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Autore: _Will_    08/04/2015    6 recensioni
Ciaoooooo Rieccomi qui con una nuova one shot sulle tmnt questa volta con una coppia diversa ovvero Mivi28(Miriam)x
Leo. Questa è la trama in generale: una serata destinata al dolore viene trasformata con un incontro inaspettato in un vero e proprio sogno... ♡
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correre. Ecco l'unica cosa che mi fa sentire bene. Correre vedendo il mondo passarmi davanti come una foto; correre sentendo il vento sfiorarmi il viso;correre provando dentro di me una strana sensazione chiamata libertà. Una sensazione che guarisce l'uniche ferite che i medicinali non possono curare: quelle nel tuo cuore. Quelle ferite aperte dalle regole che ti stanno strette, dalle frasi di offesa pronunciate dalle persone in cui riponi la tua stima e il tuo affetto , dai limiti che tu stesso ti imponi andando contro la tua vera natura. Raph mi aveva di nuovo giudicato un leader inesperto ed io per riprendermi facevo l'unica cosa che mi faceva star bene: correre. Niente poteva distrarmi da quel mio correre disperato e senza meta, o almeno così credevo. Continuavo a saltare da un tetto all'altro a tutta velocità ed intanto due lacrime avevano iniziato a scendere sul mio viso e, non so come, sentivo che mi facevano un male cane; le sentivo scendere taglienti come le lame delle mie katane:un tocco leggero, ma letale. Ma all'improvviso la mia attenzione cadde su un gruppo di dragoni purpurei: ronzavano, come api intorno al miele, attorno una ragazza con una felpa nera col cappuccio alzato, probabilmente della mia stessa età. "Dove pensi di andare ragazzina" chiese uno dei ragazzi ;"Torno a casa mia", disse con naturalezza la ragazza; "E no carina tu resti qua con noi !". Sentendo quella frase la ragazza si tolse la felpa mostrando i suoi capelli ricci color cioccolato e i suoi occhi; la mia attenzione cadde su quest'ultimi per 2 ragioni : 1) sopra di essi vi era una maschera come la mia di colore nero 2)poiché essi sprizzavano un'energia, un'allegria e una libertà che mi sembro di naufragare nel loro colore castano. La ragazza fece un sorrisetto malizioso e prese da dietro la schiena un arco e delle frecce e con la stessa naturalezza di prima gli disse:"Dai ragazzi lasciatemi andare così mi risparmiate di farvi male col mio amichetto" disse preparando una freccia da scoccare. ". "Pensi davvero di farci paura con il tuo giocattolino? Dai ragazzi diamogli una lezioncina pratica su i dragoni purpur..." Non finì di parlare che la ragazza già gli aveva lanciato una freccia sul suo tatuaggio col drago posizionato sulla sua spalla sinistra e così fece anche con i suoi compari. "Se la cava piuttosto bene", pensai tra me e me mentre continuavo a guardare con ammirazione la sconosciuta sconfiggere uno ad uno ogni nemico. Di venti ne aveva colpiti diciannove ma a quanto pare non fece caso che ne era rimasto uno nascosto nell'ombra del vicoletto che si stava preparando per saltare addosso alla ragazza e colpirla col suo pugnale. Appena mi resi conto di quella presenza uscì subito dal mio ripostiglio atterrando dietro alla ragazza e respingendo con la mia katana il ragazzo. Sentendo il rumore del salto la ragazza si voltò con una chiara espressione di paura sul volto sussurando:"Come ho fatto a non accorgermi che ne era rimasto uno?". Appena la guardai negli occhi, però, tornò alla sua solita espressione sicura;"Grazie" disse girandosi per tornare a casa sua. "Aspetta!"dissi prendendole la mano facendo arrossire immediatamente la ragazza. "Che cosa c'è?" "Stai bene?" chiesi io