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Autore: Aliak    09/04/2015    2 recensioni
Come poteva capire e perdonare la motivazione di tale Rancore?
***
La vergogna di Sesshomaru, era molto più profonda di qualsiasi altra cosa, non l'aveva ammessa a nessuno in vita sua, tranne alla sua adorata Rin.

Sesshomaru ricordava nettamente l'odio che aveva provato per Izayoi, e il suo bambino non ancora nato; aveva tentato di fermare la sua gravidanza. E quando il generale, ha dato la sua vita e le sue ultime forze per proteggerli, l'odio era diventato come un veleno potentissimo, che lo stava corrodendo.
***
Suo padre lo aveva avvertito, aveva cercato di insegnargli il valore della vita, ma era stato inutile; l'adolescente youkai era troppo sicuro di se, e credeva che il suo genitore in quel momento fosse nel torto..
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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I Cuccioli accolsero il ritorno di Inuyasha, calorosamente correndogli incontro, facendolo cadere a terra, sull'erba bagnata del giardino, parlandogli tutti insieme chiedendogli attenzione. Notò che stavano tutti bene, e erano felici, come li aveva lasciati prima di patire, delicatamente li avvolse in un caloroso abbraccio sentendosi meglio. 

Si sedette, e attese che gli altri uno alla volta gli parlassero, dandogli lo stesso tempo e la stessa attenzione, era solo una settimana, che era stato lontano da loro, eppure sembrava essere passato molto più tempo, per lui si rese conto che gli erano mancati, per tutto il tempo. 

Sesshumaru rimase in attesa, rimanendo in disparte guardando la famiglia riunita, ricordando che anche lui aveva accolto il padre, a ogni suo ritorno a casa, e si era rifuggiato nelle sue forti braccia, cancellando ogni paura e pensiero cattivo, che poteva essergli passato per la mente durante la sua assenza. Si ricordò di quante volte inuyasha, quando era piccolo l'aveva fatto con lui, ogni volta che visitava il loro villaggio, ma lo aveva sempre respinto invece di accoglierlo. 

Inuyasha era stato privato della gioia pura, che potesse donare un padre al suo ritorno, privato della sensazione che tutto andasse bene, per il meglio. Questo comportamento, il suo rifiuto verso il figlio, aveva portato a molte ripercussioni, nessuno dei quali Sesshumaru aveva previsto. 

Inuyasha si voltò verso di lui, guardando Sesshumaru, mentre lasciava che i figli gli dessero più libertà, in lui notò uno sguardo malinconico, il Dayoukai aprì lentamente le braccia, in un gesto di invito, poco dopo lo stava avvolgendo in quel gesto fin troppo naturale, che fino a ora non era stato così. 

Per un secondo inuyasha si chiese, cosa diavolo fosse successo, per buttarsi così fra le braccia di suo padre, come se fosse la cosa più naturale del mondo, non era stato consapevole di quel gesto, si era mosso senza prima pensarci. 

Ha preso un paio di minuti per rilassarsi, ascoltando il battito cardiaco del padre, e il suo respiro regolare, poteva percepire la forza del suo youki, non gli faceva paura gli dava un senso di sicurezza e appartenenza, lo avvolgeva come una coperta. Era forse questo aver un padre?  

Era questo che aveva percepito Sesshumaru con suo padre? Ora capiva perché si era sentito così perso, quando il generale morì; se poteva sentire il piacere provocato, dopo così poco tempo dall'accettazione, cosa sarebbe stato conoscerlo a lungo tale sicurezza e perderlo di colpo? Si domandò se potessero percepire i suoi cuccioli la stessa sensazione, quando li teneva stretti al sicuro fra le sue braccia. 

Non era la stessa sensazione che aveva provato fra le braccia di sua madre, quando lo metteva a letto. Molte volte aveva sentito lui, il desiderio di proteggerla, come aveva fatto con la sua stessa Kagome. Non aveva mai fino ad allora provato su se stesso quella sensazione, e non con tale forza in ogni caso, lo faceva sentire degno di tale esistenza finalmente. 

Sesshumaru avvertì l'emozione di Inuyasha, e mandò via i cuccioli, a prepararsi per la cena, in modo da poter dare attenzione al suo figlio. Strinse la presa su suo cucciolo, era la prima volta che aveva realizzato che inuyasha non aveva mai avuto la sensazione di protezione, da parte di un demone. Non c'era stato nessuno a addestrare lo youki del ragazzo per aiutarlo a crescere insieme, nessun demone a proteggerlo, di fatto non aveva avuto nessuna protezione da quando era piccolo. Questa era stata una grave omissione per qualsiasi creatura che avesse sangue youkai, si stupì che inuyasha fosse sopravvissuto così a lungo. 

