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Autore: ragazzasullaltalena    12/04/2015    0 recensioni
Beatrice era una ragazza con molti problemi prima di incontrare lui. Thomas. La sua ancora, colui che l'ha salvata. Adesso però devono nascondersi a causa della loro differenza di età e combattere i pregiudizi degli altri. Riusciranno a rimanere uniti nonostante tutto?
Dal testo:
I nostri visi sono davvero contrastanti. Il mio quello di un’innocente bambina dai lineamenti dolci e candidi, ed il suo quello di un uomo con la barba un po’ incolta e gli occhi duri.
Mille le parole sussurrate, quelle dette all’orecchio per paura che qualcuno ci sentisse. Chi sa cosa penserebbe di noi due.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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“Allora il 6 giugno ci fu lo sbarco in Normandia da parte degli alleati cioè Stati Uniti, Regno Unito, Francia non occupata dai nazisti, Canada e Polo…”
Inizio a ridere, Thom mi sta facendo il solletico. È passata una settimana dal weekend a casa dei suoi.
“Thom… sme…smettila! È la terza volta che non riesco a ripetere questo stupida tesina. Tra 5 mesi e poco più ho gli esami.”
Lui continua a ridere come un deficiente. Cosa c’è di tanto divertente? Dovrebbe preoccuparsi anche lui che tra poco ha la laurea.
“Si lo so, ma sei troppo buffa mentre ripeti e ti faccio il solletico. Fai una faccia assurda dovresti vederti.”
Metto il muso giusto così per scherzare. Mi bacia sulla guancia.
“Si amore ti amo. Ah sai una cosa? A letto diventi sempre più brava, dobbiamo provare qualcosa di più sofisticato.”
Ghigna. Si è meritato un bel cazzotto.
“Rovini sempre tutto.”
Mi alzo dalla sedia e il suo sguardo indugia sulle mie gambe nude.
Sono solo in intimo anche se si congela. Devo assolutamente vestirmi tra poco arriverà mamma e non voglio rivivere l’esperienza dell’ultima volta. Lui già si è vestito previdente e poi perché non voleva dar nell’occhio stando in boxer. Se la crede troppo quel ragazzo anche facendo il cretino se la crede troppo. Di certo non mi avrebbe distratto dato che l’unico che si distrae e non mi sta a sentire è lui.
Ha portato anche Giorgio ma adesso sono tutti andati a fare la spesa e penso anche qualcosa di più. Forse mia madre ha capito che non vedendolo da una settimana avevamo bisogno di un po’ di intimità.
Io e lui siamo molto silenziosi, preferiamo sfiorarci le mani. Ci baciamo anche per ore dato che in pubblico non possiamo. Preferiamo stare in silenzio quando siamo soli. Quando siamo in pubblico non possiamo far vedere la nostra intimità dobbiamo nasconderla dietro un muro spesso e molto alto.
Oggi Thom mangerà da noi. Non vedo l’ora di finire il liceo così mi potrò far vedere con lui quanto cavolo mi pare.
Non voglio più essere la ragazzina impacciata altrimenti cosa racconterò alla mia piccola Scarlett quando mi chiederà com’era sua mamma da piccola? Infinitamente incasinata finché non ha trovato il suo dolce papà? No la mia futura figlia deve essere orgogliosa di sua mamma. Forse dovrò inventarmi un passato.
La mia generazione è la generazione uscita difettata. Non è come le altre. Noi ragazzi amiamo dietro uno schermo e poi dal vivo ci blocchiamo, noi siamo autolesionisti per delle parole. La mia generazione è quella più sofferta per questa stupida società che ti fa apparire degli stereotipi di persone buone e persone che equivalgono a disastri.
Il mio cellulare squilla e compare la foto di Marta, speriamo non un’altra chiamata deprimente.
“CAZZO FINALMENTE! DOV’ERI FINITA????”
Mi urla nell’orecchio, cavolo che dolore.
“Ah si scommetto che stavi facendo l’amore con Thom.”
