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Autore: Nil_Yeol    08/04/2015    6 recensioni
A differenza di ragazzi come Sehun, Chanyeol non aveva eleganza e raffinatezza innate, non aveva un bel portamento -inciampava sui suoi piedi ogni quattro passi- non era minimamente aggraziato, non si vestiva con gusto e non conosceva le buone maniere. Nonostante tutta quella valanga di difetti tuttavia, Baekhyun era più che intenzionato a fare di lui l'idolo delle ragazzine e, perché no, a scoparselo per bene ogni volta ne avesse avuto voglia.
[...]
Gli anni di anoressia erano ancora perfettamente visibili su quel fisico gracile e ancora leggermente sottopeso, le gambe lunghissime sembravano reggersi a stento e anche il viso lungo e affilato non era esattamente il ritratto della salute. Sehun tuttavia, con il suo pallore etereo, i profondi occhi nocciola e le piccole labbra imbronciate vantava un fascino e una bellezza fuori dal comune. Quel velo di malinconia nello sguardo e l'aria vissuta non facevano altro che renderlo ancora più desiderabile e accattivante e Chanyeol non poté fare a meno di pensare che sicuramente Baekhyun aveva notato quelle indiscutibili qualità e le aveva amate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio ragazzi! Era da parecchio tempo che non mi capitava di postare una ff a così breve distanza dall'ultimo aggiornamento, soprattutto perché si tratta dello stesso fandom, ma questa storia è nata così all'improvviso e avevo voglia di condividerla con voi. Per comodità l'ho divisa in due parti, ma se non dovesse piacervi non vi romperò le scatole con la seconda metà^^
Se vi va date un'occhiata, buona lettura.
 
Misa
 
 
 
 
 
Beauty
 
 
 

 

Il lavoro di Byun Baekhyun era il lavoro più bello del mondo; se lo ripeteva ogni giorno, ogni volta che si imbatteva in un nuovo talento e lo convinceva ad entrare a far parte del grande mondo dello spettacolo.

A Baekhyun erano sempre piaciute le cose belle e aveva sempre saputo che nella vita avrebbe fatto qualcosa che gli avrebbe permesso di stare a stretto contatto con la bellezza, con la piacevolezza estetica nel senso più stretto della parola. Per questo, quando Kim Joonmyeon gli aveva proposto di lavorare nella sua agenzia per cacciare talenti, Baekhyun non se lo era fatto ripetere due volte e da quasi dieci anni a quella parte poteva asserire con certezza assoluta di aver realizzato il suo sogno.

Adesso di anni Baekhyun ne aveva trentaquattro e continuava a trascorrere la sua vita ricca e soddisfacente; Joonmyeon si era rivelato una scelta vincente, un imprenditore pronto a rischiare per cavalcare l'onda giusta, questo Baekhyun lo aveva capito subito, aveva scorto immediatamente quel bagliore appassionato e quel desiderio di rivalsa che si nascondevano dietro quel viso dall'aria pulita e innocente.

Joonmyeon gestiva un'enorme agenzia di intrattenimento, una delle più famose di tutta Seoul, e proprio in quel periodo, dopo essersi guadagnata un certo prestigio a livello nazionale, era pronta a fare il grande salto verso il mercato estero.

Il compito di Baekhyun era quello di assicurare all'azienda un riciclo continuo del personale specializzato: in sintesi Baekhyun si occupava di trovare volti nuovi, ragazzi e ragazze in grado di suscitare interesse, di garantire fama e autorevolezza alla compagnia e di sostituire quelli che invece non erano più in grado di soddisfare le aspettative. Baekhyun era un cacciatore di idol. Joonmyeon era troppo buono per quel tipo di mansioni, deludere giovani speranzosi non faceva per lui, Baekhyun invece, con lo sguardo perennemente imbronciato e nemmeno l'ombra di un sorriso sul volto, era decisamente la persona adatta. Senza contare il suo indiscutibile buon gusto e la capacità di scovare del talento anche in chi nessuno avrebbe mai notato.

