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Autore: _Felix_Felicis_    06/04/2015    3 recensioni
"Naruto si sentiva dentro a una bolla: udiva il brusio di tutte quelle persone e vedeva i loro colori, i loro volti, ma non riusciva veramente a capire quello che stesse succedendo. I suoi occhi si muovevano freneticamente da un volto all'altro, mentre il suo cuore cominciava a battere più forte, cercando di trovare la dolcezza del suo sguardo, o quei morbidi capelli neri. E finalmente eccola lì, mentre tentava di mettersi in punta di piedi: Hinata era lì per lui, come aveva sempre fatto, e lui non vedeva l’ora di andare da lei."
Due mesi possono rivelarsi estremamente lunghi, ma, se hai qualcuno che aspetta intensamente il tuo ritorno, tutto diventa migliore. Ed è così che Naruto riscopre il sorriso luminoso e gentile di Hinata e torna ad ascoltare i suoi silenzi, di gran lunga i suoi suoni preferiti.
[One shot partecipante al ‘NaruHina Contest – VI° Edizione: ‘Traccia madreperlacea di lumaca’ indetto da Mokochan e Yume_no_Namida]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ritorno


Erano passati già due mesi da quando Naruto, il neo Hokage del villaggio della Foglia, era dovuto partire in missione diplomatica verso il villaggio della Sabbia. L’incarico, che in realtà non sarebbe dovuto durare più di due o tre settimane, si era dilungato perché il villaggio aveva subito un attacco ed era stata rapita una ragazza. Naruto non aveva voluto abbandonare il Kazekage -nonché amico- Gaara, così aveva insistito espressamente per rimanere ad aiutarlo, ansioso di rimettersi in azione. Non era stata una missione particolarmente difficile dal punto di vista tecnico, ma abbastanza lunga poiché nemici si erano rivelati abili nel nascondersi. Tuttavia, dopo due mesi –rivelatesi interminabili- la mancanza del suo villaggio, della sua gente e dei suoi amici aveva iniziato a farsi pesante. In particolare, l’assenza di una persona aveva, a lungo andare, tormentato le sue giornate.
In quel momento, però, era finalmente tornato e non vedeva l’ora di entrare nel villaggio e andare da lei.
Si voltò e disse –Ehi Shika! Faccio io domani il rapporto-.
Shikamaru, che lo aveva accompagnato in missione, era talmente stanco che a malapena riuscì a girarsi verso di lui e fu grato che Naruto lo congedasse.
Il loro arrivo, però, non fu così tranquillo come entrambi avevano sperato: una folla, infatti, stava attendendo con ansia il ritorno del loro Hokage, preoccupati per la sua lunga assenza.
Appena misero piede nel villaggio furono accerchiati: c’erano persone che facevano loro domande, si complimentavano, alcuni addirittura spingevano per avvicinarsi il più possibile. Naruto si sentiva dentro a una bolla: udiva il brusio di tutte quelle persone e vedeva i loro colori, i loro volti, ma non riusciva veramente a capire quello che stesse succedendo. I suoi occhi si muovevano freneticamente da un volto all’altro, mentre il suo cuore cominciava a battere più forte, cercando di trovare la dolcezza del suo sguardo, o quei morbidi capelli neri.  E finalmente eccola lì, mentre tentava di mettersi in punta di piedi: Hinata era lì per lui, come aveva sempre fatto, e lui non vedeva l’ora di andare da lei. Vide il suo leggero sorriso gentile e si rese conto di quanto le era mancato in quei due mesi e di quanto avesse provato a cercarlo inutilmente nei volti delle persone che aveva incontrato o nella folla che ora li separava. Anche lui le fece un sorriso, uno di quelli che era solito riservare solo a lei, mostrando il dente leggermente scheggiato di cui probabilmente solo Hinata si era accorta.
Hinata aveva notato subito l’arrivo di Naruto, perdendosi nei suoi occhi azzurri che passavano in rassegna tutti i volti del suo popolo. Erano stati due mesi lunghi, ma si era resa conto che suo marito –le sembrava ancora strano, a volte, di essere proprio la moglie di Naruto Uzumaki, l’eroe della Guerra Ninja, il nuovo Hokage, l’amore della sua vita-  soffriva nel non poter partecipare alle missioni. Hinata era contenta che lui si fosse messo nuovamente alla prova, ma in quel momento le importava solamente del suo ritorno e di quel sorriso luminoso che le stava rivolgendo proprio in quel momento. Le si sciolse il cuore, come solo con lui le capitava.
Lo ascoltò mentre rispondeva alle domande e si sentì immensamente orgogliosa di lui e di tutto quello che era riuscito a raggiungere.
-Signori, scusatemi, ma adesso devo proprio andare. Vi prometto che domani risponderò a tutte le domande che vorrete- disse a un certo punto. –Intanto potete chiedere altri dettagli a Shikamaru, che sarà certamente contento di rispondervi- concluse mentre la folla si voltava verso il ragazzo che lentamente stava cercando di andarsene.
Naruto si prese un solo istante per ridere dello sguardo truce che Shikamaru gli stava rivolgendo mentre la folla iniziava a riempirlo di domande. Poi si voltò e andò verso Hinata, la prese per mano e corsero insieme per le stradine del villaggio e i tetti delle case, mentre il cielo si tingeva di rosso e di oro.
