Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: tixit    10/04/2015    2 recensioni
Viktor Krum racconta una storia: come e perché ha invitato Hermione Granger al Ballo del Ceppo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Vicktor/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DISCLAIMER: Questa storia si basa su dei personaggi creati da JK Rowling e posseduti da lei e dalle varie case editrici che ne hanno regolarmente pagato i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo con lo scopo di divertire me e altre persone come me.

NOTE: fa sempre parte di un gruppo di miei storie vecchissime, che stavano su fanfiction.net, con il mio nick di allora.
Era nata perché allora seguivo il forum di Sugarquill (una vita fa) e in molti dicevano che lui era troppo vecchio per Hermione (meno di Severus, d'accordo, ma sempre troppo vecchio) - il film non era minimamente uscito e quindi ognuno era libero di immaginare questi due o come adatti o come inadatti.
Mi faceva piacere risistemarla e riproporla.

 

 

Il mio nome è Krum, Viktor Krum

Capitolo 1
Il mio nome è Krum, Viktor Krum, e voglio narrarvi una storia.

 

Mi chiamo Krum, Viktor Krum.
E voglio narrarvi una storia.

Secondo me è un bel nome, Viktor: significa vincitore, e chi me lo ha dato pensava che sarebbe stato di buon augurio.
E a me, in un certo senso, ha portato molta fortuna: ho avuto una opportunità. Non capita spesso e non a tutti.

Ho lasciato il mio paese in un giorno d'inverno, con un vento a 20 gradi sotto zero, che prendeva a calci il mondo - l'anno scolastico era già iniziato, ma qualcuno aveva rinunciato ad una borsa di studio, e loro avevano chiamato me.

Ero disposto?


Il gufo non ebbe neanche il tempo di riposarsi per quanto velocemente compilai i moduli.

Ero disposto?

Non c'era neanche bisogno di chiederlo.

Avevo passato gli ultimi 3 anni a fare molte cose: anzitutto studiare la lingua ufficiale di Durmstrang, con tutti i suoi verbi irregolari, nella speranza di venire accettato come borsista – non è facile: ogni scuola di magia per prima cosa accetta i maghi della sua zona, che, se hanno i necessari requisiti, vengono iscritti di diritto,  e poi, se c’è posto, prende in considerazione anche gli altri.
Per chi non è inglese, francese, o tedesco, le opportunità si riducono.

Per un Bulgaro è una faccenda complicata.

Poi il mio tempo si consumava a studiare magia, a casa, con mia madre, per non perdere il passo: ci si può presentare anche da privatisti per sostenere certi esami, non so se lo sapete, si chiama Educazione Familiare.
Però preparasi agli esami, in questo modo, è più dura: mia madre è una strega in gamba, ma non è una specialista di ogni branca della magia... così, alla fine, studiavamo tutti e due insieme, alla sera, chiusi in una stanza, con la luce fioca delle lampade ad olio.

Perché di sera? Perché non di giorno?

Perché di giorno frequentavo una normale scuola Babbana in Bulgaria: un'istruzione è importante, e, nella vita, non si sa mai.
Ma questa, signori, è un'altra storia, e non è quella che vi voglio narrare.

Nel tempo libero, poco, annusavo le rose, che, nel mio caso, voleva dire solo una cosa: volare.

Mia madre accendeva i fuochi sullo spiazzo vicino al bosco - abitavamo in campagna, per fortuna.
Per fortuna, dico, per la faccenda del volo, perché la mattina, mentre andavo a scuola, con tutta quella strada da fare, tra ghiaccio e neve d'inverno, e fango in autunno e in primavera, non mi sentivo proprio così fortunato.
 

Perché i fuochi?

Per scacciare i lupi, diceva mia madre.

Per farmi compagnia, dico io - lei è sempre stata una donna un po' ruvida. Ma questo lo dico ora: quando ero lì ero felice di questa nostra abitudine e ho sempre fatto finta di credere alla storia dei lupi.
Non è su queste cose che si misura la Verità, mi pare. Non la mia, comunque.

Avrei anche fatto finta di credere a Babbo Natale per farle piacere.

Non facevo nient’altro? Scuola studio e volo?

Ero un ragazzo, facevo anche altro: guardavo le ragazze.

A volte coi miei amici ce ne stavamo seduti sul muretto vicino al fiume, aspettando l'uscita delle ballerine dalla scuola di danza, le ragazze più carine che avessimo mai visto e con dei movimenti, anche mentre sciamavano tranquille verso casa... la grazia del volo sulla terra.

E non mi piaceva solo osservarle.
Ma anche questa è un'altra storia e non è quella di stasera.

Così, quel giorno, in mezzo a tutto quel vento e quella neve, mi ritrovai alla stazione.
Avevo una borsa di studio, una bacchetta nuova di zecca, e gli abbracci e le lacrime di mia madre – tutta merce rara.

No, non ci sono altri uomini in famiglia oltre me. Mi pare chiaro.
Ma questa, signori, è un'altra storia.

Queste quattro sono tutte cose che ancora posseggo e, tra tutte le possibili fortune, questa mi pare quella di maggior valore: ero povero, e lo sapevo molto bene.
Ma dentro di me ero ricchissimo.

E sapevo anche questo.

 

In mano avevo il biglietto per Durmstrang , e per quanto non sia cieco e veda chiaramente che c'è di meglio rispetto a Karkaroff in questo mondo, so bene che a Durmstrang devo moltissimo e non me ne dimenticherò. Un uomo paga sempre i suoi debiti.

Volete sapere del Quidditch? Come poi io sia diventato una stella in questo sport?
Non è un segreto, è solo... che è un'altra storia.
Non è questa la storia che vi voglio raccontare: questa è la storia di come e perché ho invitato Hermione Granger al Ballo del Ceppo

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: tixit