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Autore: lukespj    12/04/2015    4 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Giulia POV)

Mi allontano velocemente, dirigendomi verso casa, consapevole del fatto che Harry non mi sta seguendo, ma continuo per la mia strada. Non voglio che veda l’effetto che ha ancora Josh su di me – tanto meno Josh stesso.
Appena arrivata davanti a casa, mi siedo sul gradino prima della porta, portando la testa vicino alle ginocchia e respiro profondamente, cercando di allontanare le immagini che avevano fatto ritorno della mia testa, come una serie di flash ripetuti.
Quando decido che non mi farò distruggere da questa cosa di nuovo, mi alzo, girandomi verso la porta – ovviamente non chiusa a chiave- e abbassando la maniglia, aprendola. 
Appena entro, vengo investita dal profumo di casa mia, che inspiro a pieni polmoni. Nonostante sia già stata qui stamattina, mi sembra ancora strano essere qui, dopo tutto il tempo passato a Londra. Eppure, non è cambiato nulla, tutto è ancora al suo posto, anche il soprammobile di mamma che avevo rotto e rincollato in qualche modo – sotto la sua supervisione e disapprovazione per il risultato finale.
Faccio qualche passo verso il soggiorno, dato che ero rimasta sulla porta, e rimango sorpresa per la scena che mi trovo davanti. El, Louis, Mar e Liam sono seduti sul divano di finta pelle viola, che ormai di viola ha solo una sfumatura chiarissima da quanto è vecchio, Niall è spaparanzato su una delle due poltrone, e poi c’è papà, in piedi vicino al tavolino in legno che ci aveva fatto il nonno, che racconta le sue mille disavventure, facendo ridere tutti per quante cazzate ha combinato. Mi appoggio allo stipite della porta e sorrido, vedendo come sono tutti presi da ciò che io ormai so a memoria, ma che è sempre bello riascoltare.

“Dovresti raccontare quella dell’ape” dico, facendo notare la mia presenza.
“Giuls! Dai, unisciti così mi aiuti a raccontare” dice papà, girandosi verso di me tutto contento.
“Naah, passo” dico, scuotendo la testa sorridendo.

Saluto tutti con un cenno, poi vado in cucina, dove trovo mamma intenta a preparare le lasagne per la cena di stasera a casa di Haz.

“Ti aiuto?”chiedo, avvicinandomi a lei e appoggiandomi al bancone della cucina.
“E tu da dove sbuchi?” chiede, guardandomi.
“Dalla porta?”
“Simpatica” dice, alzando gli occhi al cielo, mentre io scoppio a ridere.

Mi lego i capelli in una crocchia disordinata, giusto per non avere i capelli in mezzo ai piedi, poi apro l’anta del mobile e mi alzo in punta di piedi per prendere la teglia.

“Come stai?” chiede mamma, assaggiando il ragù.
“Bene, perché?” chiedo, cercando di apparire il più tranquilla possibile.

Non le sfugge mai nulla, mi fa quasi paura certe volte.
“Così, mi sembri strana” dice, alzando le spalle e versando il ragù in un vasetto.

Forzo un sorriso, cercando di apparire convincente. Non voglio che si preoccupi, alla fine non è successo niente.  E’ solo il mio subconscio che non è ancora riuscito a rimuovere quello che è successo più di due anni fa. 
Scuoto la testa cercando di non pensarci, mentre sistemo la carta forno nella teglia.

“Vado di là con papà… Ti scoccia?” chiede, pulendosi le mani nello strofinaccio a quadretti.
“No, tranquilla… Ci penso io qui” dico, iniziando a mettere il primo strato di lasagna.

Lei guarda dietro di me e sorride, per poi allontanarsi. Mentre sto mettendo il secondo strato di sugo, qualcuno mi ruba il cucchiaio, mangiandone tutto il contenuto.

“Mmhh.. Che buono!” dice Niall, con ancora la bocca piena.

