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Autore: Lizhp    13/04/2015    3 recensioni
Andy alzò un sopracciglio.
-Per caso sei caduto e hai picchiato la testa, mentre ero fuori?-
-No, sono sanissimo- rispose Mika, seriamente, mentre si apprestava a tagliare un altro quadratino di scotch. Andy allungò una mano verso il computer, giocherellando con il pezzo di scotch che Mika aveva appena attaccato.
Si era perso qualcosa di fondamentale, evidentemente.
-Non toglierlo!- lo intimò il riccio, prendendo la sua mano e allontanandola dal computer, mentre attaccava un altro pezzo di scotch sulla telecamera del telefono.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sono a casa!- annunciò Andy a gran voce, entrando nell’appartamento di Milano, facendo sbattere contro il muro le borse che teneva tra le mani. Era uscito a comprare qualcosa da mangiare per quella sera, dato che il frigorifero di casa era quasi vuoto. Erano state giornate abbastanza intense per Mika, erano appena iniziati i live di X Factor e il riccio sembrava essere più agitato che mai; soprattutto per il dover parlare italiano in diretta.
Andy non capiva una singola parola di quello che diceva Mika in quelle serate, ma gli altri sembravano capirlo, quindi non doveva essere poi tanto male.
Andy appoggiò le borse sul tavolo della cucina e si guardò intorno, alla ricerca del compagno. Il primo posto in cui gli venne spontaneo cercarlo fu il pianoforte, ma Mika non stava suonando.
Lo trovò invece seduto al tavolo del secondo salone, circondato da aggeggi elettronici.
Andy si avvicinò a lui, curioso.
-Buonasera, eh!- gli disse, vedendolo troppo occupato, con la testa piegata sul tavolo.
Mika si girò e gli rivolse un sorriso.
-Ciao, Andy-
-Vieni a mangiare, ho comprato delle… Mika, ma che stai facendo?- il biondo si sedette sulla sedia accanto a quella del compagno, mentre osservava le sue mani armeggiare con delle forbici e dello scotch nero. Lo sguardo di Mika era particolarmente assorto, come se si stesse concentrando per portare a termine un lavoro di estrema precisione.
Tagliò un quadratino di scotch e, senza dire una parola, lo appiccicò sulla telecamera del suo computer.
Andy alzò un sopracciglio.
-Per caso sei caduto e hai picchiato la testa, mentre ero fuori?-
-No, sono sanissimo- rispose Mika, seriamente, mentre si apprestava a tagliare un altro quadratino di scotch. Andy allungò una mano verso il computer, giocherellando con il pezzo di scotch che Mika aveva appena attaccato.
Si era perso qualcosa di fondamentale, evidentemente.
-Non toglierlo!- lo intimò il riccio, prendendo la sua mano e allontanandola dal computer, mentre attaccava un altro pezzo di scotch sulla telecamera del telefono.
-Questo coso ha anche una telecamera davanti..- borbottò Mika, mentre tornava alle sue forbici e al suo scotch.
Andy lo osservava basito.
-Hai intenzione di ricoprire di scotch nero qualsiasi cosa o pensi di fermarti a..-
-Ci spiano- rispose Mika, semplicemente, mentre ancora era concentrato a tagliare un pezzo di scotch più piccolo degli altri, da appiccicare davanti al cellulare.
Andy prima lo osservò con un sopracciglio alzato poi, vedendo che il ragazzo era serio, scoppiò in una fragorosa risata.
-Mika, sei serio?- disse tra una risata e l’altra, mentre si teneva la pancia sforzandosi di articolare delle parole in mezzo a quell’attacco di risa che l’aveva colpito all’improvviso.
-Non ridere, Andy!- rispose Mika, tirandogli una leggera pacca sul braccio, ma sorridendo nonostante tutto di fronte a quella risata così spontanea.
-Un mio amico mi ha detto che si può fare, è illegale, ma si può fare!- e Mika coprì anche la telecamera interna del suo cellulare, per poi avvicinare a sé il tablet.
In risposta, Andy iniziò a ridere ancora più forte, incredulo di fronte alla serietà con cui Mika stava affrontando la cosa.
Il riccio osservò il compagno alzarsi dalla sedia e incamminarsi, ancora tra le risate, fuori dalla stanza.
