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Autore: Oducchan    23/12/2008    3 recensioni
-Perché piangi?- insistette, cocciuto, per deviare un’altra possibile domanda
-Il mio amico se n’è andato, e io sono rimasto solo. E … ho paura-
Tacque, nel sentirlo parlare, e poi le sue labbra s’inclinarono,
in quello che gli umani viventi chiamavano sorriso
-Cos’è la paura?-
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio

I need light

 

Buio. Assolutissimamente buio.

Ah già. Beh, era notte.

Come sempre, dopotutto.

Quando mai nella sua vita non c’era stato buio e non era stata notte?

Nemmeno se la ricordava più, com’era la luce. Si alzò dal giaciglio, iniziando a camminare

Era vietato, proibito farlo

Ma era notte, e lui non aveva sonno, e voleva vedere cos’era.

Cos’era quella cosa che avevano tutti, tranne lui, tranne i suoi fratelli

Vita.

E s’incamminò

 

 

Era talmente buio che faceva fatica a vedere le strade

Sapeva che la gente gli passava accanto, solo perché avvertiva lo spostamento d’aria

Nessuno si curava di lui

Era invisibile,agli occhi dei viventi

Un anima solitaria, dannata, condannata nel buio.

Lui gironzolava, un po’ curioso, un po’ indifferente.

Poi, la vide

Luce

 

 

Si avvicinò di soppiatto, lentamente, quasi temesse di vederla scomparire

Era un chiarore intenso, brillante, e proveniva da un angolo della strada

La gente passava, e lo evitava accuratamente.

Anzi, avevano un’espressione che non riusciva a interpretare.

Odio?

Ribrezzo?

Terrore?

Ma lui era sempre stato attirato da quello che gli altri rifiutavano.

Si avvicinò, studiando il bagliore

Seduto a terra, le mani premute sul viso, e il petto scosso dai singhiozzi,

c’era un bambino

 

 

Una volta, gli avevano detto che lui era un bambino.

Ma lui, bimbo non lo era mai stato

Quel fagotto in lacrime, magro e sporco, era talmente diverso da lui…

Con cautela, s’inginocchiò accanto a lui

-perché piangi?- chiese

Quello alzò lo sguardo, gli occhi colmi di perle salate.

Lui trattenne il fiato, meravigliandosi per la prima volta in vita sua.

 

 

-chi sei?- chiese, la voce ridotta a un miagolio

-non sono nessuno- rispose pronto lui

Era la regola

Tu non esisti, vero, signor nessuno?

-perché piangi?- insistette, cocciuto, per deviare un’altra possibile domanda

-il mio amico se n’è andato, e io sono rimasto solo. E…ho paura-

Tacque, nel sentirlo parlare, e poi le sue labbra s’inclinarono,

in quello che gli umani viventi chiamavano sorriso

-cos’è la paura?-

 

 

-non sai cos’è la paura?- chiese il piccolo angelo biondo, fermando per un attimo le lacrime

-no, non so cos’è. È una cosa brutta?-

-sì, lo è. Il mio amico mi ha tradito e sono rimasto solo-

Lo guardò intensamente

Avvertiva un qualcosa che premeva a livello dello stomaco.

Forse aveva mangiato troppo…

…forse, voleva disperatamente vivere

-perché ti ha tradito?-

-non lo so-

 

Voleva solo, disperatamente, imparare a vivere

Voleva smettere, di brancolare nel buio

Della sua notte eterna

Voleva poter vedere quella luce

Lo prese per mani

-forza, ti aiuto a ritrovarlo-

L’angelo lo guardò sbattendo gli occhioni azzurri, cacciando le lacrime, sorpreso

-tu…non hai paura di me?-

-non so cos’è, la paura. Andiamo?-

Si alzò in piedi, e trascinò con se anche il bimbo biondo.

Era vietato, era proibito parlare o avvicinarsi

ad un umano vivente

Ma quel bimbo…diavolo, brillava

 

 

-grazie- mormorò il piccolo, titubante

-allora, da che parte è andato?-

-di là-

Indicò la zona esterna del paese, dove l’oscurità era ancora più fitta, dove il buio era ancora più penetrante

Dove molti s’erano persi e non erano più tornati

-va bene. Seguiamolo-

Partirono entrambi, correndo, lasciando indietro le case

La gente spaventata

La paura.

Corsero assieme

 

Perché Naruto emanava luce, e Sai voleva brillare come lui

 

 

-sono disposto a tutto, per ritrovare Saske. Anche a far squadra con uno come te-

 

 

-che stai facendo, sai?-

-Dipingo, Naruto-

-…-

-sai, stanotte ho fatto un sogno-

-davvero, Sai? E cosa hai sognato?-

-….-

-Sai?...-

-Naruto, ti aiuterò a ritrovare Sasuke. In cambio…mi daresti un po’ della tua luce?-

-….certo, Sai-

L’angelo biondo sorrise, riconoscente. Il diavolo nero, fece lo stesso, di rimando.

Il buio si ritrasse, alle loro spalle

Finalmente, sorse il giorno

 

 

 

Ok, l’ho scritta

Ok, non ha un senso. Però mi piace

Sai e Naruto. Li adoro, come coppia. Anche in versione “amici”.

 A presto. Besos

Vostra wolvie

 

 

 

 

   
 
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