Fare promesse, lusingarli, spremerli come limoni e perché no, portarseli a letto. Poi, una volta esaurito il periodo fecondo, liquidarli senza troppi complimenti: il suo lavoro consisteva in questo.

Se qualcuno finiva per perdersi, non era certo colpa sua, per questo motivo non si sentiva affatto in colpa per quanto era successo a Sehun. Baekhyun lo aveva notato in un piccolo bar vicino alla sede centrale dell'agenzia -solo dopo avrebbe scoperto che il liceo del ragazzo era anch'esso nelle vicinanze- ed era rimasto immediatamente colpito dall'eleganza e dalla delicatezza dei suoi lineamenti. Sehun era un liceale decisamente avvenente e, è il caso di dirlo, parecchio desiderabile per avere solo quindici anni. Ovviamente Baekhyun aspettò almeno un anno prima di iniziare a giocarci un po' e altri tre mesi per trascinarlo sotto le lenzuola, il giorno del loro primo incontro si limitò a porgergli il biglietto da visita e ad invitarlo per un colloquio.

Anche quella volta non si era sbagliato, Sehun aveva la stoffa per diventare un idol di tutto rispetto: era grazioso, sexy e riservato al punto giusto e Baekhyun era certo che da lì a qualche anno avrebbe raggiunto la popolarità anche sul grande schermo senza alcuna difficoltà. Peccato che Sehun non fu abbastanza forte per raggiungere gli obbiettivi prefissati.

Era amato, era famoso ed era ricco, ma Sehun era anche giovane, troppo giovane per reggere tutto quello stress e troppo solo per avere la forza di evitare le tentazioni fatali di quel modo.

La droga, lo stile di vita frenetico e le relazioni promiscue avevano finito con il renderlo l'ombra di se stesso; Sehun perse dodici chili e la voglia di vivere e alla fine Baekhyun si era visto costretto a rinchiuderlo in un istituto dove si potessero prendere cura di lui.

Ripensando a quei giorni neri scrollò le spalle con rassegnazione, continuando a sorseggiare il suo caffè. Fu allora che la sua attenzione fu catturata dal ragazzo snello e slanciato che puliva il bancone con un sorriso inebetito sul volto. Era bello, ma di una bellezza soggettiva, con gli occhi leggermente troppo grandi per il viso magro e pallido e le orecchie decisamente a sventola; i capelli corvini e leggermente lunghi però rendevano più armoniosi quei tratti che sembravano disegnati da un artista poco abituato alle proporzioni e il fisico esile non faceva altro che rendere il giovane ancora più simile ad una creatura dei boschi.

Nel complesso era un soggetto davvero interessante, uno che attira gli sguardi su di sé, uno di quelli per cui Baekhyun impazziva letteralmente.

Sorrise compiaciuto tra sé e sé e si alzò portando la tazzina per porgerla al ragazzo, questo trasalì appena, colto di sorpresa, e subito si prodigò nel sorriso più ampio e luminoso che Baekhyun avesse mai visto.

<< Grazie, non doveva disturbarsi. >>

<< Figuriamoci, è stato un piacere. Io mi chiamo Byun Baekhyun, molto piacere. >> gli tese la mano con fare disinvolto, apprezzando la stretta decisa dell'altro.

<< Park Chanyeol, il piacere è tutto mio. >>

Chanyeol si fermò ad osservare per un istante quell'uomo che proprio non voleva saperne di distogliere lo sguardo dal suo, avvertendo una strana tensione allo stomaco.

Sembrava che quel Baekhyun lo stesse sottoponendo ad un'analisi accurata.

<< C'è qualcosa che posso fare per lei signor Byun? >>

Baekhyun sorrise poggiando la guancia su una mano.