-Dove vai?- gli chiese allora Mika, apprestandosi a tagliare l’ultimo pezzetto di scotch per il tablet.
-A mettere in salvo le mie cose dalla tua paranoia- rispose Andy, per poi scoppiare nuovamente a ridere.
-Se hai intenzione di usare il computer in questa casa…- iniziò Mika, ma Andy lo interruppe immediatamente.
-Scordatelo, Mika. Stai alla larga da qualsiasi cosa di mio che abbia incorporato una telecamera, ti avverto- replicò Andy, osservandolo con un finto sguardo minaccioso.
Mika osservò lo scotch e lo fece girare nella sua mano, per poi guardare Andy con un sorriso furbo.
-Guai in vista..- mormorò Andy, di fronte a quello sguardo che non riusciva ancora bene a decifrare, ma che era lo stesso di quando Mika stava architettando qualcosa contro di lui.
All’improvviso il riccio si alzò di scatto dalla sedia e si mise a correre verso l’altra sala, in cui Andy aveva lasciato il suo computer.
-No!- esclamò Andy quando capì le sue intenzioni, iniziando a correre più velocemente di Mika verso il suo computer. Lo afferrò e se lo strinse al petto, osservando Mika che, nel frattempo, era arrivato dietro di lui e brandiva ancora lo scotch con fare minaccioso. Un fare minaccioso completamente rovinato dalle risate che non riusciva a trattenere.
-È per il tuo bene- disse al biondo, avvicinandosi a lui a piccoli passi.
-Non ti avvicinare. Non..- ma Mika aveva appena fatto uno scatto quasi felino verso di lui e Andy non fece in tempo a finire la frase, troppo occupato a scappare dal compagno.
Il biondo raggiunse la camera da letto e si gettò sul materasso a pancia in giù, schiacciando il computer sotto di lui, per evitare a Mika di prenderlo. Il riccio arrivò dietro di lui e si gettò anche lui sul letto, sopra Andy, in modo molto poco delicato.
-Ahi! Non respiro- borbottò Andy da sotto Mika, senza smettere di ridere.
-Dammi il tuo computer, Andy!- gli intimò il ragazzo, mentre iniziava a pizzicargli i fianchi.
-Mai!- esclamò il biondo, circondando il computer con le braccia, mentre non riusciva a stare fermo sotto al tocco di Mika che gli pizzicava i fianchi.
-È per la tua sicurezza, sono solo premuroso nei tuoi confronti- dichiarò Mika, cercando di assumere uno sguardo innocente.
-Non è per la mia sicurezza, è per la tua paranoia!- replicò Andy, ridendo.
-Ma possono farlo sul serio!-
-Dovrai passare sul mio cadavere-
-Ok- rispose semplicemente Mika, assumendo di nuovo quello sguardo furbo che non lasciava mai promettere nulla di buono.
Infatti, pochi istanti dopo, Mika tornò a tormentare Andy, tra un pizzicotto leggero e un altro, iniziando a far ridere il biondo, che però ora rispondeva con gli interessi, cercando di scollarsi Mika di dosso.
Iniziò una vera e propria lotta, che riempì la casa delle risate spensierate e cristalline dei due ragazzi. Andy si scordò completamente del computer e lo abbandonò per afferrare un cuscino e scaraventarlo addosso a Mika, mentre il riccio, preso al volo il cuscino, si gettò a peso morto sul ragazzo, atterrandolo. Andy iniziò a divincolarsi, sempre ridendo, cercando di spingere Mika.
Ma erano arrivati al bordo del letto e quando Mika si rese conto che ormai c’era solo il vuoto accanto a lui, strinse Andy tra le sue braccia.
Caddero rovinosamente a terra, uno sull’altro; si fermarono, senza più torturarsi, prendendosi quel momento per ridere come due bambini stesi sul pavimento.
Nella caduta, Mika aveva finalmente abbandonato lo scotch, che era caduto poco distante da loro. Andy allungò una mano e lo afferrò, riponendolo nella tasca posteriore dei suoi pantaloni.
-Senza l’arma, non puoi più minacciarmi- dichiarò soddisfatto, facendo passare una mano sulla guancia di Mika.
