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Autore: hummelssmythe    12/04/2015    1 recensioni
Kurt mette la regola che Sebastian deve dormire sul divano finché non imparerà a fare bene il bucato, ma dormire da solo è più fastidioso di quanto avesse mai pensato. [Kurbastian]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Traduzione a cura di ManuKaikan.
Potete trovare l'originale qui


A Night on the Couch


Sebastian!”

Sei perfettamente cosciente del fatto che stai urlando, ma sai che non puoi di certo non essere biasimato. Sei coinvolto in una relazione amorosa con Sebastian, quindi tecnicamente non puoi essere incolpato se la maggior parte delle volte perdi le staffe, a volte ti chiedi se stare con lui ne valga la pena.

Ogni volta però, l'unica risposta che riesci ad articolare è sì, ne vale la pena, questo comporta non tacere quando accadono determinate cose.

Cosa c'è, piccolo?” Dice Sebastian proprio mentre stai entrando nel soggiorno.

È stravaccato sul divano, fa zapping fra i canali e ti guarda come se non avesse la minima idea del perché dovresti essere arrabbiato con lui. Questo naturalmente ti rende ancora più sconvolto.

Non dici niente, lasci che siano i fatti a parlare, ti avvicini a lui e fai oscillare la camicia che c'è nella tua mano destra davanti ai suoi occhi. Sebastian ti guarda e aggrotta le sopracciglia, rifilandoti quello sguardo: 'Questo cosa dovrebbe significare?' e questo ti rende quasi impossibile mantenere la calma.

Beh, non che tu sia calmo, ma non sei nemmeno infuriato. Per ora.

È la tua camicia.” Dice infine Sebastian assente. “Quella che indossi tutte le domeniche quando andiamo a prendere il caffè.”

Se non fossi così arrabbiato, probabilmente ti prenderesti gioco di lui per il fatto che si ricorda esattamente quando usi quella camicia. O forse è semplicemente il fatto che vivere insieme è un'informazione ancora così nuova, che ti fa pensare a quei giorni come se non appartenessero ancora al passato. Ora la colazione la domenica la consumate insieme al tavolo dell'appartamento che condividete, ed è molto meglio secondo il tuo modesto parere. Cucini e ogni tanto provi ad insegnargli, anche se la maggior parte delle volte semplicemente gli sporchi il naso con la crema e poi lo baci, perché Sebastian non ha altra utilità in cucina che non sia stare lì in piede e sembrare carino.

In un giorno normale probabilmente ti ecciteresti con quei ricordi – in realtà ti odi per pensare a quelle cose quanto dovresti essere freddo e spaventarlo come solo tu riesci a fare – ma ami quella camicia e non è la prima volta che succede una cosa del genere.

Brillante.” Dici roteando gli occhi. “Come sei utile, Sebastian. Ho accidentalmente battuto testa e ho dimenticato l'unica cosa che non potei mai dimenticare, anche se avessi un'amnesia: i miei vestiti.”

“Oh, così mi ferisci, Kurt.” Guardi Sebastian toccarsi il petto dove c'è il cuore. “Dovei essere io la cosa che non dimentichi. Perché sarebbe davvero un palo in culo cercare di insegnarti di nuovo tutti i nomi dei miei parenti.”

Arrossisci un po', perché ti torna alla mente quel famoso pomeriggio e tutto il tempo che ci hai messo per imparare i nomi dei suoi parenti prima del matrimonio di sua sorella. Ma sopratutto, sai che Sebastian sta ricorrendo a questo per evitare l'argomento, il che significa che si è accorto di aver fatto qualcosa di sbagliato.

Ascolta.” Inizi, sventolandogli la camicia davanti al naso. “Dimmi, tesoro, cosa vedi?”

Il soprannome sembra troppo sarcastico e Sebastian deglutisce (non è il momento di pensare a come ... è dannatamente affascinante come riesci a tenere in pugno Sebastian.)

Beh, piccolo.” Inizia Sebastian, anche se il suo tono è cauto ed esitante. “La guardo e l'unica cosa che riesco a vedere è il tuo impeccabile senso della moda.”

Oh Dio, piantala con queste stronzate.” Butti con rabbia la camicia sul divano, combattendo un ghigno divertito quando vedi Sebastian irrigidirsi al suono duro della tua voce. “Non posso credere che l'hai fatto di nuovo, quanti tentativi ci vorranno prima che tu impari a fare il bucato senza rovinare il mio costosissimo guardaroba?!”

