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Autore: Riza28    23/12/2008    8 recensioni
Poi ad un tratto una strana fitta mi aveva colto, il pensiero di quella piccola scatolina nera ancora dentro la mia tasca; avevo paura, paura di quello che avrebbe potuto rispondermi, paura della sua reazione. Ci sarebbero stati mille motivi per dirmi di no.. volete sapere cosa preoccupa tanto Inuyasha? non vi resta che leggere!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo sdraiato sul ramo più alto di un albero, vicino al vecchio pozzo mangia ossa e non aveva ancora smesso di guardare quella scatolina nera che tenevo tra le mani.
Erano ore che me la rigiravo tra le dita e non mi ero ancora deciso a scendere da quel ramo.
Quando finalmente avevo preso un bel respiro e con un balzo avevo raggiunto il pozzo ‘ forza, andrà tutto bene ‘ mi ero detto ed ero saltato dentro quella grossa cavità buia, ritrovandomi in pochi secondi a salire una scala fatta di corda.
Avevo infilato la scatolina in tasca ed ero uscito dal piccolo tempio e quello che mi ero trovato davanti mi aveva lasciato senza fiato.
Kagome era in piedi, stretta nel suo kimono verde, con dei fiorellini gialli e azzurri ricamati ai lati; portava un cerchietto anch’esso verde, i capelli lunghi e corvini sciolti sulle spalle e il viso sorridente, era bellissima.
La cosa più meravigliosa su cui i miei occhi avrebbero mai potuto posarsi.
Mi ero appoggiato allo stipite della porta e con le braccia incrociate ero rimasto a fissarla; era perfetta, in mezzo ai ciliegi in fiore, il sole caldo che ancora era alto nel cielo e lei.. lei oscurava tutto, attirava l’attenzione ed era impossibile notare qualsiasi altra cosa li vicino, anche se ci fosse stato un diamante.
Mi ero goduto a fondo quei minuti in cui mi ero saziato della sua immagine e silenziosamente mi ero avvicinato alla sua figura girata.
L’avevo abbracciata da dietro, inspirando a pieni polmoni l’odore dei suoi capelli.. vaniglia, sapeva che l’adoravo quel profumo e consapevole che oggi sarei andato da lei aveva usato quello shampoo; era sobbalzata al mio tocco improvviso e si era lasciata andare sul mio petto
“ Inuyasha “ mi aveva chiamato felice, intrecciando le sue mani con le mie
“ ciao amore “ le avevo permesso di girarsi, mi aveva accarezzato il viso, mettendosi sulle punte per avvicinarsi alle mie labbra.
L’avevo baciata dolcemente, un bacio ingenuo, casto, mi ero solo saturato del suo profumo e del suo contatto, la sua pelle così morbida e liscia.
“ sei venuto “
“ dopo tre giorni non ce la facevo più a non vederti. Vieni “ l’avevo presa per mano e ci eravamo seduti ai piedi del Goshimboku; lei con la schiena appoggiata al mio petto, mi aveva preso le mani e se le era appoggiate al ventre più gonfio dall’ultimo volta che l’avevo accarezzato, ormai si poteva già intravedere il rigonfiamento dalla stoffa
“ senti “ mi aveva detto semplicemente, mentre con le mani seguiva una linea immaginaria che solo lei conosceva; mi ero lasciato cullare da quella sensazione così calda, fino a quando sorpreso non avevo staccato le mani
“ Kagome… si.. si.. si è mosso, l’ho sentito “ avevo detto spaventato e lei aveva riso divertita della mia faccia
“ lo so, io l’ho sentito per la prima volta ieri sera, non è bellissimo? “ avevo annuito come un imbecille e lei aveva riportato le mie grandi mani sul suo ventre
“ sento il cuore “
“ davvero?? “ le avevo sorriso e avevo sentito crescere dentro di me un’emozione mai provata, mio figlio.. lei portava in grembo mio figlio e nulla poteva essere più stupendo.
