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Autore: Aruko    12/04/2015    7 recensioni
STORIA IN REVISIONE – INFO SULLA MIA PAGINA
Kagome scrive articoli per una rivista al femminile, e non ha la minima idea di che argomento pubblicare nel mensile successivo! Una sera incontra Inuyasha, un neo geometra che vanta la sua infedeltà nei confronti della fidanzata. E' un attimo, la rabbia prende il sopravvento e tra una provocazione e un insulto, i due giungono a una strana scommessa..
Riuscirà Kagome a scrivere l' articolo perfetto? E Inuyasha diventerà finalmente un ragazzo fedele? Ma soprattutto.. cosa accadrà fra i due?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Verde speranza, il colore dell’ estate”

Speranza, ciò a cui si aggrappava da mesi ormai senza però risultati. Né lavorativamente né in altri sensi..

 

No, decisamente non era soddisfacente.

Mmmh…

 

“la nuova pianta dell’ anno: il Fior di Trombone”

Questa poi.. la pianta che ogni donna vorrebbe nel proprio orticello. Un miscuglio fra un Fior di Loto e un Narciso Trombone. Bello per carità, ma il nome è tutto un programma!

 

Kagome sbuffò sconsolata, tamburellando le dita sulla scrivania. L’ espressione stanca e annoiata. Non ce la faceva più! Non aveva idee, non sapeva davvero più che cosa inventarsi!

 

La sua capa l’ avrebbe licenziata di sicuro, ne era certa. Questa volta non si sarebbe salvata come il mese scorso, con l’ articolo sui maialini prêt-à-porter.

L’ idea le era venuta guardando una rivista di National Geographic mentre aspettava di essere visitata dal suo ginecologo. E per un attimo si era immaginata uno di quei cosi dentro la borsetta Gucci di una ragazza seduta davanti a lei.

Sango ci aveva riso su di brutto, e così ci si era buttata appigliandosi come se fosse l’ unica possibilità di salvezza.

E fortunatamente, le era andata bene.

 

Ora però, era davvero nella merda.

 

“ehi Kagome, come va?” Sango, la sua cara amica Sango, era appena entrata nel suo ufficio sorridendo.

“un vero schifo!”

“ancora niente ispirazione?”

“una fava! Non so che inventarmi, Rin mi farà fuori ne sono certa”

“dai non dire così! Vedrai che ti verrà l’ illuminazione! Che ne dici di una pausa caffè?”

“assolutamente si!”

 

Si alzò lasciando il pc in stand-by. Erano le 16 del pomeriggio e in meno di due ore sarebbe scappata, sicuramente senza aver concluso granché.

Kagome lavorava per un giornale, il WomenTime, tutto incentrato sulle donne.

Servizi fotografici, vestiario e mansioni, moda e attività, tutto ciò che riguarda il fantastico mondo femminile.

Lei, in particolare, si occupava di una piccola rubrichetta che ogni mese cambiava argomento, senza seguire un filone preciso. E ogni mese, ecco che si arrovellava in cerca dell’ articolo perfetto.

 

“tu come te la passi piuttosto?” chiese Kagome infilando la chiavetta nella macchinetta.

“bene grazie! Non vedo l’ ora di uscire da qui, stasera voglio sballarmi un po’”

“ah si? Che programmi hai?”

“pensavo di andare in un locale che hanno appena aperto, non dista molto da qui, hai voglia di venire con me? Ho un gran bisogno di rifarmi”

“rifarti? In che senso?” Kagome prelevò il caffè dalla macchinetta lasciando spazio alla collega

“quello stronzo di Hitoshi se l’è filata”

“che cosa?!”

“si!”

“ma se fino a ieri ti riempiva di fiori cioccolatini e bigliettini sdolcinati?!”

“lo so, e stamattina invece mi son trovata il bigliettino da vigliacco! Scusami, ma ti amo troppo, mi sento soffocare.. sono un pazzo a lasciarti, ma se son rose fioriranno “ recitò Sango imitando una voce da uomo piagnucoloso

“peggio di un finocchio! Meno male che non ero così lanciata.. me lo aspettavo che avrebbe fatto lo stronzo”

“santo cielo.. beh sai che c’è? Che ci sto, andiamo a sballarci! Ho bisogno anche io di un po’ di movimento!”

“questo è lo spirito giusto Kagome!”

 

-Già, così da non pensare a lui..- pensò la corvina.

