Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |      
Autore: Kore Flavia    10/04/2015    0 recensioni
Le labbra fremono debolmente alla vista di quel sangue sulle tue mani. I canini affilati si stringono sulle labbra rosse come ciliegie mature facendone sgorgare piccoli rivoli sanguigni. Sangue. I tuoi occhi sembrano vedere solo questo nell’arco di un chilometro e il corpo trema. [...]
La luna splende sopra i vari edifici. Se tu la guardassi noteresti che è più grande del solito, è una strana coincidenza penseresti, ma tu non la stai guardando. Non ti interessa quel particolare mentre sei riversa sul terreno. [...]
-Se essere umano significa questo allora no, grazie, voglio morire da mostro- Ribatte indicando l’asfalto insanguinato e i corpi esanimi riversi a terra.[...]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note d'autore: Forse ho stravolto l'idea che avete dei vampiri, ma il fatto che vengano rappresentati in modo così... non mi viene un termine nei libri disturba altamente.
Senza offesa verso nessuno, è una mia idea personale


LA LUNA DI SANGUE


Le labbra fremono debolmente alla vista di quel sangue sulle tue mani. I canini affilati si stringono sulle labbra rosse come ciliegie mature facendone sgorgare piccoli rivoli sanguigni. Sangue. I tuoi occhi sembrano vedere solo questo nell’arco di un chilometro e il corpo trema. Non per il freddo, ma per la paura. Per la paura di ciò che sei, di ciò in cui ti sei trasformata da un momento fa ad ora.
Ti porti una mano tremante all’altezza del petto e lo senti battere talmente lentamente, che sembra non battere affatto. Forse te lo stai solo immaginando, ma sembra che quello si sia bloccato da quando ti sei svegliata. Però vuoi continuare ad ascoltarlo, lo vuoi immaginare mentre batte velocemente sotto la pressione della tua piccola mano.
Cadi sulle ginocchia il dolore nelle giunture non arriva neanche al tuo cervello, sei troppo presa da ciò che hai davanti. I corpi sono mutilati, squartati e il sangue che sgorga dalle innumerevoli ferite si riversa sull’asfalto nero di quella strada. La luna splende sopra i vari edifici. Se tu la guardassi noteresti che è più grande del solito, è una strana coincidenza penseresti, ma tu non la stai guardando. Non ti interessa quel particolare mentre sei riversa sul terreno.
Sei colta da spasmi, pensi che lo shock possa ucciderti, eppure non accade. Sembra quasi che più nulla possa ucciderti se non la sete. Sete di sangue umano, sete di ciò che i vampiri bramano come la vita stessa, loro che vivi non lo sono più.
Le gambe tremano e sembrano non volersi più fermare, come le braccia e tutto il resto del corpo. Ma al rintocco della mezzanotte il tuo corpo s’immobilizza e annaspi mentre cerchi di riprendere fiato. I tuoi nuovi canini ti graffiano l’interno del labbro e nella bocca si riversa il sapore metallico del sangue. Sulle tue labbra nasce un sorriso disperato, il sapore succulento lo inghiotti rapidamente e deglutendo senti la gola raspare.
-Fai pena. – Dice una voce sopra di te, alzi leggermente lo sguardo e vedi una figura scura stagliarsi contro la luce della luna. Strabuzzi gli occhi per abituarti alla luce dell’oscurità e lo vedi chiaramente. Un ragazzo, la pelle diafana e i capelli neri come le ali di un corvo, si piega sopra di te e ti passa una mano intorno alle spalle aiutandoti ad alzarti. Tu traballi e inciampi, ma lui ti sostiene. Capisci subito che non è umano, gli occhi arrossati sono iniettati di sangue. Dello stesso colore del liquido che si continua a riversare per le strade, sangue che hai fatto uscire tu.
-Dai vieni. – Tu annuisci obbediente, ti fai pena. I vestiti sono ridotti a brandelli e il mento è macchiato di rosso. Senti che le forze ti stanno abbandonando e decidi di abbandonarti con loro. Ora c’è quello sconosciuto a badare a te e, sicuramente, non lascerà morire un suo simile.
-Io voglio tornare umana. – Mormori e ti appoggi maggiormente a lui. L’essere s’irrigidisce e si ferma, le braccia si tendono divenendo un fascio di muscoli.
-E pensare al tuo tornaconto personale? Al ricoprirti di ricchezze anche se la tua vita sarà incredibilmente breve? – Il tono di voce è freddo, ma tu lo noti. Noti quella punta d’asprezza che quel ragazzo sembra aver impregnata negli occhi.
-Almeno saresti vivo. – Rispondi più a te stessa che a lui. Eppure non sei affatto convinta della tua risposta, la voce, infatti, ti esce fievole e spezzata. Le gambe cedono e tu inciampi nuovamente e anche questa volta lui ti sostiene. Deve esservi passato anche lui oppure ti avrebbe lasciato dove ti ha trovato. Non si sarebbe preso la pena di trascinarti per strada, rischiando pure di far sorgere sospetti su di sé.
-Se essere umano significa questo allora no, grazie, voglio morire da mostro- Ribatte indicando l’asfalto insanguinato e i corpi esanimi riversi a terra. Fa una smorfia di disgusto e ti osserva. –Sono troppo fragili e miseri per vivere. Eppure credono di essere i più potenti. Il futuro. – Scuote la testa distogliendo lo sguardo dal tuo prima di continuare:
- Non vale la pena tornare indietro: tu non guardarti indietro mai. Dimentica i tuoi cari, i tuoi amici ora non valgono più nulla. – Il suo sguardo si ferma a guardare davanti a sé e tu lo segui e ciò che vedi ti sconvolge. Vedi il mondo per ciò che è davvero. Quel che prima non notavi ora si fa evidente davanti ai tuoi occhi e inizi a singhiozzare.
-Per vedere certe cose si deve morire e superare i confini della morte, ragazza. Lo imparerai presto che i vampiri vedono più di chiunque altro. – Finisce lui stringendoti a sé.
-Tutti superano una fase del genere, ragazzina. Ti passerà. – E ti sorprende l’abbraccio che ti dona in seguito quel ragazzo. Perché tu ti senti estremamente fragile sotto quella luna rossa come il sangue. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Kore Flavia