-Tenchou,mettimi giù.-.
-No.-.
-Tenchou,mettimi giù.-.
-No,no,no.-.
-Se non mi metti giù non sono più tua amica.-.
-Ma poi non puoi più chiedermi la tapioca.-.
Kuro sbuffò,esasperata:-Che due scatole!-.
Lui le rispose a tono:-Non è colpa mia se ti sei fatta male ad una gamba mentre andavamo in giro!-.
-E vabbè,non ti autorizza a portarmi in braccio come se fossi la tua fidanzata o stessi morendo! Perché non prendi il treno,che è pure più comodo?-protestò la ragazza.
-D'accordo,prendiamo questo treno! Ora dovrò trovarne uno che ci porti a casa...-sospirò Tenchou.
Nel vagone,Kuro non la smetteva di lamentarsi:-Non sei una guardia del corpo col compito di sorvegliarmi 24 ore su 24 per evitare che mi faccia male!-.
-Capito,capito. Ora però silenzio.-fece lui,stremato da tutte le lamentele che stava facendo.
-No! Perché non ti sopporto quando fai così!-sbottò la ragazza,stizzita.
-D'accordo. Lo terrò presente la prossima volta. Ora calmati e non parlare.-sospirò Tenchou.
-Invece continuo a parlare! Me ne frego di quello che dici,io faccio quello che mi pare e piace!...-.
A quel punto il ragazzo le prese la faccia e le bloccò le labbra mettendoci sopra le sue.
-...oh. Ok. Sto...sto zitta.-.
Lui si concesse un sospiro di sollievo.
-Aspetta.-.
-Cosa c'è,ora? Siamo vicino a casa,posso arrivarci da sola.-.
-Saltami sulle spalle.-.
-Cosa?-.
-Così non ti stanchi.-.
-Oh. Grazie,Tenchou.-.
-Di nulla.-.
mini fluff