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Autore: PervincaViola    07/04/2015    4 recensioni
L'ha sorpreso, in quello scatto di orgoglio così atipico in un'Abnegante.
{Peter/Tris ♥ 7 drabbles}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Peter, Tris
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A happy ending
{ I've never asked for }




 




1.
È stata la prima a saltare. Lei, un'Abnegante, una Rigida. Bassa, piatta e così magra, in quei vestiti troppo grandi per lei, da sembrare pronta ad essere portata via da un semplice soffio di vento.
Anonima e grigia, se non fosse per l'azzurro intenso dei suoi occhi. Eppure l'ha sorpreso, la ragazzina, in quello scatto di orgoglio così atipico in un'Abnegante: ha scagliato con rabbia il suo cardigan contro di lui e si è gettata nel vuoto oltre il cornicione del tetto.
Una volta incontrata la solida rete posta in fondo a quel lancio nel buio, Peter scopre anche il nome della ragazzina che sarà ricordata come la prima iniziata ad aver saltato: Tris.


2.
Sangue denso che imbratta il suo viso pallido, ossa che scricchiolano sotto le nocche delle sue mani.
Peter la odia. La odia, perché il suo posto non è quello, perché non è un'Intrepida, ma solo una stupida ragazzina Abnegante che non riesce a dimenticare la sua vecchia fazione e che forse sperava davvero di avere una chance contro di lui. Si sbagliava.
Peter la odia, e quando finalmente il combattimento finisce e il corpo minuto di Tris è sotto di lui, inerme, il suo sguardo cade sulla clavicola scoperta, su cui sono tatuati tre uccelli in volo, e, stupidamente, riesce solo a pensare che l'ha vista nuda.


3.
Il Quartier Generale dei Pacifici è l'apoteosi di tutto ciò che Peter ha sempre odiato: bambini, moine e vuota allegria.
«La ferita guarirà presto» una Pacifica dal viso paffuto attira la sua attenzione, mentre gli cambia la fasciatura al braccio ferito con fare esperto – la Rigida l'ha sorpreso ancora una volta: gli ha sparato, ma non l'ha ucciso, e non c'è dubbio che, al suo posto, lui l'avrebbe fatto senza battere ciglio.
Annuisce distrattamente e il suo sguardo scivola fuori dalla finestra, su due teste vicine, una bionda e una castana, e poi sulle loro mani intrecciate.
Mentre ride, i corti capelli biondi di lei vengono spettinati dal vento. Peter volta di scatto la testa, nauseato.


4.
Che cazzo sta facendo qui? È il pensiero che continua a martellargli in testa da quando, uscendo dall'ascensore, l'ha vista nel Quartier Generale degli Eruditi, il mento alzato quasi a voler sfidare Jeanine. Una volta Rigida, per sempre Rigida. Altruista e stupida come poche.
«Nessun commento maligno? Nessun: ‘Sei un'idiota per essere venuta, oltre che Divergente devi essere deficiente’?» sta blaterando ora lei e Peter digrigna i denti per trattenere una risposta più velenosa del dovuto, insieme all'istinto di darle un pugno, caricarsela in spalla e riportarla da quell'idiota del suo ragazzo, il quale certamente se l'era lasciata sfuggire da sotto il naso.
«Mi pare che non ci sia neanche bisogno di dirlo, non trovi?» Peter l'afferra per il gomito, spingendola in avanti; sul suo braccio destro, una fascia azzurro cielo.


5.
È sempre lui a riportarla in cella, svenuta, dopo ogni sessione. Tra le sue braccia, le ossa di lei sono sempre più evidenti, sotto la pelle tirata.
«Hai paura?» le chiede in un sussurro, depositandola di malagrazia sul pavimento, infrangendo le regole che vogliono solo asettico silenzio. Atto di ordinario coraggio, direbbero alcuni; atto di straordinaria stupidità, ghigna lui. Sa riconoscere il terrore, quando lo vede, e adesso vede incrinarsi ogni sua certezza, la vede sgretolarsi sotto il peso delle sue paure – e c'è ancora quel debito, lui non l'ha dimenticato.
«No» ringhia, ma il tremito nervoso delle sue mani afferma l'esatto contrario. Peter inarca un sopracciglio. Bugiarda.
«Non avresti mai potuto essere una Candida» dice invece, e se ne va senza aggiungere altro.


