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Autore: wanderlust93    12/04/2015    1 recensioni
Vedo la tua ombra allontanarsi, mentre sporchi della tua esistenza le pareti di quest'anima in tempesta. E' un fondersi di tonalità. Caldo che avvolge il freddo. Freddo che avvolge il caldo. Un abbraccio lungo e straziante. Un tiepido addio incapace di scaldare un cuore stanco e intorpidito.
Genere: Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei dedicarti parole nuove, note che nessuno ha mai tradotto in musica. Vorrei persino creare un nuovo colore e dargli il tuo nome.
Lo immagino simile ad un verde acqua. Verde come la speranza, una speranza che si è lentamente affievolita, fino a sbiadirsi e scomparire nel bianco della tela. Ci sarebbe anche qualche sfumatura di rosso - come la passione, come i sentimenti più esplosivi - e una 
venatura d'azzurro - il colore del mare, del cielo, di tutto ciò che appare immenso, infinito. Dicono sia anche il colore che crea più dipendenza, sai?
Osservo un punto fisso nel vuoto e ti immagino lì, davanti a me, vestito dei colori che ho scelto. Ho dimenticato il giallo, come la luce che irradia la tua presenza. 
Manca qualcosa, però. Lui, il colore del silenzio. Che colore ha il silenzio? Forse bianco, come il vuoto. O grigio, come la nebbia fitta che avvolge tutto ciò che incontra, mescolandolo all'oblio. O nero, che incute timore, ma al contempo affascina. 
Vedo la tua ombra allontanarsi, mentre sporchi della tua esistenza le pareti di quest'anima in tempesta. E' un fondersi di tonalità. Caldo che avvolge il freddo. Freddo che avvolge il caldo. Un abbraccio lungo e straziante. Un tiepido addio incapace di scaldare un cuore stanco e intorpidito.
Non dico una parola, nessuna lacrima riga il mio volto. Sento le gambe tremare, vorrebbero correrti incontro e pregarti di restare, ma non muovono un passo.
L'eco delle parole taciute rimbomba fin dentro le ossa, tra fitte e tremori, inerzia e frenesia.
Rivolgo di nuovo lo sguardo alla tela, ormai vuota, quasi a voler riflettere il pallore del mio viso, esausto e logorato. 
Chiudo gli occhi e mi lascio cadere, avvolta dall'amaro sapore dell'abbandono. Nessun colore, solo il residuo di una sfocata apparenza
.

   
 
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