Prompt
#6: “Rhaena non mi piace.”
La
vide camminare lungo il corridoio del Fortino, pestando
i piedi con furia,
gli occhi che
sembravano mandare lampi d’odio.
-
Complimenti, é proprio l’andatura di una Lady
– ironizzò,
guadagnandosi un’occhiataccia.
Tuttavia
non gli rispose, segno che doveva essere davvero
infuriata.
L’affiancò,
tenendo il passo e guardandola con
preoccupazione. Di solito, anche quando si arrabbiava, si confidava
sempre con
lui. Perché quel giorno non ne voleva sapere?
-
Nym. Nym, per favore, fermati. –
Le
bloccò il polso, con gentilezza, costringendola a
voltarsi verso di lui.
-
Lasciami, Jace. –
Scosse
la testa. – Non finché non mi dici cosa
c’é che non
va. –
-
La odio. Odio quell’essere insopportabile di Rhaena.
Sempre perfetta, con modi da vera nobildonna, abituata a guardarmi
dall’alto in
basso perché lei sposerà
qualcuno in
cui scorre il sangue del drago mentre io avrò solo uno
stupido leone dorato. –
-
Rhaena non mi piace –, decretò seriamente, - Non
mi é mai
piaciuta e mai mi piacerà. –
-
Eppure la sposerai – osservò aspramente.
-
Così come tu sposerai un Lannister. Non l’ho
deciso io e
la mia futura moglie non deve piacermi per forza. Siamo Targaryen, ci
si
aspetta fuoco e sangue da noi, non amore. –
[198
parole]
Prompt
#7: “Scommetto quello che ti pare che Vermax non
starà mai al passo con Demor.”
“E se vinco io?”
Avevano
appena finito di sistemare le cinghie che
assicuravano le loro gambe alla sella dei rispettivi draghi quando
Nymeria gli
rivolse uno di quei suoi sguardi. Erano sguardi diversi dai soliti, un
tipo che
aveva soprannominato l’occhiata.
E l’occhiata
era tremenda perché gli faceva tremare le gambe e ribollire
il sangue nelle
vene, risvegliando qualcosa che avrebbe dovuto essere celato e starsene
tranquillo nei pantaloni di pelle. Deglutì dolorosamente,
sforzandosi di
pensare a qualcosa di diverso dall’immagine del corpo
dell’amica premuto contro
il suo.
Era
la pubertà, gli aveva spiegato ridendo Corlys Velaryon,
quando aveva osato confidargli ciò che da un po’
di tempo lo tormentava.
-
Perché mi guardi così? – gli chiese,
inarcando un
sopracciglio con aria perplessa.
-
Perché conosco quell’occhiata. Cosa hai in mente?
–
Non
era del tutto una bugia ed era sicuramente meno
imbarazzante dell’altra verità.
-
Mi chiedevo se ti andasse di fare una scommessa. –
-
Di che genere? –
-
Di questo genere. Scommetto quello che ti pare che Vermax
non starà mai al passo con Demor. –
Annuì,
meditabondo. I loro draghi avevano solo un anno di
differenza, erano quasi alla pari.
-
E se vinco io? –
Nymeria
scrollò le spalle, ridendo: - Sì, certo, continua
a
sognare. –
Poi
spronò Demor ad alzarsi in volo con una lieve pressione
dei talloni. Vermax li imitò all’istante.
Aveva
un’idea piuttosto precisa di cosa avrebbe chiesto in
premio in caso di vittoria.
[234
parole]
Prompt
#8: “Quello é la Piovra Rossa? Wow.”
Era
la prima volta che Dalton Greyjoy metteva piede ad
Approdo del Re da quando Jace aveva memoria. C’erano
innumerevoli storie che
circolavano sul Lord delle Isole di Ferro. Si diceva che avesse guidato
una
nave lunga a cinque anni e che a dieci anni avesse preso parte alla sua
prima
razzia, che a soli quattordici anni avesse collezionato ben quattro
mogli di sale
e che amasse tre cose: il mare, la spada e le donne.
Nessuno,
però, aveva mai accennato al fatto che fosse bello.
Lui
stesso non ci aveva fatto minimamente caso, trovandosi
davanti quei tratti virili e gli occhi grigi come l’acciaio
di Valyria, ma lo
sguardo di Nymeria diceva chiaramente che a lei questo dettaglio non
era
sfuggito.
-
Quello é la Piovra Rossa? Wow –
sussurrò piano, gli occhi
viola che scrutavano il giovane lord dalla testa ai piedi con evidente
ammirazione.
Dalton
sembrò accorgersi di lei, perché si
voltò a regalarle
un sorriso e un piccolo ammiccamento. Poi la scrutò dalla
testa ai piedi con
lentezza, soffermandosi in corrispondenza della scollatura
dell’abito in
broccato blu che indossava quel giorno.
Nymeria
avvampò, presa in contropiede, ma un sorriso
compiaciuto le increspò le labbra voluttuose.
-
Smettila di fare la civetta con quel pirata –
sibilò
Jacaerys, sbuffando contrariato.
-
Non é un pirata, é il Lord delle Isole di Ferro
– lo corresse,
imperturbabile.
-
Un titolo nobiliare non cambia ciò che é: un
pirata
arrogante che ti guarda in modo indecente. –
Nymeria
rise, scoprendo i denti candidi e perfetti.