 

 

 

Le due si erano date appuntamento direttamente fuori dal locale, il Globe.

Era un posto chic, al ventesimo piano di un centro commerciale. Lussuoso ed elegante, con una balconata gigantesca da cui si vedeva tutta la città.

Erano le 22 di sera e il terzo drink era appena arrivato.

“salute!” dissero le due in coro battezzando la bevanda

“e poi non ci sono più gli uomini che si preoccupano di far godere una donna!” disse concitata Sango

“già.. dannatamente vero” asserì Kagome con sguardo vacuo. Era ubriaca persa.

“cioè, Hitoshi era dolcissimo è vero, eppure era così.. veloce! Ho dovuto pensarci io ai miei orgasmi, praticamente tutte le volte che ci sono andata a letto!”

“che merda!”

“già! E io sono stufa! Va bene divertirsi, non pretendo di trovare l’ uomo della mia vita adesso, a 26 anni, però che diamine, è tanto chiedere un orgasmo?!” la gente seduta intorno le squadrava in modo strano.

“no che non è tanto, cavolo!” confermò Kagome.

Un breve silenzio.

“e dimmi, lui invece com’ era a letto?”

Eh, com’ era lui a letto..

Kagome si oscurò, non aspettandosi quella domanda. Era da un po’ che non ci pensava.

Ma no, non è vero, non passava giorno senza che pensasse a Kouga. Al suo sguardo, al suo corpo perfetto, ai loro sei mesi meravigliosi.

 

Gli occhi le si adombrarono, e Sango lo notò subito.

“oddio, scusami Kagome.. tu ci pensi ancora non è vero?”

“beh ecco.. non riesco a dimenticarlo. Non posso farci niente..”

Più o meno era andata come con Sango. Se non che Kouga se l’ era presa molto più comoda, facendola soffrire per giorni interi.

Prima il distacco mentre erano insieme, la distanza con lo sguardo e con le parole. Poi fisicamente. Infine non rispondeva alle chiamate, adducendo la lontananza a impegni di lavoro.

Come ciliegina, un misero sms.

Non ti amo più, diceva, scusa se ci ho messo tanto a confessartelo. Addio.

 

Kagome non aveva più avuto sue notizie. Aveva cancellato il suo numero (che comunque conservava in un’ agenda contornato dai cuoricini), ma i ricordi, quelli non li avrebbe mai potuti eliminare.

 

“chi se ne frega di com’ era a letto, ne troverai di migliori Kagome!” disse Sango posando una mano sulla sua. Kagome sorrise incerta. Poi decise di fare l’ unica cosa veramente utile: bere, bere e bere!

“a cominciare da quei due..” sussurrò Sango guardando oltre le spalle dell’ amica.

Kagome si girò, vedendo una coppia di ragazzi che guardava proprio loro.

Un ragazzo dai capelli castani e un tizio coi capelli argentati.

 

Era troppo ubriaca per socializzare.

“che ne dici di fare qualcosa di folle?” Sango non era della sua stessa idea.

“n-no Sango non mi sembra il caso!”

“a me invece si! Basta pensare a Kouga e a quel gay di Hitoshi, dobbiamo dare una svolta a questa serata! E poi questi qua non li rivedremo mai più!

“ma che vorresti fare scusa?”

“invitiamoli a bere con noi!”

“ma io sono già ubriaca Sango!”

“meglio ancora!” disse lei alzandosi

“merda” sussurrò Kagome coprendosi la faccia con le mani.

 

Sango tornò poco dopo con un sorriso a mille denti

“beh?!” la incitò Kagome

“vanno a ricaricarsi di alcool e arrivano!”

“oddio che imbarazzo!”

“eddai pensa a divertirti!”

 

I due arrivarono poco dopo con due drink in mano. Un cameriere aveva prontamente portato due sedie in più, ed ecco che prendevano posto, uno da una parte, e uno dall’ altra.

“eccoci qua” disse il moretto guardando Sango.

Poi si voltò fissando Kagome

“io mi chiamo Miroku, e lui è il mio amico Sesshomaru”

“piacere, Kagome” disse stringendo prima una poi l’altra mano.

“e così che ci fanno due bellezze tutte sole il sabato sera?” Sango rise prontamente.

“quello che fanno due ragazzi tutti soli nello stesso posto”

“mia cara, spero proprio di no..” rispose con fare sensuale Miroku.

-ok, questi due stasera scopano- pensò Kagome fissandoli.