<< Prima di tutto vorrei mi chiamassi Baekhyun e poi...mi piacerebbe portarti a cena fuori Chanyeol, c'è una cosa che vorrei proporti. >>

Il barista arrossì vistosamente. Di solito non era uno che si imbarazzava facilmente, ma quello era davvero un invito inaspettato; nessuno gli aveva mai chiesto con tanta sfacciataggine di uscire, inoltre non riusciva proprio ad immaginare che tipo di proposta potesse fargli un tipo del genere.

Non vorrà mica farmi partecipare a qualche film porno amatoriale?”

Chissà perché la faccia di Byun Baekhyun gli ispirava idee simili...

Era confuso e ben poco convinto eppure una forza misteriosa fece muovere le sue labbra carnose per pronunciare uno striminzito e flebilissimo va bene che fece ridacchiare l'uomo seduto al bancone.

 

 

Andò a prendere Park Chanyeol sotto casa, naturalmente con la sua macchina migliore e con un costosissimo regalo per la sua nuova preda.

Quando si trattava di conquistare qualcuno Byun Baekhyun non badava a spese.

Chanyeol uscì dal portone dell'anonimo condominio in cui abitava tutto trafelato e con la camicia fuori dai pantaloni.

Baekhyun inarcò un sopracciglio.

Qui ci sarà da lavorare parecchio...”

A differenza di ragazzi come Sehun, Chanyeol non aveva eleganza e raffinatezza innate, non aveva un bel portamento -inciampava sui suoi piedi ogni quattro passi- non era minimamente aggraziato, non si vestiva con gusto e non conosceva le buone maniere. Nonostante tutta quella valanga di difetti tuttavia, Baekhyun era più che intenzionato a fare di lui l'idolo delle ragazzine e, perché no, a scoparselo per bene ogni volta ne avesse avuto voglia.

Il giovane aprì il pacchetto che Baekhyun aveva lasciato sul suo sedile, iniziando a rigirarsi tra le dita i piccoli oggetti argentati con fare confuso.

<< Cosa sono? >>

Baekhyun trattenne l'imprecazione che spingeva contro le sue labbra e si sforzò di sorridere nella direzione del suo compagno di viaggio.

<< Sono gemelli non li hai mai portati? >>

Chanyeol rise sguaiatamente.

<< Non so nemmeno dove metterli! >>

Nel culo!” è quello che pensò, invece a Chanyeol spiegò pazientemente come funzionavano quegli astrusi arnesi del demonio.

Anche a tavola i modi della sua promettente scommessa lasciarono parecchio a desiderare, tuttavia il modo in cui il moro si leccava le labbra dopo ogni piatto era a dir poco allettante.

Baekhyun intrecciò le dita poggiandovi il mento sopra e continuò a guardare divertito il giovane selvaggio.

<< Quanti anni hai Chanyeol? >>

<< Ventuno. >> parlò con la bocca piena, senza degnarsi di coprirla con una mano concludendo tutto con un sorriso, non appena ebbe ingoiato il boccone.

Bene, un'età più che giusta per i piani di Baekhyun.

<< Allora posso parlarti della mia idea senza problemi, sei abbastanza grande...>>

Sorrise in quel modo sofisticato e seducente che usava sempre con le sue vittime, scansando la frangia color caramello dalla fronte.

Era pronto a dar inizio allo spettacolo ma l'espressione tesa di Chanyeol gli bloccò le parole in gola.

<< Qualcosa non va Chanyeol? >>

Il ragazzo assottigliò le labbra in una linea severa e distolse lo sguardo innocente come quello di un bambino.

<< Il fatto è che non credo di essere in grado di fare quel tipo di lavoro. >>

Baekhyun arricciò il naso senza capire.

<< Esattamente di quale tipo di lavoro stai parlando? >>

<< Dell'attore porno! >>

Il silenzio che calò in quell'istante fu il più denso e pesante che avesse mai avvertito.

