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Autore: Randa_Zero    09/04/2015    0 recensioni
Un ragazzo entra in un vecchio edificio diroccato.
Vuole sfidare il capo perché lui è il migliore.
Ma se l'avversario che si trova davanti non è la persona che si aspetta...?
Una storia di combattimento, mistero e magari anche un pizzico di romanticismo.
Due ragazzi con un desiderio da realizzare.
Una con un passato che vuole dimenticare.
Uno con un passato che vuole salvare.
Ce la faranno? Bhe se lo volete sapere leggete la storia ;)
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lilian era nell'atrio del quartier generale del primo quartiere.
E stava combattendo.
Di fianco a lei, rannicchiata, stava una ragazzina. Giulia.
Era entrata dal tetto, sperando così di non attirare troppa attenzione, cosa che invece sarebbe successa, se avesse fatto irruzione dall'entrata principale.
Era andato tutto bene, nessuno l'aveva vista, anche dopo che aveva tirato fuori la piccolina, dalla stanza dentro la quale la tenevano rinchiusa. Poi era arrivata all'atrio.
La stavano aspettando.
Più di cento uomini in una stanza, tutti per fermare lei.
E conoscendo i suoi genitori, quelli non erano combattenti da due soldi.
Ormai, era dieci minuti buoni che combatteva, e non era riuscita a setenderne neanche la metà. In compenso si era presa più di un colpo violento per proteggere la ragazzina.
Se la sarebbe potuta cavare da sola, ma, con anche una persona da proteggere... Doveva fare in fretta: non avrebbe retto ancora per molto.
D'un tratto le porte dell'ingresso si aprirono, anzi sarebbe meglio dire che,quasi, esplosero.
Subito dopo una marea di uomini si riversò all'interno dell'edificio.
E davanti a tutti c'era Fabio.
Lilian rimase paralizzata. L'ultima persona che si aspettava di vedere li era proprio lui, sopratutto dopo quello che aveva scoperto su di lei.
Ma poi lo sguardo le corse verso la ragazzina accucciata alle sue gambe, e allora capí. Ovvio che non era li per lei.
Si riprese da quel primo momento di sorpresa e riprese a combattere, sta volta con meno foga, siccome molti dei suoi sfidanti erano occupati a combattere contro i nuovi arrivati.

Gli era bastata solo una chiamata, per radunare tutti gli umoni disponibili dei quartieri sotto il suo controllo. Non aspettavano altro che un momento per riscattarsi, dopo essere stati sconfitti nella grande guerra;  e quel momento, Fabio, gle l'aveva finalmente dato.
Poi fu lui stesso a sfondare, con un calcio, la porta di ingresso.
Entrato fu assalito da due grossi uomini, che furono, peró, subito scaraventati a terra, da due suoi sottoposti che urlando si buttarono nella mischia.
Nell'edificio regnava il caos. Uomini e donne che si menavno, e a Fabio fu subito chiara la situazione : avrebbero perso, quindi doveva fare in fretta e uscire velocemente.
Poi ad un tratto la vide. 
Il tempo si fermò.
Lilian era li davanti a lui. 
Che lo guardava stupita.
I suoi vestiti erano quasi a brandelli, sporchi di sangue ,contusioni e ferite si intravedevano sulla sua pelle. 
Come può essere ridotta cosi?! Pensò sconcertato il ragazzo.
Poi lo sguardo di lei, si abbassò, verso una ragazzina rannicchiata.
Il cuore di Fabio perse un battito. Sua sorella. Non esitó un secondo, si slanció in avanti, ma venne subito fermato da un uomo che gli piombó letteralmente addosso.
Dopodiché il tempo parve scorrere a una velocità lentissima.

Lilian si trovava davanti ad un uomo che sapeva il fatto suo, non era al suo livello, ma le ferite che aveva accumulato non le permettevano di muoversi come voleva. Si beccó un paio di pugni, che beaccarono proprio i punti che le facevano più male. Stava peró per contrattattaccare con un calcio quando notó che dietro di lei era apparso un uomo con in mano una pistola. E quella pistola era puntata verso la ragazzina.
Lilian fece tutto senza neanche pensarci, spinse la ragazzina di lato, proprio mentre il proiettile veniva sparato. 
Lilian fu colpita al fianco.
Ma non era finita, l'uomo contro il quale stava combattendo aveva approfittato della situazione e ora le aveva sferrato un calcio poderoso, all'addome, facendole sputare sangue e accasciare a terra.

Fabio comprese troppo tardi quello che era successo. Ora Lilian giaceva a terra in una pozza di sangue, suo sorella stava piangendo. E lui, lui era bloccato in quell'ammasso di gente.
L'uomo con la pistola si abbassò e afferrò il polso di Giulia, la quale si mise a strillare.
-GIULIAAA!!
Urlò disperato Fabio cercando di raggiungerla, l'uomo con la pistola esasperato, alzó la mano con la quale reggeva l'arma e la sollevó, come a voler colpire il volto della sorellina.
Ma qualcuno afferrò all'ultimo la sua mano : Lilian.
Tremante, si reggeva in piedi a stesnto, il sangue continuava a fluire dalla ferita.
Che riuscisse ancora a stare in piedi era un miracolo.
Prima che si potesse ribellare, la ragazza tirò un pugno dritto in faccia all'aggressore facendolo volare per terra. 
L'uomo che l'aveva colpita con un calcio , poco prima ,non perse tempo e la afferrò per i capelli, strattonandola verso di lui.
Un calcio lo fece però volare a parecchi metri di distanza.

Fabio era riuscito a liberarsi dal groviglio dei corpi ed era stato sempre lui, a tirare quel calcio. Per difendere Lilian.
Vedendolo, la sorella gli corse in contro abbracciandolo, e scoppiando ancora una volta il lacrime, affondò il suo viso nella camicia del ragazzo.  Fabio ricambiò l'abbraccio e, guardandola in faccia le sussurò parole di conforto, accarezzando le la testa, piano, per calmarla.
Quando sollevò lo sguardo però, la scena che lo accolse lo agghiacció.
Lilian era crollata a terra, in una pozza di sangue. 
Non respirava.

   
 
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