Stesa
accanto a te, ti guardavo
affascinata, forse un po’ annoiata. Chissà
perché, ma dalla tua persona mi
aspettavo salti mortali anche nel sonno. Ti guardavo e seguivo il
profilo del
tuo viso con lo sguardo, accarezzandoti lentamente i capelli
– sperando un po’
che ti svegliassi, ma più che altro per sentire quel soffice
cotone scivolare
tra le mie dita ancora una volta, più lentamente.
Quando
dormi sembri un angelo
sceso dal cielo. Con quelle lunghe ciglia a riflettere una tenue ombra
sugli
zigomi pronunciati.
Eppure
lo vedo, quel fuoco
bruciare nei tuoi occhi, tutt’altro che angelico.
Hai
il diavolo in corpo, nella
tua rabbia, nel tuo amore, anche nella tua insofferenza.
Ed
io lo amo, quello che c’è
dentro di te. Amo ogni lato del tuo essere, anche quello più
spaventoso in
grado di terrorizzarmi.
Non
mi sottometto a nessuno,
nemmeno a Dio, quindi non lo farò nemmeno per te.
Ogni
giorno, sento il battito del
mio cuore farsi più veloce, il respiro più forte.
Mentre
stiamo insieme non sono in
grado di controllarmi.
Se
il diavolo ti possiede, io
sono un semplice essere umano, pieno di debolezze che studi ogni giorno.
Mi
tenti, con la tua bellezza
disarmante, mi provochi con la tua voce suadente.
Se
solo sapessi stare fermo,
credo potrei resisterti; invece, le tue mani sul mio viso, che mi
accarezzano
il collo e scendono lungo tutto il mio corpo – sono la cosa
più celestiale che
io possa provare.
Quelle
mani non sono fatte per
colpire, ma per dare piacere.
Di
una carezza, di un tocco
leggero, che sia anche solo lo sfiorare i capelli con le dita.
Crei
confusione, organizzi il
caos, rendi credibile la più assurda bugia.
Sei
una contraddizione vivente
delle più ferme leggi della natura.
Sei
lo spettacolo più bello,
capace di far vedere gli occhi più ciechi e le menti
più spente.
Potresti
dar vita ad un mondo,
con la creta giusta tra le tue mani, al contempo creare le
oscenità peggiori
per pura noia.
Rappresenti
tutto e niente.
Riesco
a sentirlo, posso percepirlo, ogni
volta che mi guardi
intensamente con i tuoi occhi azzurri.
Basta
così poco ad aprire una
fessura sull’abisso che hai dentro.
Per
quello che riesco a scorgere,
sei l’essere più terribile e perfetto su questa
terra.
“Il
tuo cuore si
era inorgoglito per la tua bellezza,
la
tua
saggezza si era corrotta
a
causa
del tuo splendore”
Ezechiele,
28:17