Lo guardo di sottecchi, riprendendomi il cucchiaio.

“Che c’è? Qualcuno dovrà pur far la prova, no?” dice, leccandosi le labbra.
“Non mentre lo sto mettendo nella teglia, idiota”

Lui alza le spalle, sorridendo. Alzo gli occhi al cielo, poi sciacquo il cucchiaio nel lavandino e continuo nella mia opera.

“Com’è che siete qui?” chiedo, alludendo anche a Liam e Mar.
“I tuoi ci lasciano la casa stasera… Tra non molto arriverà anche Zay, mentre Ashton e gli altri non ho capito che fanno”
“Cioè, fammi capire… Non mi hanno mai lasciato la casa a me e la lasciano a voi?” chiedo, incredula, avvicinandomi al forno e accendendolo.
“Succede, Giuls” dice Niall, sorridendo. 

Scuoto la testa, poi mi metto a lavare le varie posate e ciotole che ci sono in giro, intanto che il forno va a temperatura. 

“Va tutto bene, Giuls?” mi chiede il biondo, facendomi girare di scatto verso di lui.
“Perché me lo chiedete tutti?”
“Forse perché i tuoi occhi sono troppo assenti?”

Colpita e affondata. Finisco con le stoviglie, poi prendo due presine e inforno le lasagne, controllando l’ora. 

“Mammaaa! Devo preparare anche la torta?” urlo, per farmi sentire.
“Sì, tesoro.. Mi faresti un favore, grazie!” urla lei di rimando.

Scuoto la testa, poi inizio a tirare fuori tutti gli ingredienti che mi servono, sotto lo sguardo vigile di Niall, che mi guarda, appoggiato al bancone, con le braccia incrociate al petto. Non lo sto ignorando, sto solo cercando di non far preoccupare nessuno.

“Giuls” mi richiama, afferrandomi i polsi, bloccandomi nel mio preparare.

Sospiro, abbassando lo sguardo.

“Josh ha visto me e Harry mentre ci baciavamo” dico, togliendomi dalla sua presa e tirando fuori una ciotola abbastanza grande e la frusta.
“Ti ha fatto qualcosa?” chiede, scrutandomi preoccupato.

Scuoto la testa, versando la farina nella ciotola.

“Ha fatto i complimenti ad Harry per essere riuscito ad avermi”

Niall mi afferra una mano, tirandomi verso di lui e stringendomi tra le sue braccia. E’ lo stesso tipo di abbraccio che mi aveva dato quando aveva chiesto a me e a Zayn il motivo dei miei incubi, e, come quel giorno, mi lascio cullare come se fossi una creaturina indifesa. 

“Va tutto bene, Giuls.. Non ti farà niente, ci siamo noi con te” dice, lasciandomi un bacio tra i capelli.
“Probabilmente non mi si avvicinerà più, visto che quando ha provato a toccarmi gli ho girato il braccio dietro la schiena”

Niall scoppia a ridere, facendo vibrare il suo petto, ed è così bello sentire la sua risata da così vicino.

“Mi aiuti a fare la torta?” chiedo, sciogliendomi poi dall’abbraccio.
“Se ti fidi” dice, osservando il cacao appoggiato in un angolo del bancone.
“Se provi a mangiarti qualcosa, ti verso il latte in testa” dico, alludendo a quando lo aveva fatto lui.
“Ancora?! E’ stato un incidente!” dice, scuotendo la testa con un sorriso stampato sulle labbra.
“Allora facciamo che lo farò sembrare un incidente anche io, va bene?”
“Sei tremenda”
“Lo so” dico, alzando le spalle e finendo di rompere le uova. “La impasti tu?” 
“Ma non hai tipo quel coso elettrico che fa tutto da se?” chiede, rigirandosi la frusta che gli ho passato tra le mani.
“Sì, ma a che mi serve quando ho qui un uomo che può farlo?”

