< Ma signore...è solo un bambino, è pericoloso...e poi il trauma psicologico... >

< Non mi interessa! Vi pago, quindi fate come vi dico io! >

Il piccolo Hiroto dondola le gambe dal lettino dell'ospedale osservando il suo papà parlare con i medici. Non capisce niente di quello che si dicono, ma ogni volta che suo padre si volta a guardarlo gli sorride nonostante riceva in cambio solo uno sguardo di disprezzo. Farebbe di tutto per essere guardato con amore dall'uomo che l'ha salvato. Per questo si lascia manipolare e toccare dagli uomini con il camice bianco, per questo si fa infilare aghi nelle braccia, per questo si sottopone a dolorose visite e operazioni, tutto per vederlo sorridere.

Il piccolo con i capelli rossi alza lo sguardo sul medico che gli si avvicina, sorridendo anche a lui, sa che quest'uomo farà felice il suo papà, quindi merita la sua gratitudine.

Resta immobile fissando il cartellino dell'uomo con il camice bianco mentre questo gli segna con un pennarello delle linee sul viso facendolo ridacchiare. Per il piccolo Hiroto è ancora tutto un gioco. Si osserva nello specchio quando lo lasciano solo, toccandosi le linee nere che gli segnano gli zigomi e altre parti del viso e si fa le boccacce da solo, ma smette immediatamente quando suo padre rientra nella stanza, tornando ad essere il bravo bambino che lui vorrebbe. Hiroto, il vero Hiroto, era così, quindi il nuovo Hiroto, quello finto, deve fare di tutto per accontentare suo padre. Oh, se solo potesse far entrare l'anima del vecchio Hiroto dentro di lui non esiterebbe un momento! Ma non può, quindi si limita ad ascoltare e ad ubbidire sempre, sempre e comunque.

< Fa il bravo > sono le uniche parole che l'uomo gli rivolge, il suo sguardo cade solo un momento sul viso di Hiroto che si illumina per quella semplice occhiata, ma subito gli occhi dell'uomo si posano altrove. Non sopporta di vedere un viso così simile al suo vecchio bambino, ma con delle imperfezioni...quel naso, quegli zigomi...non sono come quelli del vecchio Hiroto...vanno cambiati!

< Si papà > la sua voce è sicura, sa che non tradirebbe mai le sue aspettative!

Resta di nuovo solo, il piccolo Hiroto, ma stavolta non si mette a fare le boccacce allo specchio, adesso tutto il peso di quello che sta per succedere inzia a gravare sulle sue piccole spalle. Sospira e dondola ancora le gambe, cantando una canzone che al vecchio Hiroto piaceva, lui sa a memoria tutte le canzoni che il suo papà adorava sentire! Non nuove canzoni, solo quelle vecchie! Nuove canzoni significherebbero un nuovo Hiroto, e questo il papà non lo vuole!

Come sempre si diverte a contare le luci che gli passano sopra la testa mentre osserva il soffitto, la camicia dell'ospedale ben chiusa sul suo corpicino mentre lo portano per il corridoio che lo condurrà alla sala operatoria. A venti le luci si fermano, adesso c'è solo una grande e forte luce sopra la sua testa. Sa già cosa deve fare, non resta che contare fino a dieci, e stavolta, quando riaprirà gli occhi, sarà finalmente perfetto, suo padre sorriderà!

< Uno, due, tre.... > inizia a contare e lentamente i suoi occhi si chiudono al mondo, un mondo che non vuole colui che sta chiudendo gli occhi, ma colui che agli occhi degli altri ricorda una persona che adesso non c'è più.

Sogna sempre quando è addormentato, e il vecchio Hiroto lo va sempre a trovare per tenergli compagnia nelle lunghe ore d'operazione. Lo istruisce su cosa deve dire, su come deve comportarsi, su come fare felice il loro padre e Hiroto apprende, apprende per l'unico scopo che gli è stato dato dalla vita, fingere. Fingere di essere qualcuno che non è solo perchè il destino gli ha dato un corpo simile ad un figlio morto...

< Hiroto? > lo chiama suo padre e i suoi occhi si aprono all'ordine. Sente che ha il viso fasciato. I suoi occhi cercano immediatamente quelli del padre e stavolta con sua enorme goia li incontrano. Suo padre lo sta guardando! I suoi occhi colmi di aspettativa stanno fissando proprio lui! Il suo viso! Hiroto sorride nonostante faccia male, perchè per la prima volta in vita sua si sente vero, reale! Adesso suo padre lo vede!

