5 Seconds of Summer, 'No Boys Allowed' di meg

1. Meet and Greet.

Beep.

Alzai la testa bruscamente al suono della sveglia, i miei capelli erano malamente appiccicati al mio mento coperto di saliva.

“Gesù” mormorai strofinandomi la faccia, era davvero troppo presto per essere sveglie.

“Maddie!” strillò una voce fin troppo familiare dall’altra stanza.

“Non si è ancora svegliata?” chiese una seconda.

“Ti prego, non farle entrare” pregai il cielo poco prima che la mia porta si aprisse rumorosamente “Grazie tante” imprecai.

“E’ ora di alzarsi tesoro, abbiamo trucco e parrucco in venti minuti” disse Liz, strappandomi le coperte di dosso.

“Non posso andare dopo?” chiesi.

“No” rise lei “Smetti di comportarti da teenager ed alzati”

“Ma io sono una teenager” sorrisi.

“Non mi importa” mi fece il verso lei, chiudendo violentemente la porta.

Ordinai un the al servizio in camera e indossai dei vestiti per scendere alla sala del guardaroba. Una volta lì bussai due volte ed entrai, salutando il mio intero glam team.

“Buongiorno” sussurrai sedendomi sulla prima sedia libera.

“Ricci?” chiese Anthony, toccandomi i capelli.

“Certo” annuii.

“Fate una treccia a Liz” abbaiò poi ai suoi assistenti.

“E per me, invece?” chiese Chloe, entrando nella stanza in un crop top e dei leggings.

“Tu lisci” disse Anthony “E ora siediti” indicò una sedia.

Ridacchiai guardandola sprofondare nella poltrona di pelle, tutti avevano paura di Anthony.

***

L’intera stanza era in fermento, piena di telecamere, persone e luci calde che ti facevano sentire come se stessi bollendo. Salutai i membri della troupe e aspettai che mi dessero il mio microfono.

“Dite il vostro nome e quello che fate nella band” ci sussurrò una donna.

“Ciao, sono Liz e canto” disse Liz con la sua voce perfetta.

“Sono Chloe e canto anche io”

“Ciao sono Maddie e sono la terza cantante” salutai la telecamera.

“E noi siamo le Luxe” esclamammo all’unisono.

“Buona!” urlò una voce.

Ci spostammo e sistemammo i capelli. Dovevamo fare interviste per il nuovo show tutto il giorno e poi avevamo un altro milione di cose da fare perché è così che sono le nostre giornate.

Immagino questo sia il momento migliore per presentare le altre ragazze.

Liz è rumorosa. Ha i capelli rossi e ricci e uno dei corpi più belli che io abbia mai visto.

Chloe è esuberante. I suoi capelli sono castani e ha delle splendide lentiggini. Delle tre è lei che si comporta più da mamma.

E poi ci sono io, Maddie. I miei capelli sono biondi e sono la più bassa. Sono anche la più piccola del gruppo, per questo a volte mi trattano tutti da bambina, inoltre sono estremamente goffa. E’ un gran mix, non è vero?

“Allora, quanto siete emozionate per il nuovo show?” ci chiese una donna. Non mi ero neanche accorta si fosse seduta di fronte a noi.

“Non vediamo l’ora” strascicò Liz, facendo cadere una mano sul mio ginocchio “Anche se quel tesoro di Maddie è davvero nervosa” rise.

“E’ una cosa davvero importante, non è vero?” mi domandò lei.

“Beh, sì” annuii, spostandomi i capelli dalla faccia.

“Ti senti sotto pressione?”

“Um, penso che ci sentiamo tutte un poco sotto pressione perché dovremo essere le mentori. Una cosa è preoccuparsi della propria carriera, ma prendere in mano quella di un’altra persona è davvero spaventoso” dissi. Presi un bel respiro e continuai “I concorrenti contano davvero molto sui mentori per i consigli e noi non ci sentiamo come delle esperte in questo campo, siamo ancora molto normali” finii.

“Esattamente” annuì Chloe.

“E invece cosa mi dite degli altri giudici? Sappiamo che c’è un’altra band a fare da mentori per la categoria dei ragazzi.” sorrise.

“Fatevi sotto” rise Liz.

“Saranno le ragazze a vincere quest’anno” disse Chloe, dandomi il cinque.

“Nessun ragazzo è ammesso” risi io.

Oh, mi sono scordata di dire, eravamo appena state prese per un nuovo show. Saremmo diventate le nuove giudici e mentori per la categoria delle ragazze nel talent show più famoso di Australia.

