Perchè.
Giorno dopo giorno quei "perchè" fanno sempre un po'più male; chiusi lì nelle profondità del mio essere, inutili e fondamenali.Senza i nostri "perchè" saremmo liberi, pronti a volare come un uccellino che per la prima volta lascia il suo nido, ma senza di essi saremmo vuoti,privi di quelle domande che danno uno scopo ai nostri giorni.
Uno dei "perchè" forse più importanti, di quelli che hanno caratterizzato un ampio periodo della mia vita è stato fondato su gelosia e rancore, se quella continua voglia di sapere perchè c'è chi ha di più sempre :
mi chiedo come si faccia a tornare indietro e trovare le porte che hai sbattuto sempre lì aperte per te e soprattutto perchè questo valga per tutti al di fuori di me.
Mi chiedo perchè cio' che è passato è passato, sigillato con un lucchetto che non puo' essere riaperto; mentre nelle vite altrui le porte restano sempre socchiuse, come se li aspettassero in eterno.
Ho provato a dare una risposta a cio' più di una volta, ma dopo aver dato vita a milioni di ipotesi, la gran parte delle quali era basata sulla possibilità di essere io stessa un errore, sono arrivata alla conclusione che, come la matematica ci ha sempre insegnato, ci sono sistemi impossibili da risolvere e questo è uno dei tanti.