Sebastian si morde colpevole l'interno della bocca.

“Sai cosa? Non importa!” Dici, le mani sui fianchi, guardandolo intensamente. “Non si tratta dei miei vestiti, si tratta del fatto che ti ho detto centinaia di volte che non puoi mescolare i bianchi con i colorati e continui a farlo. È come se non ti sforzassi nemmeno di ascoltarmi quando parlo.”

Sebastian sembra ancora più colpevole, come se avesse finalmente capito che non si tratta della semplice camicia, ma si tratta del vostro rapporto e nonostante i tentativi di nasconderlo, questo lo colpisce molto.

“Mi dispiace, okay?” Sospira infine. “Solo ... è come se il mio cervello vada in blackout ogni tanto quando parli, perché sembra che pensi davvero che non sono capace di fare le cos-”

Non ci provare, Sebastian Smythe.” Gli punti il dito contro. “Non ti azzardare a dare la colpa a me. So che sei capace, saputello e ho capito che stai cercando di fare. Non funzionerà. Non mi ascolti e non hai voglia di fare il bucato così stai cercando di esasperarmi e portarmi a farmelo da solo.”

Non è-” Prova ad iniziare Sebastian, ma non sei intenzionato ad ascoltare tutto ciò.

È così.” Rispondi e ispiri drammaticamente prima di aggiungere con tono piatto. “Ti butto fuori dalla nostra camera da letto.”

Sebastian ti guarda scosso e con chiara confusione. “Non puoi buttarmi fuori, è la nostra camera da letto.” Si lamenta e cerca di rifilarti quella sua stupida faccia da cane bastonato, con le sopracciglia così aggrottate che sembra un animale di un cartone animato. “Non riesco a dormire la notte quando non sei con me, il tuo odore mi fa sentire al sicuro e-”

Di quanti anni di connivenza hai bisogno per capire che non sei in grado di comprarti il mio perdono? È davvero fastidioso.” Incroci le braccia. “Dormirai sul divano finché non imparerai a fare bene il bucato. No.” Gli punti di nuovo il dito contro quando prova a parlare. “Non parlare, ho già preso la mia decisione. Sai di avere torto e sai che ho ragione.”

Sebastian si lascia andare contro il divano e guarda il soffitto, chiaramente sconfitto.

Sorridi e sei consapevole del fatto che la tua prossima mossa in realtà è crudele e inutile, ma è anche troppo divertente per lasciartela sfuggire. Ti muovi verso di lui e ti chini a raggiungere il suo orecchio, vedi il corpo di Sebastian irrigidirsi perché sa che non siete in normali condizioni di pace in questo momento.

“Lo faccio solo perché so che avermi nel tuo letto di nuovo è un obiettivo abbastanza stimolante per te.” Sussurri e quanto ti tiri via, sei soddisfatto nel vedere come Sebastian sia frustrato. Ha gli occhi spalancati e un'espressione da: 'Voglio saltarti addosso, ma non posso' ed è esattamente quello che volevi. “Fai il bravo ragazzo, Sebastian.” Gli strizzi l'occhio e ti sollevi, la rabbia è svanita e si è trasformata nella speranza che questa volta Sebastian capirà la lezione.

Mentre cammini lontano da lui e ti dirigi in cucina, puoi sentire Sebastian urlare: “Posso entrare nei tuoi pantaloni in qualsiasi posto, non ho bisogno che tu sia nel mio stesso letto!”

La tua intenzione era proprio quella di rendere Sebastian frustrato e abbastanza disperato da far in modo che ti ascoltasse. Sai che potrebbero volerci giorni, ma sei abbastanza motivato. Anzi, riesci a passare la maggior parte del tempo lontano da lui, non solo quando sei fuori, ma anche quando sei a casa.

Improvvisamente, però, odi te stesso nel momento stesso in cui ti scrolli di dosso le coperte e ti metti le ciabatte, cominciando a camminare per casa come se dovessi compiere qualche missione segreta. Una volta arrivato in salotto, ti senti debole e infreddolito, con le braccia incrociate al petto guardi verso Sebastian che è steso sul divano e che appare molto a disagio e parecchio scomodo, coi capelli scombinati e il viso imbronciato anche nel sonno.

