Prima di iniziare vi invito a lasciare una recensione, positiva o negativa che sia, per aiutarmi a migliorare questa mia passione sulla scrittura, sono ancora all'inizio quindi tutti i consigli sono graditi.
Buona lettura. 
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"E' pronta signorina?".
"Oh si, un thè con la granita, grazie", dissi.
Ed ecco che entrò quel ragazzo, quello che ogni giorno, alle 14, varca la porta di questo bar: alto, moro con il ciuffo rivolto verso l'alto e con due occhi di un bellissimo verde smeraldo, mammamia.
Io sono seduta al mio solito posto, quello attaccato alla finestra, con i miei capelli mossi color rosso che sfiorano il libro di John Green appoggiato sul tavolo.
Continuo a guardarlo mentre arriva il mio thè. Con aria serena prende il suo quotidiano caffè, aspetta qualche minuto e poi si dirige verso l'uscita, sale sulla sua moto e se ne va.
Quel ragazzo mostra sempre un'aria serena ma c'è qualcosa di strano, percepisco un minimo di preoccupazione in lui, chissà cosa.
Con calma finisco il mio thè con la granita e alla fine vado a pagarlo in cassa.
"Ci vediamo Mike!", dissi riferendomi al cassiere.
"Ciao Xenia!", rispose Mike.
Usci e mi incamminai verso casa. Arrivata presi le mie cose e andai dalla mia migliore amica, Phoebe.
La sera dovevamo andare a ballare in discoteca, cosi portai tutto da lei per prepararmi.
Phoebe è la tipica ragazza occhi azzurri, capelli lisci di un color castano. Io e lei abbiamo molte cose in comune, abbiamo tutte e due 16 anni e ovunque andiamo portiamo allegria ma siamo anche molto diverse, io sono una ragazza timida, riservata e mi piace stare da sola in alcune casi, mentre lei è sempre al centro dell'attenzione per la sua "fama". A tutte due piace leggere, cantare e correre insieme.
"Xeeeeeenia saliii", senti urlare dalla finestra, "la porta è aperta".
Mentre salivo le scale salutai la mamma di Phoebe.
"Salve signora Blue",  dissi.
"Oh, ciao cara".
Aprii la porta della camera di Phoebe, fu il mio sbaglio più grande.
"Xeniaaa non so cosa mettermi stasera!".
Non esisteva più la sua camera, il pavimento era ricoperto di vestiti, cosi anche il letto dove dormiva il suo gatto.
"Ciao Jack", dissi riferendomi al gatto e prendendolo in braccio tutto spaventato.
"Phoebe stai spaventando Jack, calmati".
Phoebe corse verso di noi, iniziò a baciare Jack chiedendogli ripetutamente scusa e soffocandolo, si fa per dire.
"Allora Phoebe, che ne dici di una gonna a vita alta e una maglia corta?", dissi prendendo i capi.
"Aaaw grazie Xenia, tu mi salvi sempre!".
"C'è anche Tom stasera?", chiesi.
"Sisi, ci porta lui".
Tom è il ragazzo di Phoebe, stanno insieme da più o meno due anni.
                                                                                                                     
Tom arrivò verso le 9, salimmo in macchina e andammo.