Baekhyun aprì e chiuse la bocca un paio di volte senza riuscire a proferir parola, poi abbassò la testa per riprendere il controllo e raccogliere le poche idee che ancora gli ronzavano nel cervello.

<< Chanyeol...>> cominciò con tono cupo <<...non avevo alcuna intenzione di proporti una cosa del genere. Il lavoro di cui parlavo è di tutt'altro genere. >>

E di quel lavoro Baekhyun parlò per tutti i quaranta minuti successivi, ma alla fine del suo discorso Chanyeol non parve più convinto di quanto non fosse in precedenza.

<< Vuoi che io diventi uno di quei fighetti che fanno spot pubblicitari, cantano e ballano? >>

Baekhyun incrociò le braccia distendendo la schiena.

<< Esattamente. Senza contare che con il tuo aspetto fisico potresti fare qualunque cosa, anche il modello! >>

Il più piccolo scosse la testa trattenendosi a stento dal ridere.

<< Forse sarei stato più promettente come attore porno, sai? Io non sono capace di camminare dritto con un paio di scarpe da ginnastica e in tuta, figuriamoci se potrei muovermi su una passerella vestito con abiti così stretti da farmi sentire sottovuoto! >>

<< Se vuoi fare l'attore possiamo parlare anche di questo. >> Baekhyun sorrise e Chanyeol si sentì terribilmente in imbarazzo.

<< Se credevi che ti avrei fatto una proposta tanto indecente, perché hai accettato di venire qui stasera Park Chanyeol? >>

Già, perché aveva accettato?

Era il caso di dirgli che probabilmente lo aveva fatto perché si sentiva attratto da lui sessualmente?

Chanyeol scosse la testa per scacciare quei pensieri.

<< Non lo so. >> mentì, ma senza riuscire a guardare l'altro in faccia.

Baekhyun si morse il labbro compiaciuto; lui invece lo sapeva eccome.

Per quella sera però pensò di mettere un freno al suo insaziabile appetito e riaccompagnò Chanyeol a casa poco dopo la mezzanotte.

Il ragazzo uscì in fretta dalla vettura, contento di mettere una certa lontananza tra lui e quell'uomo che lo guardava con tanta intensità, ma appena chiuse lo sportello si piegò per sorridergli dal finestrino e augurargli la buonanotte.

<< Allora, se ne sei ancora convinto, ci vediamo domani. >>

Baekhyun gli fece l'occhiolino sollevando il piccolo pollice.

<< Quando mi metto in testa una cosa è difficile che cambi idea. Ti passo a prendere alle 9,00 in punto Park Chanyeol, non fare tardi. >>

Chanyeol acconsentì con il capo e corse via dando a Baekhyun una vista privilegiata del suo splendido fondoschiena che si allontanava.

Inumidì le labbra sorridendo tra i baffi.

Ancora una volta un ottimo lavoro, vecchio mio.”

 

 

Quando il giorno successivo presentò Chanyeol a Kyungsoo, il suo affezionato collaboratore storse il piccolo naso senza però che il suo sguardo perennemente incolore mutasse anche solo di una virgola.

Kyungsoo era un sarto di tutto rispetto, uno dei migliori a parere di Baekhyun, e aveva avuto modo di lavorare con modelli e celebrità da tutto il mondo, per questo il suo giudizio significava tanto per lui.

Aspettò che Kyungsoo mandasse Chanyeol in camerino e lo prese da parte.

<< Che c'è? Non ti piace? >>

Kyungsoo lasciò scivolare i suoi penetranti occhi sferici su un punto imprecisato alle spalle di Baekhyun e fece spallucce.

<< Non è questo il punto. A dire la verità penso abbia tutte le carte in regola per fare questo tipo di lavoro; è un bellissimo ragazzo, è alto e sarà facile fargli indossare qualsiasi cosa, inoltre mi piace il suo brio. In passerella, così come in molti altri campi, l'eccentricità viene molto apprezzata. >>

Baekhyun ascoltò con attenzione ogni singola parola, ritrovandosi a piegare la testa per dimostrare quanto fosse d'accordo con l'amico.