La donna che amavo.. che avevo amato in quella notte stellata, ora cresceva dentro di se la creatura che mi avrebbe chiamato papà, che mi avrebbe guardato con i suoi occhi grandi, facendo qualche verso incomprensibile e sorridendomi.
Ero stranamente orgoglioso e dentro provavo un’esplosione di gioia “ sei bellissima oggi “ le aveva detto all’improvviso, sentendola avvampare; era arrossita come se fosse stata la prima volta, nonostante l’avessi già vista nuda, nonostante ci fossimo già baciati migliaia di volte, nonostante le avessi detto che era bellissima altre centinaia di volte
“ sono comoda con il kimono, anche se non posso stringerlo tanto, ma mi lascia più libera, mi sento più a mio agio e poi so che ti piace quando l’indosso “ le aveva baciato i capelli
“ grazie “ mi aveva sorriso e insieme avevamo continuato ad accarezzare la sua pancia un pochino gonfia.
Poi ad un tratto una strana fitta mi aveva colto, il pensiero di quella piccola scatolina nera ancora dentro la mia tasca; avevo paura, paura di quello che avrebbe potuto rispondermi, paura della sua reazione.
Ci sarebbero stati mille motivi per dirmi di no: per prima cosa ero un mezzo demone e poi non potevo darle la felicità che meritava, non potevo darle le comodità che aveva nel suo mondo anche nell’epoca Sengoku e sicuramente, dopo la nascita di nostro figlio, avrebbe dovuto affrontare qualcosa che mi sforzavo a tutti i costi di non ricordare; quello che aveva vissuto mia madre trovandosi sola e con un mezzo demone da crescere.
E più ci pensavo e più mi convincevo che Kagome non meritava tutto questo, lei meritava la perfezione, le cose belle e una vita tranquilla, con qualcuno che l’amasse senza ostacoli, perché tra di noi ce n’erano tanti.
Senza dubbio io l’amavo più della mia stessa vita, ma lei non era della mia epoca ed era ancora così bambina, così fragile che quando la toccavo avevo paura si potesse rompere tra le mia dita ed era così gentile e piena di amore che io non la meritavo affatto.
“ sei pensieroso, che cosa ti preoccupa? “ e dio! Mi conosceva come le sue tasche, era impressionante quanto riuscisse a capirmi senza che io dicessi o facessi nulla che potesse farle capire qualcosa
“ devo chiederti una cosa importante “
“ che cosa è successo? Sei strano.. “ l’avevo girata, in modo che mi guardasse negli occhi; era preoccupata, gli e lo leggeva in faccia e io ero ancora più terrorizzato di lei.
Con una calma straziante avevo tirato fuori dalla tasca la scatolina nera e appena i suoi occhi si erano posati sull’oggetto che tenevo tra le mani l’avevo vista aprire gli occhi sbalordita, quasi incredula
“ tu..tu.. “ aveva balbettato indicando le miei mani
“ ti prego fammi parlare, non so se potrei riuscire a dirtelo un’altra volta.. “ lei aveva annuito
“ Kagome.. ci ho pensato a lungo e.. ti amo ed è una cosa inspiegabile con quanta forza io ti desideri e voglia stare con te; ho paura di perderti, perchè da quando sono in vita tu sei la cosa più bella che mi potesse capitare, sei la più preziosa e la più importante, ed è per questo che ti voglio chiedere se tu.. vuoi.. vuoi sposarmi? “ le avevo chiesto aprendo la scatolina e lasciando che un anello argento coperto da alcuni diamanti facesse la sua apparizione.
Era rimasta zitta e si era portata le mani davanti alla bocca; stavo morendo! Tutto quel silenzio mi stava facendo impazzire e quando poi avevo visto le sue guance rigate dalle lacrime avevo sentito il mio cuore spezzarsi.
