Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Ricorda la storia  |       
Autore: Dominil    22/12/2008    0 recensioni
“Che cosa cercavi?” le chiedo mentre mi allungo per riporre i Dvd sulla mensola più alta.
“Il film di Shadows.” Risponde incrociando le braccia.
“Quello non è un film.” La correggo facendo un sorriso. “E’ un concerto.”
Prendo il live del mio gruppo preferito e lo inserisco nel lettore.
“Ecco Shadows.” Le dico sedendomi accanto a lei e mettendole un braccio sulle spalle per avvicinarla a me.
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hey dad... 1

Hey dad…


Capitolo 1:

Thanks Mr Shadows!


Kate P.O.V.

Finisco di sistemare la cucina, mettendo gli ultimi bicchieri appena lavati nel mobile della cucina.
Un trambusto proveniente dal salotto mi fa tremare e, spaventata, corro verso la fonte del rumore.
“Belle!” esclamo vedendo la mia piccola bambina di cinque anni completamente coperta dalle custodie di Dvd che le sono cadute in testa.
Tiro un sospiro di sollievo.
Per fortuna lo scaffale non gli è finito addosso.
“Ciao mamma!” risponde ridendo e facendomi ciao con la manina, mentre sulle guance paffute le si formano due tenere fossette.
Sbuffo scuotendo la testa e vado a tirarla fuori da lì. La prendo in braccio, passandole una mano sul viso per riavviarle i lunghi capelli ricci e biondi.
“Stai bene?”
“Sì.” Fa cenno anche con il capo.
La poggio sul divano, chinandomi a terra per rimettere tutte le custodie al loro posto.
“Che cosa cercavi?” le chiedo mentre mi allungo per riporre i Dvd sulla mensola più alta.
“Il film di Shadows.” Risponde incrociando le braccia.
“Quello non è un film.” La correggo facendo un sorriso. “E’ un concerto.”
Prendo il live del mio gruppo preferito e lo inserisco nel lettore.
“Ecco il tuo Shadows.” Le dico sedendomi accanto a lei e mettendole un braccio sulle spalle per avvicinarla a me.
Passiamo le due ore seguenti, nonostante abbia un mucchio di cose da fare, a vedere il concerto degli Avenged Sevenfold fino a quando Belle non si addormenta con la testa poggiata sulle mie gambe.
Guardo l’orologio e solo in quel momento mi accorgo di quanto sia tardi.
Oliver, il mio fidanzato, dovrebbe essere qui a momenti.
Corro in cucina per preparargli un sandwich e poi vado a prendere Belle per metterla a letto ma appena la stringo tra le braccia, apre i piccoli occhioni verdi e brontola:
“Papà è tornato?”
“Non ancora ma tu devi andare a letto.”
“Ma io voglio aspettarlo!” protesta agitando irritata i pugnetti.
“E’ tardi non…” riesco a dire prima di sentire la serratura della porta scattare e la chioma di capelli scuri del mio fidanzato apparire nell’appartamento.
“Papà!” esclama Belle dimenandosi dalle mie braccia per andare in quelle di Oliver. Con un paio di passi veloci lui mi è subito accanto e prende la bambina, dandomi poi un bacio stampo sulle labbra.
“Ehi tesoro, tu porta Belle a letto mentre io finisco di apparecchiare la tavola.”
“Kate…” mi dice, quasi per rimproverarmi. “Ti ho detto milioni di volte che non c’è bisogno che tu mi aspetti alzata fino a quest’ora ogni notte e per di più mi prepari anche da mangiare.”
“Oh Oli, non dire sciocchezza. Lo sai che non mi pesa e che anzi, mi fa piacere.” Concludo dandogli un altro bacio.

È una giornata molto calda e assolata quella di oggi, e mi trovo costretta a stare sotto il sole cocente a fare la fila per entrare nel Luna Park di Huntington Beach.
Sarebbe il luogo perfetto per passare un piacevole pomeriggio in famiglia se non fosse che Oliver è segregato nel bar in cui lavora e Belle non fa altro che lamentarsi perché vuole entrare.
Questo è un incubo.
Finalmente, dopo un’ora buona, riesco ad arrivare davanti alla biglietteria.
“Sono quindici dollari, signorina.”
“Va bene. Aspetti solo un attimo.” Rispondo chinandomi leggermente vero la borsa, alla ricerca del portafoglio.
Nel frattempo sento Belle che tira con la sua manina la manica della mia felpa.
“Un momento, Belle. Adesso entriamo.”
Apro il portafoglio ed estraggo i soldi, porgendo alla cassiera una banconota da venti. Faccio appena in tempo a prendere il resto che la  bambina esclama:
“Mamma, guarda che bel peluche!” E comincia a sgambettare veloce, mischiandosi tra la folla.
Volgo lo sguardo da un lato per una frazione di secondo e quando torno a guardare dove un istante fa c’era Belle, mi accorgo che è sparita.
Comincio a sudare freddo, senza sapere che fare.
“Cazzo cazzo cazzo.” Continuo a ripetere stringendo i denti.
Corro, corro a destra e a sinistra per tutto il parco, ma della bambina non c’è traccia.
Quando però comincio a perdere le speranze e a maledirmi mentalmente, sento una voce acuta che riconosco come quella di mia figlia esclamare: “Grazie signor Shadows!”


Bonsoir!
Eh sì, ho iniziato la milionesima ff.
Che dire, ultimamente i Sevenfold mi ispirano parecchio perciò non faccio altro che scrivere e quindi… eccomi qua. Spero che questo primo capitolo vi abbia incuriosito abbastanza e vi abbia dato la voglia di continuare a leggere.

I personaggi descritti in questa storia non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro (solo perché amo farlo ^^)

Dominil.


 


   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Dominil