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Autore: raffychan    07/04/2015    3 recensioni
"Da quando l’ho rivista, da quando siamo partiti per questo viaggio, e da quando posso di nuovo godere della sua presenza ogni minuto, non posso fare a meno di sentirmi felice e dannatamente in colpa.
Stare lontano da lei mi é servito per capire i miei errori, per cercare di rimettere insieme i pezzi di una vita che io stesso ho mandato in frantumi senza però riuscirci. Mi sono macchiato di una terribile colpa e, lo so benissimo, non potrò mai rimediare. Di una cosa solo sono certo: non smetterò mai di amarti. "
Piccola OneShot dedicata alla FanFiction di LadyLina "Per amore di Lina" con il POV di gourry. spero vivamente che vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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In questo ultimo periodo sto scrivendo tanto e nonostante non riesca a ritenermi una scrittrice nemmeno se mi pagano, devo dire che questa vena creativa non mi dispiace. Questa oneshot l'ho scritta ispirandomi alla FF di LalyLina "Per amore di Lina". Volevo mettere un pò a nudo i sentimenti di Gourry sperando di non essere uscita troppo fuori dal personaggio, dai binari della storia e soprattutto di non aver fatto nessun macello con la scrittura ^|||^. Come sempre qualsiasi commento e soprattutto suggerimento è ben accetto. Buona lettura.
 
 
Non ho mai smesso di amarti
 

Il suono delle onde, il profumo del mare, e questo maledetto mal di stomaco che proprio non si decide a darmi tregua. Sono giorno che ormai stiamo navigando per mare. Il capitano, l’uomo più strano che abbia mai conosciuto, ci incita a portare a termine gli ultimi ragguagli prima dell’imminente sbarco verso Irhui. Finalmente la terra, sono giorni e notti che la sogno. Non sono mai stato un lupo di mare, da sempre amo sentire i piedi ben piantati a terra e potermi muovere sulla terra ferma, e non barcollare su una nave con il timore di cascare in acqua da un momento all’altro.
Guardo i miei compagni di viaggio darsi da fare mentre cerco di raggiungerli per aiutarli. Finalmente sono riuscito a rimettermi in piedi, anche se non sono ancora nel pieno delle mie forze. 
Se non fosse per il rimedio che lei mi ha preparato starei ancora sotto coperta vomitando anche l’anima.
É sempre stata brava a preparare gli infusi e sentirla così vicina poi, vederla prendersi cura di me.
Dannazione!
Quei momenti, nonostante le mie pessime condizioni, avrei voluto che non finissero mai. Perché da quando l’ho rivista, da quando siamo partiti per questo viaggio, e da quando posso di nuovo godere della sua presenza ogni minuto, non posso fare a meno di sentirmi felice e dannatamente in colpa.
Stare lontano da lei mi é servito per capire i miei errori, per cercare di rimettere insieme i pezzi di una vita che io stesso ho mandato in frantumi senza però riuscirci. Mi sono macchiato di una terribile colpa e, lo so benissimo, non potrò mai rimediare.
Per questo non posso cedere di nuovo, per questo devo essere forte e non lasciarmi trasportare di nuovo dai sentimenti, lei non se lo merita, non merita un uomo come me.
Lei merita di meglio, da sempre!
Eppure i miei occhi, la mia mente, non riescono a non staccarsi da quei capelli di fiamma e dal suo pensiero.
Non smetto nemmeno quando Jack annuncia che finalmente abbiamo raggiunto la nostra nuova meta.
 
Scendiamo a terra. Finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, non sono ancora morto in mare. Il nostro capitano subito ci riunisce per dare ad ognuno di noi i propri compito ma qualcosa cattura la sua attenzione e quella di tutti. Davanti a noi si presenta una donna dai lunghi capelli castani e occhi furbi e un sorriso che sprizza forza e intelligenza, in braccio ha un bambino di pochi anni.
 