-Come se fosse un problema recuperarla- esclamò il ragazzo, iniziando già a portare una mano vicino alla tasca. Andy fu più veloce e, nel giro di un secondo, invertì le posizioni, stendendosi con la schiena a terra e trascinando Mika sopra di lui, così che non avesse modo di raggiungere quel maledettissimo scotch nero.
-Che stronzo- mormorò Mika, sorridendo, per poi avvicinarsi alle labbra di Andy e lasciargli un dolce bacio, mentre sentiva le braccia del biondo stringerlo in un abbraccio.
-Ti concedo una tregua- soffiò Mika sulle sue labbra, per poi allontanarsi leggermente, perdendosi in quegli occhi chiari.
-Oh, grazie mille, apprezzo molto la tua gentilezza- rispose sarcastico Andy, portando una mano a giocherellare con i riccioli del compagno.
-Andiamo a mangiare qualcosa?- chiese quindi Mika, sorridendo.
-Sì. La spesa è sul tavolo in cucina-
-Ok-
Mika si alzò e poi tese una mano a Andy. Il biondo la afferrò e fece forza, alzandosi anche lui e sistemandosi i vestiti.
Osservò il letto, completamente sfatto a causa della lotta e rise.
-Tocca a te rifarlo!- esclamò divertito, indicando con una mano le coperte sottosopra.
-Secondo quale logica?- chiese Mika, osservando Andy, mentre si avviavano verso la cucina.
-È tutta colpa della tua paranoia, quindi tocca a te- disse Andy, esibendosi in un mezzo sorriso.
-Tu ti sei gettato sul letto- constatò Mika, alzando un sopracciglio.
-Tu rincorrevi me e il mio computer con lo scotch-
Mika sospirò, rassegnato, e iniziò a togliere il contenuto delle buste che Andy aveva appoggiato al tavolo. Quando si accorse che Andy non lo stava aiutando, alzò gli occhi alla ricerca del compagno e lo trovò intento a tagliare un pezzo di scotch nero lunghissimo.
-Andy, che cavolo..-
-Secondo te copre tutta la finestra? Non vorrei ci spiassero mentre prepariamo da mangiare- e fece per arrampicarsi sul ripiano della cucina per raggiungere il punto più alto della finestra.
Mika scosse la testa, ridendo, e raggiunse a grosse falcate il ragazzo; lo cinse da dietro e lo trascinò giù dalla cucina. Prese la striscia di scotch che teneva tra le mani e la gettò a terra.
-Smettila.. di.. prendermi.. in..giro- esclamò Mika, mentre sollevava Andy da terra, che nel frattempo aveva iniziato a ridere, e con una certa fatica lo trascinava vicino al tavolo.
-Ok, ok- disse Andy –Puoi lasciarmi ora-
-No- rispose Mika, appoggiandolo a terra senza sciogliere l’abbraccio, mentre il biondo si voltava verso di lui, sorridendo.
-Sai a cosa pensavo?- disse Andy, stranamente serio.
-A cosa?- chiese Mika, avvicinando il volto a quello del biondo e ponendosi fronte contro fronte.
Andy sorrise: -Quel quadro che ti ha regalato tua madre e che hai messo in camera da letto, secondo me negli occhi della donna ci sono delle piccole telecamere puntate proprio sul letto che..-
Mika alzò gli occhi al cielo, poi interruppe le parole del ragazzo facendo incontrare le loro labbra, ben deciso a non allontanarsi da lui fino al momento in cui non avrebbe più avuto fiato per dire anche solo una parola.


Buongiorno xD 
Questa notte non sono riuscita a dormire bene e l'unica cosa che mi veniva in mente era Mika che copriva con lo scotch qualsiasi telecamera gli capitasse tra le mani.. tutto questo è successo perché ho rivisto ottocento volte il video in cui spiega la sua paranoia di essere spiato xD Stamattina non ho resistito e ho scritto tutto quello a cui ho pensato stanotte xD 
Bene, boh, che dire.. per chi segue You Made Me ci si vede di là!
Per tutti gli altri invece, ci si vede se dovessero prendermi altri schizzi di pazzia momentanea xD 
Buona giornata a tutti :D
   
 
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