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Autore: YanginRuya    09/04/2015    1 recensioni
In un mondo dove esseri umani e creature soprannaturali vivono a stretto contatto, indifferenti all’esistenza di creature uguali a loro ma diverse, la popolazione vive in pace con se stessa.
Due ragazze con un’amicizia destinata a durare per sempre; ma è veramente solo un’amicizia molto profonda? O c’è qualcosa di più?
Due amiche legate nel profondo, tanto unite quanto diverse: una il capo di una banda di ragazzi con la passione per le corse in moto e con un enorme peso sulle spalle...l'altra l'amica del cuore che organizza sfilate a scuola e che non conosce veramente tutto sulla migliore amica...Buio e Luce.
La vendetta di un gruppo rivale, una sfida: la vita dell' amica in cambio di quella della sua banda.
Un modo per salvare entrambi.
Un atto di fiducia che supera l'inimmaginabile.
* * * * * *
Devo ammettere che sta storia è venuta fuori paragonando me è la mia solare amica a Naruto e Sa'ske (non vi dico chi è chi)...credo ci fosse anche Merlin e Arthur in mezzo al discorso.
(Ho messo m-preg tra le avvertenze, perché effettivamente ci sono dei personaggi figli di due uomini, ma la cosa non viene trattata, solo accennata)
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Per il compleanno della vera Luce, anche se è fra tre giorni e quest'anno non mi sono sbagliata, non sono potuta andare cmq al suo compleanno perchè ero a scuola...vi risparmio a fare che
(di solito dico che è il 16 quando in realtà è il 13...non li ho invertiti di nuovo vero?)





 
A casa tutti insieme


Buio riesce ad aprire il portone di casa senza fare troppo rumore, per sospirare quando vede le due donne di casa sedute sul divano davanti alla TV.
 
Dopo aver pianto, urlato, riso, saltato di gioia eccetera per un’ora, la ragazza mora è riuscita a convincere tutti ad andare a casa.
Ma come fare a mezzanotte passata, senza mezzi di trasporto se non una moto, con un pack che non mangia dalla sera precedente e che ha dovuto sopportare la prigionia per un giorno intero?
- Ci pensiamo noi ai tuoi amici - ha incominciato Michael.
- Sono secoli che non usiamo i nostri poteri e vorremmo approfittarne - ha ghignato divertito Lucifer.
- Non ti smentisci mai - l’ha rimproverato il compagno.
- Per questo mi ami - ha affermato convinto il moro, afferrando la nuca del compagno per coinvolgerlo in un bacio profondo e intimo.
Quando il biondo ha cominciato a strusciarsi in modo significato contro il compagno, finalmente qualcuno ha deciso d’intervenire.
- Che ne dite se noi portiamo a casa i ragazzi - si è intromesso Thanatos separando i genitori - E vi prendete una camera da qualche parte? - domanda minaccioso al padre moro.
- L’astinenza comincia a farsi sentire anche su di te? - ha ribattuto Lucy battendo sulla spalla del figlio.
- Smettila papà - lo ha supplicato il biondo.
- Che ne dite di resistere per una notte e venite a dormire a casa nostra? - ha chiesto Luce titubante.
- Per una notte non succederà niente - ha insistito la mora.
- Ci vediamo a casa vostra - ha esclamato allora Lucifer, scomparendo con le ragazze.
- Il solito - ha ribadito Miky, scomparendo poi anche lui con i ragazzi.
- Sicure che le vostre madri approverebbero? - ha domandato titubante Eros, la stessa espressione della figlia.
- Vi amano ancora - ha affermato convinta la bionda.
- E poi siete sulla terra da secoli e vi siete innamorati solo una volta, la prima e unica - ha continuato Buio - Certezza migliore di questa? - ha chiesto sorridendo.
I due angeli hanno abbracciato le figlie, contenti di poterlo finalmente fare
- Hai ragione - le ha risposto il padre - E quando si sarà risolto tutto, risponderai a un mucchio di domande - ha affermato sorridendo divertito, puntandole un dito contro.
E con un ultimo abbraccio e un battito di ali, i quattro si sono ritrovati davanti a casa, la moto affianco a loro e i nonni intenti in un nuovo bacio passionale.
 