Sente anche lui e inizia a ridere, ma cosa cazzo gli passa per il cervello a quella rincitrullita?
“Ma che cavolo vuoi?”
Ridiamo entrambe.
“Aprimi dobbiamo parlare a otto occhi.”
Cosa? Otto? Si è messa gli occhiali? No lei non ha gli occhiali chi è l’altra persona?
Scendiamo mano nella mano e apro la porta.
Davanti a noi ci sono Marta e Francesco per mano, lei euforica e lui evidentemente imbarazzato.
“Ok si ci dispiace anzi no, non mi dispiace ma… gli hai parlato vero?”
Annuisco mentre Thomas ridendo si butta sul divano.
“Lei doveva ripetere la sua tesina cara…” cerca di fare una mia imitazione “perché tra 5 mesi o poco più deve fare gli esami. Ma come ti sei permessa di disturbarla?”
Ridiamo tutti poi prendo il cuscino più vicino e glielo tiro in testa.
“Usciamo vi prego, usciamo!”
Marta con la sua faccia da cucciola cerca di implorarci. Ma noi abbiamo già programmato una cena e poi c’è Giorgio.
“C’è nostro nipote Marta mi spiace.”
Francesco è sbigottito.
“Mia sorella ti ha lasciato portare nostro nipote fuori da quella casa da solo?”
Ha quasi gli occhi fuori dalle orbite.
“Si. Si fida di Bea non di me.”
Abbozza un sorriso che sembra molto finto e Francesco si rilassa un pochino. Poi ritorna agitato.
“E ora dov’è?”
Thom mi guarda come se avesse dimenticato qualcosa. Sta per fare il sarcastico.
“Oddio no Bea lo abbiamo lasciato al parco!”
Faccio finta di essere sorpresa poi Thom fulmina con lo sguardo Francesco.
“E’ andato con Anna e con Micheal.”
Un sorriso a 36 denti si estende sul viso di Marta. Scuoto il capo ripetutamente dato che sicuramente già ho capito che vuole fare. Mangiare tutti insieme.
“La chiamo io Anna. Dai ti pregoo!!”
“Se ci parli tu e non metti in mezzo noi va bene.”
Marta lascia la mano di Francesco e prende dal jeans il suo cellulare.
Sicuramente avrà registrato il nome di mia madre. Si allontana per chiamare e Francesco si siede sul divano.
“Wow. Scusateci per l’interruzione, mica… stavate… insomma mica vi avevamo interrotto?”
Thom sorride.
“No, stavamo veramente ripetendo. Appena se ne sono andati… capiscimi Kekkino.”
Gli fa l’occhiolino e Francesco prende lo sguardo di uno che la sa lunga e con un sorriso malefico annuisce.
“È una furia questa ragazza. Diamine, ora che racconterò a mio nipote? E poi mi ha baciato davanti ai suoi genitori, davanti a tutto il suo quartiere. Non si è fatta tanti problemi come voi.”
Abbasso lo sguardo. Già a lei non sputtanerebbero la sua persona come farebbero con me.
“Francè che palle che sei! Sono fatti nostri no?”
Lui annuisce e sembra esserci rimasto male.
Thom mi passa una mano dietro la schiena e mi stringe a se.
Marta torna tutta contenta.
“Ok, ha detto che va bene. Tanto avreste preso la pizza.”
Annuiamo mentre anche lei si butta sul divano, anzi no si butta su Francesco. Lui sorride ma si vede che le ha fatto male.
Poi le si gira e si iniziano a baciare.
“Va bene raga allora o facciamo qualcosa insieme o noi torniamo in camera.”
“Perché non ci torniamo tutti e 4 in camera?”
Francesco ammicca ed io sbuffo.
“Cazzo voi siete proprio fatti con lo stampino!”
Mi alzo vado in cucina, Marta mi segue e dal salotto si sente ridere. Scuoto la testa e iniziamo a ridere anche noi.

Mamma entra con 4 cartoni di pizza seguito da Michela che ne a 3 ed infine c’è Giorgio con le bibite.
