Buio.
Tanto buio,e
silenzio. Stavo in camera sul mio letto tremando dal freddo, aspettando
che
qualcuno mi salvasse da questa terribile agonia, che mi perseguitava da
quando
Edward,il mio Edward, mi aveva lasciato,per sempre. Per sempre era un
concetto che
ancora non era chiaro nella mia mente, un concetto quasi impossibile da
percepire perché ogni giorno,ogni mattina quando mi alzavo
avevo l’assoluta
convinzione che Edward sarebbe venuto a prendermi con la sua macchina,
invece
no: mi ritrovavo a piangere davanti alla soglia di casa tornando a
quell’orrenda realtà, a cui sarei voluta
fuggire…
“Toc,toc”. Non era alla porta di
casa,il rumore era
troppo vicino,neache alla porta della mia camera. La finestra. Chi
poteva
essere il pazzo che veniva a bussare alla mia finestra? Un
pazzo,appunto.Mi
alzai con fatica dal letto,ancora in lacrime tremante, ma non per il
freddo,
per qualcos’altro che io conoscevo bene [troppe canne XD Ok,
non c’entrava
niente. Continuiamo U_U Nd.Marty]. Arrivata alla finestra vidi il mio unico vero
amico,
il mio Sole Personale: Jacob Black.L’unica persona che in
questo periodo
orrendo era riuscita a farmi tornare il sorriso. Mi attendeva
là fuori con la
notte, sfoderando il suo sorriso, così amichevole,
caldo.Aprii la finestra
“Ciao,mia Bella” disse con un ultimo sorriso e si
fece largo nella mia
camera,sgrullando i suoi capelli corvini dalla pioggia. “Ciao
Jake.Mi sei
mancato questi giorni” Ammisi, non era difficile dire la
verità con lui.
Intanto ero sull’orlo di un pianto, un pianto isterico, ero
troppo nervosa, era
tutto,troppo, ogni cosa, ora era troppo per me, non reggevo
più il peso di
niente. Mi accasciai sul pavimento, in lacrime. Jacob si
avvicinò a me, era
preoccupato glielo si leggeva in viso, si sedette per terra anche lui e
mise un
braccio intorno alle mie spalle facendomi avvicinare al suo petto,
caldo e
forte. Non disse nulla, faceva parlare solo le lacrime incessanti che
scendevano dai miei occhi umidi. Mi stringeva forte a lui, cullandomi,
e di
tanto in tanto mi dava dei baci sui capelli. Era tutto così
buio, l’unica mia
ragione di vita ora era solo lui, lo strinsi più forte,
facendogli capire che
non volevo mi abbandonasse, soprattutto ora. “Io sono qui.
Non ti lascerò mai,
te lo giuro.” Quelle parole, così belle e
importanti, “Grazie. Ti voglio bene.”
Mi prese in braccio poggiandomi sul letto, sdraiata, si mise accanto a
me senza
lasciarmi un secondo, finchè poi quello che prima o poi
sarebbe successo,
successe… I nostri sguardi si incrociarono e prima che
riuscissi a dire una sola
sillaba ero tra le sue braccia possenti trascinandomi in un bacio
passionale,
ardente ma allo stesso tempo disperato. Il bacio non si
fermò, non lo fermai,
continuavo imperterrita, con quella voglia matta che avevo di lui in
quel
momento, di averlo mio, tutto mio. Assaporavo ogni singolo istante di
quel
bacio, ogni istante in cui le sue labbra si muovevano sincronizzate
alle mie
come in una coreografia. Il bacio, quel bacio che sembrava
così casto divenne qualcosa
di ancora più ardente, di molto più forte.
