprì gli occhi e inclinò la testa:il suo viso era stranamente curioso.

-Non capisco perché ti piacciano tanto gli stereotipi.-commentò. Poi,mentre tornava a disegnare sul gesso, aggiunse:-Non mi piaci per niente quando li tiri fuori.-.

Al ragazzo non rimase che uscire dalla stanza col capo chino,riflettendo sulle sue parole.







Hashiyan passò il tempo a guardarla essere portata ovunque da Koge. Una fiamma si accendeva nel petto e bruciava una parte della sua anima ogni volta che lo vedeva sorridere con la piccoletta.

Lo invidiava.

Avrebbe voluto passare anche lui tempo con Shiro. Ma la ragazzina lo odiava,e non poteva certo biasimarla. Il suo modo di far colpo sulle ragazze era semplicemente essere il sé stesso più irritante che gli veniva in mente.

Dopo alcune brecciate,di solito cominciavano a prenderlo amichevolmente in giro,a divertirsi con lui,e cominciava a diventare una compagnia piacevole.

Con Shiro no,lei era permalosa e credeva poco in sé stessa, spesso diventava triste per via della sua diversità rispetto agli altri Utaite.

Si rinchiudeva in gusci protettivi che le impedivano di conoscere il vero carattere della gente.

Era diventata amica del Team Pet Shop a partire da un principio di rispetto:lei li rispettava perché erano i suoi cantanti preferiti,loro perché cantava e parlava in italiano, che era sconosciuto,e in inglese un po' meglio degli altri.

Poi le cose erano andate oltre,ed eccola una loro amica.

Con Hashiyan era già tanto se lo chiamava con un suffisso di cortesia. Detestava i nomignoli che le dava. Il loro rapporto era basato sul reciproco scherno,o almeno così pensava lei.

Il ragazzo,invece,aspettava il momento in cui si sarebbe accorta chi c'era dietro a quella misera maschera di faccia da schiaffi.






-Ehi.-.

Shiro si voltò.

Hashiyan era dietro di lei,con una mano dietro la schiena e un'altra in tasca.

La ragazzina non si mosse. Il volto era indurito da rabbia e disprezzo nei confronti di quel ragazzo che la prendeva sempre in giro.

Hashiyan si mise alla sua altezza e le porse un mazzolino di fiori che teneva nascosto dietro la schiena.

Il visetto della piccola si fece incandescente mentre fissava quella festa di petali.

-Sono per te.-.

Silenzio di tomba.

-Prendili,sono veri. Non sto scherzando,prendili.-.

Shiro allungò la mano verso il mazzo e lo prese,tremante.

Hashiyan sorrise,dolce:-Scusami per tutte le prese in giro. E per l'incidente. Ti giuro che mi ha distrutto vederti in ospedale.-.

Silenzio.

-Tu mi piaci. E io ho un modo strano per farlo capire. Sicuramente mi trovi stupido. E hai ragione. Però era solo per far colpo su di te.-.

Silenzio.

-Una volta potremmo uscire insieme.-.

Shiro alzò gli occhi a palla:-Come una tregua.-.

Il ragazzo la guardò stranito:-Credevo dicessi tipo tra amici.-disse.

-Perché,siamo amici?-chiese lei.

L'Utaite ridacchiò:-Hai ragione. Ok,quindi se uscissimo una volta per una tregua?-.

-Ok.-assentì la ragazza,-Poi però tutto normale.-.

-Certo.-sorrise Hashiyan.

Anche Shiro sorrise. Mise i fiori in una tasca della felpa.

Con uno scatto,tirò un pugnetto sulla fronte del ragazzo e scappò,libera dal gesso tolto tre giorni prima,gridando: -KOGE-SAN,AIUTO!-.

Hashiyan rimase imbambolato per un momento.

Poi,sghignazzando,uscì dalla stanza.



















NOTA IMPORTANISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMA!!!!
Non so perché sta crack-pairing. Probabilmente poi metterò Hashiyan con Valshe e vivranno tutti felici e contenti
perché la gente mette Koge con Valshe ma lui ama Shiro stessa cosa con Shiro e Hashiyan e quindi ValsHiyan è perfetta come ShiroKoge e KuroTenchou
                               An13Uta

   
 
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