Ogni giorno, al Wilkinson, Lorenzo Carcaterra si sveglia.
Sa che se non vuole essere distrutto dall’orrore che lo coglie in qualsiasi momento deve mantenere viva la fiamma della speranza, quel misero fuocherello che nonostante i suoi sforzi si sta facendo sempre più flebile, come una candela che, coperta da un bicchiere e privata dell’ossigeno vitale, inevitabilmente si spegne.
Lorenzo sa che se non vuole essere sconfitto dalle guardie deve tenersi stretta la propria dignità, anche quando crede di non essere più un uomo.
Di non essere più niente.
Vorrebbe correre, scappare via lontano, ma le freddi pareti del riformatorio gli spezzano le ali, ed il giovane è come una gazzella ferita, che non può fare altro che rimanere immobile ed aspettare l’imminente arrivo del leone.
Lorenzo Carcaterra sa che non deve pensare a tutto questo, sa che deve fare finta che nulla succeda mai e che ogni cosa vada nel verso giusto, per il meglio.
Ci prova continuamente.
Ma non ci riesce mai.
 

Ogni giorno, al Wilkinson, Sean Nokes si sveglia.
Sa che il sorgere del Sole porterà nuovi piaceri al suo corpo.
Adora vedere le facce di quel ragazzino che è ormai il suo giocattolo personale distorcersi per il dolore e la vergogna, quando lui lo prende contro la sua volontà, ed in quei momenti desidererebbe avere specchio di fronte a sé per vedere la differenza tra il suo viso ed il proprio, sicuramente contratto in una smorfia grottesca e languida di estasi.
Ama sentirsi il padrone, e la sensazione che il potere gli infonde è quasi addirittura superiore al sublime godimento dell’atto sessuale in sé.
Ma c’è qualcosa che non sopporta.
E quel qualcosa è vedere la speranza ancora brillare negli occhi del ragazzo, come una stella lontana ma viva e luminosa.
Quando la nota, Sean cerca di fargli ancora più male, di distruggerlo completamente.
Non ci riesce mai, e soffre per questo.
Perché nonostante lui sia il carnefice e quel fanciullo poco più che bambino la sua vittima indifesa, Nokes non si sente il totale padrone della situazione.
Sa infatti che se anche riesce a spezzare il suo giovane ed innocente corpo, di certo non riuscirà mai a scalfire la sua dignità, e mai sarà in grado di spegnere quella luce che nonostante tutto gli accende lo sguardo.
Non riesce a sopportarlo.
Sean Nokes sa che non dovrebbe pensarci, perché così facendo fa solo del male a se stesso, ed è un male talmente forte che neanche la violenza più sadica ed appagante è in grado di calmare.
Ci prova continuamente.
Ma non ce la fa mai.
 
 
Ogni giorno, quando ti svegli, non importa se sei Lorenzo Carcaterra o Sean Nokes.
Non importa davvero chi tu sia.
Perché comunque vada, se entri al Wilkinson, sei destinato a soffrire.