Cominciò a premere le sue labbra
contro il mio mento poi scese giù fino al collo, non
desideravo altro che non
fosse lui, i suoi baci, il suo corpo. Sussurrava il mio nome,mentre mi
baciava
le labbra, anche il più brutto dei nomi se fosse stato
pronunciato da lui con
la sua voce perfetta e sensuale sarebbe diventato stupendo. Poi
iniziò a
sbottonarmi la camicetta celeste staccando le sue labbra dalle mie e
poggiandole
sul collo, erano calde e morbide come sempre, cominciai a ripetere i
suoi
gesti togliendogli con foga la maglietta che nascondeva i suoi muscoli,
presi a
baciarlo sul torace, e piano gli sfilai i pantaloni e la stessa cosa
fece lui
con me senza mai levare le sue labbra dalle mie, dal mio collo, dal mio
petto,
dal mio corpo. Avevamo le mani strette l’une nelle altre
inseparabili,con
l’altra mano percorreva i lineamenti della mia schiena
stringendomi a lui. Non
avevo mai provato tanta passione per una persona,quella notte sarebbe
stata
indimenticabile e con lei il mio amante Jacob, che una volta era il mio
migliore amico. Continuammo a baciarci mentre esploravo ogni millimetro
del suo
corpo togliendogli gli ultimi vestiti rimasti. Intanto eravamo
diventati una
cosa sola,nel mio letto, sotto le coperte ormai bollenti, insieme
…
Era
mattino, stavo nel mio
letto accoccolata a Jacob, quella notte era stato solo mio. Mi
accarezzava il
braccio con dolcezza quasi lo solleticasse, la mia testa era appoggiata
al suo
torace caldo. Non ne avevo abbastanza, lo volevo ancora,
un’altra volta, non mi
accontentavo, mi girai con il viso rivolto verso di lui e presi a
baciarlo sul
torace poi sempre più su verso il petto, il collo perfetto,
muscoloso anche
quello, finché non arrivai alla bocca e diedi inizio a un
altro bacio rovente,
mi rigirò ed ora ero io sotto di lui. Ma qualcosa lo
bloccò, e rovinò quel
momento così perfettamente bello,
“Dov’è Charlie?”, Merda! Mi
ero dimenticata
di lui. E se era entrato queste notte? Se si fosse accorto di tutto? Ci
avrebbe
svegliato vero? “Ieri faceva la notte quindi sarebbe rimasto
a dormire a
lavoro, stai tranquillo Jake!Abbiamo a disposizione tutta la
mattina” rilassò i
muscoli del viso, dando forma al sorriso più bello che
avessi mai visto. Dio
com’era bello, lo vedevo sotto una luce diversa ora, non
aveva nessun difetto
se non quello di essere troppo perfetto.”Dove eravamo
rimasti?” Chiese con
ironia,”Mmm, non ricordo. Perché non ricominciamo
da capo?” Il bacio infinito
ricominciò, sempre più bello e infuocato, poi si
rifermò, fissò i miei occhi
ardenti di passione per lui, “Ti amo” mi
disse,avvampai, mai due semplici
parole avevano avuto così tanta importanza, neanche quando
le pronunciava
Edward. Esitai un pò, ma capii subito quello che davvero
provavo “Ti amo anche
io Jacob”. “Scherzi? Mi ami anche tu? Come io amo
te?” Era incredulo, dopotutto
non aveva torto, ero sempre stata innamorata di Edward, fino a ieri
sera. “Si,
ti amo. Quanto te ami me e forse anche di più. Ti amo
più di quanto ho amato
Edward,e questa è stata la notte più bella di
tutta la mia vita. Ti basta?” I
suoi occhi brillavano, lo costrinsi a baciarmi di nuovo poi mi
sussurrò
all’orecchio “Per sempre?” Ero sicura di
quello che stavo per rispondergli,
quindi senza esitazione pronunciai Tre parole stupende, che messe
insieme erano
perfette: “Si, per sempre”.. E così
quella mattina fu di nuovo mio.
“Forse
è il caso di alzarci e fare colazione.”
In effetti non aveva tutti i torti, mi alzai controvoglia dal letto,
Jacob mi
seguì, raccolsi i miei vestiti da terra i quali erano
rimasti lì dalla sera
prima, strappati con foga e ardore, poveri, dovevo stirarli. Jake mi
seguì
dall’altra parte del letto e anche lui prese i suoi
indumenti, mi afferrò le
spalle e cominciò a baciarmi le scapole, percorse il
traggitto della spina
dorsale con le labbra arrivando fino al collo, poi iniziò a
mozzicarmi
delicatamente l’orecchio e mi sussurrò
“Cosa vuoi per colazione?”.
“Non
sarai mica il lupo
cattivo?”
“Si,
e te sei cappuccetto
rosso.” Accennai un sorriso, ora avevo veramente fame, ci
vestimmo in fretta
senza mai staccarci, infine mi abbottonò la camicia celeste
baciandomi la
bocca, però questa volta con dolcezza. Scendemmo
giù in cucina, Charlie sarebbe
tornato questo pomeriggio, avevamo tutto il tempo erano ancora le
undici. Da
bravo uomo di casa preparò una colazione coi fiocchi. Ecco
questa era la mia
vita perfetta: io Jacob e la Nostra casa. Solo Noi due, per sempre.
Svegliarmi
la mattina con lui
vicino che mi
proteggeva, sarebbe stato il risveglio più bello e dolce mai
avuto in vita mia.
Lo amavo, lo amo e lo amerò per sempre, ora è lui
tutta la mia vita e nulla
potrà dividerci. Pensai a questo due notti dopo la prima
volta in cui ci
eravamo amati davvero, mentre mi spogliava e mi ritrovai a fare
l’amore con
Jacob un’altra volta…