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Autore: I Look After You    12/04/2015    1 recensioni
“Gli amori estivi finiscono per i motivi più disparati, ma di solito hanno tutti un elemento in comune: sono stelle cadenti, un attimo di splendore infinito nel cielo, un lampo fugace di eternità che in un istante svanisce.”
-Le pagine della nostra vita
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

 
“Quest’estate la scuola ha offerto a tutti voi, studenti del terzo anno, di far parte ad un Campus estivo pagato dall’istituto” spiega la preside, mentre nella sala cessano i bisbigli “ovviamente ad una condizione: dovrete lavorare come educatori cinque volte a settimana per sette ore, distribuite regolarmente con la pausa pranzo e dieci minute di riposo tra esse. Sarete stipendiati adeguatamente e il lavoro sarà qualcosa di abbastanza facile… non è una proposta, sarà uno stage scolastico obbligatorio! Ci vediamo lunedì al piazzale Libertà per dirigerci a Miami!”
Non hanno mai proposto una cosa del genere in tre anni che studio qui, mi fa strano ora dover aspettare due giorni per partire verso quella che sarà l’estate più bella della mia vita. Cavolo, Miami! Chi se lo sarebbe aspettato… è completamente gratis oltretutto. Sto per svenire dalla contentezza, sorreggetemi.
Raggiungo l’auto parcheggiata fuori dall’edificio scolastico e salgo dalla parte del passeggero. Guida mio fratello Jake, fortunatamente, se mamma sapesse che razza di programma hanno per l’estate farebbe un casino madornale dal preside. Sono contenta che mio fratello mi sosterrà e nasconderà la mia ‘fuga’ a Miami, i miei preferirebbero un campus di sole suore anziché uno con dei ragazzi. Come se fossero degli alieni.
“Sono così eccitata, Jake! Un campus a Miami, capisci?” esordisco sorridente.
“Verrei con te, sorellina… peccato che avere trent’anni impedisce tutto questo!”
“Ma menomale…” scherzo, facendogli mettere il muso lungo.
Adoro mio fratello, ma quando si tratta di ragazzi è sempre iperprotettivo, quindi sono contenta che la sua età gli impedisce di inseguirmi, non ho intenzione di comportarmi da santarellina per il resto dell’estate, sono l’unica senza ragazzo in questa scuola!
“Dani mi ha detto che verrà anche suo fratello, in ogni caso sarai controllata!” fa una risata compiaciuta e parcheggia davanti casa.
Gli faccio la linguaccia e con un gesto rapido esco dall’auto. Il leggero venticello tiepido che mi investe quando emergo mi rilassa. Aspettavo da tempo l’estate e questo vento così dolce e morbido sulla mia pelle è la prova di un periodo molto distensivo, di cui ho uno stretto bisogno.
Attraverso il vialetto di sassolini bianchi, perfettamente rastrellato, con dei vasi di viole alle estremità, e busso alla porta di casa. Mia madre dovrebbe star già mangiando a quest’ora, ci aspettava per le due e sono le due e mezza, ci ucciderà.
Quando apre la porta sono sorpresa dal suo temperamento rilassato, solitamente è sempre agitata, deve aver fatto yoga qualche ora fa, la distrae sempre.
“Tesori miei…venite, io e vostro padre stavamo già pranzando, ma c’è ancora il vostro piatto in forno!” sorride ed io rabbrividisco per le parole troppo educate che usa.
Guardo mio fratello ed entrambi ci scambiamo delle occhiate divertite, mentre attraversiamo il corridoio per raggiungere la cucina. È tutto sempre così ordinato e profumato in questa casa che a volte mi chiedo se Lara, la domestica, si stanca di lavorare per noi qualche volta.
La sala da pranzo è addobbata da un solo tavolo al centro, perfettamente apparecchiato, e delle dispense qua e là per la stanza – mamma la pensa ancora all’antica e odio questo fatto. Al tavolo siede mio padre e Dani, la ragazza di mio fratello, e scegliere un posto adeguato per pranzare in santa pace è davvero difficile con Dani nei paraggi.
“Allora, Sarah, com’è andata a scuola?” domanda mia madre quando, finalmente, riesco a trovare posto.
“Come al solito?” dico, retorica “Hanno allestito un campus per gli studenti della scuola… sarà un noioso campo estivo con delle suore che gironzoleranno per il giardino per evitare pomiciate o, chissà, atti osceni in luogo pubblico”
Mia madre fa una smorfia disgustata per il modo in cui mi sono espressa e poi inizia a gustare il suo goulash, preparato da Lara. Sinceramente ha più l’aspetto di cibo per cani che di ‘carne di manzo a pezzetti’.