 

Riprese a bere il suo drink, senza ormai riconoscere l’ ombrellino dalla cannuccia. Meno male che ci aveva azzeccato. Farsi beccare a succhiare un ombrellino non era il massimo.

“di cosa ti occupi?” la corvina si voltò, non aspettandosi che qualcuno le rivolgesse la parola. Sesshomaru la guardava in attesa di una risposta.

“oh, io? beh ecco, io scrivo articoli per una rivista”

“quale?”

“si chiama WomenTime, mai sentita?”

“no” mmmh, di molte parole il tipo

“e tu che cosa fai?”

“sono un architetto”

“che meraviglia!”

“già, Sesshomaru crea dei veri e propri gioielli” s’ intromise Miroku

“e tu invece che fai nella vita?” chiese Sango al moro

“io e un amico abbiamo appena aperto uno studio di geometri. Siamo in società con Sesshomaru in realtà, ma l’ attività è appena stata avviata”

“urca, che figata!” esclamò Sango

“già, sono al settimo cielo, era il mio desiderio da..” il suono di un cellulare fermò il moretto, che si mise le mani in tasca in cerca del marchingegno.

“scusate. Pronto? Ehi amico! Stavo giusto parlando di te! Siamo nella terrazza, vieni fuori!” si alzò in piedi.

 

-no ti prego un altro no, io sono ubriaca!- pensò Kagome

 

“è mio fratello?” disse Sesshomaru

“già! Era esasperato, dice che è letteralmente fuggito!”

“figuriamoci..”

“Inuyasha!!” urlò Miroku sventolando una mano. Ed ecco che un altro ragazzo dai lunghi capelli argentati fece ‘ingresso’ nella terrazza.

 

 

Inuyasha rimase sorpreso nel vedere i suoi amici in compagnia di altra gente. Notando che erano ragazze, però, e che uno dei suoi amici era Miroku, si convinse che di strano non c’era proprio nulla.

“ehi amico!” salutò Miroku

“ciao ragazzi” disse il nuovo arrivato

“ciao” rispose freddamente Sesshomaru

“loro sono Sango e Kagome!” presentò Miroku

“ciao” rispose noncurante Inuyasha prendendo posto tra il moro e Sango. Un boccale di birra in mano.

Sango era tutta un sorriso, mentre Kagome sarebbe volentieri scomparsa dalla circolazione

 

“ragazze lui è il mio socio in affari nonché fratello di Sesshomaru! Insieme io e lui faremo fortuna, e voi siete le prime a saperlo” Miroku sembrava davvero un tipo simpatico e allegro. Il sorriso non gli era sparito per un attimo dalla faccia.

Kagome invece di sorridere non voleva proprio saperne. Si imbarazzava in mezzo a gente che non conosceva, e quei due tipi coi capelli argentati erano proprio strani..

Anche se quello appena arrivato, sembrava essere carino.

“feh, me lo auguro!” rispose Inuyasha

“eddai non essere negativo! Abbiamo appena iniziato! Vedrai che piano piano ingraneremo”

“come va con Kikyo?” chiese Sesshomaru

“lasciamo perdere”

“chi è Kikyo?” s’ intromise Sango

“la ragazza di Inuyasha” rispose prontamente Miroku “hanno qualche problemuccio”

“ma che dici razza di scemo?! E poi non mi sembra il caso di parlarne a delle sconosciute” rispose arrossendo

“dai dai, siamo donne, possiamo aiutarti!” continuò Sango. Inuyasha sbuffò.

“diciamo che è un tantino gelosa. E anche invadente” disse Miroku

“uffa..” continuò Inuyasha

“ha ragione ad esserlo visto l’elemento che sei” disse Sesshomaru

“ehi ma insomma!” scattò Inuyasha

“che elemento sei?” chiese Sango sempre più interessata. Inuyasha la guardava storta

“non sono nessun elemento, mi godo la vita tutto qua”

“diciamo che come tutti i ragazzi della nostra età vuole divertirsi ecco.. non nel modo in cui si aspetta Kikyo però”

“cioè?!” continuò Sango

“cioè è un donnaiolo” finì Sesshomaru

 

Kagome iniziava a spazientirsi. La serata stava prendendo una piega decisamente antipatica. Era finita insieme a degli sconosciuti a parlare dell’ infedeltà di un deficiente.

