“Io non ho mai smesso di pensare a te e so che neanche tu hai smesso di pensare a me …”
Le parole di Barry sono lievi, quasi sussurrate, venate di un tale entusiasmo, che sai per esperienza ti farà venire i crampi allo stomaco.
È sempre stato così: la sua felicità incendia il tuo cuore e ti spinge a essere felice; il suo sorriso ti chiude lo stomaco e diventa il tuo unico nutrimento; le sue parole placano la tua sete di dolcezza.
Non hai mai dato nome a questo sentimento, per te era naturale e al tempo stesso speciale, troppo grande per poter essere legato a qualcosa, ma che tu hai sempre associato al concetto di migliori amici.
La tua difesa, la tua protezione.
“E tu come lo sai?” domandi, impossibile non notare il panico della tua voce.
Lui non sa. Non c’è nulla da sapere, in fondo …
Barry non ci fa caso, continua una sorta di monologo strampalato, che conclude asserendo che vi piacciate. Senti un crack.
Ti arrabbi, non ci sarebbe nemmeno motivo in fondo, ma quella sua certezza ti fa uscire dai gangheri, perché … Non lo sai il perché e ti arrabbi ancora di più.
Esci infuriata, dopo averlo rimproverato e fai un giro. Non riesci a calmarti.
Non riesci ad avere pensieri coerenti e lunghi.
Il vento ti scompiglia i capelli, ma stranamente non ti importa, continui a pensare a Barry, alla sua espressione, alle sue parole …
Sai per esperienza che puoi scappare da chiunque, ma non da Barry, lui è dentro di te, è parte della tua anima. Ma senza quel frammento di lui che vive in te, sai che non saresti tu, che non saresti Iris West.
Non vuoi perdere Barry, non puoi, perderesti anche te stessa, naufragheresti in un mare di vuoto e quella prospettiva già ti spaventa.
Ti spaventa dalla prima volta che ti ha dichiarato il suo amore, forse anche da prima nonostante ti ostini a negarlo. Da quando hai scelto di non avere ragazzi al liceo o al college, ragazzi veri, come Eddie, per non far infuriare tuo padre, ti raccontavi. O da quando criticavi ogni ragazza che Barry portava a casa. O da quando l’hai conosciuto la prima volta, da bambini, e lui era già la parte mancante della tua anima.
Hai nascosto tutto, hai finto che non esistesse, hai mascherato, dato etichette.
Ma, in fondo, la cosa che più ti spaventa adesso è che, ogni tanto, quel sentimento che non dovrebbe esistere appare e ti porta a reazione strane, assurde, spropositate. 
La cosa più tremenda di cui non ti rendi conto è che lui ha ragione: tu non riesci a smettere di pensare a lui, alle sensazioni che ti fa sentire, a quel bisogno che hai di toccarlo ogni volta che siete vicini, alle sue parole …
Quelle dannate parole che conosci a memoria, che riascolti nella testa quando senti il respiro di Eddie farsi pesante, che ti esaltano e ti distruggono con la stessa impetuosità e la stessa follia.
Hai paura, Iris.
Ci sarebbero tanti perché e tante ragioni, ma l’unica verità è che hai paura che di quelle sensazioni dopo non potrai più fare a meno, che non si potrà tornare indietro.
Ma non capisci, Iris, che ormai è troppo tardi.
Il tuo cuore ha già deciso a chi appartenere.