<< Infatti è perfetto! Qual è il problema allora? >>

Questa volta Kyungsoo lo guardò dritto negli occhi.

<< È che inizio ad averne abbastanza del modo in cui tratti la gente. Le persone non sono giocattoli, Baekhyun, le persone hanno dei sentimenti e tu li ferisci senza farti troppi problemi. >>

Non aspettò alcuna risposta, semplicemente si allontanò per raggiungere il camerino, lasciando un Baekhyun terribilmente amareggiato.

 

 

<< Ahi! >>

La voce baritonale di Chanyeol si lamentò per la sesta volta nel giro di soli tre minuti.

Baekhyun lo osservava poco distante, mollemente accomodato su una poltroncina in pelle e impegnato a non imprecargli contro.

<< Se stessi un po' fermo eviterei di pungerti Chanyeol. >> nonostante le difficili circostanze la voce di Kyungsoo invece suonava piuttosto divertita.

Chanyeol si voltò leggermente per lanciargli un sorriso di scuse, finendo però col pungersi nuovamente.

Baekhyun si lisciò il viso con una mano con fare esasperato.

Quel ragazzo era una vera catastrofe, un cataclisma naturale; lo capì ancora meglio non appena ebbe indossato un paio di stivaletti, iniziando ad incamminarsi lungo la passerella.

Cadde un'infinità di volte, l'ultima delle quali trascinandosi anche un paio di modelle.

Quando la caduta lo catapultò giù dalla passerella, Baekhyun gli andò incontro per accertarsi delle sue condizioni e lo ritrovò a pancia in su mentre si contorceva in preda alle risate.

<< Tu sei tutto matto Park Chanyeol! >>

Lo colpì con poca decisione sulla testa -meglio non peggiorare una situazione già critica- ritrovandosi però a ridere a sua volta come un cretino.

 

 

La sera Chanyeol accettò di venire a casa sua per prendere lezioni di portamento.

<< Non riuscirò mai a tenerne due in testa. Già con uno faccio un casino! >> bofonchiava cercando di mantenere in equilibrio i mastodontici manuali.

Non indossava più gli abiti sofisticati del pomeriggio, solo un paio di jeans e una maglietta nera in perfetto contrasto con la pelle di un pallore innaturale, a dir poco luminoso: nella sua semplicità, Chanyeol rimaneva pur sempre uno spettacolo mozzafiato.

Baekhyun sospirò abbandonandosi sul divano e accavallando le gambe senza smettere di guardarlo.

<< Piano piano dovrò anche insegnarti a parlare con un po' più di grazia e senza urlare. >>

Chanyeol si accoccolò sul tappato, proprio ai piedi dell'altro, e cominciò a mangiucchiarsi le unghie con sguardo affranto.

<< Via le mani dalla bocca Park Chanyeol! Abbiamo fatto la manicure solo due ore fa. >>

Da bravo soldatino, Chanyeol sfilò via le dita e si guardò intorno a disagio; quando era insieme a Baekhyun sentiva di essere terribilmente sbagliato, sempre fuori luogo.

<< Fai altro oltre lavorare in quel bar? >>

La domanda lo colse di sorpresa. Scattò come una molla voltandosi a guardare il suo interlocutore con occhi grandi e speranzosi.

<< Sì, studio per diventare veterinario! Sono al secondo anno. >>

Questa volta l'espressione di Baekhyun fu un perfetto mix tra il ripudio e il disgusto più totale.

<< Vorresti dirmi che il tuo sogno è lavorare in una stanzetta che puzza di cane bagnato e urina di gatto? >>

Calò il silenzio, l'unico rumore appena percettibile fu quello delle unghie di Chanyeol che graffiavano il tappeto.