Stai soffrendo dalla voglia di essere vicino a lui, ma non puoi semplicemente svegliarlo e dirgli di venire a letto. Prima di tutto perché Sebastian è pressoché insopportabile quando viene svegliato – anche se pensi che in questa occasione non gli dispiacerebbe affatto - ma è più il principio di rimanere nella tua posizione e non hai intenzione di rinunciarci così facilmente.

Tecnicamente non gli hai detto che non potete dormire insieme. Hai detto a Sebastian che era espulso dalla vostra camera da letto – Dio desideri che questo non sembri così patetico nella tua testa, perché diventa difficile metterlo in pratica – quindi è una faccenda completamente diversa.

Inoltre, sei abile, così, nel migliore dei casi, Sebastian non se accorgerà neanche di quell'incursione notturna. Appena hai riposato abbastanza, potrai tornare nel tuo letto e sarà tutto come se non fosse mai accaduto.

Così il più discretamente possibile, ti accoccoli, cercando di infilarti nel piccolo spazio che Sebastian ha lasciato libero e ti sentì già meglio.

Sì, decisamente meglio.

Non vi state nemmeno toccando, non proprio, ma puoi sentire il suo respiro caldo e rilassato dietro di voi, questo è sufficiente a farti rilassare.

Stai per addormentarti quando Sebastian si muove dietro di te e ridacchia silenziosamente. Puoi sentirti arrossire e cerchi immediatamente una spiegazione che non faccia sembrare quello che in realtà è. Ti rendi subito conto che non ce n'è una.

Sta zitto.” Dici invece e rabbrividisci quando Sebastian drappeggia la coperta sul tuo corpo in modo che entrambi siate coperti.

Il mio ragazzo mi butta fuori dalla nostra camera da letto e poi si unisce a me sul divano perché gli manco ...” Sussurra assonato nel tuo orecchio. “Che cosa dolce.”

Ti accoccoli nonostante le tue intenzioni, lasciando che Sebastian avvolga un braccio attorno alla tua vita e stringa il suo petto sulla tua schiena.

Voglio comunque che sia tu a fare il bucato.” Precisi, consapevole che la tua voce suona troppo dolce per sembrare anche vagamente un rimprovero.

Lo so.” Rispose Sebastian baciandoti dietro l'orecchio, facendoti stringere lo stomaco. “E so che non ci ho provato abbastanza, ma non scherzavo quando ho detto che spesso mi parli come se io non sia capace di fare niente. Ti rivolgi a me così.”

Non c'è astio o rimprovero in quelle parole, ma puoi chiaramente capire che non sta scherzando. Rimani in silenzio, perché non sei sicuro di come riparare a quel danno che non sai nemmeno misurare. Non ne conosci l'entità, non riesci a capire se sia terribile o solo fastidioso.

Lo capisci solo quando Sebastian parla di nuovo.

So di non essere il perfetto ragazzo in grado di cavarsela nelle faccende domestiche, ma sono disposto a guardarti e imparare.” Dice tranquillamente, l'intimità che c'è in quel momento ti fa venire quasi le vertigini. “Sono disposto a prendere i miei rimproveri lungo il percorso, quando me lo merito, ma è difficile imparare quando sembra che tu non ti fidi delle mie capacità.”

Hai davvero fatto sembrare tutto in quel modo? Potrebbe essere, a volte sei fastidioso e superiore persino per le tue stesse orecchie.

Mi dispiace.” Sospiri. “Io mi fido di te. So che puoi, si tratta solo del bucato. Vedi? È il contrario. Ero arrabbiato perché so che puoi fare qualsiasi cosa; sei intelligente, forte e brillante, quindi ho pensato che davvero non lo volessi farlo.”

Sebastian ti attira più vicino, tenendoti più stretto. “Posso e lo farò.” Dice. “Promesso, e mi dispiace molto per le camice.”

Sono solo camice.” Rispondi prima di scuotere la testa. “Non posso credere di averlo appena detto.”

Ridammi il mio ragazzo.” Ti stuzzica pieno di felicità Sebastian e questo rende felice anche te.

Stare con lui, stare bene è molto meglio che litigare per il bucato. Avere la tua parte di colpa rende più facile per te perdonare Sebastian per la perdita delle tue camice e ti addormenti fra le sue braccia.

Ci vorrà un'altra camicia rovinata da Sebastian per fargli imparare come fare il bucato, ma puoi considerarlo un grande compromesso.

   
 
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