Ero seduta sul davanzale, com’ero solita fare in questi momenti soleggiati.  Com’è bello ammirare questo panorama Toscano, che racchiude questa piccola città in cui abito da secoli ormai. Quest’anno la primavera era arrivata prima del previsto, e il paesaggio si era dipinto di colori caldi e vivaci; al naso mi giungeva il profumo dei fiori appena sbocciati e dell’erba ancora bagnata dalla rugiada mattutina. Alzai gli occhi verso il cielo e rimasi a fissare quel celeste limpido che mi scaldava il cuore al sol vederlo, per quanto fosse possibile. Nel cuore sentii nascere un po’ di malinconia, in questi momenti mi sarebbe piaciuto essere umana e poter girare per le vie di Volterra senza preoccuparmi di essere scoperta da nessuno. Feci un sospiro e mi alzai dal davanzale, e non appena mi girai, vidi il mio amore che mi osservava, mi avvicinai a lui lentamente e lo abbracciai.

-Mi stavi forse spiando? – sussurrai ridacchiando

-No mai… stavo solo ammirando la tua bellezza – mi sorrise e posò delicatamente le labbra sulle mie, lo amo da impazzire – mia diletta, non sarete triste? – mi chiese accarezzandomi i capelli corvini

-Niente di che, solo un po’ di nostalgia – sospirai e tornai a sedermi sul davanzale

-Dimmi cos’è che ti strugge, non sopporto vederti triste – mi si avvicinò e mi strinse a se

-Mi manca essere umana, passeggiare alla luce del sole, girare tra la gente senza rischiare di essere riconosciuta e tante altre cose, però mi rendo conto che se non fossi ciò che sono, non ti avrei mai incontrato – mi girai e lo baciai, mi alzai sulle punte per raggiungerlo e lui come al solito ridacchiò, non sono molto alta, allora mi strinse in vita e mi alzò per mettermi al suo pari.

-Non è giusto! – protestai ridacchiando

-Cosa? – mi domandò lui

-Tu sei decisamente più alto di me e tutte le volte che ci baciamo mi devi prendere in braccio – sbuffai

-Allora facciamo così – con un gesto veloce ci spostammo verso il letto, e mi fece mettere a cavalcioni sopra di lui

-Così va meglio? – chiese sorridendo

-Sì – lo baciai e mi strinsi a lui – ti amo Marcus –

-Ti amo Didyme, e ti amerò per sempre – sussurrò sulle mie labbra e dopo di che ci lasciammo trasportare da quel magico momento.

                           Fine

Angolo dell’Autrice:

Salve a tutti… (ed ecco che entro io con la faccia da cucciolo indifeso) vi chiedo gentilmente di avere compassione di questa novella autrice, che finalmente ha avuto il coraggio di pubblicare la sua prima storia, spero vi piaccia. Un bacio. ;)