La notte é ormai calata mentre ripenso a tutti i vari avvenimenti che mi hanno portato a fuggire via, a rifugiarmi in questi piccolo angolo con solo la sabbia sotto i miei piedi mentre osservo il mare notturno davanti a me.
Lina.
Lei é così cambiata, non solo fisicamente.
Da quando ci siamo imbarcati in questa nuova avventura sento che c’é qualcosa di lei che non so, che non posso sapere e forse nemmeno vorrà mai dirmelo. Ormai non posso più vantarmi di essere l’unico in grado di leggerle dentro, di capirla con un solo sguardo. Gli anni che per tutto questo tempo ci hanno tenuto lontani hanno creato una rottura tra di noi, e la sento ormai lontana e distante, troppo distante. Ma forse é quello che mi merito, dopotutto.
Sento un rumore di passi dietro di me.
Mi volto e la vedo.
É bellissima avvolta in quell’elegante abito che le fascia il corpo.  
Non gliel’ho detto ed avrei dovuto farlo, avrei dovuto dirle queste parole tanto tempo fa, quando ancora potevo permettermi di pronunciarle. Quando ancora la prendevo in giro e non osavo avvicinarmi a lei, perché avevo paura di intaccare in qualche modo quella sua innocenza e quella sua purezza. Quando la chiamavo ragazzina dagli occhi grandi.  
Quella ragazzina che non esiste più perché ora , davanti a me, vedo solo una bellissima donna.
Eppure i suoi occhi, in qualche modo, non sono cambiati. Sono sempre bellissimi, grandi, carichi di fuoco e di passione.
É per loro che mi sono sempre battuto!
Per lei.
Lei  che per me é come una calamita.
É l’onda forte e imponente che ogni volta si abbatte su di me. É il fuoco che mi brucia dentro. Dire che non  la amo significa mentire a me stesso. Dire che non la amo più come una volta é come rinnegare ogni parte di me.
Perché lei mi é entrata dentro, da subito.
É in ogni passo che faccio, in ogni profumo che sento, in ogni persona che incontro.
La guardo sedersi vicino a me con addosso un’espressione triste e colpevole.
Quel pomeriggio mi ha rivolto parole dure, mentre si preparava all’incontro con gli ambasciatori di Zelphiria.
Non sono arrabbiato, non potrei, perché nelle sue parole c’é verità!
Ho fallito, in tutto!
Come uomo e come marito.
Non sono stato fedele ai mie sentimenti, ferendo due importanti persone. Ho agito male e mi sono mosso nelle direzioni sbagliate.
Lei é riuscita ad andare avanti, lo vedo, mentre io non mi sono mosso. Ho condannato me stesso ad una sofferenza eterna, ho piantato i piedi ben a terra per non illudermi che, un giorno, riuscirò a ritrovare anche io la serenità e la mia pace. É qualcosa che non posso permettermi di provare, di risentire di nuovo sulla mia pelle. Quella pace l’ho provata una sola volta, anni fa, perché la mai pace era lei. Mi bastava voltare la sguardo verso di lei, mi bastava vedere i suoi occhi e il suo sorriso per avere la consapevolezza che niente poteva distruggere quel sogno che stavo vivendo.
 
“Scusami”
 
