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Autore: Anown    06/04/2015    0 recensioni
Owen riesce a procurarsi il numero di telefono di Noah ma vorrebbe andare a trovarlo così riesce a procurarsi anche il suo indirizzo.
Spero di non aver scritto troppo male e che a qualcuno la storia possa piacere, se avete il tempo di dare un'occhiata e di recensire mi fa piacere, sia che la recensione sia positiva sia che sia negativa. Grazie dell'attenzione.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alejandro, Beth, Justin, Noah, Owen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Il tour
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Nota:
per ssssh intendo il suono che si emette per indicare ad un'altra persona di fare silenzio.

Noah era seduto insieme agli altri ex concorrenti a guardare la finale e aspettava con impazienza la sconfitta di Alejandro.
-Ehi Noah.- disse Owen e venne interro da uno ssssh del ragazzo che invece voleva guardare lo scontro in santa pace.
-Posso dirti una cosa?- riprovò a parlare Owen.
-Magari dopo.- gli rispose il ragazzo.
-E perché? Sei occupato?- chiese Owen ma Noah lo ignorò così il ragazzo per attirare la sua attenzione cominciò a fargli il solletico infastidendolo, alla fine Noah non poté fare a meno di ridere così tutti gli altri ex concorrenti gli fecero ssssh e Noah diede una manata ad Owen che si offese e se ne andò. Il ragazzone notò che c’era qualcun’altro che si era isolato, si trattava di Justin e sembrava molto abbattuto.
-Che cos’hai?- domandò gentilmente il ragazzo.
-Fammi indovinare, anche tu pensi che Alejandro sia più bello di me?- disse sospirando Justin mentre Owen sembrava riflettere seriamente sulla domanda. -Ah, lo sapevo.- si lamentò il modello senza attendere la risposta di Owen e continuò a parlare -Sono tutti più interessati ad Alejandro, anche Lindsay, Katie e Sadie, come se non fosse già abbastanza fastidioso che ultimamente fossero più attratte da Trent che da me, perfino tu ora sei più interessato a quel maledetto latino che a me.- piagnucolò il modello.
-No dai, non fare così. Alejandro è affascinante, carismatico e bravo con le parole però è anche perfido, tu invece sei un bravo ragazzo  e soprattutto con me sei sempre stato gentile, è questa la cosa importante.- cercò di consolarlo Owen.
-Grazie. Davvero mi consideri un bravo ragazzo?- chiese Justin che fino a quel momento non aveva mai sentito  dire un commento positivo sul suo carattere da qualcuno che non fosse sua madre.
-Ma certo, tu sei un’ottima persona secondo me, però hai costantemente bisogno di attenzioni, inoltre fra te ed Alejandro tu sei sicuramente il più adorabile soprattutto quando piagnucoli i tuoi adorabili occhietti azzurri sono così bellini.- Owen abbracciò Justin.  
-Ok grazie mille, ma comunque ti dispiacerebbe allentare la presa? Mi stai soffocando.- disse Justin con un filo di voce.
-Cosa state facendo?- chiese Noah perplesso.
-Stavo consolando Justin, sai da quando è arrivato Alejandro si sente un po’ ignorato.- spiegò Owen continuando ad abbracciare il ragazzo che stava cominciando ad assumere un insano colorito bluastro.
-Ok.- rispose Noah, il suo tono era un po’ irritato.
-Sei geloso? Sta tranquillo, se ti senti ignorato consolo anche te.- disse Owen ridendo.
-Ma che hai capito? Sono arrabbiato perché Cody ha perso.- spiegò Noah.
-Va bene.- disse Owen pensando “è geloso, sicuramente”.
-Comunque cosa volevi chiedermi di tanto urgente?-
-Ah, giusto. Volevo chiederti, mi daresti il tuo numero di cellulare, il tuo numero di casa, la tua email e il tuo il dirizzo? Sai per tenerci in contatto anche dopo la fine del programma.-
-No.- rispose secco il ragazzo.
-Cosa? E perché no?-
-Non mi va, addio.- e il ragazzo se ne andò.
-Ehi, se vuoi il suo numero posso dartelo io.- disse Beth comparendo alle spalle di Owen che però non se ne preoccupò molto.
-Davvero? Ma come mai hai il suo numero?- chiese il ragazzo.
-Sono riuscita a procurarmi il numero di tutti, ho anche quello del cugino di Chris e della sorella di Chris.- rispose fiera la ragazza.
-Ma è fantastico! Potresti darmi anche quelli della sorella e del cugino di Chris?-
-Certamente.-