< Togliamo le bende > gli dice un medico che però lui non vede, troppo concentrato ad osservare il padre. Lentamente sente la pressione delle bende allentarsi e trattiene il fiato mentre quelle scivolano giù, solleticandogli la pelle del viso. Chiude gli occhi mentre una paura profonda gli stringe il cuore, ha paura che suo padre continui a non vederlo, che non gli piaccia il risultato...Attende lunghi e interminabili minuti con gli occhi serrati, ma li apre quando sente una mano sulla sua guancia.

< Il mio Hiroto...> sussurra suo padre e stavolta gli occhi del piccolo si riempiono di lacrime. Ora è Hiroto! Non più il nuovo Hiroto, quello che aveva un viso imperfetto, un corpo imperfetto e un carattere imperfetto...adesso è suo figlio! Suo padre non nota più alcuna differenza! Ora è felice e finalmente sorride riconoscendo nel bambino che ha davanti suo figlio, il suo vero figlio!

Hiroto si sporge in avanti abbracciandolo e piange lacrime di gioia mentre le braccia del padre si chiudono attorno alle sue fragili costole...

...

Gli occhi di Hiroto fissano sconvolti il padre, quel padre che per anni ha servito con devozione cieca, quel padre per il quale si è totalmente annullato....

< Tu non sei mio figlio > possono le parole uccidere una persona?

Hiroto barcolla sentendo il mondo vorticargli attorno. La sua vita è stata un continuo sforzo per essere il figlio di Seijiro Kira, quel figlio che lui ha perso e poi ritrovato.

< Padre > la sua voce è più di un sussurro, ma pieno di suppliche non esposte. Ma suo padre ha ricominciato a non vederlo, il fallimento di Hiroto nella storia dell'Alius lo ha reso ai suoi occhi nuovamente un nulla. Il suo sguardo gli passa attraverso come se fosse aria, come se tutte le imperfezioni che aveva prima sul suo viso fossero tornate prepotentemente, rendendo vani tutti i suoi sforzi e le sue sofferenze.

Che cos'è adesso, Hiroto? Senza più uno scopo, senza più un'identità. Lui era nato per fingere, cosa potrà fingere di essere adesso che non è più Kira Hiroto, ma solo e semplicemente Hiroto?

Poi, una mano, una mano che prima di quel giorno Hiroto non si era mai permesso di considerare, entra nella sua visuale in una muta richiesta di una stretta. Gli occhi di Hiroto la fissano, poi si alzano sul viso del suo possessore, Endo. Lui lo sta guardando! Endo Mamoru lo vede! Hiroto non è aria per lui, nonostante il suo viso e il suo carattere non siano più così perfetti, nonostante abbia fallito, nonostante non sia più il vecchio Hiroto, ma solo un Hiroto qualsiasi..Endo Mamoru lo vede!

Lentamente, come per assicurarsi che il suo viso non vada in frantumi, le labbra di Hiroto si piegano in un sorriso e la sua mano afferra quella del suo compagno.

Forse, forse Hiroto può essere qualcos'altro...forse può davvero essere visto da tutti nonostante non sia più perfetto.

Questo Hiroto non lo sa ancora, ma adesso è sicuro di una cosa, il suo nuovo scopo è giocare a calcio con Endo Mamoru! Il nuovo Hiroto adesso è pronto per iniziare una nuova vita, che sia solo sua...sua e di nessun altro.

Angolino dell'autrice (che potete picchiare se volete <3 )

Io lo so di avere settordicimila fict da finire e "spreco" il mio poco tempo scrivendo altre fict...ma questa mi è venuta di getto...l'ho scritta in meno di mezz'ora XD Mi stava premendo nel cervello da ore e se non la scrivevo diventavo matta! Giuro che la prossima sera libera che ho mi metto a continuare le long!

Comunque spero vi sia piaciuta (ringraziate le mie amiche che non me l'hanno fatta finire in modo angst, perchè doveva finire con il suicidio di Hiroto XD )

Eeee....niente, spero di aggiornare presto qualche cosa!
Baci <3