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Autore: Non ti scordar di me    07/04/2015    2 recensioni
Era quella ragazza troppo forte per stare zitta, ma troppo debole per sopportare.
Era quella ragazza dal corpo scheletrico e dagli occhi spenti.
Era quella ragazza invisibile che voleva essere ricordata da qualcuno.
Lei era...Non ti scordar di me.
E questa è la sua storia.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,
Chiunque abbia trovato questa lettera avrà trovato me. E trovando me avrà trovato un corpo esanime a terra. O magari chi mi ha trovato non ha pensato di prendere questa lettera, magari l'ha solo accartocciata è buttata via. 
In caso contrario, se qualcuno abbia trovato questa lettera, lo pregerei di consegnarla ad una persona. 
La dovrebbe consegnare a ******* ****, lascio solo il suo nome. Non ho idea di come farete a trovare questa persona, spero solo che abbiate il cuore e la voglia di perdere un po' 
di tempo per far sì che io me ne vada felice.
Se invece sei proprio tu che mi hai ritrovato in questo stato e ora mi stai guardando con aria inorridita sappi che la colpa è solo tua. 
Se ora hai tra le braccia un corpo morto, la colpa è solo tua. 
Se ora stai piangendo per me, sappi che non voglio le tue finte lacrime. Non ho bisogno di gente che pianga per me solo per unirsi alla massa. E non ho bisogno che tu, brutto bastardo, pianga per me quando tu stesso mi ripetevi sempre quanto fossi inutile al mondo.
D'altronde io...chi ero? Chi sono? Sono solamente quella ragazza nata da un errore, nata da troppa passione. E sono contenta che tu mi abbia fatto comprendere quanto fossi indesiderata da tutti. 
Non mi voleva la mia famiglia, non mi voleva mio fratello, non mi voleva la mia migliore amica. Nessuno vuole una ragazza diversa.
Perché io sono la ragazza ombra, sono quella ragazza che cammina silenziosamente, che striscia i piedi per terra con fatica, che chiude gli occhi nella speranza di non riaprirli più. E ti giuro ogni giorno quando poggiavo la testa sul cuscino mi chiedevo se la mia fine fosse vicina, poi riaprivo gli occhi il giorno dopo e capivo che non era arrivato il momento.
Dovevo rimanere sulla terra ancora un po', giusto per infastidirvi con la mia ingombrante presenza.
Ora non hai più problemi.
E forse ti stai chiedendo quale è il motivo di questa mia lettera, ti voglio solo ricordare chi ero e chi sono stata.
Sono quella ragazza che prendevate di mira perché diversa da voi, diversa da te. Non capisco come mai qualcosa di "diverso" debba essere additato come strano. Non è affatto giusto sai?
Come non è giusto quello che tu facevi a me. 
Non avevi il diritto di chiamarmi 'shadow'. E forse questo è il nome più gentile che usavi per me, rispetto a tutto ciò che mi dicevi di offensivo.
Però quello era il nome che mi faceva più male. Sapere che ero solamente un'ombra, mi faceva male. 
Perché io nella mia vita non volevo essere l'ombra di nessuno tantomeno di me stessa. Perché il mio più grande nemico non sei tu, tu sei solo la pedina in un grande gioco, il mio nemico sono io.
Io con i miei modi di fare ti ho indotto a prendermi di mira, io ho fatto tutto e tu come un burattino eseguivi i miei ordini. 
Allora, ti starai chiedendo, perché se sono io a controllare questo gioco mi sono ferita in questo modo? 
Lo vuoi sapere? 
L'ho fatto perché sono nata per soffrire. E se tu fossi stato un po' intelligente avresti dovuto renderti conto di come mi autodistruggevo. Di come la mi ombra mi risucchiava rendendomi schiava di me stessa.
Non so l'utilità di questa lettera. Voglio solo che tu ti ricorda, per sempre, di quella ragazza che si è firmata la condanna a morte.
Ti scrivo questa lettere per alleggerirti i sensi di colpa, perché se ho fatto questo la colpa è solo mia.
E perché no, tu hai fatto la tua parte...e magari ti sentirai in colpa per anni e il mio ricordo ti perseguiterà.
Voglio solo che un giorno tu racconti la mia storia, la storia di quella ragazza vittima di sè stessa. 
Grazie. E ricorda, Non ti scordar di me.



Rilesse quella lettera due volte prima di chiamare l'ambulanza.
Osservò la ragazza a terra e si guardò attorno. Il sangue era ovunque, a terra, sulle pareti, sulla vasca.
Sgorgava a fiumi dalle sue braccia. 
Ma la cosa peggiore era lo spettacolo che era davanti i suoi occhi.
Sullo specchio a grandi caratteri scritti incerti spiccava la scritta 'Non ti scordar di me' col sangue.
"Non lo farò, Alessandra."








E voi? La vostra storia? Ne avete una? Questa è la storia di Non ti scordar di me. Spero abbiate capito il messaggio piuttosto esplicito della OS.
Alle recensioni, un bacio.
Non ti scordar di me.
  
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