***

A quanto pare le ragazze ci ammiravano e non vedevano l’ora di incontrarci. Potete solo immaginare come mi potessi sentire.

E quindi eccomi nel backstage di X Factor Australia. Ed eccomi nella stessa stanza dei 5 Seconds of Summer.

Liz stava sorseggiando dell’acqua di fianco a me, parlottando del suo nuovo smalto per le unghie, io cercavo di ascoltare qualunque cosa mi stesse dicendo, ma ero troppo impegnata a guardare i nostro co-giudici fare la lotta sul pavimento come dei bambini.

“Maddie?” sospirò lei, muovendo una mano davanti alla mia faccia. “Mi stai ascoltando?”

“Scusa” dissi, uscendo dalla mia trance.

“Concentrati* ragazza” rise.

“Pensi dovremmo andare a salutarli?” chiesi, indicando furtivamente i ragazzi.

“Non vedo perché no” fece spallucce Liz.

“Beh, ma non è che lo dobbiamo fare per forza” squittii io.

“Non fare la bambina” sospirò ancora una volta lei, poi afferrò il mio polso e incominciò a tirarmi.

Trascinai i piedi velocemente e cercai di ricompormi al meglio quando di fermammo davanti ai ragazzi. Erano tutti davvero molto belli.

“Ciao, sono Liz” disse offrendo una mano.

I ragazzi si presentarono e poi ci abbracciarono.

“Io sono Maddie” pigolai.

“E’ timida” li informò Liz, abbracciandomi “Ma è adorabile”.

Risero tutti e un paio di occhi blu mi fissarono. Il proprietario di quegli occhi mi offrì un mezzo sorriso e io ricambiai il gesto cercando di sembrare il più normale possibile mentre tutti gli altri parlavano con Liz. Tutti amano sempre Liz.

“Andiamo ragazzi, lo show sta per cominciare” urlò il produttore.

“Oh mio dio” presi fiato “Non sono pronta.”

“Maddie stà calma” cercò di tranquillizzarmi la mia amica, posando le sue mani sulle mie spalle.

“E non sei mica tu a fare l’audizione” disse Ashton gentilmente.

“Esatto” sorrise Liz, raggiante “Tu devi solo ascoltare”.

Annuii e mi feci spingere verso l’ala del palco. La prima cosa che notai furono le luci intermittenti, poi sentii la musica e le urla della folla. Il presentatore incominciò a leggere la sua introduzione e poi, in men che non si dica, i giudici stavano venendo chiamati uno ad uno.

Carl, il giudice più importante, fu chiamato per primo.

Poi fu il turno dei ragazzi. Guardai i quattro uscire sul palco e salutare le fan urlanti.

“E per ultime, ma non per importanza, a rappresentare le ragazze, le Luxe!” urlò il presentatore. Feci un passo in avanti e guardai gli schermi riprodurre una clip di noi mentre cantavamo e facevamo le sceme con la folla. Salutai e sorrisi il più gentilmente possibile mentre ci dirigevamo verso i nostri posti.

Presi posto di fianco al biondino che nel backstage mi aveva sorriso.

Ovviamente ero subito nervosa e goffa. Mi arrovellai per un po’ nella decisione di parlargli o no. Mentre io discutevo tra me e me lui continuava a muoversi nella sua poltrona. Finalmente presi un respiro profondo e decisi di essere coraggiosa.

Non importa se è un’adorabile rock star, anche io sono un po’ figa, cioè, faccio parte anche io di una band, quindi sono figa, mi convinsi.

“Ciao” salutai.

E lui, per tutta risposta, mi lanciò uno sguardo davvero molto strano, che non capii. Sembrava come se stesse provando dolore.

“Tutto bene?” chiesi.

“La tua sedia è sul mio piede” sibilò lui.

Ed ecco, signore e signori, come ho conosciuto Luke Hemmings.

*In inglese era ‘get your head in the game girl’ che tradotto letteralmente sarebbe metti la testa nel gioco, che suona orribile, quindi ho dovuto utilizzare quell’orribile ‘concentrati’ *sigh*.

Hello!
Io sono Nicole e, come ho già detto, questa non è la mia storia, io la sto solo traducendo.
La scrittrice, Meg, è davvero brava e credetemi quando vi dico che questa storia vale davvero la pena di seguirla.
Tradurró ogni vostra recensione per lei, quindi fatevi sotto.
Ho già moltissimi capitoli tradotti quindi arriviamo ad almeno 3 recensioni e vi posto subito il secondo.
Un bacio,
Nicole