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Autore: sofiaa    05/04/2015    1 recensioni
Sophie, una sedicenne inglese arrabbiata con il mondo e con un fratello molto inusuale, è una giovane punk. Suo fratello tenterà di tenerla alla larga dalla scena musicale e sociale che lui ha stesso ha contribuito a creare, ma non ce la farà per molto...Ma soprattutto non riuscirà a tenerla lontana dai suoi amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Andai verso l'ingresso. Li vidi entrare con un'espressione trionfante stampata in volto.
"Ragazzi! Com'è andata?"
"Benissimo, Sophie!"
"Davvero, Topper?"
"Sì, è stato bellissimo!"
"Non state sull'ingresso però, venite dentro! Mi raccontate tutto a tavola."
Mi obbedirono. Si tolsero tutti il proprio giubbotto e li appoggiarono su una sedia in salotto. Andarono tutti a lavarsi le mani e poi mi raggiunsero in cucina. Ci sedemmo tutti intorno alla tavola circolare che c'era in cucina. Di fianco avevo Mick e Topper: non potevo sperare in una posizione migliore. Mi alzai però per andare a prendere la cena che avevo cercato di preparare. Impiattai le bistecche e misi in una ciotola l'insalata. Portai al tavolo tutto il necessario alla cena e poi dissi:"Ok, allora, io non so cucinare un'emerita sega, quindi se volete, mangiate, ma a vostro rischio e pericolo. Poi non dite che non vi avevo avvisato!"
"Dai, scommetto che non sarà andata così male, Sophie."
"Oh, Topper, io non ci conterei..."
Solennemente, prendemmo in mano le posate ed iniziammo a tagliare la carne. La assaggiò mio fratello per primo:"Bhe, Sophie, è buona."
"Davvero?"
"Sì sì, niente male."
"Wow, grazie Paul."
Rincuorata da questo, iniziai anche io a mangiare. Mio fratello aveva ragione: non era per niente male.
"Allora, raccontatemi! Com'è stato?"
"Ah, Sophie, dovevi esserci! Lo studio che ci ha prenotato Bernie è bellissimo! E ho una notizia: puoi venire a vederci in studio tutte le volte che vuoi, c'è un divanetto proprio appena fuori dalla sala di registrazione."
"Wow, Paul è una notizia fantastica! E cosa avete fatto oggi?"
"Oggi Bernie ci ha fatto conoscere tutti gli ingegneri del suono e chi opera nello studio. Loro ci hanno mostrato per un  po'come funziona il lavoro in sala di registrazione e in consolle. Poi ci hanno detto quando dovremo andare in studio."
"E quando ci dovrete andare, Mick?"
"Tutti i giorni, esclusi il sabato e la domenica, dalle quattro alle sette."
"Ma allora è una cosa seria!"
"Puoi scommetterci, piccola Simonon!", aggiunse Joe.
"E non vi ha dato un tempo limite per fare l'album?"
"No, però ci ha chiesto di lavorare ad un singolo in tempi abbastanza brevi."
"Oh. E quale canzone pensate di proporre?"
"White Riot!", dissero all'unanimità.
"Siete convinti, a quanto vedo."
"Eh sì, mia piccola Sophie, molto convinti."
"Come mai, Joe?"
"Perchè esprime esattemente il nostro pensiero. Vogliamo che i giovani come noi, come te, si ribellino a questo sistema di merda. I neri sono trattati malissimo da secoli, ma non esitano a lanciare un mattone, noi bianchi invece andiamo a scuola, dove ci insegnano a essere scemi."
"Io l'ho sempre detto che la scuola non serve a niente!"
"Ecco! E non hai mai avuto voglia di ribellarti, di mandare a 'fanculo, quegli insegnanti e quel preside di merda?"
"Eccome!"
"Molto bene, White Riot fa al caso tuo e di molti tuoi coetanei, allora!"
"Non vedo l'ora di sentirla su vinile, sono emozionata quasi più di voi!"
"Ah, blondie, vedremo se a Bernie Rhodes va bene..."
"E' una canzone contro il sistema, no? E allora che si fotta Bernie, è la vostra rivolta!"
"Hai capito tutto, cacchio!"
Ci demmo un cinque e poi scoppiammo a ridere. Riprendemmo a mangiare e, una volta finito, ci alzammo.
"Rega, andate pure in salotto, io sparecchio e spazzo, vi raggiungo dopo."
"Ma resto io con te!"
"Ma no, Mick, vai pure con gli altri, io mi arrangio."
"No no, io resto a darti una mano!"
"Sei proprio un uomo da sposare!"
"Paul, guarda che tenero è diventato Mick! Sei un veduto, Jones! Sei disposto addirittura a fare le faccende domestiche! Ah...che corrotto!"
"Ma infatti, Joe! E' un venduto, sta mettendo la testa a posto!"
"Oh, ma state zitti, scapoloni che non siete altro! Non ascoltarli, Mick, sei così carino ad aiutare Sophie!"
"Topper, io ti giuro, mi sposo con te!"
"Sì, dai, facciamo una fuga d'amore, Sophie!"
"Andiamo!"
"Hey! Rallentiamo! Intanto, Sophie la fuga d'amore la fa con me!"
"Ma che cacchio dici, Strummer?! La fa con me!"
"Jones, Strummer, Sophie non fa una fuga d'amore con nessuno!"
"Ma dai, stavamo scherzando! E io mi sposo con Topper, ah!"
"E io con Sophie!"
"Spero per entrambi di voi che stiate scherzando."