<< Avrei detto salvare gli animali, ma se è così che vuoi metterla, beh sì, mi piacerebbe lavorare in una stanzetta come quella. >>

Baekhyun scosse la testa e si alzò in piedi.

<< Non prendertela, non volevo offendere i tuoi sogni da provincialotto. È normale che vivendo in un certo modo, tu non abbia mai avuto modo di avere una prospettiva più ampia! >>

Era ad un passo da lui, divertito dall'immagine di sé che, nonostante l'enorme differenza di statura, in quel momento era in grado di sovrastarlo senza alcuna difficoltà, avvicinandosi lentamente in modo da sfiorare quasi il viso di Chanyeol con la sua intimità.

Era sempre stato bravo in quel tipo di giochi, era nato per muovere le pedine a suo piacimento.

<< Ti insegnerò io a nutrire ambizioni più grandi Park Chanyeol...>>

La voce si era fatta più bassa, un sussurro, mentre con la mano afferrava la chioma onice del ragazzo, premendogli la bocca sul cavallo dei suoi pantaloni.

Come si aspettava, Chanyeol non oppose alcuna resistenza, abbassò la zip che lo intralciava e cominciò a baciare il suo sesso attraverso la stoffa delle mutande.

La bocca di Chanyeol era calda e inesperta; da come succhiava il suo pene, con lentezza e senza mai prenderlo completamente, Baekhyun capì che il ragazzo non doveva avere grande esperienza, di sicuro non con uomini. Per questo, quando arrivò il momento, decise che doveva essere lui ad occuparsi di ogni cosa.

Fece stendere Chayeol sotto di sé, mordicchiando e leccando il suo collo sensibile, strusciando il bacino contro il suo per avvertire la durezza del membro di lui.

Era eccitato, aveva iniziato a bagnarsi, e questo diede a Baekhyun quella scarica di adrenalina che lo spinse a penetrare il più giovane con il primo dito.

Chanyeol inarcò la schiena lamentandosi sommessamente ma Baekhyun non gli lasciò il tempo di parlare e lasciò che anche il secondo dito scivolasse al suo interno.

Le dita di Chanyeol si strinsero attorno ai suoi avambracci e il giovane sollevò la testa per incontrare il suo sguardo.

Gli occhi di Chanyeol sembravano ancora più grandi.

<< Baek...hyun...>>

<< Shh...tranquillo, non ti farò male Chanyeol. >>

Byun Baekhyun era da sempre un abile bugiardo.

Non lo fece di proposito, o almeno non proprio, ma quel corpo perfetto e ancora inviolato lo spingeva ad essere rude come mai era stato fino a prima. Continuava a spingersi in Chanyeol con forza, ignorando le sue deboli proteste, fino a quando il ragazzo non smise di piagnucolare e si rilassò completamente, lasciandosi andare a gemiti di solo piacere.

Venne in lui senza preavviso, l'orgasmo fu travolgente e immediato e lo lasciò privo di forze sul corpo ancora tremante dell'altro. Ascoltare il battito del cuore di Chanyeol farsi da frenetico via via più regolare era rilassante, così come lo erano le dita del compagno tra i capelli.

Baekhyun si addormentò come un sasso, cadendo in un sonno profondo e senza sogni.

 

L'indomani si risvegliò nel proprio letto e con il profumo di caffè a solleticargli il naso. Si sollevò con lentezza, mettendosi a sedere contro la spalliera, e si guardò intorno senza capire come fosse arrivato dal tappeto fino in camera sua. La risposta la trovò alla porta con un vassoio in mano e un sorriso smagliante sul volto elfico.

<< Ben svegliato! Dormito bene? >>

Baekhyun premette le dita sulle tempie e lanciò al nuovo arrivato un'occhiata truce.

<< Quindi urli anche di prima mattina, fantastico! >>

Il sorriso di Chanyeol rimase ostinato sulle sue labbra seppur più flebile.

<< Ti ho portato la colazione. >> questa volta il tono era stato volutamente più basso.