Erano passati diversi mesi e da quando Owen si era lasciato con Izzi non gli era proprio venuto in mente di cercare di rintracciarla, praticamente dopo averle dedicato una sola canzone non aveva pensato a lei neanche una volta… significava forse che era insensibile? In compenso Owen aveva telefonato più volte a Noah, il ragazzo non sembrava contentissimo che Owen si fosse procurato il suo numero ma quando chiamava invece di chiudere chiacchierava, era un buon segno in qualche modo. Owen avrebbe preferito incontrare l’amico di persona anche perché le loro telefonate non erano quasi mai lunghe, Noah cercava sempre di chiudere la conversazione in fretta tranne se gli era capitato qualcosa di brutto, in quel caso parlava per ore, per Owen non era fastidioso ansi gli faceva molto piacere ascoltare i problemi dell’amico ma gli mancava fare qualcosa di stupido per farlo ridere e gli mancava anche il suo grazioso modo di camminare, con quelle piccole gambette produceva uno strano rumore anche se forse considerando le sue piccole gambe che dovevano reggere il suo peso avrebbe fatto meglio a preoccuparsi del suo modo di camminare e di produrre quello sgraziato rumore ad ogni passo e mettersi a dieta. Buffo Izzi non gli era mancata nemmeno un po’, Noah invece gli era mancato molto, forse avrebbe dovuto rifletterci su questa cosa ma lui e la parola riflessione non erano particolarmente compatibili.
Driin, driin.
-Pronto?- rispose Noah al telefono.
-Ciao Noah, ho avuto un ottima idea, ti andrebbe di aiutarmi a studiare così passiamo un po’ di tempo insieme?- rispose Owen scordandosi che sarebbe stato educato dire chi era.
-Ciao Owen, dire il proprio nome al telefono è passato di moda?- chiese Noah con tono rassegnato.
-Va beh, non essere così pignolo, comunque cosa rispondi?- chiese speranzoso il ragazzone.
-No, mi dispiace ma devo studiare per conto mio.-
-Ma dai, non hai nemmeno un po’ di tempo per me?-
-No.- disse il ragazzo pensando che la discussione si sarebbe prolungata.
-Ok, ho un altro piano.- e così Owen chiuse il telefono.
-Altro piano? Cosa? Ehi ma… anche salutare è decisamente passato di moda. Altro piano, dovrei preoccuparmi?- disse perplesso il ragazzo ma decise di non preoccuparsene.  
Owen telefonò a Sierra pensando che lei da brava stalker avrebbe sicuramente avuto l’indirizzo di tutti compreso Noah e aveva ragione così andò subito dove abitava il ragazzo. Il ragazzone citofonò e rispose la madre di Noah a cui fece molto piacere aprire, era la prima volta che il figlio riceveva così tante visite, visite… è plurale quindi… Owen entrando nella stanza di Noah ci trovò anche Alejandro seduto alla scrivania con un libro.
-Owen? Che fai qui e come puoi sapere dove abito?- chiese Noah seduto vicino ad Alejandro alla scrivania.
-Cosa ci fa lui qui!- chiese/esclamò Owen indicando Alejandro -Non avevi detto di dover studiare per conto tuo?! Perché stai studiando con lui, non dicevi di detestarlo?! Ah, ho capito, lui ti sta molto più simpatico di me. Potevi anche dirmelo che non ti piacevo!- Noah intanto era molto infastidito non tanto dalla strana sceneggiata che stava facendo Owen, in realtà anche per quella, ma soprattutto perché nel frattempo Alejandro stava morendo dalle risate.
-Owen, al di la della simpatia c’è una grossa differenza fra te e Alejandro, tu sei stupido, lui è intelligente.- cominciò a spiegare Noah.
-È per questo? Guarda che posso anche iscrivermi a tutti i corsi di recupero esistenti nella mia scuola se proprio vuoi.- lo interruppe Owen.
-No, fammi finire!- disse Noah poi cominciò volutamente ad abbassare la voce imbarazzato -Avevo bisogno di aiuto per studiare spagnolo.- poi ricominciò a parlare normalmente -Così ho chiesto ad Alejandro di aiutarmi.-
-Ok ma… non ho capito molto bene…- disse Owen perplesso.
-Quello che vuole non farti capire Noah bisbigliando, dato che è troppo orgoglioso, è che ha bisogno del mio aiuto per studiare spagnolo.- spiegò Alejandro continuando a ridere mentre Noah sbuffava.
-Ma se avevi bisogno di aiuto potevi chiedere anche a me.- rispose ingenuamente Owen.
-Owen, tu stupido, lui intelligente, ricordi?- ricordò Noah.
-Sì ma almeno ti sto più simpatico di Alejandro?- chiese il povero Owen.
-Ma certo, tu anche se sei a dir poco invadente e indiscreto mi stai molto più simpatico di quel montato, vanitoso, ipocrita che è finito nella finale a tre solo perché Sierra dall’alto della sua intelligenza ha fatto incavolare Chris bruciandogli l’aereo, anche se diciamolo se non l’avesse bruciato lei sarebbe potuto cadere direttamente mentre era in volo.- Noah rassicurò Owen non facendo troppo caso alla presenza di Alejandro a quanto pare.   
-Ma davvero? Se la pensi così io non ti aiuto più.- disse Alejandro inacidito.
-E dai, ragazzi, perché non studiamo tutti e tre insieme.- propose Owen tornato allegro.
-Ehi Noah puoi darmi una mano per i compiti? Oh ci sei anche tu Owen ed… Alejandro?!- disse Justin entrato nella stanza, perché anche rispettare la proprietà privata era diventato fuori moda.   -Owen che ci fai con Alejandro! Non hai detto che il più bello e simpatico sono io?!- disse Justin.
-Ma cos’è una barzelletta?... Ehi ma come sarebbe a dire più bello?!- disse Alejandro.
-Noah, perché hai dato il tuo indirizzo a Justin e non me?- piagnucolò Owen.
-Io non ho dato il mio indirizzo proprio a nessuno! Come diamine siete arrivati a casa mia?!- disse esasperato il povero Noah.
-Io l’ho chiesto a Sierra.- rispose candidamente Owen.
-Anche io l’ho chiesto alla pazza con i capelli violacei.- rispose Justin -Ehi tu! Guarda che non mi hai ancora detto perché qui c’è anche Alejandro.- continuò a parlare rivolgendosi a Owen.
-Guarda che è qui perché sta aiutando a studiare Noah.- gli spiegò Owen.
-Ah! Quindi Noah preferisce Alejandro a me!- disse furioso Justin.
-Uhm, non so… Noah tu preferisc…- stava per dire Owen prima di essere interrotto.
-Basta! Fuori tutti e tre da casa mia!- e così Noah interruppe Owen e li cacciò.
-Alejandro ci aiuti tu a studiare?- chiese Owen tentando di assumere un tono seducente, certo… per quanto seducente possa essere Owen…
-Scordatelo…- e Alejandro se ne andò.
  
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