-Tutto si risolverà mio cucciolo- disse Sesshumaru, ancora una volta temendo di rischiare il rifiuto di Inuyasha. 

-Cucciolo, Tze tu sai che sono già un padre.- 

-Questo non cambia le cose, tu sei ancora un cucciolo, siete ancora troppo giovane. In realtà lo eravate allora, non avendo ancora raggiunto i cento anni- 

-Kagome non poteva aspettare, così a lungo- 

-Questo lo capisco, e entrambi avete svolto un ottimo lavoro. I cuccioli sono eccellenti, gentili sorprendentemente educati- 

-Di questo se ne stava occupando soprattutto Kagome, mi ha sempre trattato come un cucciolo, e venivo punito ogni colta che mi comportavo male, con quella parola.- 

-Anch'io ho notato questo, doveva comunque succedere, la discrepanza di maturazione umana, e demoniaca era alta. Ma questo non ha recato fastidi, nel rendere il vostro rapporto felice.- 

-Si ho amato Kagome, e ancora mi manca molto- 

-Naturale, è solo questione di tempo, sono solo passate poche settimane- Non ci fù risposta a questo, aveva visto che Kagome era stata per molto tempo, una sorella più che una compagna. Questo tuttavia non sarebbe stato il caso riverarlo al Inuyasha, ma aveva osservato spesso il comportamento evidente di Kagome. 

Sembrava strano sorridere affettuosamente ai ricordi di Inuyasha, tanto più che alcuni di loro non erano veramente felici, giorni in cui era stato perseguitato, non solo da lui. Ma Inuyasha era sempre stato un esere libero, selvaggio anche con una grande quantità di sangue umano, non avrebbe domato pienamente il suo spirito. 

Alla fine Kagome aveva riconosciuto il fatto che mentalmente l'hanyou non avrebbe mai avuto la sua età, aveva saputo naturalmente, che fisicamente sarebbe rimasto giovane, il suo corpo sarebbe invecchiato, ma non aveva mai ritenuto che sarebbe rimasto, essenzialmente lo stesso ragazzo, che aveva incontrato. Non era di certo infantile o sciocco, ma ci sono stati molti momenti in cui si era sentita più madre, che moglie. Tuttavia non era stato un grande problema, era sempre stato un compagno amorevole, e un padre eccezionale, dando ai suoi cuccioli tutto quello che poteva, che a lui gli era stato negato. 

Sesshumau, potè prcepire che Inuyasha si era finalmente calmato, baciò lievemente la fronte del figlio in un gesto del tutto naturale, di affetto verso l'hanyou che lo colse in contropiede. Ma il momento di sorpresa svanì con una sensazione di benessere, ei due entrarono nel palazzo, dove vennero accolti dalla figura della madre di Sesshumaru. 

Inuyasha era imbarazzato, quando la vide dopotutto quello che era successo, non era stato molto gentile, la signora a sorriso gentilmente, e mise entrambe le braccia intorno ai suoi ragazzi, conducendoli nella sala da pranzo. 

-Ho passato un po' di tempo a conoscere i miei, nipoti, ed è stato una vera delizia. Tuo padre Sesshumaru, li avrebbe trovati irresistibili- 

La cena, fù molto vivace, i cuccioli era entusiasti, del ritorno del padre, e di avere la bisnonna con loro. Erano curiosi di sapere di più sulle marcature, degli Youkai e avevano trascorso la maggior parte del tempo, a chiedergli un sacco di cose sulla loro famiglia. Passarono un lungo periodo di tempo nella galleria dei ritrtti, la signora era un narratore naturale, in grado di portare storie, di varie vite dei vari antenati conosciuti. 

Dopo il dessert, la signora ha offerto di prendere i cuccioli e portarli a letto, i bambini erano stanchi e molto soddisfatti, goderono delle canzoni e storie, che conosceva, ma lo obbligarono a venirgli a dare il saluto della buona notte. Non che fosse un problema, si sentiva comunque in colpa di essere stato lontano, dopo la morte della loro madre. 

Una volta rimasti soli, ancora una volta, sesshumaru, parlò. 