Baekhyun gli fece cenno di avvicinarsi e lasciò che si sedesse al suo fianco: il profilo di Chanyeol sembrava ancora più bello e delicato da così vicino e il ragazzo aveva un odore che lo lasciò un po' interdetto.

Profuma già di me...come se il mio odore gli si fosse attaccato addosso.”

<< Che roba è? >>

<< Caffè e pancake! >>

Baekhyun inarcò un sopracciglio.

<< Sai che devi piantarla di mangiare questa robaccia se vuoi mantenere la linea, vero? >>

Chanyeol mise su un grazioso broncio e si affrettò ad afferrare uno dei dolci.

<< La colazione è il pasto più importante della giornata, deve essere nutriente! >>

Il più grande gli sfilò velocemente il pancake e lo addentò senza pensarci due volte.

Buono!”

<< Hai già tutte le energie che ti servono. >>

Non parlarono di quanto era successo la notte prima, Chanyeol era ancora troppo imbarazzato per affrontare il discorso, Baekhyun invece non ne aveva semplicemente la minima intenzione, alla fine non si trattava di nulla di nuovo per lui.

Per Chanyeol invece quello fu un giorno pieno di novità: andò in palestra per la prima volta nella sua vita, gli fu prescritta una dieta personalizzata da seguire alla lettera e Jongdae cambiò il suo colore di capelli.

<< Che te ne pare? >>

Mentre glielo chiedeva il ragazzo dallo sguardo sottile e inquisitorio sembrava aspettarsi una sola risposta, così Chanyeol guardò ancora una volta la sua immagine allo specchio, sfiorando le nuove ciocche ramate e alzò le spalle rassegnato.

<< Forse devo farci l'abitudine. >>

<< Ma certo! >> Jongdae gli diede una pacca gentile sulla spalla e gli sorrise attraverso lo specchio << Il rosso si addice molto alla tua personalità solare e poi ti dona moltissimo, vero Baekhyun? >>

Si voltò per cercare il sostegno dell'altro ma Baekhyun era impegnato a parlare al cellulare, così si limitò a scuotere la mano fingendosi interessato.

 

Quando invece rincontrò Kyungsoo, Chanyeol fu molto felice di notare lo sguardo attento e meticoloso che lo stilista dedicò alla sua chioma.

<< Sei molto bello Chanyeol. >> glielo disse con la solita voce sottile ma con un sorriso che mise il rosso di buonumore.

<< Se lo dici tu ci credo Kyungsoo! >>

Kyungsoo fece un cenno con la testa, poi lo invitò a seguirlo.

<< Ieri, dopo aver preso le tue misure, mi sono messo all'opera per prepararti un paio di abiti da indossare. >>

<< Wow, grazie! Ma...indossare dove? >>

Il ragazzo minuto lo guardò stupito mentre afferrava un completo scuro dai tanti scrupolosamente allineati.

<< Baekhyun non te lo ha detto? Abbiamo deciso di inserirti nella prossima sfilata. Uno dei ragazzi si è sentito male e tu dovrai sostituirlo. >>

Fu in quel preciso istante che Park Chanyeol capì cosa volesse dire sentirsi crollare il mondo addosso.

Si catapultò di fronte Kyungsoo e lo afferrò per le spalle.

<< Spero tu stia scherzando!!! Non riesco ancora a fare tre passi senza cadere e voi mi volete dare in pasto ai leoni!!? Io non posso, non posso assolutamente. >>

Kyungsoo gli sorrise intenerito coprendo con le sue piccole mani quelle di Chanyeol.

<< Baekhyun ha detto che ti manca solo un po' di consapevolezza e di fiducia in te stesso e mi ha assicurato di aver già trovato il modo per renderti più sicuro o, come ha detto lui, disinibito. >>

Il modello divenne rosso come i suoi capelli non appena capì a cosa Baekhyun aveva alluso.