Il suono della sua voce riempie l’aria mentre la guardo stranito, riabbassando lo sguardo subito dopo. Non ha nulla da farsi perdonare, le sue parole sono solo la voce della verità che nessuno ha mai avuto il coraggio di sbattermi in faccia. E’ doloroso ammetterlo, ricordare Maddy e la sua morte…
Vorrei fuggire da tutto questo dolore, con lei. Vorrei poter afferrare la sua mano e fuggire via. Ma lei non mi seguirebbe, lo so. C’é qualcosa che la trattiene e che la tiene distante da me.
“Non sono arrabbiato, Lina. Vorrei soltanto sapere che cos’hai. Sei strana…sei…diversa…”
Vedo i suoi occhi spenti che lentamente si incrociano con i miei. Forse rimarrà in silenzio, forse non saprò mai cosa le é accaduto negli anni in cui non sono stato con lei, forse, come me, sa che non ho alcun diritto di saperlo, per questo aspetto. Perché da sempre so che non la posso forzare, perché lei ha bisogno dei suoi tempi, ha bisogno di qualcuno che la aspetti e la protegga in silenzio.
“Vuoi davvero sapere tutto?”
Non rispondo, continuo a guardarla.
Le parole tra noi non servono.
“Allora ti racconterò tutto Gourry. Ti racconterò la mia storia e… di Yonas”
La sento indugiare nel pronunciare quel nome e poi, come rapito dalla sua voce, ascolto in silenzio mentre la vedo cambiare ad ogni parola. La vedo felice, la vedo ridere, la vedo triste e poi la vedo così piccola e indifesa. Il suo pianto disperato mi fa male al cuore, le sue lacrime sono una tortura per me. Lei ha amato un uomo, ha amato come non ha mai amato nessuno, nemmeno me, in vita sua. Ha conosciuto l’amore, quello vero! Quello che ti fa ridere e disperare, che ti strazia il cuore.  Quello che ti da fiducia, che vince ogni pregiudizio e ogni spada. Quello che, da sempre, io sento per lei. Quell’amore che un destino avverso e beffardo ha strappato dalle sue mani. Lina forse penserà che sono arrabbiato nel sentire che c’é stato un altro uomo nella sua vita ma non é così. Sono felice, perché lei se lo merita. Sono felice perché é riuscita a vivere quella preziosa vita che avevo promesso di proteggere, sempre. Sono triste, si.  Perché vederla piangere é da sempre la mia più grande sconfitta e il mio rimpianto. Anni fa sono stato io stesso la causa delle sue lacrime ma quelle che vedo ora non sono lacrime di rabbia, come quelle che ha rivolto a me. Sono diverse. Sono lacrime di chi ha perso la sua ragione di vita, di chi non ha più niente per cui andare avanti. Sono lacrime disperate, intrise di tristezza e solitudine. Di un amore talmente grande da farti male. Sono lacrime che fanno male ad entrambi ma che non posso fermare. Sono le lacrime che lei ha dentro al cuore da troppo tempo e che ancora non riesce a lasciare andare del tutto. Vuole fare la forte, anche stavolta, anche dopo avermi raccontato una cosa così dolorosa perché é testarda, come sempre, perché continua a vedere quelle lacrime come una sconfitta e un segno di debolezza ma non é così Lina.
Ne hai bisogno e io sono qui, per te.
Non posso andarmene, non posso scappare, non ci riuscirei adesso.
Da quando ti ho rivista sento il bisogno di starti accanto perché  é la cosa giusta da fare.
Rinnegherò questi miei sentimenti ancora una volta, sarò la spalla pronta ogni volta che vorrai di nuovo piangere. Sarò quella mano tesa che ti servirà a rialzarti, sarò il tuo migliore amico, come sempre, e quando sarai di nuovo pronta a vivere la tua vita me ne andrò. Mi odierai, quasi sicuramente mi odierai perché ti abbandonerò di nuovo ma credimi, fa più male a me che a te. Tu hai la forza per andare avanti, per innamorarti di nuovo, per vivere!
Io quella forza non ce l’ho più invece, perché eri tu ad alimentarla.
Eri tu il fuoco che mi bruciava dentro e dava energie a questo mio corpo.
Me ne andrò perché amarti così, senza potertelo dire, significa impazzire.
Perché tu non hai mai avuto bisogno di me, la tua forza sei te stessa.
Me ne andrò continuando ad amarti, fino a che questo mio cuore smetterà di battere. 
Ti amerò un’altra volta, in un’altra vita.
Perché io sono nato per questo.
É quasi l’alba quando ti vedo dormire di un sonno di cui hai bisogno. Ti prendo tra le braccia. L’odore del tuo corpo riempie i mie sensi. Un pensiero in quel momento mi assale mentre mi dirigo verso la locanda con te tra le mie braccia: non svegliarti, amore mio. Dormi e fermati qui, sulla mia pelle, tra le mie braccia.
Un desiderio torbido, me ne rendo conto, perché non posso incatenarti a me, non sei mia, non più.
Eppure vorrei che il tempo si fermasse proprio qui, in questo momento, che i nostri corpi si cristallizzassero per non dividerci più.
Sparisce il mondo per me davanti all’innocenza che trasmetti in questo momento. Il tuo abito di seta si adagia delicatamente sul materasso mentre ti osservo. Sei bella, Lina. Sei bella da impazzire. Sei bella che potrei morire per te.
Riesco quasi a sentire il profumo del tuo respiro fondersi con il mio mentre avvicino sempre di più il mio volto al tuo. Un bacio, solo un bacio. Per donarmi un attimo di pace e condannare me stesso. Perdona queste mie labbra che oseranno tanto, perdonale perché so che non sono queste le labbra che vuoi sentire, che vuoi su di te. Solo un bacio per potarti sempre con me, ovunque andrò. Il mio cuore anela le tue labbra ma la mia mente sa che non devo. Per questo cambio direzione e le poggio sui tuoi capelli che hanno lo stesso odore del mare. Ti guardo ancora un’ultima volta mentre mi stendo vicino a te, chiudendo gli occhi.
Domani mi ritroverai qui, accanto a te, fino a quando ne avrai bisogno. Camminerò al tuo fianco, percorreremo ancora per un po’ la tua stessa strada. Non vedrai il giorno della mia partenza quando arriverà perché stare lontani servirà ancora una volta ad entrambi. Del futuro che ci attende non abbiamo alcuna certezza solo una cosa non potrà mai cambiare: la consapevolezza che non smetterò mai di amarti.
 
 
 
 
 
 
   
 
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