“Andrai?” s’intromette Dani.
“E’ obbligatorio… non ho scelta”
Sa bene di che razza di campus si tratta e sa anche che se i miei lo scoprissero sarei nei guai fino al collo, così sceglie di reggermi il gioco, ma mi avverte della presenza di suo fratello che mi controllerà senza pietà. Questo almeno soddisfa le aspettative della mia boriosa famiglia.
“Mio fratello farà l’educatore… non sarà tutto noioso, un po’ di movimento ci sarà, lui ci va tutti gli anni” sorride, quasi mi strozzo per la marea di cazzate che sta sparando “ci saranno balli di gruppo dalle quattro del pomeriggio alle sei… sarete controllate ogni sera e se non dormirete per le dieci, a parte il sabato, il giorno dopo vi toccherà lavorare come penitenza”
Okay, sto amando questa ragazza, davvero.
“Be’, almeno siamo sicuri che sarai controllata ed educata regolarmente… ci teniamo a te, tesoro” sorride mio padre accarezzandomi la mano.
Però vorresti rinchiudermi in un posto strano e noioso. Ricambio con un sorriso più falso del mondo e avverto tutti della mia stanchezza, solo per liberarmi dalla conversazione, e salgo di sopra.
Entro in camera mia e la prima cosa che mi salta in mente di fare è prendere il mio Mac ed aprire Twitter. Waliyha ha detto che mi avrebbe scritto non appena avrebbe saputo il giudizio dei suoi genitori. È di origini pakistane e i suoi genitori sono molto più severi dei miei, anche se lei preferisce non mentire che fare come me. Che posso dire… è una brava ragazza.
Inizio a battere i polpastrelli sul computer in attesa di un suo messaggio. Senza di lei non saprei davvero cosa fare, sarebbe un’estate noiosa con uno stalker di famiglia che nemmeno conosco. Dai Waly.
Finalmente la busta che indica i messaggi s’illumina e mi affretto a cliccare. Sono in ansia, davvero molto in ansia. Suo fratello è uno stronzo e non gli reggerà mai il gioco come ha fatto il mio, per quello che so è amico del fratello di Dani, solo che non conosco nessuno dei due. I genitori della mia migliore amica non mi vogliono a casa loro, sono troppo ‘ribelle’ e potrei nuocere alla natura della loro figlia. Ridicoli.
“Sono nel panico. Mia madre ha detto di si per la prima volta solo perché viene anche mio fratello…”
Oh. Ed è nel panico? Dovrebbe essere contenta.
“A me pare una cosa buona… no?”
“Tu non capisci, mio fratello mi starà col fiato sul collo tutto il tempo!”
“Siamo in due… il fratello di Dani ci sarà e gli hanno chiesto di controllarmi. Non sa chi sono fortunatamente. Almeno credo”
Quella ragazza è davvero molto strana… ha ottenuto quello che voleva, perché deve farsi dei problemi? Sono io che se vengo scoperta sono nei casini. È già successo una volta, quando due anni fa ci hanno mandati in colonia per darci il benvenuto. Non gli avevo raccontato nulla a mio padre, sono partita senza preavviso e così si sono presentati là. Stavolta ovviamente è diverso, ma potrebbero comunque presentarsi a Miami senza preavviso.
“Devo chiudere, sta arrivando Doniya. Ci sentiamo. Xx”
Un altro punto a questa ragazza per nascondere il fatto che è iscritta ad un social network. Cosa ci sarebbe di male a comunicare con le tue amica da casa senza dover infilare degli scomodi jeans per incontrarle?
Questa cosa non la capisco. I nostri genitori la pensano così all’antica che a volte mi verrebbe voglia di scappare, sparire per sempre senza dire niente a nessuno. Proprio come al primo anno, ma sarebbe inutile. Mi rintraccerebbero con poco.
Poso il pc sul comodino e mi accoccolo sul comodo letto di camera mia chiudendo gli occhi. Sono davvero molto stanca e ho bisogno di dormire. In pochi secondi non sento più nulla.
>><< 
Finalmente siamo arrivati al campus. Quando scendo dal pullman per raggiungere l’entrata rimango delusa dalla vista davanti a me. È un monastero con tante suore vestite di nero che gironzolano per la piazzetta. Gli abiti consentiti sono solo vestiti lunghi e larghi e mocassini, mentre la cosa che è vietata assolutamente è comunicare o avere contatti fisici con i ragazzi – c’è anche un cartello.