Luce non fa in tempo a mettere piede in casa che si ritrova le braccia della madre intorno al collo
- Oh bambina mia! - esclama Shina, con le lacrime agli occhi - Grazie al cielo sei tornata sana e salva - afferma emozionata.
- Veramente dovrebbe ringraziare l’abilità e la potenza della mia nipotina - la voce scocciata di Lucifer rompe l’atmosfera, facendo alzare il volto sconvolto delle due donne.
Solo in quel momento, Miko e Shina si accorgono dei quattro angeli, le ali sparite, rese invisibili e inconsistenti, ma sempre piene della loro potenza.
- Dio ci ha graziato e ora possiamo stare con voi - continua l’Angelo Nero impassibile, non nascondendo alle nipoti l’emozione che in realtà prova - Per sempre se voi volete
- Sembra quasi che sia tu il loro compagno - lo rimprovera il figlio moro.
- Voi siete solo un extra - continua Eros, indicando i genitori - Siamo noi che le hanno abbando
Stranamente non finisce di parlare, perché la madre di sua figlia gli si è appesa al collo, le labbra a chiudere le sue; stessa sorte per il fratello.
Con il sorriso sulle labbra, Buio e Luce prendono per mano i nonni, conducendoli nella stanza che occuperanno per quella notte; lasciando i loro genitori a riappacificarsi.
- Per fortuna la mamma tiene sempre pulite le camere degli ospiti - esclama la bionda contenta.
- Già - mugugna solo la mora, vedendo con la coda dell’occhio i loro genitori entrare nelle due camere nel corridoio dal’altra parte della casa.
E dopo i convenevoli dovuti, un forte abbraccio dal nonno moro, un bacio in fronte e un - Scusate per dopo - sussurrato dal nonno biondo, le due ragazze s’infilano sotto le coperte calde del loro letto, con i loro nonni paterni nella camera affianco e i loro genitori dall’altra parte della casa.
 
Dopo neanche due ore da quando si sono coricate, le due ragazze vengono svegliate da un forte battere sul muro.
- Non ci posso credere - geme Buio accendendo la luce del comodino, la bionda che la segue - Ecco cosa voleva dire il nonno con quel “Scusatemi” - afferma scocciata - Stanno scopando come conigli! - quasi urla indignata.
- Anche i nostri genitori suppongo - considera Luce - era ora per un fratellino - scherza alzandosi dal letto.
- Io me ne vado! - esclama Buio, alzandosi dal letto e mettendosi dei vestiti pesanti.
- Dove vai? Vengo con te! - afferma velocemente l’altra, come se pensasse che l’amica la lasciasse a casa.
- Vado in officina! Dove vuoi che vada - sospira la mora, recuperando una giacca di pelle e un casco per l’amica.
- L’officina è a due passi - constata confusa Luce.
- La moto ha dovuto sopportare un salto spazio-dimensionale - spiega la più grande lanciandole una giacca - Voglio controllare che fili liscia sull’asfalto - ammette pensierosa.
- Spazio dimensionale? - ripete la bionda - È così che ti sei fermata in tempo? - chiede conferma.
- Ci sono voluti più di venti metri comunque si..andiamo - conferma, e senza fare rumore, appurando che i loro genitori stanno recuperando il tempo perduto, escono di casa.
 