***
Il tempo è volato in un baleno. Ormai sono le sei e io sto finendo di sistemare la cucina, mentre Niall continua a lamentarsi che gli fa male il braccio per aver impastato la torta. Nel frattempo, sono arrivati anche Ash, Luke, Mickey e Cal, mentre i miei sono andati a prepararsi per poi uscire e andare da Harry, Anne e Robin.

“Ni, mi aiuti a prendere il porta torta?” chiedo al biondo, che sospira pesantemente.
“Non mi hai già sfruttato abbastanza?” 
“Oh dai, non fare la pianta grassa!” dico, indicandogli dove prendere il porta torta.

Mi fa una linguaccia, poi lo prende e ci mette dentro la torta, mentre io avvolgo la teglia delle lasagne in un panno.

“Come minimo, mi meriterei un pezzo di entrambe” dice Niall.
“Oh, sì.. E poi noi ci presentiamo senza una parte di lasagne e una fetta di torta”
“Non vedo il problema” dice, alzando le spalle.

Scuoto la testa, sorridendo.

“Ok, ci siamo” dice mamma, entrando in cucina seguita da papà, che si sta allacciando gli ultimi bottoni della camicia azzurrina, di cui si è tirato le maniche a metà braccio.
“Grazie, Nì” dico, abbracciandolo.
“Di nulla… Poi fammi sapere come va” 
“Ti darò tutti i meriti, tranquillo” 
“Non mi riferivo alla torta” mi sussurra, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e raggiungendo gli altri in giardino.

Prendo la torta, mentre papà prende le lasagne e poi usciamo, seguiti da mamma che è andata a fare le raccomandazioni ai ragazzi. Se gli combinano qualche casino, glielo rinfaccerò per tutta la vita. 
Per arrivare da Haz ci vogliono meno di cinque minuti, siamo solo ad un quartiere di distanza.  E devo ammettere che sono un po’ in ansia, sono sicura che Harry mi chiederà spiegazioni riguardo quello che è successo con Josh. 
E io non so se sono pronta a dirglielo. 

“Zayn, tesoro! Sono tutti là che ti aspettano!” dice mamma, risvegliandomi dai miei pensieri.

Dall’altra parte della strada, infatti, c’è Zay, che sta per attraversare per venire qui. Ha un’aria strana, non è tranquillo come lo era poche ore fa.

“Mamma.. Ti dispiace prendere la torta? Vi raggiungo subito” dico, senza togliere gli occhi dal ragazzo.

Le passo il porta torta e li guardo allontanarsi. Nel frattempo, Zayn è riuscito ad attraversare ed è qui, di fronte a me.

“Che è succ-”
“Harry è venuto da me”
“COSA?!” chiedo, sconvolta.
“Sì, sono rimasto sorpreso anche io.. Mi ha chiesto di Josh”

Trattengo un respiro. Questo può significare solo che ora Harry sa.

“Giuls, sta tranquilla.. Andrà bene, te lo prometto” dice, stringendomi in un abbraccio.
“Come.. Come ha reagito?” chiedo, sciogliendomi dalla sua stretta.
“Non te lo so dire.. O almeno, penso che abbia avuto bisogno di pensarci su”

Annuisco, poi gli lascio un bacio sulla guancia e mi allontano.

“Giuls!” mi richiama, facendomi girare. “Qualsiasi cosa, chiamami e arrivo, ok?”

Sorrido  annuendo, per poi raggiungere i miei, sperando che vada tutto bene per davvero.




*spazio autrice*

Ciao a tutti!
Sono stata indecisa se inserire prima il racconto di Zayn o questo Giulia POV, poi grazie al consiglio di una mia amica, ho messo questo e via lol
Ditemi che ne pensate, se ci sono eventuali errori e come pensate sarà la reazione di Harry, se vi va
Ora scappo a studiare le biotecnologie (ammazzatemi) in vista della simulazione di terza prova che ho venerdì

Alla prossima,
Giuls xx
   
 
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