“non sono un donnaiolo! Insomma che vuole di più? Sto insieme a lei, da più di due anni ormai.. succede che ci siano dei momenti no, prima o poi tutte le coppie ci passano, e se in questi momenti mi capita un’ avventura che volete che sia?”

Sesshomaru girava la testa in segno di diniego da quasi un minuto ormai.

“eheheh Inuyasha è fatto così ragazze, ma non spaventatevi non siamo tutti come lui” rise Miroku

“guarda che tu sei anche peggio!” lo rimbeccò Inuyasha.

“io sono un ragazzo devotissimo!”

“certo come no.. l’ hai sparata grossa”

“perché non facciamo un gioco?” disse Sango. I ragazzi la guardarono, chi dubbioso, chi curioso. Miroku sembrava pendere dalle sue labbra.

“la mia amica qui..” indicò Kagome che divenne rosso peperone “è in cerca di un argomento per il suo prossimo articolo”

“Sango per favore..” cercò di bloccarla Kagome in evidente imbarazzo.

“e questa mi sembra un’ idea davvero interessante!” i ragazzi continuarono a fissarla senza capire

“cos’è che ti sembra interessante scusa?” Inuyasha era parecchio scettico

“il fatto che voi uomini non siate in grado di essere fedeli.” Kagome squadrò meglio l’amica.

“questa è bella!” ride Inuyasha “guarda che se volessi lo sarei davvero! È solo che..”

“che cosa? Che lei non è abbastanza? Che ti sei stufato? O è solo che ti comporti da ragazzino perché vuoi spassartela?” Kagome si bloccò stupefatta! Era stata davvero lei a dire quelle cose?! Si, diavolo! Era stanca di ascoltare quei discorsi stupidi, dove ovviamente erano le donne a passare per delle povere fesse cornute!

 

Inuyasha la guardò un secondo, per poi agitarsi sulla sedia

“senti un po’, tu.. cos’è che stai insinuando?”

“insinuo che siete tutti uguali! Che vi prendete gioco di noi come se fossimo delle povere sfigate, ci fate credere di essere perfetti quando invece tutto ruota intorno al vostro ego, o per essere più chiari, intorno al vostro cazzo!”

“oh mio Dio..” Sango sospirò

“e quindi se vi va, vi scopate la prima che passa, tanto chi se ne frega, la tua ragazza ti aspetta a casa per il secondo round, ignara di quanto sei stronzo!”

“chiara e concisa la tua amica eh?” disse Miroku a Sango

“evidentemente è perché ve le andate a cercare! Non fate altro che mettere becco in cose che non vi riguardano! Dove sei stato, con chi eri, il tuo amico ti porta sulla cattiva strada..” scimmiotta Inuyasha

“ah e così è colpa mia?” chiese Miroku guardandolo contrariato

“zitto!”

“beh e allora? Noi ficcanasiamo (che poi è tutto da vedere..!) e questo ti da la libertà di mettere corna a destra e a manca?!”

“ci portate al limite con le vostre scemenze, al punto di non sopportarvi davvero più! Tu per esempio? Parli tanto ma scommetto che sei single perché non ti sopporta nessuno!”

“che cos’ hai detto razza di cretino?!”

“Sango, è stato bello conoscerti, breve ma intenso..” scherzò Miroku

“hai capito benissimo! Feh, la mia ragazza dovrebbe ritenersi fortunata, infondo non capita che un paio di volte al mese, e solo perché mi fa incazzare! Quindi, ti ripeto che se volessi fedele lo sarei per davvero!”

“allora dimostramelo! Facciamo davvero questo stupido gioco!”

“che gioco, sentiamo..” Inuyasha era spazientito.

“hai un mese di tempo per dimostrarmi che le resterai fedele. E io ci scriverò su il mio articolo.”

“già, e a me che me ne frega del tuo articolo? Che ci guadagno scusa?”

“beh.. la vostra attività è agli inizi no? Avrete la pubblicità. Da parte nostra, della rivista. Non mi sembra poco”

Inuyasha sembrò pensarci su. Si rigirò la birra fra le mani, guardando il fratello, sconcertato, e l’ amico, che deglutì senza sapere che dire. Poi prese il bicchiere e se lo scolò

“d’accordo, ci sto”

 

 

 

 

 

 

 

Buoooonasera!
Ecco fresca fresca una boiata appena partorita! Mah chissà che ne verrà fuori!
Mi affido ai vostri pareri! :D

Aruko

  
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