Il giro notturno per controllare la moto è durato una mezzora buona e Buio ha potuto constatare che alcuni, molti, praticamente tutta la parte elettrica tranne l’accensione, è saltata; apparentemente la parte meccanica è salva.
Cercando di fare meno rumore possibile, aprono la serranda dell’officina e entrano dentro; cinque minuti e la luce generale si accende, rivelando Jack e John sulle scale che portano al piano di sopra, dove vivono con i genitori, con due grosse spranghe in mano e il volto sconvolto dal sonno.
In un battito di ciglia, Luce è attaccata al collo del fidanzato, che dopo averla presa comodamente in braccio, risale al piano di sopra, senza emettere suono.
Purtroppo Buio immagina bene cosa faranno e sospira affranta, non che non l’abbia mai fatto, me non le era piaciuto, “Non era la persona giusta” aveva detto Luce quando le aveva rivolto le sue impressioni.
- Che ci fate qui? - riesce a chiedere il biondo, sedendosi sulla comoda poltrona della ragazza.
- A casa mia stanno scopando tutti e facevano casino - risponde calma, come se parlasse del tempo, Jack si strozza quasi con la sua saliva - Ho pensato di venire qui e controllare la moto, ma penso di non volerne sapere per un paio di giorni - ammette stanca, andandosi a sedere sulla sua poltrona e il fatto che in mezzo ci sia il ragazzo è irrilevante - Questa è mia - lo rimprovera accomodandosi sul petto del ragazzo, che l’avvolge con le sue braccia forti.
- Quindi a casa tutto ok? - domanda dolcemente, cominciando a baciare delicatamente il collo della ragazza sopra di lui.
- Suppongo che d’ora in poi, mamma e zia dovranno cucinare per otto - ammette sorridendo, girandosi nell’abbraccio e mettendosi a cavalcioni sulle cosce del ragazzo, per coinvolgerlo in un bacio dolce.
- Che fai? - chiede lui, leggermente intimorito dall’audacia di Buio.
- A casa mia sono a fare tutti sesso, come Luce e tuo fratello di sopra! - si lamenta lei - Qualche bacio un po’ più profondo puoi concedermelo - risponde dopo qualche minuto e aver infilato la lingua in gola al suo ragazzo.
- Posso concederti tutti i baci che vuoi, ma non credo che a qualcuno piaccia l’idea - ammette nervoso, muovendo il bacino in modo che la mora senta la sua erezione, bloccata nei jeans che non si è tolto perché troppo stanco.
- Potremmo accontentare anche lui - propone la ragazza, spostando le mani dai morbidi capelli di Jack ai bottoni dei suoi pantaloni.
- Sei sicura? - domanda in un gemito, quando le mani fredde della sua fidanzata cominciano ad accarezzare la sua erezione.
A quella domanda però, Buio si ferma, staccandosi leggermente dalle labbra, ormai rosse e gonfie per i troppi baci, del ragazzo e si mette seriamente a riflettere sulla sua domanda.
- Questo inverno, dopo che ho scoperto la storia sui miei occhi, ho avuto una breve periodo di rabbia ceca e ho avuto una relazione puramente fisica con uno - rivela, con il volto basso dalla vergogna.
- Quelle due settimane che sei andata via per quel progetto scolastico? - la voce sorpresa e sofferente.
- È stata una coincidenza mandata dal cielo - commenta lei con un mezzo sorriso.
- Quindi tu non sei più
- No - lo interrompe prima che finisca la domanda - Abbiamo fatto solo sesso e non l’ho più sentito da quando sono tornata...non so neanche come si chiama - ammette pensierosa, Jack sospira nervoso - Jack - pigola lei dispiaciuta, accarezzandogli le guance - Mi spiace - afferma dandogli un bacio leggero.
- Ora sei mia ed è questo che conta - rivela lui, tornando a sorridere.
- Non sei arrabbiato con me? - indaga lei.
- Neanche io sono più vergine, quindi è ok...ok? - spera lui.
- Ok - conferma Buio, tornando a massaggiare il membro del ragazzo, per ridargli la durezza di prima.
Il biondo si stacca leggermente dal bacio, per togliere la maglia alla sua ragazza e a se stesso; da quel momento i vestiti diventano superflui e spariscono velocemente, dando più pelle da toccare e accarezzare ai due ragazzi.
Alla fine fanno l’amore su quella poltrona come due adolescenti innamorati, quali sono.
Si addormentano sfiniti su quella stessa poltrona, con una sola coperta di lana a coprire i loro corpi nudi e stretti tra loro, con tre o quattro preservativi, Jack non ricorda più, in meno dal nascondiglio dietro al cassetto delle chiavi inglesi.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Svegliarsi a mezzogiorno, con i crampi della fame, dopo aver fatto l'amore e poi dormito su una poltrona non è il migliore dei risvegli, senza considerare l’imbarazzo e il ritrovarsi nudi sotto una misera coperta, ma sono felici e innamorati, e per fortuna nessuno li ha beccati ancora nudi.
Jack e Buio si rivestono velocemente, appena in tempo per l’entrata in scena di Lucifer, con tanto di cipiglio nervoso.
- Cosa stavate facendo? - domanda con poco interesse, guardandosi in giro.
- Dormendo? - propone la ragazza, guardandolo curiosa.
- Dov’è tua cugina? - continua l’Angelo.
- Di sopra - rivela la mora, impensierita dal comportamento del più grande - Nonno cosa c’è? - chiede circospetta.