-Non sei preoccupato, che mia madre si sia presa a carico i tuoi cuccioli?- 

-No- 

-Questa è una buona dose di fiducia, che donate verso qualcuno che conoscete solo vagamente- 

-Non c'è pericolo, amate i miei cuccioli, e se avessi pensato che avrebbe potuto fargli del male, l'avrei fermata- la voce di Inuyasha si era fatta decisa a quella affermazione 

-Oltretutto possono tranquillamente difendersi da soli, Kagome non ha mai amato che li formassi come demoni, ma doveva essere fatto, e sono stato più costante, di quanto avessi fatto con Shippo- 

-Che metodo di difesa gli avete insegnato? sono giovani, ei loro poteri non si sono ancora del tutto sviluppati, non mi ricordo di averli visti mai combattere- 

-Ho insegnato a loro, quello che ho imparato, la mia unica difesa per anni sono stati i miei artigli, e le mie zanne, e lo stesso è per i miei cuccioli, ma se vengono minacciati loro sono in grado di attaccare tutti insieme, nei punti vitali. Ma gli ho vietato di usarlo in gioco, è troppo pericoloso, non li lascio combattere tra di loro, per questo motivo mi sono fermato, non andando molto oltre- 

Sesshumaru sospirò ancora una volta, gli è statp ricordato il suo passato, egli si sentiva veramente rammaricato dalle sue scelte, ma non poteva far nulla di concreto per ora, per risolvere di più la situazione. Sembrava che Inuyasha era cresciuto, imparando a difendersi per non morire, ancor prima di molti cuccioli. Inuyasha guardò il padre con aria interrogativa, e Sesshumaru sorrise mestamente. 

-Sembra quasi che non abbiate bisogno di un padre, cucciolo è quasi un insulto chiedervi di accettare me, non hai bisogno del mio aiuto.- la sua voce era dolce, ma inuyasha poteva sentire, la petulante autocommiserazione. 

Inuyasha non era mai stato incredibilmente arrabbiato, non riusciva a tenere il rancore verso di lui, di rese conto che per gli inu, il legame protettivo era naturale, come quello di creare una famiglia e proteggerla a tutti i costi. Sesshumaru non aveva riconosciuto quella necessità prima di allora, come alpha era suo dovere formare un gruppo coeso, era nel suo istinto proteggere suo figlio, e la famiglia e agire in armonia con essa. 

Ma poi inuyasha si rese conto del problema di fondo, suo padre pensava che suo figlio non aveva il suo bisogno. Si ricordò che per molti anni Sesshumaru era stato da solo, ad eccezione di Jaken, e poi la presenza di Rin, aveva agito contro se stesso, aveva perseguito nei suoi viaggi solitari, si era trascurato sotto quel punto di vista. 

-Ho sempre avuto bisogno di te, sempre anche quando mi odiavi. So che non sarei qui se non fosse stato per voi, e non solo a causa della mia nascita, ma mi hai protetto in qualche modo, e sono cresciuto, anche se da lontano, avete avuto diverse possibilità per uccidermi, ogni volta se avesse voluto farlo.. hai sempre detto che dovevo morire, ma non avete mai fatto niente per terminare realmente la mia vita. Se tu avessi veramente voluto, ci saresti riuscito.- 

Sesshumaru era senza parole, non si aspettava quelle parole. 

-Vieni Inuyasha, è tempo per voi di dire buona notte ai vostri cuccioli, e poi penso che abbiate biogno anche voi di andare a letto per la notte- Prima che inuyasha otesse protestare, uno sbadiglio uscì dalle labbra, vide un sorriso compiaciuto comparire sul volto del padre. La madre entrò nella stanza, mentre si sedette su una sedia. 

-E' stata una lunga giornata per voi, e anche per sesshumaru, andate a letto, sarebbe molto saggio per entrambi, posso raggiungervi al mattino. I cuccioli vi aspettano Inuyasha. Buonanotte miei ragazzi- Aveva sorriso dolcemente, mentre loro gli avevano donato uno sguardo indignato, ma obbedirono quasi  subito senza dire una parola. 



Ps: eccomi qua con un nuovo capitolo, come ho detto per Shikon no Tama, finalmente ho avuto le ferie, e non avevo voglia di scrivere, volevo solo e unicamente godermele appieno senza pensare a nulla. Eccoci qua con il ritorno a casa, più accogliente che ci sia. Beh ci vediamo al più presto spero vi sia piaciuto. 

Un bacio
Aliak

   
 
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