<< Tuttavia...>> continuò lo stilista <<..credo che una guida ti gioverà sicuramente, per questo ho chiesto a un mio amico di darti una mano; lui ha molta esperienza in questo campo e potrà sicuramente esserti utile. Ti prego solo di non parlare a Baekhyun degli incontri che organizzerò per te. Fidati, è meglio così. >>

Dall'espressione seria sul volto di Kyungsoo, il rosso capì di non dover insistere.

<< D'accordo, in tal caso mi affido a te e al tuo amico. Quando posso incontrarlo? >>

 

 

 

Cercare la targhetta con il cognome “Oh” non fu particolarmente difficile; il condominio in cui viveva l'amico di Kyungsoo aveva solo sette appartamenti e il nome del ragazzo era il primo dall'alto, una posizione decisamente comoda per Chanyeol.

Pigiò con decisione sul campanello e una voce leggera e melodiosa gli rispose quasi subito.

<< Sì? >>

<< Ehm..sì, salve! Sono Park Chanyeol. Sono venuto per incontrare Sehun. >>

Un istante di esitazione, poi la voce tornò a parlargli.

<< Quinto piano.>>

Il portone si aprì automaticamente e Chanyeol si affrettò a prendere le scale per raggiungere la sua meta: niente ascensore, i luoghi troppo piccoli lo terrorizzavano.

Quando bussò, ad aprirgli arrivò un ragazzo grazioso e dall'aspetto così delicato da poter essere facilmente scambiato per una ragazza. Non era particolarmente alto ma aveva tratti aggraziati ed esotici, occhi grandi ed espressivi e una folta chioma color miele ad incorniciargli il viso da bambolina.

Il giovane gli sorrise dolcemente invitandolo ad entrare e dal suo accento Chanyeol capì che non doveva essere coreano.

Il padrone di casa lo fece accomodare sul divano e gli portò dell'acqua notando quanto fosse affaticato dalla salita.

<< Molto gentile! >>

Il biondo si sedette sulla poltrona poco distante, limitandosi a sorridergli ancora.

Chanyeol si concesse ancora un'occhiata al ragazzo dagli occhi di cerbiatto, stando attento al modo elegante in cui stava seduto.

Riesce a sembrare un'opera d'arte anche stando semplicemente fermo.”

Da quanto gli aveva detto Kyungsoo, Sehun era nato in Corea quindi non poteva trattarsi di quel ragazzo, ma Chanyeol era convinto che, anche solo guardandolo, avrebbe potuto imparare anche da lui.

<< Tu non sei Sehun, vero? >>

Il giovane scosse la testa.

<< No, io sono Luhan. Sehun è dovuto uscire per un impegno dell'ultimo secondo ma non ci impiegherà molto, sarà di ritorno a momenti. >>

<< Oh certo certo, anzi mi scuso per il disturbo. >>

Luhan scostò con un gesto della mano la lunga frangia bionda ma subito quella gli ricadde sul volto.

<< Non devi preoccuparti, gli amici di Kyungsoo sono sempre i benvenuti. In realtà, quando ho saputo il motivo per cui voleva farti parlare con Sehun, mi sono un po' spaventato, però, trattandosi di lui, non potevo non fidarmi. >>

La voce di Luhan si era fatta ancora più tenue e Chanyeol si fece più attento; quello che stava per intraprendere aveva l'aria di essere un discorso piuttosto delicato.

<< Posso chiederti perché? >>

Il ragazzo si mosse sulla poltrona, in quel momento apparve in difficoltà.

<< Naturalmente. Penso sia giusto che tu conosca tutta la storia; ad essere sinceri ero già intenzionato a parlartene, così potrai riflettere se farti davvero insegnare da Sehun i trucchi del mestiere o abbandonare completamente questa strada, cosa che sinceramente mi auguro per te. >>

Chanyeol rimase in silenzio e aspettò che Luhan prendesse un respiro profondo e iniziasse a raccontare.

  
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