- Quando mi sono svegliato, non c’eravate - afferma con una scintilla di rabbia negli occhi scuri.
- Scusa se - comincia a ribattere, ma una lampadina le si accende - Eri preoccupato per noi? - propone sorridendo come un’ebete, Lucy fa una faccia disgustata.
- Dopo quello che è successo ieri, ovvio che mi fossi preoccupato - ribatte con sdegno, prima che la nipote gli salti al collo felice.
- Ma il nonno, papà e - prova a chiedere, ma il più grande la interrompe.
- Quei figli sconsiderati stavano ancora dormendo quando sono uscito - spiega tenendola sollevata tranquillamente con un braccio - mentre ho dovuto convincere Michael ad aspettare il mio ritorno - sbuffa esasperato.
Nel momento, Luce e John compaiono nella stanza, sorridenti e rilassiti.
- Ciao nonno - sorride la bionda, alzandosi sulle punte andando in contro all’Angelo Nero, abbassatosi per ricevere il bacio del buon giorno - Che ci fai qui? - domanda poi curiosa.
- Miky si è messo a preparare una colazione per un esercito, mentre io sono venuto a prendervi - spiega, posando poi lo sguardo sui due fratelli - Anche voi due.
I due ragazzi non fanno in tempo a ribattere che si ritrovano magicamente nel salotto della grande casa di Luce e Buio.
- Finalmente siete arrivati! - si lamenta l’Angelo Bianco, sbucando dalla cucina con un mestolo di legno in mano.
- Le ragazze sono sparite - la voce roca di Thanatos arriva ovattata dal corridoio, anticipandone l’ingresso nella sala.
L’Angelo della Morte sbuca da dietro l’angolo con solo i pantaloni di una vecchia tuta, seguito dal fratello biondo, nella medesima situazione.
- E ve ne siete accorti solo ora? - li rimprovera il padre moro.
- Perché te quando te ne sei accorto? - lo rimbecca il figlio.
- Sicuramente prima di te - controbatte l’Angelo Nero.
- Adesso finitela - la voce dolce di Miko arriva dalle spalle dell’Angelo biondo.
- Dovreste vergognarvi - la voce squillante di Shina a seguire l’amica.
Le due domme irrompono nella sala, i corpi seminudi avvolti dalle loro vestaglie di seta, rossa e blu.
- E comunque noi siamo qui - ammette scocciata Buio, sbucando dalle spalle del nonno con una mano alzata, seguita dalla’amica e dai due ragazzi.
In un battito di ciglia, sarebbe più appropriato dire in un battito d’ali, i due Angeli della Giustizia sono sulle figlie, per stritolarle con un sospiro di sollievo, seguiti a ruota dalle due donne.
- Amore mio è pronta la colazione? - chiede Lucifer, ignorando la scena e andando a dare un sonoro bacio casto sulle labbra del compagno.
- Eravamo sotto casa - si lamenta la mora - non dall’altra parte del mondo.
- Credo che per un paio di giorni sarà sempre così - ride divertita Luce.
- Non c’è niente da scherzare ragazze - le rimprovera l’Angelo dell’Amore.
- A parte il fatto che sarei stata perfettamente in grado di difenderci - comincia indignata Buio - volevamo dormire e lasciarvi il vostro tempo - spiega divertita - con il rumore che facevate, tutti quanti - precisa lanciando uno sguardo significativo ai nonni intenti a preparare la tavola - le due cose non potevano coincidere.
- Forse abbiamo esagerato - si scusa Eros, in imbarazzo.
- E come vi sareste difese? - indaga l’Angelo moro.
- Diciamo che i nonni mi hanno insegnato egregiamente come usare i miei poteri - spiega orgogliosa - ho una cosa parecchio affilata e appuntita che farebbe al caso mio - ammette soghignando.
- Poteri? - domandano all’unisono i due gemelli.
- Vosa parecchio affilata e appuntita? - indaga l’Angelo Nero.
- Si poteri come identificare le “cose sbagliate”, controllare le anime, identificare le aure delle creature soprannaturali, creare dimensioni alternative, salti spazio-dimensionali - elenca pensierosa - Mentre l’altra cosa è questa - afferma sorridendo.
Un attimo di concentrazione che gli occhi di Buio diventano rossi e un fumo nero si condensa sulla sua mano, andando a solidificarsi in una spada, tutta nera.
- Questa è nuova - ammette sorpreso l’Angelo Nero, cominciando ad analizzare l’arma.
- Lascia stare tua nipote e vieni a fare colazione - lo riprende il compagno, trasinandolo in cucina per il colletto della camicia nera che indossa - A TAVOLAAA!!! - urla poi, ai presenti rimasti in salotto.
In un battito di ciglia, gli occhi della ragazza mora tornano neri e la spada scopare.
Saltellando e sorridendo, si dirigono tutti in cucina; a più tardi le stranezze della loro famiglia, ora è tempo di stare insieme e sorridere.





Angolo per me
Salve a voi popolo di EFP.
Cominciamo col dire che questo capitolo era pronto da un pezzo, ma tra l'influenza, Pasqua, vacanze con l'Anima gemella mancata, di nuovo influenza, non sono riuscita a pubblicarlo prima.
Rileggendo le ultime righe mi sono resa conto che potrei finirlo qui, ma resterebbero un mucchio di cose in sospeso e io saprei anche che scrivere nell'Epilogo.
Voi che dite? Uno spiegazione a quei poveri genitori e fidanzati, magari anche al pack, gliela diamo?
  
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