6.
La porta del dormitorio viene sbattuta con forza, quando una ragazza bionda entra senza curarsi di nascondere la rabbia.
«Sbaglio o siamo di cattivo umore, Rigida?» commenta amabilmente Peter, raccogliendo i fogli caduti a terra a causa dell'improvviso sbalzo d'aria.
«Sta' zitto, Peter!» sibila Tris e il suo ghigno s'allarga. L'ha fatta davvero arrabbiare, stavolta.
«Che c'è, il tuo ragazzo si sta facendo un'altra?» continua beffardo, avvicinandosi, e lo sguardo ferito di lei gli conferma di aver centrato il problema. Touché.
«Be', se mai ti venisse voglia di restituirgli il favore» e su queste parole Peter si premura di chinarsi al suo orecchio, sfiorandole il fianco con le dita, «Sai dove trovarmi».
Con uno scatto felino evita il pugno di Tris ed esce con un balzo. I suoi polpastrelli, quelli che l'hanno sfiorata, bruciano.


7.
È ancora lei – una volta Rigida, per sempre Rigida, no? − ma allo stesso tempo non lo è più. Beatrice Prior, Tris Prior, è così lontana dalla ragazzina che si gettò per prima da quel tetto che quasi stenta a riconoscerla. E ora che si trova a questo punto, a metà strada tra una missione suicida e un siero che resetterà completamente la sua memoria, cancellando la sua vita e tutte le persone che ha conosciuto, Peter può anche concedersi di riconoscere che, forse, l'odio istintivo che ha permeato il loro rapporto sin dal primo istante è stato solo una sorta di rovescio della medaglia, ciò che rimaneva dell'Erudita insito avrebbe dovuto capirlo prima. Poco importa: non ho mai chiesto un lieto fine.
Non l'ha mai chiesto, e quando ha premuto rabbiosamente le labbra contro le sue, fuoco contro carne, il suo bacio – lo sfizio di osservare la sua espressione sbigottita – sapeva di rivalsa, la bocca di lei sapeva di vento.
Peter scuote la testa, storce le labbra in un sogghigno e accenna uno sprezzante cenno di saluto in direzione di Tris, salendo poi in macchina senza voltarsi indietro.
La prossima volta che la vedrà, nel bene o nel male, non ricorderà più nulla.






 
Non è certamente una coppia dolce come la Tris/Quattro, ma c'è qualcosa che mi attira. Sarà il fascino del viso da angelo? Sarà che Peter ha rivelato un'insospettabile complessità psicologica? Chissà. Di certo amo Miles Teller, nonostante non sia proprio il Peter che immaginavo, e avendo visto The spectacular now (guardatelo!) un pensierino su questa ship non potevo non farlo, ehm ~
Le drabble (l'ultima è una double drabble, lo ammetto) sono ambientate rispettivamente: dopo il salto dal tetto di Tris, durante lo scontro fra lei e Peter, dopo che si sono rifugiati dai Pacifici, quando Tris si consegna di sua spontanea volontà agli Eruditi, durante il periodo in cui fa da cavia agli esperimenti di Jeanine, dopo che Tobias litiga con Tris a causa del piano di Nita e prima che Peter e Tobias partano con il siero della memoria per salvare le fazioni. Ovviamente Tobias non se la fa con Nita, ma lui accusa Tris di essere gelosa. Sempre ovviamente, nell'ultima parte mi sono inventata un bacio mai avvenuto. Sigh. As usual, pareri sempre graditi!
Spero abbiate passato una buona Pasqua e Pasquetta, ci sono tanti coniglietti cioccolatosi che vi fanno ciao ♥
   
 
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