“Allora per Thom e Francesco ho preso la margherita. Non sapendo ciò che vi piaceva sono andata sul classico. Ho fatto bene?”
Parla prima Francesco, l’imbucato.
“Si, grazie mille signora Tivoli e mi scusi per l’intrusione. Anche se già sa come mi chiamo… piacere Francesco.”
Allunga la mano e sorride mamma fa una breve risata poi gliela stringe.
“Anna. Caro ti prego dammi del tu.”
“Ciao zio, che ci fai qui? Mica è un’altra cena di famiglia?”
Giorgio salta in braccio a Francesco e mamma gli squadra un po’ confusa.
“Si mamma, Giorgio è il figlio della sorella, Cara, e loro sono i cugini di Thomas.”
Mamma annuisce.
“Come penitenza ora Marta mette la tavola. Mi raccomando per 7!”
Marta sbuffa poi prende la tovaglia.
“Se sbuffi di nuovo te la do in testa la pizza!”
Ridiamo tutti.
Già mamma tratta Marta come fosse mia sorella. Tra me e lei non ci sono distinzioni e lo stesso vale per me con i genitori di Marta. È come se fossimo una grande famiglia. Io però più che una sorella la vedo come la mia migliore amica. Per essere mia sorella dovrebbe esserci un rapporto diverso e noi non lo abbiamo mai avuto.
Dopo 5 minuti ci mettiamo a tavola e apro la mia pizza. Ah, la mia preferita. Una semplice margherita con molta, molta mozzarella filante.
“Allora Giorgio, che avete fatto oggi pomeriggio?”
Thom rompe il silenzio.
“Siamo andati al parco e io e Micheal abbiamo giocato. È davvero un bambino simpatico e giocherellone. Mi piacerebbe averlo in famiglia! Poi abbiamo comprato la pizza e siamo tornati qua. Voi avete studiato?”
Thom si strozza con un pezzo di piazza e Marta, Francesco ed io ridiamo sotto i baffi.
“Si, anche se Thom mi faceva il solletico.”
“Tutto il pomeriggio?”
Mamma mia quanto è impiccione mio fratello.
Annuisco e mamma scuote la testa ed ora anche lei ride sotto i baffi.
Ecco siamo tutti complici e anche mamma ha capito che tipo di solletico mi ha fatto Thomas.
“Avete studiato tutti e 4 insieme?”
Chiede tutta allarmata mamma. No mamma! Non facciamo quello che pensi tu!
“No, noi siamo arrivati dopo.”
Grazie Francesco, a me e Marta non avrebbe creduto.
Ecco ora sorride e si è tranquillizzata. Speriamo che dopo non mi dica niente.
Finiamo di mangiare poi noi ragazzi togliamo i cartoni.
“Allora Franci, torni con noi?”
“Ma la smetti di chiamarmi con tutti questi nomi da frocetto? A me piacciono le ragazze. Le. Ragazze!”
Thom ride, il solito cretino provocatore.
“Comunque s.. non lo so. Volevo passare questa notte con lei e a casa non posso senza non presentarla a tutta la famiglia.”
Thom prende le chiavi del suo appartamento nella tasca.
“Guai a te se combini casini! Ed il parquet deve essere perfetto quando torno.”
“Grazie fratello!”
Sorridono come due ebeti. Scommetto che domani Marta non verrà a scuola.
“So già cosa stai pensando Bea! Beata Marta che si salta lunedì, ma no io domani arriverò in tempo anche a prendere te perché prima devo passare da casa a spiegare. Sarò più puntuale di sempre domani mattina.”
“Ci credo ben poco. Scusa ma i tuoi non erano fuori?”
“Si infatti c’è mio fratello.”
Oh suo fratello! Quello strafigo di Gabriele. Capelli perennemente scompigliati e neri, occhi verdi e bhe vedertelo girare in mutande per casa è una cosa pazzesca!
“Ok, io posso andare a dormire da tuo fratello?”