-
Sei geloso, Jace? –
-
Naturale, non mi piace che guardi così la mia migliore
amica – replicò svelto.
[270
parole]
Prompt
#9: “Devi proprio smetterla di farmi prendere questi
colpi.”
Erano
usciti per un volo serale. Un’idea di Nymeria, che
aveva bisogno di stare lontana dal palazzo se voleva sperare di
riuscire a non
strangolare Rhaena con le sue mani. Così adesso sfrecciavano
nel cielo sereno,
il cui colorito aranciato annunciava l’arrivo imminente del
tramonto.
Jace
aveva accettato l’idea con piacere perché, ora che
Gideon Lannister aveva messo piede ad Approdo del Re per conoscere
meglio la
sua promessa sposa, il tempo che poteva passare in sua compagnia si era
ridotto
drasticamente.
Spronò
Vermax per affiancarsi a Demor. Era bello volare in
sua compagnia, lo faceva sentire inebriato dall’adrenalina e
da qualcos’altro
che non sapeva descrivere con precisione. Si chiese se anche Aegon il
Conquistatore si fosse sentito in quel modo mentre volava al fianco
delle
sorelle.
Fu
un attimo e poi Demor precipitò verso la distesa
dell’oceano
sotto di loro. Cadde in picchiata, gelandogli il sangue nelle vene.
Spinse
Vermax verso il basso, cercando di arrestare la
caduta del drago di Nymeria, ma la forza d’attrito con
l’aria giocava a suo
sfavore.
Poi,
rapido come era accaduto, Demor si arrestò a un paio di
metri dalla superficie marina e si alzò nuovamente in volto,
battendo
rapidamente le possenti ali rosse.
Nymeria
rise, indicandolo. – Dovresti vedere la tua faccia,
é
impagabile. Pensavi davvero che mi sarei schiantata in mare? –
Jace
non rise, serrando le mani sulle scaglie di Vermax per
impedirle di vedere quanto gli tremassero.
-
Dai, Jace, era solo uno scherzo. Guardami, sto bene –
insistè, allargando le braccia.
-
Mi hai spaventato – replicò, secco.
-
Scusa, giuro che non pensavo che avresti rischiato un
attacco di cuore. Allora mi perdoni? – chiese, sbattendo gli
occhioni viola con
aria supplichevole.
Era
impossibile resisterle quando lo guardava in quel modo.
- D’accordo -, cedette, - Ma devi proprio smetterla di farmi prendere questi colpi. –
[303
parole]
Prompt
#10: “Mia madre dice che i Draghi non tremano mai, ma con te
é diverso.”
Nymeria
amava l’astronomia. Era capace di stare ore intere
in silenzio, a osservare la volta celeste, in contemplazione.
Lui
non c’aveva mai visto nulla di particolare. L’unica
cosa
che lo colpiva era il modo in cui lo sguardo di Nym
s’illuminava mentre
osservava quelle piccole palle di luce. Devozione pura, la stessa
espressione
che riservava a Demor. Jace aveva pregato incessantemente gli Dei
affinché lo
rivolgesse anche a lui.
-
C’è l’eclissi, l’avevo
completamente scordato – saltò su d’un
tratto, uscendo dalla finestra della sua stanza e arrampicandosi con
l’agilità
di una gatta sul tetto poco più sopra.
E
a lui non restò altro da fare che seguirla in quella folle
arrampicata.
Sedettero
vicini, le braccia che si sfioravano quasi per
caso. Nymeria teneva la testa verso l’alto, ammaliata dalla
vista, mentre lui
non poteva fare a meno di osservare quegli arti, celati dal tessuto
sottile,
che si sfioravano con sempre più frequenza.
Erano
lì da un tempo infinito, probabilmente ore, quando la
sentì tremare contro di lui. Spavaldo, decise di imitare
ciò che Rhaegal aveva
fatto con Raya Stark. Le passò un braccio intorno alle
spalle, stringendola a sé.
-
Stai congelando – le sussurrò, a mo’ di
spiegazione,
quando si voltò a guardarlo con aria interrogativa.
Senza
obiettare, Nymeria si accucciò contro di lui,
posandogli la testa sulla spalla.
Il
profumo delicato della sua pelle gli raggiunse le narici,
deliziandolo. Non era neanche lontanamente vicina quanto avrebbe voluto
lui,
oppressi com’erano da quegli stupidi vestiti, ma sapeva
accontentarsi.
-
Jace, sei sicuro di non sentire freddo? Mi é sembrato di
sentirti fremere – chiese d’un tratto.
Scosse
la testa. – Mia madre dice che i Draghi non tremano
mai, ma con te é diverso. –
Perplessa,
inarcò un sopracciglio in una muta richiesta di
spiegazioni.
-
Sei tu che mi fai tremare, non il freddo – spiegò.
Nymeria
sgranò gli occhi, sorpresa, e non disse nulla ma
continuò a farsi stringere da lui.
[319
parole]
Spazio
autrice:
Eccoci
qui con l’aggiornamento. Spero che anche questo nuovo
capitolo della raccolta
vi sia piaciuto e vi faccio una domanda:vorreste altri capitoli di
flash su
questi due oppure faccio terminare la raccolta con il prossimo come
avevo detto
inizialmente? Fatemi sapere. Alla prossima.
Baci
baci,
Fiamma Erin Gaunt