completamente rosso in faccia; "Certo! Non saranno quattro stupidi a farmi del male. Mi chiamo Miriam e tu come..." Non finì di parlare che un rumore acuto coprì la sua soffice voce. Erano le sirene dell'auto della polizia e sapendo che non potevamo rimanere lì le sussurrai:"Seguimi!". Era ancora confusa dall'arrivo dei poliziotti ed inizialmente esito ma alla fine mi seguì. La portai sul tetto di un palazzo li vicino. Alla vista del panorama gli occhi di Miriam si riempiono di gioia, emozione,felicità. Solo guardare i suoi occhi faceva capire cosa stava provando in quel momento; non mi serviva parlare con lei per conoscerla ,mi bastava guardarla in quei suoi occhi ."Allora ti stavo chiedendo il nome se non sbaglio " disse rivolgendo il suo sguardo su di me. "Io sono Leonardo" dissi accennando un sorriso; mi sentivo un pó a disagio perché lei era una ragazza bellissima ed io una tartaruga mutante che viveva nelle fogne. Ero così preso da i miei pensieri che non mi accorsi che la ragazza stava per cadere dal tetto;"Attenta sei sul cornicione del potresti cadere!""Non ti preoccupare o pieno equilibri...". Neanche finì di parlare che andando su una mattonella mobile inizio a perdere l'equilibrio. In un attimo io la presi e la tirai verso di me facendoci cadere sul tetto (io schiacciato sotto e lei sopra di me). "Te l'avevo detto! " le dissi sorridendo mentre si alzava ricambiando il sorriso e restando immobile nella posizione in cui si trovava. Il tempo sembrava essersi fermato per noi due: ognuno guardava fisso negli occhi dell'altro sorridendogli. "Scusa non volevo darti fastidio" disse Miriam alzandosi; "Aspetta" dissi tirandola di nuovo verso di me. Sentivo dentro di me mischiarsi mille emozioni che venivano forgiate insieme dal mio cuore in un unico sentimento:l'amore. Dopo pochi secondi avvicinai le mie labbra a quelle di Miriam e dopo un millisecondo le mie e le sue si erano unite in un incontro chiamato bacio. Quel magico evento duro per più di un minuto e se dovessi descriverlo non potrei perché in un solo attimo ho provato mille emozioni, in un attimo sono stato la persona più felice in tutto il mondo, in un attimo il mio piccolo mondo mi sembrò diventare grande come l'Universo. Quando finì quell'attimo di amore ci alzammo da terra e ci sedemmo su un caminetto a parlare delle nostre vite e tra una risata e un'altra arrivò l'alba. "Devo andare i miei genitori avranno notato la mia assenza e saranno preoccupati". Disse alzandosi e preparandosi per scendere dal tetto. Era strano, ma anche se l'avevo conosciuta quella sera riguardandola negli occhi capivo che era un particolare importante della mia vita. "Arrivederci Leonardo" disse infine Miriam allontanandosi col sorgere del sole. Rimasi qualche secondo a guardare l'ombra della ragazza allontanarsi e poi decisi di tornare al rifugio dove avrei fatto pace con Raph e motivato la mia assenza con un'allenamento extra. Di Miriam non avrei fatto parola. Avrei lasciato i suoi occhi, i suoi sorrisi e il nostro bacio tra i miei sogni nel cassetto, perché in fondo quella sera era stato proprio un sogno. Uno di quei sogni che non vedi l'ora di rifare... Angolo dell'autrice : Come già detto nella trama, questa è una fanfiction dedicata a Mivi28/Miriam che mi aveva chiesto di pubblicare una storia dove Leo s' innamorava di lei. Anche se la descrizione è quella del personaggio di Miriam ogni fan di Leo può rivedersi un pó nella protagonista della storia. Scusate se non uso ancora l'html ma mi ostino a scrivere le storie sul cellulare. Mandate tante recensioni. Baci Blue Dreamer! ;*
   
 
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