“ amore mi dispiace, non volevo farti piangere, ora la metto via subito, fa finta che non ti abbia chiesto nulla “ l’avevo cercata di tranquillizzare rinfilandomi la scatola nella tasca, ma lei mi aveva fermato
“ no.. no…” singhiozzava in preda alla disperazione
“ no cosa? “ “ no.. Inuyasha no… mi dispiace “ crack… eccolo… il mio cuore si era totalmente rotto in due
“ non ti preoccupare… ti capisco “
“ no, non capisci nulla! Baka! Sì! “ è???? Io non ci stavo davvero capendo più nulla
“ sì o no? “ “ mio dio! “ si era buttata tra le mie braccia e mi aveva baciato il viso delicatamente
“ sì, sì e mille volte sì!!!!!!!! “ era esplosa in una risata cristallina e io mio ero sciolto completamente
“ allora mi vuoi sposare? “ le avevo chiesto per esserne sicuro
“ sì! Dammi quell’anello, deve stare sul mio dito, non nella tua tasca “ avevo sfilato il piccolo anello e l’avevo infilato al suo dito.
Lei aveva gridato dalla gioia, buttandosi sopra di me e facendomi cadere per terra
“ Kagome il bambino… “ dicevo preoccupato
“ sta bene! Meglio di noi! Ma ti rendi conto? Ma.. come hai fatto? quando? “
“ prima di tutto rimettiamoci seduti che ti potresti fare male “ lei aveva sbuffato ma aveva obbedito
“ poi una domanda alla volta “
“ come hai fatto a prendere l’anello? “ “ devi ringraziare Sota, mi ha aiutato lui.. e tua madre.. “
“ oh mio dio! Non ci posso credere.. “
“ sei sicuro? “ “ che cosa? “ forse non avevo capito bene
“ sei sicuro di volermi sposare? “ questo avrei dovuto chiederglielo io
“ mai stato più sicuro di qualcosa, e tu? “
“ non avrei mai avuto dubbi! Credevo non me l’avresti mai chiesto!!! “
“ avevo paura che mi dicessi di no “ le avevo confessato chinando il capo; mi aveva alzato il viso e aveva inchiodato i suoi occhi infuriati nei miei
“ stupido! non pensare mai più una cosa del genere, capito?? Ti amo, come non potrei mai amare nessuno e aspetto tuo figlio, nostro figlio! Sei la cosa più bella che mi potesse capitare e tutto quello che voglio… “ le lacrime avevano ripreso a scenderle
“ è stare con te… non abbandonarmi Inuyasha, io ti amo.. “ l’avevo stretta tra le mie braccia, baciandole la fronte
“ amore non potrei mai lasciarti sola, ti amo e tu e il bambino siete tutta la mia vita, quindi basta piangere.. “ aveva annuito asciugandosi gli occhi e sorridendomi radiosa
“ ti amo Inuyasha e non vorrei altro dalla vita “
“ anche io ti amo Kagome, vieni qui.. “ l’avevo fatta appoggiare nuovamente al mio petto ed ero tornato ad accarezzare il suo ventre, mentre lei elettrizzata programmava le nostre nozze.
Ero completo, non mi sentivo più mezzo.. mezzo demone, mezzo uomo, mezzo.. ora non più.
Stavo con la mia metà e presto ci avrebbe raggiunti la cosa più speciale della nostra vita, il frutto del nostro amore.
Non desideravo altro che stare con loro per sempre, fiero del fatto che avrei avuto un figlio mezzo demone e fortunato perché stavo con la donna più bella e speciale che fosse mai esistita.

Lo so, non è un granchè, è solo una shot con la quale volevo ringraziarvi di cuore per avermi seguito e con la quale ci tenevo molitssimo a farvi i miei MIGLIORI AUGURI!
Prendetela come una sorta di regalino, sperando che tutto sommato mi sia uscito qualcosa di buono, spero vi piaccia e di non avervi deluso!
Ci tengo molto al vostro giudizio e davvero ci tengo ad augurare un meraviglioso natale a tutte le persone iscritte in questo sito e un augurio speciale a chi segue le mie storie, chi commenta e chi le legge e anche chi le ha messe tra i preferiti!
Spero che il 2009 possa essere per voi, come spero anche per me, un anno meravigilioso e pieno di sorprese!
Quindi vi lascio con un grosso augurio e un bacione gigante!!!!!!!! ^-^
  
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