Marta inizia a ridere mentre Thom cerca di capire. Sta per diventare gelosissimo e auto protettivo.
“Vai, quello ti accoglie a braccia aperte e poi nel suo letto… quello lo ha sempre detto che un giorno voleva “dormire” con te.”
“E io ho sempre voluto “dormire” con lui.”
Ho gli occhi a cuoricino e Thom fa finta di schiarirsi la voce. Mi giro e lo trovo a braccia incrociate.
“Potresti spiegarmi chi è questo tizio?”
Io e Marta ridiamo. Obbiettivo raggiunto.
“È il fratello di Marta, Gabriele. È fighissimo e ha 21 anni. Lo conosco da quanto conosco lei e ci siamo visti crescere. Stavamo scherzando è super protettivo nei miei confronti come fossi la sua sorellina.”
“Però ha sempre voluto bombarti.”
“Marta smettila!”
“Dai te l’ho ha sempre chiesto di uscire con lui anche quando era in mutande.”
Thom è letteralmente sorpreso.
“No, no aspetta… tu lo hai visto in mutande??”
Annuisco e lui diventa rosso di gelosia. Mi avvicino a lui e slego le sue braccia e le metto intorno alla mia schiena. Poi metto le mie intorno al suo collo e mi alzo sulle mezze punte. Maledetta altezza.
“Amo solo te.”
È un sussurro sulle sue labbra, lui sorride e poi ci baciamo.
“Oook, noi andiamo ciao belli. Domani mattina ti ridò le chiavi.”
Salutiamo con la mano mentre continuiamo a baciarci.
“Bea non gli hai… ho capito.”
Mamma ha fatto un salto in cucina per sgridarmi ma ha capito che ero troppo presa da fare altro.
“Bea… forse dovremmo andare. Questa è l’ultima settimana che passiamo lì poi torno alla mia bellissima casetta e giuro ti verrò a trovare tutti i giorni.”
Sorrido e andiamo in salotto dove Micheal e Giorgio stanno giocando con le macchinine.
“Giorgio è ora di andare.”
“Viene anche lei?”
“No, mi spiace domani devo andare a scuola.”
“E quando ci rivediamo? Domani posso passarti a salutare quando esco da scuola?”
“Si, certo quando vuoi puoi passarmi a salutare quando esci da scuola.”
Mi abbraccia forte. Questo bambino è davvero un tesoro.
“Posso chiamarti zia?”
Oddio lo ha detto veramente? Certo che puoi piccolo, mi fai commuovere.
“Certo che puoi, ma sh! Sarà il nostro piccolo segreto.”
Gli faccio l’occhiolino e lui annuisce. Mentre lui saluta tutti a Thom arriva un messaggio. È Francesco, mi sporgo per vedere cosa gli ha scritto.

Fratellino, Gabriele è davvero un bel ragazzo, ha un percing al sopracciglio ed è vero ti viene ad aprire in mutande!

“Che frocio!”
Ridiamo poi anche lui saluta mamma e Micheal infine mi bacia ed escono.
In casa regna la tranquillità, ma io preferisco il casino se si tratta di Thom. Vorrei trasferirmi da lui, si la sua casa è piccola ma che fa? Per me e lui va benissimo.
Non vedo l’ora di finire questa stupida scuola e poi potrò andare da lui e mamma non me lo vieterà dato che è anche più vicino all’università.
Mancano solo 6 mesi e i miei sogni si realizzeranno. Solo 6 mesi, 29 settimane, 183 giorni (se ho fatto bene i conti). Solo 6 mesi.













NOTE D'AUTORE
Ciao a tuttiiiiiii!!! Sono di nuovo qui con un nuovo capitolo almeno son certa di non far ritardo. Allora la situazione tra Marta e Francesco si è sistemato, ve lo aspettavate? Cosa ne ensate di come procede?
Grazie per tutti coloro che leggono siete tantissimi e mi fate felicissima.
Un bacione a tutti.
Ragazzasullaltalena

   
 
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