Rabbrividisco e cammino a passi lenti verso il parroco che sorride. Avevano detto ‘campus a Miami’ non ‘messa a Miami’. Se scopro che c’è stato lo zampino dei miei genitori giuro che faccio un casino.
“Benvenuti! Questo sarà il vostro nuovo campus… spero vi divertiate”
Sarà l’estate più brutta della mia vita me lo sento.
Improvvisamente una macchina attira l’attenzione di tutti. È nera e dal suo interno ne escono i miei genitori sorridenti. Mia mamma sta correndo verso di me e urla “Sarah!” non riesco a risponderle, vorrei mandarla a quel paese “Sarah!”. Poi qualcosa mi colpisce e rimango zuppa davanti alle risate tutti.
“Avanti Sarah! Svegliati o farai tardi!” mia madre.
Mi ci vuole un po’ per capire dove mi trovo. Non ci sono suore o studenti divertiti dal mio aspetto, quindi realizzo sollevata che si trattava di un semplice sogno, fortunatamente.
Guardo l’orario sul mio telefono e noto che sono le sei del mattino. Oggi alle sette dovrò trovarmi al piazzale Libertà per partire con la mia classe. Onestamente non capisco perché ha dovuto proprio buttarmi addosso un secchio d’acqua per farmi alzare, che diamine dormivo davvero così profondamente?
Mi alzo dal letto e prendo dei vestiti puliti per cambiarmi, poi corro in bagno e mi faccio una doccia veloce per svegliarmi. Infilo dei jeans e un maglione abbastanza caldo per la mattinata, poi scendo di sotto facendomi man mano una coda di cavallo.
Mamma ha fatto i pancake per la prima volta dopo tanti anni e sono contenta che sia così, cucina così bene e non capisco perché non fa tutto lei al posto di pagare delle persone che non sanno nemmeno cuocere un po’ di pasta. Lara è fatta per pulire e basta, non per impiattare cibi disgustosi.
Inizio a mangiucchiarne un po’ mentre guardo della tv in salotto. Se mi vede Lara mi fa fuori, ma alla fine è il suo lavoro e viene pagata per questo. Poi io la odio, è il minimo che le possa fare.
“Sarah! Vai a prendere i borsoni e raccatta tutte le cose che ti serviranno là. Tra cinque minuti dobbiamo trovarci là” mi avverte mia madre dalla cucina.
Roteo gli occhi al cielo e salgo sfaticatamente le scale. Devo mettere solo il pc nel borsone e prendere il telefono, il pasticcio che ha creato mia madre sul letto non lo pulirò io. Mi affretto a prendere quello che mi serve e poi raggiungo mia madre in macchina.
Il tragitto è silenzioso e quando arriviamo al piazzale mio fratello e Dani sono davanti al pullman che mi aspettano per salutarmi. Saranno venuti anche per il fratello della riccia, questo è ovvio, ma sono davvero contenta che mi reggano il gioco in questo modo, anche se con uno stalker di mezzo.
Corro ad abbracciarli e il modo in cui mi stringono mi rende davvero fortunata. Non mi sarei mai aspettata una reazione del genere da Dani, è sempre stata una ragazza a sé, ma mi piace vederla un po’ più aperta e protettiva con me.
Li stringo ancora un po’ e sussurro vicino alle loro orecchie “Grazie” e sciolgo l’abbraccio sorridendo. Probabilmente i miei occhi sono umidi e minacciano di inondarmi il viso, ma in questo momento non m’importa della mia reputazione, per quanto possa essere orgogliosa e riservata ho anche un cuore.
“Tesoro, devi andare” mi dice mia madre toccandomi la spalla con la mano destra.
Mi volto verso di lei e mi butto addosso a lei per abbracciarla forte. Nonostante tutto mi mancherà in questi tre mesi, più di quanto possa dimostrarle. Sinceramente mia madre avrebbe approvato al campus a Miami, quello vero però, è solo che è grazie a mio padre se è in questo modo. Così dura e ferrea.
Mi stacco da lei ed afferro i borsoni poggiati per terra. Rivolgo un sorriso a tutti quanti e poi mi dirigo verso la mia classe. Papà non è potuto venire, mi dispiace, ma comunque è stato meglio così, non avrei saputo mentire molto.

Ciao a tutti, questa è la mia nuova storia. Ho intenzione di continuarla al meglio e di farvela piacere, ho cambiato anche modo di scrittura e non credo che le altre le continuerò… vedremo cosa si può fare.♥
   
 
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