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Autore: arpilinde    08/04/2015    3 recensioni
Dedicata a tutti quelli che non hanno fatto in tempo a realizzare i propri sogni perché hanno avuto in sorte una vita troppo breve, in particolare a Marco: io non ti ho mai conosciuto, ma ti incontro ogni volta che con la macchina percorro quella strada.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marco aveva negli occhi l’accento del cielo,
dava calci al pallone tra il banco e il Vangelo.
Marco aveva vent’anni ed un sogno in cassetto,
una felpa scucita sempre sporca sul petto.

Marco appose sul cuore il torello rampante
e la maglia granata aspirata ogni istante.
Marco biondo e felice, la città sullo sfondo,
dava calci al pallone sotto gli occhi del mondo.

Ma la strada ha i suoi rovi e le sue velleità,
i lampioni che illuminano solo a metà.

Lui finì in prima pagina con la foto a colori
come aveva bramato nei suoi sogni migliori,
ma non fu per un gol che infiammava gli spalti
per il piede, il talento, il sorriso, i suoi salti.
Fu per vetri e lamiera sparsi sopra il selciato,
mentre il sole moriva nel tramonto infiammato:

la sua vita andò in pezzi come i cocci di un vaso
la sua vita schiantò sulla curva del caso.

Ed ancora nei giorni che precedon l’inverno
sulla strada crudele che gli ha l’anima infranta
sulla scia della curva che lo volle all’inferno
Marco vive nell’eco dello stadio che canta. 

 
  
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