Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: j_j_joker90    05/04/2015    1 recensioni
La ragazza che viaggiava troppo si trova in tutti quelli che, al momento non hanno un posto.
Tutti possono essere Lei.
La storia che tutti i giorni si ripete, ma solo in un universo, dove nessuno può vederti.
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hai mai provato il vero senso di claustrofobia? Il senso fobico di non poter scappare?
Non ti conosco ma immagino di sì.
Io lo provo a momenti alterni, peccato che i giorni felici siano alternati da un numero indefinito di giorni strazianti.
A volte cerco di ricordare com’era essere piccoli, le speranze e i desideri che avevi per il futuro, tutti quei sogni irrealizzati, ma non ricordo praticamente niente della mia infanzia.
Sono rinchiusa in una casa senza una scelta; certo fisicamente parlando potrei uscire e non rientrarci più, ma con che possibilità.
Sono costretta dal Dio Denaro a rimanere sequestrata fino a nuovo ordine.
A volte le finestre sembrano più grandi e luminose, altre volte non esistono finestre e la mia disperazione non serve a nulla, le mie urla non le sente nessuno e non basta tagliarsi una ciocca di capelli alla volta per provare più indipendenza tanto meno la pelle per sentire l’adrenalina.
Non basta niente di tutto ciò per scappare; solo una cosa mi aiuterebbe, uscire e non rientrare più.
Ritorno sempre però, senza eccezione, perché a parte questa casa, non ho niente, nemmeno un futuro.
Circondata da oggetti che detesto e mi fanno rivoltare le budella; vorrei colorare queste mura di sangue e bile, ma poi oggettivamente cosa mi rimarrebbe, uno stomaco vuoto e un cuore che non pompa più nulla.
Non cambierebbe nulla e quindi non mi resta che aspettare il miracolo che mi salverà, il mio principe azzurro.
Quando chiudo gli occhi sogno una vita diversa, fatta di riflettori, eccessi e lustrini.
Ho una visione meravigliosa di quella che dovrebbe essere la mia vita.
Il problema è che quando mi sveglio mi rendo conto di aver vissuto in un sogno e la realtà mi schiaccia e mi rinchiude.
Vorrei poter vivere delle mie idee; ho provato a vivere del mio sudore, ma nessuno lo apprezza.
Nessuno ha voluto il mio sudore in cambio di un po’ di dignità; mi hanno dato solamente disprezzo e io non cercavo altro che rispetto, ma non ho meritato nemmeno quello e ora nutro il mio orgoglio solo con la rabbia.
Se almeno potessi far a meno della fierezza, il coraggio mi butterebbe fuori di casa a calci per non tornarci più, vivrei come una barbona sì, ma felice.
Non so cosa mi spinga a svegliarmi ogni volta da quella vita, che se non è perfetta è almeno quella che desidero, potrei anche pregare di non svegliarmi più in questo incubo e rimanere il quel sogno, per sempre.
Essere circondata da persone che stai iniziando ad odiare è terribile.
Mi guardo allo specchio e so che non dovrei odiare la mia famiglia perché hanno una vita al di fuori di quelle mura, perché sono così gentili da darmi un tetto e del cibo e qualche piccola possibilità, ma è questo il punto sono solo piccole possibilità che in quei famosi giorni felici sembrano giganti occasioni.
Prendono la forma di titani pronti a sottrarmi dalle grinfie malefiche di quella casa, e mi portano sulle loro spalle, con spensieratezza e speranza a visitare la città dall’alto ed è con meraviglia che mi sembra che tutto può cambiare.
Quando succede prendo in giro la vita, le faccio il segno dell’ombrello e mi sembra di aver vinto.
Guardo il Dio Denaro dall’alto di quei momenti e rido, ma di nascosto piango di gioia.
Quei giorni li ho vissuti, certo non erano come il sogno più bello, ma mi sembrava mi avvicinassero sempre più ad esso.
Vi ho parlato del mio orgoglio ed è malefico perché crea in me le aspettative che distruggono tutto.
In quei gironi mi sembra di poter palpare il più prosperoso e morbido dei seni e potermi nutrire del più dolce dei nettari, per poi rendermi conto di aver sguazzato nel letame ed averlo anche mangiato.
Com’è possibile trovarsi alle stelle un giorno e all’inferno il giorno dopo? Semplice le aspettative fanno diventare tutto più bello e luminoso e quella porta non è solo una porta ma un buco nero per andare verso l’ignoto, un mondo bellissimo, coraggioso e risoluto.
La felicità la si trova nelle cose più piccole? io la trovo veramente in quelle che ad occhi altrui sembrano pulci, peccato non poter cavalcare un insetto e andarmene via con un bagaglio pieno di idee.
Quelle non mi mancano, ma mi fanno male al cervello.
Se non le faccio uscire per fare un giretto nel mondo reale ogni tanto mi uccidono; un giorno, quando non potrò farle uscire per problemi da me indipendenti mi ritroveranno con il cranio bucato ed esse che scorrono finalmente libere in abito rosso.
Delle volte sono così accecanti da non permettermi di darle una vera occhiata, quindi non ho mai un intera immagine di ciò che rappresentano, ma so che sono belle e migliori di me; proprio come io nel mio sogno che è sicuramente superiore a me; è la felicità a renderla più bella, quell’alone che non mi circonda mai, quel fascino che non mi veste mai.
Forse costa troppo quel vestito.
E’ per questo che con il tempo i sogni si trasformano in desideri e i desideri in macigni che mi schiacciamo e mi strappano la colonna vertebrale senza avermi fatto l’anestesia, e qualsiasi mio piacere diventa un chiodo nel petto.
In parte vorrei liberarmi di quel sogno per poter finalmente vivere la vita che posso permettermi, ma poi ho paura che perdendo quella speranza perderei tutto.
Anche le ossessioni che mi permettono di respirare poco, ma quel tanto che basta per sopravvivere un altro giorno, andrebbero perse, e poi cosa diventerebbe il mio corpo? Una bambola di pezza da riempire con della segatura, senza più volontà, senza un vero obbiettivo da vivere e raggiungere.
E quindi anche se so che i sogni mi uccidono lentamente, anche se il desiderio mi toglie il tempo che è tanto prezioso, anche se so di sprecare quella che forse è l’unica vita che mi ritrovo, non voglio abbassarmi al Dio Denaro, anche se lo bramo nel mio letto, lo desidero e so che non posso farne a meno ma se accettassi le sue avance e poggiassi la mia mano sul suo palmo mi sentirei sporca e i miei sogni sarebbero per sempre macchiati e sono l’unica cosa che ho.
Quindi per ora abbasso il coraggio e mi limito ad alienarmi di quei giorni felici e sopravvivere durante i lunghi inverni, cercando l’appoggio nelle persone che ancora non hanno capito come funzionano le cose, che vivono felici il loro sogno e volano basso e rimango chiusa in questa casa che ancora mi permette di sorridere ogni tanto.
 
Ciao, non sono una scrittrice ma mi piace scrivere.
So che ve lo chiedono in tanti ma mi piacerebbe sapere la vostra opinione; non vi prometto niente ma mi aiuterebbe ricevere dei feedback per capire come migliorare.
Vi ringrazio per essere arrivati comunque fino in fondo
Saluti
Ceelogreen
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: j_j_joker90