"Sì che stiamo scherzando! Topper sta con...come si chiama la tua fidanzata?"
"Kate."
"...Topper sta con Kate ed io non sto con nessuno, ok?"
"A questo provvederò io, piccola mia!", mi disse Mick. Gli sorrisi.
"Dai, però, rega! Toglietevi dalle palle, io devo spazzare!"
"Va bene, va bene, che violenza!"
Se ne andarono in salotto e rimanemmo soltanto io e Mick. Iniziammo a sparecchiare e, intanto che mettevamo le stoviglie nel lavello, lui mi disse:"Sophie, tu e Topper siete solo amici, no?"
"No, Mick."
"COME?!"
"Siamo migliori amici."
"Oh Dio, avevo già preso un colpo!"
"Ma stai tranquillo! Lo sai che mi piaci solo tu!"
"Ecco...mi assicuri che siete solo amici?"
"Certo, lui ha la ragazza e non vorrei mai rubarglielo, visto che stanno insieme da cinque anni!"
"Sarà meglio. Tu sei mia."
"Ti ricordo che non siamo fidanzati, non hai nessun controllo sui miei spasimanti."
"Ancora per poco, amore mio, ancora per poco."
"Ma è assurdo! Mi chiami 'amore mio' quando non siamo neanche fidanzati!"
"Te l'ho già detto, devi farci l'abitudine, visto che ti chiamerò così per una settantina di anni."
"Pfff, tu sei troppo speranzoso!"
"Ti ho già detto anche questo: la mia fidanzata si dovrà aspettare di stare con me anche per tutta la vita."
"Vero."
"Ti dispiacerebbe?"
"Per niente."
Mi avvolse la vita con le braccia e mi baciò. Io mi chiedevo perchè stesse aspettando così tanto a chiedermi di essere la sua ragazza. Dovevo preoccuparmi? Appena staccati, finimmo di sistemare le stoviglie e io presi la scopa dallo sgabuzzino. Iniziai a spazzare, poi lui mi disse:"Oh, molla qui, lo faccio io."
"Ma va là, sei pur sempre un ospite!"
"Ma tu sei pur sempre la ragazza che amo!"
Mi prese la scopa di mano e spazzò al mio posto. Sistemammo la cucina e dopo esserci dati un bacetto, andammo in sala, dagli altri. Ci sedemmo sul divano e Paul propose di guardare un film.
"Che film guardiamo?"
"Un horror, rega! Ho letto che c'è un bellissimo horror su BBC1!", propose Joe.
"Per me è ok."
"Bravo, skinhead. Metti su BBC1!"
Paul spense la luce, accese la televisione e mise su BBC1. Oh mio Dio. Un horror. Mi avvicinai un pelino di più a Mick, anche se eravamo già quasi incollati. Lui, sentito che ero tesa, mi avvolse un braccio intorno alla vita. Il film iniziò ed era terrificante. Giunti alla scena clue, non riuscivo a guardarla, stavo crepando di paura. Quindi voltai la testa verso Mick e la misi sul suo petto, sbirciando giusto qualche azione che avveniva alla tv. Mi stavo cagando in mano. Mick, però corse in mio aiuto. Mi abbracciò e mi strinse a sè, talmente forte che riuscì a sentire tutte le sue costole e che mi faceva male il davanzale. Me l'avrebbe pagata. Avevo pure le mie cose, quindi diciamo che anche se non mi comprimeva il davanzale, faceva lo stesso. Ma ovviamente lui non poteva saperlo, quindi lo perdonai. Questa scena sembrava non finire più, io stavo tremando. Mick non mi mollava più dalla sua presa e adesso aveva iniziato a lasciarmi dei piccoli baci sulla testa. Dopo cinque minuti, il film finì, fortunatamente. Non ce la facevo più. Oltre alla povera ragazza vittima del killer, c'erano anche le mie tette che erano morte con lei. Oh mio dio, mi facevano un male porco. Prima che mio fratello riaccendesse la luce, Mick mi sussurrò in un orecchio:"Sulla chiacchierata dei tuoi difetti inesistenti dell'altra sera...ho appena avuto la certezza che non hai per niente il seno piccolo, anzi! Per colpa tua e delle tue amiche ho la bandiera alzata da metà film!"
"Mick!!!"
"Ma davvero, amore mio!"
Gli diedi uno scapellotto sulla coppa e poi mio fratello riaccese la luce.
"Bello eh, rega?"
"Niente male, Joe, avevi ragione."
Io li guardavo interdetta. Come potevano trovarlo bello?! E' stato un qualcosa di tremendo! Avrei sicuramente avuto gli incubi! Ci alzammo dal divano: erano le undici. Mi stiracchiai un pochino.
"Allora, rega, domani alle tre e mezza qui da Paul?"
"Certo, turco."
"Va bene...allora grazie mille per la cena e buonanotte!"
"Buonanotte Joe, figurati!"
"Buonanotte, sposa in incognito!"
Scoppiai a ridere.
"Buonanotte anche a te, Topper!"
Ci abbracciammo. Quanto gli volevo bene.
"Buonanotte, amore mio."
"Buonanotte, Mick."
Mi baciò all'angolo della bocca. Non poteva baciarmi, non sarebbe stato giusto, visto che eravamo in pubblico (con in più davanti a mio fratello) e non eravamo fidanzati. Quindi ci accontentammo di un bacio all'angolo della bocca.
I ragazzi uscirono dalla porta e io e Paul salimmo in camera nostra. Ci infilammo il pigiama e andammo subito a letto.
   
 
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