Hinata si lasciò guidare da lui e dal suo tocco caldo. Arrivarono al loro nuovo appartamento e Naruto annusò felicemente il profumino di ramen che la moglie stava preparando. Sorrise contento avviandosi verso la cucina, ma improvvisamente si voltò e con uno slancio abbracciò forte Hinata. Il suo profumo dolce era addirittura migliore di quello del ramen. Si staccò e le accarezzò la guancia, cercando di essere delicato nonostante le sue mani ruvide. La guardò dolcemente e finalmente la baciò.
Hinata si abbandonò ai suoi baci caldi. Naruto era sempre stato il sole della sua vita, ma mai come allora si era sentita parte della sua luce. Il suo sguardo dalle mille sfumature la accarezzava e cullava. Aveva le mani grandi e un po’callose, ma Hinata amava tenerle tra le sue, decisamente più piccole e morbide. Inspirò il suo profumo di arancia e si lasciò coccolare dai suoi gesti. Cercava di essere delicato, Hinata lo sapeva, ma in realtà era un po’ goffo e la ragazza sorrise teneramente. Naruto sapeva amarla con la semplicità e la sincerità di un bambino, ma talmente tanto da toglierle il fiato.
Si stesero sul letto e l’unica cosa che importava in quel momento era il loro sguardo. Naruto aveva imparato ad amare i silenzi di Hinata quando si guardavano, tanto che erano diventati i suoi suoni preferiti. Ogni tanto cercava anche di capire le parole che sussurravano, perché lui lo sapeva che erano speciali, così carichi di amore da fargli quasi male. Ogni tanto si domandava ancora come fosse riuscito a essere così sciocco da non accorgersi che tutto ciò di cui aveva bisogno era proprio accanto a lui. Ma in quel momento non importava perché Hinata era lì e gli aveva giurato che non se ne sarebbe andata.
-Mi sei mancata tanto- sussurrò mentre le accarezzava i capelli morbidi e lisci.
-Anche tu- rispose. Quanto gli era mancata la sua voce. –Devo dirti una cosa, Naruto-kun- aggiunse un po’ inquieta.
-Dimmi tutto-. Poi si accorse di uno scatolone che stava ai piedi del letto –Cosa c’è lì dentro?-
-Ecco… R-Riguarda quello che devo dirti-
Hinata aveva smesso di balbettare in presenza di Naruto e fu per questo che il ragazzo iniziò un po’ a preoccuparsi.  –C’è qualcosa che non va?-
Hinata si alzò, prese lo scatolone e glielo porse. Era rivestito con una carta dai colori sgargianti che a Naruto piacque molto.
-Cos’è?-  chiese sedendosi.
 -È una specie di scatola dei ricordi. A-Aprila-
Dentro c’erano tantissime foto di loro due insieme, alcune addirittura raffiguravano il periodo dell’Accademia, altre il loro matrimonio, altre la proclamazione di Naruto come Hokage. C’era una scatola di unguento che Hinata gli aveva regalato durante l’esame per la selezione dei Chunin e un kunai con attaccati due pupazzetti che rappresentavano loro due. Tra tutti i ricordi che lo fecero commuovere, notò una busta che veniva dall’ospedale.
-Che cos’è? Stai male?- chiese preoccupato mentre iniziava a leggere.
-Poco dopo che te ne sei andato, n-non mi sono sentita molto bene e così sono andata in ospedale- disse piano mentre suo marito si faceva serio –Hanno fatto delle analisi e… s-sono i-incinta, Naruto-kun- sussurrò infine con la testa bassa.
Naruto sbarrò gli occhi incredulo, incapace di comprendere appieno ciò che la moglie gli aveva appena detto.
-Sei cosa?-
-S-Sono incinta- ripeté diventando rossa. Era per caso arrabbiato?
Naruto aprì la bocca senza sapere veramente cosa dire e cercando di assimilare l’informazione. –Questo vuol dire che diventerò papà?- chiese dopo un lungo silenzio.
Hinata annuì piano e provò ad alzare la testa per vedere la sua espressione. Quando finalmente capì, Naruto fece un largo sorriso e gli occhi si fecero lucidi.
-Diventerò papà!- quasi urlò mentre, dopo essersi alzato, iniziò a camminare per la camera senza riuscire a star fermo. –Diventerò papà, diventerò papà!- ripeté con una felicità tale che Hinata non gli aveva mai visto.
Quando finalmente Naruto riuscì a collegare tutto ciò che gli era stato detto, corse ad abbracciare Hinata, ridendo e piangendo insieme. -Perché non me lo hai detto prima? Oddio, diventerò papà! E tu mamma! Saremo genitori!- Ma non le lasciò il tempo di rispondere perché la abbracciò di nuovo.
Allora non era arrabbiato! Hinata sorrise sollevata e teneramente. Quanto lo amava.
Quando finalmente si calmò e riuscì a sedersi, Hinata gli si avvicinò e gli prese la mano, mentre gli spiegava –Volevo farti una sorpresa, anche perché non sapevo come l’avresti presa-
-Hinata, io non potrei essere più felice di così. Ti amo come non ho mai amato nessuno e ti ringrazio perché senza di te non so cosa farei- disse serio prima di baciarla con tutto l’amore che poté.
-E amo anche te piccolino, ovviamente- disse prima di dare un bacio anche alla pancia di Hinata, facendola sorridere mentre una calda lacrima scendeva dai suoi occhi candidi.



---Note autrice---

Il mio primo contest! *sorride emozionata*. Sono contenta di essere riuscita a scrivere qualcosa, nonostante non sia tutto questo granché. Ho ancora molto da imparare, ma ho voluto mettermi alla prova. Quindi, missing moments senza troppe pretese, con la speranza di non essere andata fuori tema.
Bacioni ^^.

 
   
 
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